





"un cavaliere" e` uno dei primi racconti dell`autore e ondeggia tra pathos e ironia nello sfalsamento dei piani narrativi, fra attualita` e romantica inattualita`. il protagonista del racconto, vecchio gentiluomo o moderno don chisciotte che muore in duello in difesa dell`onore di una donna, pare aver tracciato la sua vita di erranza cavalleresca alla ricerca di quella "perfectio virtutis" che sta non tanto nell`inattingibile meta, ma nella strada, nel percorso verso di essa.

"gli antichi cinesi ritenevano che il tempo non fosse una scala che si sale verso il futuro bensi` una scala che si scende verso il passato". per il protagonista di questo nuovo romanzo di anita desai, un viaggio intrapreso per caso in un momento di crisi esistenziale diventa un meticoloso percorso alla scoperta di se` e delle proprie origini. la scrittrice indiana, con la sua scrittura sensuale ed esatta, compone una partitura in quattro movimenti, ognuno dei quali corrisponde a un momento del viaggio di eric in uno spazio che trova nella memoria il suo unico confine. e proprio per progressivi aggiustamenti della memoria il protagonista si fa strada da cambridge, massachusetts, dove vive, al messico, alla cornovaglia degli antenati paterni e di nuovo al messico, in un percorso dove la nozione di spazio si confonde con quella di tempo. scanditi, l`uno e l`altro, da chilometri di ricordi, e interrotti, l`uno e l`altro, dalle lacerazioni che la storia provoca sul fragile tessuto delle storie individuali, anita desai ripropone in questo libro un tema che ritorna in tutta la sua opera, quello del rapporto con il passato, con gli antenati, con la storia he condiziona e plasma i destini dei singoli. qui, dando la parola ai defunti, sfida le amnesie del nostro tempo, riporta in superficie i sotterranei percorsi a zigzag su cui e` fondata la modernita` e restituisce colore alle cancellature apportate sulla mappa del mondo." (anna nadotti)









prima erano inseparabili: pietro figlio dei servi, paolo dei padroni, un`adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una sardegna selvaggia. i giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi lucia, : sono tante le vie per scoprire chi sei, chi vuoi diventare, qual e` la misura esatta del tuo potere. quando paolo viene chiamato alle armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si arruola anche pietro, da volontario. il suo compito e` guardare a vista l`amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. le disparita` nel loro rapporto ora non e` piu` possibile ignorarle, s`impongono come le regole di grammatica che paolo un tempo spiegava a pietro: ci sono dei verbi, gli ausiliari, che permettono a tutti gli altri di spostarsi nello spazio e nel tempo. chiede paolo, e pietro forse lo tradira` o forse rispettera` la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in sardegna, cambieranno per sempre. sino a quel mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di nuovo uno di fronte all`altro. in una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi puo` essere paradossalmente lo stesso gesto.

il volume e` diviso in due sezioni principali. la prima illustra attraverso quattro saggi la figura e l`opera di corrado alvaro, rivisitato dal paladino. la seconda sezione presenta i profili di alcuni scrittori e poeti contemporanei, tra i quali berto, sciascia, marotta, gatto, penna, altomonte, betocchi, bonaviri e spaziani.

che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? e possibile assegnare un`identita` sulla base del solo sesso biologico? judith butler e` convinta che non sia possibile e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro quella risalente assunzione. come definire, allora, la propria identita`? decisivo e` trovare un `posto tutto per se`` fra maschile e femminile, ai margini delle rigide classificazioni prodotte dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla biologia e dalla linguistica. perche` non esistono due generi, ma numerose possibilita` che devono includere anche tutti i soggetti ritenuti anomali ed eccentrici dalle norme imposte e codificate. una posizione, quella di judith butler, che mette in discussione anche parte del femminismo occidentale che ha riprodotto la stessa gerarchia dei sessi, idealizzando la donna in maniera speculare a quello che ha fatto la cultura maschilista e patriarcale. la sfida lanciata e` chiara: ripensare l`identita` di ogni persona come qualcosa in continuo mutamento, che non si lascia ridurre ad alcun modello stereotipato. una sfida che puo` garantire l`accesso ai diritti e la qualita` della pratica democratica.

oratorio della redenzione, solenne rappresentazione di congedo prima dell`eterno silenzio dell`artista, il parsifal di richard wagner si rivelera` l`opera d`arte per eccellenza secondo il pensiero di schopenhauer, il sole che rivela il mondo oltre il velo di maya, sublime nella pittura sonora, profonda nel motivo della fede, catartica, capace di liberare ed elevare al di sopra della volonta`, del dolore, del tempo. ma e` anche l`opera musicale del percorso interiore, del ritorno all`origine del cristianesimo, epurato dall`apparato teologico che lo ha avvolto nei secoli successivi. un`opera dal valore assoluto, un dramma etico con tratti di favola e magia, che coglie i propri motivi dalla mitologia celtica, orientale e germanica. il testamento spirituale del secolo delle grandi opere metafisiche, dopo il faust di goethe e la nona sinfonia di beethoven. prefazione guido salvetti.