

louise assolant, giovane diciassettenne della borghesia parigina, si presenta nello studio di un`avvocato confessando di aver commesso un reato; immediatamente dopo scompare. l`avvocato, i genitori e alcuni amici di famiglia si mettono sulle sue tracce. su questo semplice spunto narrativo si esercita lo sguardo distaccato di emmanuel bove. dall`accumulo di dettagli infimi, di notazioni all`apparenza superflue, prende forma una scrittura compiuta e di alta intensita` emotiva.

dotato di una ricca formazione culturale e affascinato dalla musica polifonica rinascimentale, per tutta la vita l`autore ha esplorato nuove forme tecniche ed espressive (approdando anche all`elettronica) in cerca del veicolo idoneo a suscitare una riflessione sul tema della guerra, dello sfruttamento, della tirannide. di nono rimangono memorabili i concerti degli anni sessanta eseguiti nelle fabbriche e nei circoli studenteschi. viaggio` e lavoro` molto all`estero: in germania, francia, unione sovietica, spagna, cuba e america latina. nel 1967 fu arrestato ed espulso dal peru` per ragioni politiche. gli scritti eterogenei di questo volume ne rispecchiano la riflessione artistica e la sensibilita` ai problemi sociali.



e scomparsa marilou, la figlia di luisa kakoiannis-sforza. la signora, un`imprenditrice della moda, ospite fissa delle copertine dei rotocalchi popolari, si rivolge per le ricerche ad amedeo consonni, il tappezziere in pensione della casa di ringhiera. le e` noto grazie al successo del caso investigativo della sfinge di lentate sul seveso (raccontato nel romanzo "la casa di ringhiera"), ma la ragione e` anche di sfuggire ai riflettori del gossip. oppure c`e` sotto qualcos`altro? il consonni, con le sue risorse semplici e antiquate, comincia a indagare. e finira` per imbattersi in un`altra donna, non meno ricca e superba, che con la prima condivide il segreto e l`odio.



la cronaca, tra magia, leggenda, realta` e antropologia, del grande viaggio compiuto nella seconda meta` del xiii secolo da marco polo nella cina di kubilay khan, il nipote di gengis khan, il signore dei tartari. citta` fantastiche, la setta degli "assassini", gli usi e le crudelta` di una civilta` raffinata, la scoperta della carta moneta, le avventure di viaggio, la nostalgia della patria, il timore di non essere creduto. il volume, riccamente annotato, e` corredato da cartine geografiche, indici, glossari.