Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

14 Dicembre 2025 - These Dreams of You - Per ricordare Paolo Carù

Le più belle canzoni del BUSCADERO suonate dal vivo dai Borderlobo:
Alex Gariazzo (chitarre), Riccardo Maccabruni (piano, fisa, organo), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Paolo Ercoli (pedal steel), Michele Guaglio (basso)

special guests
RAFAEL GAYOL (batterista di Leonard Cohen) - DAVID FORD (UK) ELIJAH WALD (Usa) - RAY HEFFERNAN (Ireland) CAROLINE COTTER (Usa) - ANDY JOHN JONES (UK) - FREDDIE HALL (Usa) EDDY RAY COOPER (France) - ANDREA PARODI ZABALA

Evento GRATUITO - Posti limitati
prenota il tuo biglietto
Paesaggi Della Metropoli Della Morte  di Kulka Otto D. - Libro
In offerta
17.00 € Aggiungi al carrello

lo studioso israeliano otto dov kulka ha dedicato tutta la propria opera all`analisi rigorosa e impersonale dell`olocausto e dei suoi legami con la societa` tedesca. ora, a decenni di distanza, decide di spezzare il silenzio in cui ha relegato la propria esperienza di bambino deportato ad auschwitz e di far convergere in un unico libro il dato autobiografico e quello storico, rivelando le mitologie elaborate sulla base delle proprie impressioni d`infanzia e confrontandole con la realta` dei documenti e dei resoconti altrui, e con l`immaginario comune sulla realta` dei campi di sterminio. auschwitz e` per kulka la metropoli della morte, su cui domina implacabile la legge della morte. ma e` anche il luogo in cui, grazie agli insegnamenti dei malati ricoverati come lui in infermeria, scopre i capisaldi della cultura occidentale, in cui coglie nel cielo primaverile squarci di bellezza assoluta, in cui intona l`inno alla gioia a poche centinaia di metri dai forni crematori, insieme al coro dei ragazzi del "campo famiglia", l`illusoria isola di normalita` creata a uso e consumo degli ispettori della croce rossa. ripercorrendo i frammenti del proprio mondo interiore e i luoghi reali in cui un tempo ha vissuto, kulka fornisce un resoconto straziante e a tratti poetico di cosa significhi essere immersi nell`esperienza dei campi di sterminio, rinchiusi in un mondo dominato dalla morte da cui e` impensabile uscire, oggi come allora.

i misteri delle origini di roma si annidano nei 31 ettari del palatino che si affacciano sul tevere, li` dove un tempo si ergeva il monte germalus: prima villaggio dei velienses, poi centro `proto-urbano` del septimontium e infine urbs roma. tre abitati forse tutti fondati tra il 1050 e il 750 a.c., nel giorno di un capodanno pastorale anteriore alla citta` fissato al 21 aprile. meta` di questo monte e` rimasta un luogo di culti e di memorie, l`unico risparmiato dai palazzi dei principi; l`altra meta` e` stata occupata dal primo palazzo di augusto, che ha rifondato la citta` nella casa-santuario da cui governava l`impero come principe e pontefice massimo. "dal mostro al principe. alle origini di roma" indaga l`essenza mitica e storico-archeologica del monte germalus, con una ricerca nuova e sistematica: dal ritrovamento dell`altare e del penetrale di pales ai nuovi studi sui templi di altri culti femminili e sulle capanne prima dei capi locali, poi del primo re; dal riesame del palazzo di augusto, che ne propone una ricostruzione nuova sotto numerosi aspetti, alla riconsiderazione delle diverse fondazioni dell`abitato sul tevere. un racconto mitico, sacrale, rituale e storico che svela il significato piu` profondo del luogo dove roma e` stata fondata.

vent`anni fa l`aids ha messo a rischio la sopravvivenza di un intero continente nell`indifferenza delle maggiori istituzioni internazionali. dal 1996 le cure per l`aids, in occidente, esistevano. e si poteva sopravvivere in buona salute. all`africa invece le terapie erano negate, sebbene in quell`area i malati si contassero a milioni e non a migliaia come nei paesi ricchi. perche` questo doppio standard? si dubitava della capacita` degli africani di assumere regolarmente le medicine; le fragili sanita` pubbliche africane erano considerate inefficienti; i costosi farmaci antiretrovirali contro l`aids, che in occidente salvavano vite, apparivano un lusso (senza pero` che i corrispettivi farmaci generici, a basso costo, fossero presi in considerazione, per tutelare gli interessi delle multinazionali farmaceutiche). dominava insomma un afro-pessimismo: curare i malati di aids nelle regioni subsahariane veniva giudicato una perdita di tempo e denaro. e intanto, la durata media della vita crollava e le economie collassavano. malgrado gli sforzi di figure come kofi annan, stephen lewis, jeffrey sachs e di tanti medici e volontari sul campo, l`opzione terapeutica si sarebbe affermata in africa lentamente. l`accesso universale alle terapie sarebbe stato convenuto a livello internazionale soltanto intorno al 2015. la storia di come si e` invertita la rotta nel nome della necessita` di salvare il numero piu` alto possibile di vite e` una lezione esemplare che ci puo` aiutare ad affrontare meglio il presente. prefazione di jeffrey sachs.

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi