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leopoldo, critico d`arte e giornalista nomade, incontra a roma in piazza del popolo nina, una modella italo-irlandese che conosce da tempo ma di cui sa pochissimo. e l`inizio di una passione dapprima sotterranea, poi sempre piu` intensa. su un`isola greca, il loro idillio viene interrotto dal ritorno di taddeo, l`ex fidanzato di nina. dopo una lunga separazione, leopoldo e nina si incontrano a tangeri, dove lei gli confessa di essere incinta, ma di non sapere se di lui o di taddeo. incerta sui propri sentimenti, la donna finira` per trasferirsi a venezia con gerard, fotografo gay.

olli ottolenghi, matriarca di autentica tradizione ebraica, e` morta lasciando un testamento che obbliga una famiglia di ebrei a ricongiungersi a torino. le leggi razziali del 1938 hanno disperso i suoi componenti nel mondo, e ora, se vogliono entrare in possesso dell`eredita` devono ricomporsi, riscoprire le loro origini. destini incrociati e dissonanti si rincorrono nelle pagine, assieme alle schegge del tempo, ai paesaggi di tante citta` del mondo, agli amori, anche a quelli proibiti. nuova edizione del romanzo pubblicato nel 1996.

cosa costringe bruno hass, elegante e distino signore, ad abbandonare sua moglie adelaide nel corso di una crociera estiva, a voltare pagina nella sua esistenza, a cambiare modi e valori di vita e finanche aspetto? "stella oceanis" e` il romanzo di una deriva senza scampo, giocato sul filo di una ironica pieta` e ricco di estro aggressivo. un romanzo dai significati mai univoci, come mai univoca e` la vita.

nel tormentato processo europeo irrompe la guerra d`ucraina, che polarizza il campo di forze verso l`atlantico, mette alla prova lo sforzo per un`autonomia strategica attorno all`asse renano, suscita la reazione bellicista di polacchi e baltici e scuote il sistema di alleanze tedesco. accanto alla difficolta` di centralizzare politicamente la pluralita` di stati e sovrastrutture, la contraddizione per l`imperialismo europeo risiede anche in una battaglia per il rilancio continentale costretta a ricercare il raccordo con una base di massa ripiegata nelle paure del declino atlantico. il brexit e` una manifestazione vistosa di questo ciclo politico che riflette paure piccolo-borghesi e proprietarie e l`invecchiamento demografico. l`irrompere tragico e brutale della guerra imperialista in europa conferma che l`internazionalismo e` l`unica scelta contro la barbarie. siamo con i proletari ucraini, con i proletari russi, con i proletari europei, come con quelli americani o cinesi, e ci battiamo contro l`imperialismo russo, quello europeo, americano o cinese come contro la borghesia ucraina.

pubblichiamo in due tomi (voll. 36 e 37) il manoscritto economico 1861-1863 con l`esclusione dei quaderni che trattano le "teorie sul plusvalore" (i quaderni dal vi al xv e il xviii) che abbiamo raccolto nei volumi 33, 34, 35. il primo tomo (vol. 36) comprende i primi cinque quaderni del manoscritto, composti tra l`agosto 1861 e il marzo 1862, e i quaderni xix e xx scritti nei primi mesi del 1863. il secondo tomo (vol. 37) comprende i quaderni restanti, dal xv al xviii e dal xxi al xxiii, finora in gran parte inediti in italia. i quaderni sono per marx, prima di tutto, strumenti di lavoro, mezzi di organizzazione del pensiero, talvolta appunti grezzi, a volte parzialmente ordinati ed elaborati in attesa di una versione ulteriore destinata al pubblico. le leggi di movimento e le tendenze del capitale scoperte da marx sono il prodotto di una lunga e faticosa ricerca, avviata, prima del manoscritto del 1861-1863, nei "grundrisse" e poi sviluppata nei tre volumi del "capitale". ecco la miniera di scienza della politica per i rivoluzionari del 21esimo secolo: leggere marx non e` ritornare al passato ma attrezzarsi per il presente. ma per applicare marx, bisogna conoscerlo.

ero partito per parlare dell`epopea della sinistra e ne stavo imbastendo l`elegia... un dialogo immaginario con una figlia ipotetica. trovarsi a discutere con un adolescente e provare a disinnescare un ordigno esplosivo sono esperienze non del tutto prive di affinita`. puo` quindi sembrare curioso che marco revelli scelga di svolgere questa sua riflessione sulla sinistra in una forma tanto anomala, tra la conversazione pedagogica e il duello con un`interlocutrice agguerritissima che non fa sconti... in realta`, l`espediente si rivela efficace. permette di intrecciare concetti generali ed esperienze di vita vissuta, gli ideali e i valori che hanno infiammato il secolo scorso e il romanzo di formazione della generazione che ha fatto il `68 con tutto cio` che ne e` seguito: il coacervo di impegno e musica, di libri e scioperi, di sogni di pace e di derive sanguinose. quella stessa generazione di padri che per la grande delusione dell`esito attuale e` oggi sotto accusa da parte dei propri figli. infatti, nel ricordare quel periodo si presta subito il fianco a ritorsioni scomode (bene, bravo, ma quanto e` durato?) e ad ancor piu` scomodi rimproveri basati sulle evidenze dello sciagurato panorama odierno. dalle lotte sindacali di ieri, al fianco degli operai, ecco che oggi bisogna fare i conti con forme di lavoro flessibili... quanto un cappio; dall`attesa del sol dell`avvenire, si e` passati ai cieli da incubo delle "ecoansie" (ma come avete osato?); dalla ricerca della propria strada in un coinvolgimento politico sentito come necessario, ci si ritrova davanti al sospettoso disinteresse per quella stessa politica ormai diffuso tra i giovani. tutto vero. ma e` corretto sconfessarsi di fronte a una fi glia, oppure c`e` una distinzione identitaria connessa alla sinistra ancora e sempre valida che puo` (deve) esserle consegnata come un lascito? reduce dall`estenuante e talora doloroso testa a testa, revelli risponde con fierezza e speranza di si`: "nonostante tutto... resta

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