
la grammatica, come la matematica o la geometria, e` una disciplina con cui tutti hanno avuto a che fare a scuola, ma non sempre se ne percepisce il valore di disciplina critica. questo libro e` concepito come rivisitazione dei piu` elementari e fondamentali concetti di morfosintassi appresi a scuola per mostrare come essi, lungi dall`essere una nomenclatura sterile, possano essere usati come strumento per analizzare e capire la struttura della lingua che parliamo. la grammatica, in una prospettiva scientifica, non va intesa come una forma imposta a un oggetto di per se` indisciplinato, ma come un metodo descrittivo di un oggetto strutturato. fornire almeno gli strumenti essenziali per cogliere la forma di questo oggetto e` l`intento di questo libro.

noto per aver formulato, in parallelo a darwin, una teoria evoluzionistica , alfred wallace ne coglieva fin dall`inizio uno dei limiti principali: l`incapacita` di spiegare perche` la nostra specie abbia acquisito una mente rispetto alle necessita` adattative. domanda ingombrante, a cui lo stesso darwin tentava di rispondere ipotizzando che quella ridondanza cognitiva fosse l`esito . congelato per oltre un secolo e riaffiorato solo negli ultimi anni, il ha trovato infine una convincente soluzione in questo libro. riconsiderando punti di forza e carenze delle principali teorie sull`argomento, bickerton ricolloca il linguaggio nell`alveo evoluzionistico e individua tre fasi decisive per il suo sviluppo: quella della generazione nel cervello di , innescata dalla comunicazione dislocata necessaria per il reclutamento di alleati nella saprofagia conflittuale; quella della riorganizzazione neurale in rapporto alle sollecitazioni ambientali, in cui il cervello ridisegna le proprie connessioni in modo da collegare le parole ai concetti appropriati; e quella culturale, in cui un processo di elaborazione grammaticale sviluppa unita` sintattiche elementari in altre piu` ampie. bickerton riesce cosi` ad attualizzare la risposta di darwin al , delineando un nuovo orizzonte: . la locuzione `homo sapiens loquens` sarebbe dunque molto piu` di un gioco di parole.
