



"adolf rudnicki rimane, in un ideale archivio del novecento letterario, quale supremo cronista dell`orrore, quale costruttore di un`impervia, lacerante testimonianza. il piu` bel libro sullo sterminio degli ebrei nel ghetto di varsavia e sull`ideologia nazista e` un libro sul terrore. dove il terrore e` evocato non soltanto in termini contenutistici, narrativi, aneddotici, bensi` e soprattutto in termini formali. ogni racconto e` mantenuto sul filo del rasoio fra caos e labirinto, tanto che si insinua il sospetto che il caos abbia una sua logica." (cesare garboli)



"l`uomo che amava le donne e` la sceneggiatura, scritta dal regista in forma di romanzo, del film con lo stesso titolo girato nel 1977. e la storia di bertrand morane, ingegnere di montpellier ma soprattutto cacciatore di femmine. bertrand non e` uno svagato play-boy; e` piuttosto un inquieto don giovanni nel senso che l`intensa emozione che gli procura ogni nuova donna nasce dalla promessa di un piacere che svanisce con la conquista." (daniela pasti).