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avere confidenza emotiva significa conoscere a fondo emozioni come la paura, l`apatia, il senso di colpa, la vergogna, la collera, la gelosia, l`invidia, l`amore ossessivo, per poi conoscere meglio le proprie. l`autrice, nota psicoterapeuta inglese, mette a punto numerosi esercizi pratici per approfondire la conoscenza di se`, le cause dei propri conflitti emotivi e i mezzi per risolverli.

dietro ad alcune vicende fiabesche tratte dal materiale chassidico, questo libro presenta sei racconti scritti da martin buber, filosofo e scrittore, contemporaneamente ai suoi primi libri chassidici. angeli, demoni e spiriti si susseguono in queste storie - dove il miracoloso e il soprannaturale agiscono sul mondo terreno - rendendo visiibli gli elementi della religione e dell`etica ebraica.

una delle piu` fosche tragede dell`antichita` si consuma nella casa maledetta delle atridi: due fratelli, tieste e ateo - tiranno di micene - si odiano per la sete di potere. tieste torna in citta` lusingato dalle promesse di pace del fratello che invece, istigato dall`ombra di tantalo, liberato dall`ade dalle furie, gli servira` subdolamente come pasto riconciliatore le carni dei figli. una tragedia che ha suscitato al tempo stesso orrore e torbida attrazione in tutte le epoche; una spaventosa metafora dell`abiezione in cui puo` cadere chi vive solo per il potere.

l`area caucasica, il ponte eusino, il tauro come confine dell`asia, le polemiche con i geografi e con gli storici precedenti - eratostene ed erodoto - la contestazione della mappa del mondo tracciata dagli studiosi di alessandro, l`analisi della storiografia romana, miti e aneddoti. una fonte preziosa per conoscere il mondo classico.

dal racconto di un protagonista amato, odiato, contestato, difeso, insultato e infine ucciso in circostanze ancora misteriose e non chiarite, la storia della rivolta degli afroamericani contro il razzismo e la discriminazione. malcolm x: un`infanzia segnata dall`assassinio del padre da parte di un`organizzazione razzista, la vita nei ghetti neri, la violenza dei bianchi, la maturazione politica, la rivolta per affermare i propri diritti e l`adesione all`islam, la repressione dello stato, le divisioni nel movimento, l`estremismo come risposta a un`ingiustizia assurda e spietata. un libro che ha fatto conoscere al mondo il pensiero e la storia di uno dei maggiori leader dei neri d`america del xx secolo. introduzione di alessandro portelli.

il saggio verte sugli anni di fondazione del fascismo, quelli che vanno dalla fine della guerra alla stabilizzazione del regime. con una vasta ricognizione della pubblicistica dell`epoca gentile mette in luce il complesso di credenze, miti, programmi in cui l`ideologia fascista trova espressione: l`evoluzione delle posizioni politiche di mussolini, i miti del dopoguerra, l`antibolscevismo, il nazionalismo, la rivolta contro il mondo moderno, la centralita` dello stato.

il romanzo mette in farsa il romanticismo e il suo gusto per il mistero e gli orrori, "tutto scheletri e tabarro", e tratteggia tipi bizzarri ed eccentrici, evidenti parodie di shelley, coleridge, byron e altri protagonisti del dibattito culturale del tempo. ricca di scherzi e di paradossi, di umorismo e di sarcasmo, la narrazione procede quasi senza trama, come una sorta di gioco condotto sul limitare tra malizia e saggezza. introduzione e prefazione di roberto barbolini.

"la poesia in dialetto e` ormai un testo a fronte del novecento ufficiale. il caso notevole di emilio rentocchini e` ora indicativo di una nuova sintesi delle "due tradizioni" (contini), quella colta e quella popolare, con riassunzione della seconda nella prima - qui a partire dal titolo in italiano, "ottave". uscito nei primi anni novanta sulla rivista "lengua", rentocchini colpiva immediatamente per la voce sicura, fin dal primo verso, dove la consumazione della lingua dei parlanti e` la dichiarazione della verita` dialettale." (gianni d`elia)

ne` catastrofismo, ne` ottimismo, ma una guida a che cosa e` possibile fare. e` un piccolo libro, in forma di diario, scritto da un naturalista per la figlia bambina per trasmetterle l`idea che non tutto e` perduto, che e` necessario prendere coscienza di quanto sta avvenendo e che, tuttavia, c`e` ancora la possibilita` di agire. il diario e` dunque il racconto di giorni realmente vissuti scelti fra vent`anni di episodi e incontri, di escursioni e viaggi, di appunti e riflessioni.

durante la serie tv andata in onda nell`inverno 1997-98, lucarelli e il suo team di consulenti (tra cui il vicedirigente della scientifica di bologna silio bozzi) hanno raccontato dieci casi misteriosi degli ultimi anni: da quello di francesca alinovi a nada cella al mistero di antonella falcidia, massacrata a coltellate in casa sua a catania. ogni volta sono state storie di persone, e questa caratteristica rimane e viene potenziata nella versione scritta che qui lucarelli presenta. c`e` il rispetto e in un certo senso l`affetto per i protagonisti della storia da raccontare, soprattutto per le vittime. assieme al giallo del mistero e` stato mescolato il blu della malinconia, dell`atmosfera e del sentimento. ma ci sono anche altre cose da raccontare che non hanno trovato spazio nella serie televisiva. tutti quei ritratti di personaggi e di ambienti che si possono sviluppare meglio sulla carta che in video; altri particolari misteriosi per ogni caso che gli autori non hanno voluto aggiungere per non complicare il linguaggio televisivo; i retroscena delle indagini non fatte, dei silenzi dei testimoni, degli errori degli inquirenti, dell`omerta` timorosa di certi familiari. e, non ultimo elemento di fascino del libro, il respiro corale delle citta` che di volta in volta hanno visto accadere il delitto.

il protagonista di questo romanzo anticonformista e libertario, sorcier (stregone), e` metafora dello scrittore borghese occidentale, grande mistificatore, spacciatore di illusioni, creatore di libri-merce. ma sorcier e` anche un uomo che, con la maturita`, ha conquistato una saggezza e una liberta` tali da poter osservare e rappresentare il mondo con una verita` sconcertante, fino al punto da scandalizzare, da diventare "indecente". nella villa mediterranea, dove sorcier costruisce il suo plastico-romanzo, mentre l`apprendista stregone cerca di rubargli, con i segreti della scrittura, anche la bellissima figlia e il potere, si decantano le ideologie e i miti del nostro tempo, da quello dei falsi rivoluzionari a quello degli imbonitori della classe operaia, da quello dei patriarchi a quello delle matriarche. come scrive nell`introduzione il critico giorgio ba`rberi squarotti "l`opera di striano rappresenta un`esperienza letteraria e ideologica e stilistica davvero unica: come ogni operazione che e`, insieme, della letteratura e delle idee, la sua magia stregonesca lascia alla fine l`impressione di essere andati, per merito di essa, un poco piu` in la` nella conoscenza del mondo e di noi stessi".

lear, re di britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di francia. il regno e` diviso tra gonerilla, moglie del duca d`albany, e regana, moglie del duca di cornovaglia. le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l`esercito francese cordelia che pero` viene catturata e uccisa per ordine di edmondo, usurpatore della contea di gloucester. lear muore di dolore, gonerilla, innamorata di edmondo, uccide la sorella e trama l`assassinio del marito. scoperta, si uccide e il regno della britannia sara` del duca d`albany.

la raccolta "poe`mes antiques et modernes" fu pubblicata nel 1826 e mantenne la suddivisione in "libro mistico", "libro antico" e "libro moderno" utilizzata nell`edizione precedente dell`opera nel 1822, in cui vigny affronta prove sempre piu` ambiziose con la consapevolezza di aver aperto una nuova strada alla poesia francese. "les destine`es" invece, pubblicato postumo nel 1864, e` una raccolta pensata con un ordine che componga un quadro contraddittorio e fortemente contrastato.

l`edizione completa, con testo tedesco a fronte, di quest`opera e` curata da gianni vattimo, con un`introduzione di giovanni reale e postfazione dell`autore stesso. pubblicato per la prima volta nel 1960, rappresenta un importante lavoro nel panorama filosofico del novecento, come recupero antiscientista del valore di estetica, storiografia e dialogo interpersonale in quanto veicoli di verita`.

nel 1916 un incidente aereo causa al poeta la perdita di un occhio e lo costringe per qualche tempo all`immobilita` e al buio totale. l`esperienza di questa oscurita` e l`attivita` introspettiva che essa favorisce sono la materia della prosa impressionistica del "notturno" (cominciato appunto nel 1916 e pubblicato nel 1921), una prosa senza vincoli narrativi, che costruisce la propria struttura formale nella ritmata e pulsante successione di annotazioni, sogni, visioni, libere associazioni mentali, impressioni sensuali. tutti i temi dannunziani si modulano e si armonizzano intorno alla nota fondamentale, notturna e fantastica, di questa scrittura musicale, che assorbe pause e gridi lirici, sospiri, eccitamenti, cupa fissita`: amore della volutta` di vivere.

. andrea camilleri offre una versione di caino lontana da quella consueta. e forse un caino inventore della scelta, che va oltre il pentimento prendendo consapevolezza che . come il precedente "conversazione su tiresia" anche questo monologo avrebbe dovuto essere interpretato da camilleri a teatro. l`appuntamento era per il 15 luglio 2019 alle terme di caracalla. ma il grande scrittore e` uscito di scena troppo presto.

"il loro telefonino squillava sempre... tutti li chiamavano: "aiuto! aiuto! correte! correte!" e loro partivano, erano un pronto soccorso a forma di bambino". il salva-moscerini semiannegati che li asciuga al sole come un fon, la distributrice di bottigliette d`acqua quando fa un caldo da morire, il bambino con mille ombrellini per i millepiedi con il raffreddore, l`aggiusta-code-tagliate delle lucertole, la misuratrice di febbre, la distributrice di copertine ecc. ecc. tutto il contrario di un mondo adulto, che cammina dritto, di fretta, cieco e sordo al dolore altrui. la natura soffre, gli animali soffrono: i bambini li salveranno. eta` di lettura: da 5 anni.

nel libro che si presenta qui, quarant`anni dopo la prima edizione, carlo ginzburg, un non storico dell`arte, si propose di confutare sulla base di elementi esterni, legati a committenti e iconografia, la data precoce - avanzata da uno dei maggiori storici dell`arte del `900, roberto longhi - di un`opera capitale come la flagellazione di piero. nel caso della flagellazione, e in generale in queste indagini, gli elementi connessi allo stile erano, a differenza di quelli esterni, ignorati - ma solo in apparenza, perche` veniva ripetutamente esaminato un dato di convergenza (o di frizione) tra gli uni e gli altri: la cronologia. si tratta dunque di un libro che discute con gli storici dell`arte (che l`hanno criticato, talvolta con asprezza)? anche, ma non solo. "indagini su piero" si rivolge a tutti coloro che amano la pittura di piero della francesca, che appare qui in una luce inattesa.

"il piu grande scrittore della letteratura italiana di ogni secolo, galileo, appena si mette a parlare della luna innalza la sua prosa a un grado di precisione e di evidenza e insieme di rarefazione lirica prodigiose". cosi italo calvino tributava il suo omaggio al padre della moderna scienza sperimentale, che era per lui molto piu che un "mero" scienziato. da qui parte alessandro bettini, per riconsegnarci un ritratto dell?"uomo universale", il genio al quale non soltanto dobbiamo la scoperta delle leggi della meccanica, il perfezionamento del cannocchiale, i fondamentali lavori sull?eliocentrismo, la scoperta delle macchie solari, dei satelliti di giove, delle fasi di venere e del profilo accidentato della luna. conducendoci tra gli scritti e le lettere di galilei, bettini ci mostra infatti come egli fu, oltre che astronomo, fisico e matematico, anche un talentuoso suonatore di liuto, un raffinato pittore, un attento critico letterario, un meticoloso ingegnere dedito a preservare il regolare corso dei fiumi e persino un appassionato innovatore nella produzione del vino. galileo galilei aveva in se molti colori, era un genio "policromo", e quasi nessun campo dello scibile umano gli fu alieno. ed era anche un noto guastafeste, "di cervello stravagante e vago di contrariare alle opinioni e dottrine comunemente ricevute anco dagli stessi professori delle arti" diceva di se, ossia aveva sempre voglia di smentire pubblicamente gli onorati maestri dell?epoca, spesso con un certo scandalo. pago personalmente gli eccessi del suo carattere, ma lascio al mondo un?eredita indelebile, che questo libro svela in tutta la sua grandezza.

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