
la pruriginosa curiosita` della belle e`poque verso i suoni "africani" di new orleans; lo smoderato entusiasmo di molti poeti futuristi verso il selvaggio hot jazz; la becera censura del regime fascista alle cacofonie dei negri ("musica degenerata" per eccellenza); lo swing clandestino quale rivalsa libertaria negli anni del secondo conflitto mondiale; il mito dell`america fra modernisti e tradizionalisti nell`immediato dopoguerra; l`inizio di una via autoctona al jazz italiano durante la ricostruzione e il miracolo economico; il boom del 1960 come spartiacque fra un "prima" e un "dopo" di una musica comunque nuova e autentica, cosi` come la raccontano anche tre nuove interviste inedite ad altrettanti protagonisti della musica di allora (e di oggi): lino patruno, franco cerri, giorgio gaslini. un libro che ha pure forti legami con altre storie: quella della canzone, della musica colta, del costume sociale, delle avanguardie artistiche, delle idee politiche. la storia di un`italia che dal 1900 al 1960 vive tanti passaggi epocali anche mediante i gruppi, le orchestre, i solisti, le jam session, gli hot club, le audizioni dei microsolco a 78 giri.












i testi propongono una lettura critica dei film, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo del regista e coglierne i rapporti con la cultura di questo secolo. il volume presenta, oltre alla biografia del regista, un`analisi approfondita delle sue opere, gli orientamenti della critica, la filmografia, la bibliografia ragionata, e chiude con l`indice dei nomi e delle opere.

le leggi oggettive della politica hanno tempi di verifica lunghi. quella scoperta nel "18 brumaio" a meta ottocento individua la tendenza secolare al rafforzamento e all?estensione dell?apparato burocratico e militare dello stato borghese. e una scoperta importantissima perche permette un passo avanti sostanziale rispetto al "manifesto" del 1848. il proletariato non puo adoperare per la sua emancipazione uno strumento che la borghesia ha costantemente perfezionato e ingigantito attraverso i secoli con lo scopo prioritario di salvaguardare il proprio dominio. la sostituzione della "macchina" statale borghese con un tipo di stato completamente nuovo e uno dei primi passi del proletariato sulla via del potere. e la prima condizione perche una rivoluzione proletaria possa affrontare il compito di organizzare la produzione sociale in forme capaci di condurre alla estinzione di ogni genere di stato. l?indicazione strategica che ne viene alla lotta plurigenerazionale per il comunismo verra testata da marx stesso alla luce della comune di parigi nel 1871 e trovera piena conferma a distanza di un altro mezzo secolo con la rivoluzione d?ottobre del 1917.