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Tributo ai Jam con:L.Gallagher,Reef, Buffalo Tom,B.Harper etc.

cartesio, consapevole della portata rivoluzionaria del "discorso sul metodo", lo scrisse in francese, non in latino, per dare al suo pensiero la maggiore possibilita` di diffusione, e fece appello alla sola ragione naturale, non all`autorita`, per esporre il suo messaggio al vaglio critico di tutti. dalle riflessioni sulla matematica, in cui fu un geniale inventore, come pure sulle scienze, che pratico` da maestro, ricavo` quel metodo con cui affronto` l`impresa della ricostruzione filosofica e scientifica. quest`edizione e` curata da lucia urbani ulivi, studiosa di filosofia moderna e contemporanea. il testo francese a fronte riproduce esattamente l`edizione curata da charles adam e paul tannery.

e` la prima volta che l`autore pubblica una raccolta di racconti. in queste dieci brevi storie, inedite o pubblicate sulle piu` importanti riviste americane, il lettore trovera`, accanto al familiare mondo dell`autore, affollato di droghe, celebrita` e battute affilate come rasoi, un`umanita` sorprendentemente varia. che si tratti di medici tossicomani, di travestiti portoricani che incontrano casualmente il proprio genitore, di fumatori incalliti, di coppie in crisi, di uomini abbandonati dall`amante, hanno tutti in comune una costante. irrequieti o in lotta, insoddisfatti e comici, sono "giovani ingannati da false ambizioni e da sbagliate speranze".

il romanzo ha come titolo completo "vanity fair: a novel without a hero", ovvero "la fiera della vanita`: un romanzo senza un eroe". la vera protagonista della storia e` infatti la societa` con le sue contraddizioni: apparentemente si esalta la condotta secondo moralita`, ma in realta` di ogni cosa si reclama solo l`apparenza e vittorioso e` sempre il piu` furbo, mai il piu` buono. a rappresentare i due tipi di condotta due personaggi femminili: l`ingenua, pura e ricca amelia sedley e l`arrivista, povera e intelligente becky sharp. il filo dell`ipocrisia leghera` la scalata sociale della prima all`esistenza inutilmente votata alla rispettabilita` della seconda.

"bagheria" e` un racconto affidato alla memoria. l`autrice, bambina, arriva in sicilia dopo aver trascorso due anni in un campo di concentramento giapponese. con infantile intensita` vive la scoperta delle proprie origini, della nobile famiglia materna, cosi` radicata in quel paesaggio fatto di palazzi baronali e case che sembrano reggersi una all`altra. nell`omerta` delle pareti domestiche si consumano rapporti tortuosi, dove il prezzo da pagare ricade sempre sulle donne, sacrificate alla "legge" dell`onore in una societa` che tutto sa, ma finge di non vedere.

il 18 novembre si e` ripetuto per 365 volte. tara decide di tornare a parigi, nello stesso albergo in cui il tempo si e` rotto: per un momento questo riaccende in lei la promessa del futuro, ma poi il suo giorno infinito ricomincia, con nuovi enigmi da risolvere. stanca di vagare da sola per la citta` e sempre piu` distante dal marito thomas, tara parte in cerca delle stagioni che non ha piu` vissuto. viaggia verso nord per ritrovare l`inverno e inventarsi un natale nella casa dei suoi genitori, va incontro alla primavera, conosce persone sui treni, viene derubata, e ritrova una moneta romana avuta in regalo a parigi. ma e` a dusseldorf che qualcosa cambia: c`e` un uomo, henry d., che come lei e` intrappolato nel tempo. nel secondo capitolo della saga, tara selter insegue le stagioni; come una piccola divinita` fabbrica il proprio inverno, trova paesaggi di neve, e poi corre a sud per rivedere l`azzurro del cielo e dedicarsi allo studio. finche` all`improvviso il presente si schiude, rivelando un`inaspettata chiave di volta.

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