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saporita e generosa, la cucina marocchina propone un connubio di sapori, profumi e colori per la delizia degli occhi e del palato e a ogni regione tributa le sue particolarita` e specialita`: il sud e l`influenza berbera (pure` di ceci, zuppa di semola al carvi), le sfumature agrodolci delle medine di marrakech (insalata verde con pere e noci, harira al cumino) e di fe`s (insalata di carote all`arancia, pastilla ai piccioni), il clima fresco della costa mediterranea e atlantica (pesce ripieno di datteri e mandorle, couscous di pesce), senza dimenticare i fichi al miele e i baklawa... in 210 ricette l`autrice ci guida in un viaggio attraverso le regioni e le stagioni, svelandoci i segreti di una delle maggiori tradizioni gastronomiche del mondo.

quando il dolore morale perde la salutare funzione di avvertimento, di allarme e di spinta ad aiutare il nostro simile, inizia il tempo della cecita` morale. la cultura consumistica trasforma qualsiasi negozio o agenzia di servizi in una farmacia dove rifornirsi di tranquillanti e analgesici per attenuare o placare dolori che in questo caso non sono fisici ma morali. man mano che la negligenza morale si estende e si intensifica, aumenta a dismisura la domanda di antidolorifici e il ricorso a tranquillanti morali diventa assuefazione. il risultato e` che l`insensibilita` morale artificialmente indotta tende a diventare compulsiva, una sorta di `seconda natura`. il dolore morale viene soffocato prima che diventi davvero fastidioso e preoccupante, e la trama dei legami umani, intessuta di morale, si fa sempre piu` fragile e delicata, fino a lacerarsi. i cittadini vengono addestrati a cercare sui mercati, nel consumo, la salvezza dai propri guai, la soluzione ai propri problemi, e la politica si trova (anzi e` pungolata, spinta, in ultima analisi costretta) a interpellare i propri governati come consumatori anziche` come cittadini, facendo del consumo l`adempimento di un primario dovere civico.

il 24 maggio 1915 l`italia entro` nella prima guerra mondiale, dopo mesi di dibattiti, scontri, emozioni. quel giorno chi la guerra l`aveva decisa si senti` sollevato. i vecchi alleati, ora nemici, accusarono l`italia di tradimento; i nuovi alleati sperarono di sfruttare l`apertura di un altro fronte. chi il conflitto l`aveva sognato festeggiava e correva ad arruolarsi; chi l`aveva osteggiato osservava in silenzio. le truppe passarono maldestramente il confine e iniziarono a combattere. ma quel 24 maggio c`era chi gia` combatteva un`altra guerra, in territori oltremare o sotto un`altra bandiera; chi veniva internato in quanto suddito nemico o sospetta spia e chi vedeva la propria citta` sottoposta al potere militare. c`era chi organizzava comitati civici, chi scioperava, o semplicemente si occupava dei fiori. fu un conflitto nuovo, moderno, totale.

sei storie esemplari di donne del medioevo e del loro rapporto con la maternita`. c`e` l`esperienza di dhuoda (vissuta nel ix secolo), il cui figlio guglielmo fu consegnato come ostaggio a carlo il calvo; c`e` - due secoli dopo - la vicenda di matilde di canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternita`. c`e` l`esempio di caterina da siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da `grande madre` italiana. c`e` christine de pizan, impegnata nell`ultimo scorcio di medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. ancora, c`e` margherita datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c`e` infine alessandra macinghi strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. pagina dopo pagina, si rovescia cio` che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l`effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. insomma, madri e donne che vanno ben al di la` delle nostre (spesso ristrette) concezioni del medioevo.

l`avventurosa ricostruzione della biografia intellettuale e soprattutto umana di due giganti del pensiero: ibn sina, noto come avicenna, e biruni. due personalita` poliedriche che hanno segnato le vicende culturali, politiche e non solo di un`era troppo poco ricordata: l`illuminismo perduto del mondo arabo. questa storia inizia agli albori dell`anno mille, in una regione dell`asia centrale oggi sul confine fra il turkmenistan e l`uzbekistan. ed e` la storia di biruni e avicenna, i due piu` luminosi e geniali protagonisti di una stagione intellettuale straordinariamente feconda e affascinante, sempre troppo poco indagata, se non da una ristretta cerchia di esperti. una stagione la cui eredita` ha segnato il dibattito filosofico e scientifico dei secoli successivi fino ai tempi presenti. biruni, per lungo tempo chiamato il da vinci dell`xi secolo, fu un pioniere degli studi trigonometrici, matematici e astronomici, e arrivo` a formulare ipotesi che avrebbero in qualche modo influenzato galileo, newton e persino einstein e la sua concezione della relativita`. avicenna si districo` fra le scienze naturali e quelle filosofiche, riconfiguro` la teoria della conoscenza aristotelica, concependo un posto per il divino al suo interno, ed e` ancora adesso considerato da molti il padre della medicina moderna. starr riporta alla luce, con una scrittura vivida e avvincente, a beneficio di un pubblico piu` ampio, le vite dei padri di quello che e` stato in seguito definito il "rinascimento islamico", e lo fa raccontandoli prima di tutto come esseri umani, immersi nella carne e nel sangue del proprio tempo.

una regione `speciale` in tutti i sensi, con una doppia identita` e una multipla bellezza paesaggistica, un radicato buon vivere e il culto dell`accoglienza. sfilano tra le pagine della nuova guida verde cime maestose - con le dolomiti al posto d`onore - e valli coperte di boschi, citta` eleganti e innumerevoli castelli ripieni di tesori, capolavori d`arte e un ricco patrimonio di tradizioni gelosamente conservate. ecco un assaggio di alcune chicche inattese: l`altra bolzano di daniele rielli: il controcanto d`autore nei percorsi suggeriti dello scrittore e blogger altoatesino futurismo, pop art, nuovi linguaggi sotto la cupola di acciaio e vetro del mart di rovereto. itinerari e degustazioni sulla strada del vino da nalles a salorno, nella culla della viticultura altoatesina. sugli sci o sui pedali in uno dei comprensori piu` belli del mondo: il sellaronda, fra i panorami struggenti di una montagna colonizzata al divertimento. cavoli cappucci, sedani rapa, lattughe e radicchi coltivati in quota tra i frutteti: assaggi biologici negli orti della val di gresta. la nuova frontiera del rifugio alpino, una rassegna di piccoli capolavori di architettura che esaltano il rapporto tra l`edificio e la montagna.

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