
nel gennaio 2006 michela murgia viene assunta nel call center della multinazionale americana kirby, produttrice del "mostro", l`oggetto di culto e devozione di una squadra di centinaia di telefoniste e venditori: un aspirapolvere da tremila euro, "brevettato dalla nasa". mentre, per trenta interminabili giorni, si specializza nelle tecniche del "telemarche`tting" e della persuasione occulta della casalinga ignara, l`autrice apre un blog dove riporta quel che succede nel call center: metodi motivazionali, raggiri psicologici, castighi aziendali, dando vita alla grottesca rappresentazione di un modello lavorativo a meta` tra berlusconismo e scientology. un racconto sul precariato in italia, che fa riflettere, incazzare e, miracolosamente, ridere. fino alle lacrime. questo primo romanzo dell`autrice sarda ha ispirato il film di paolo virzi`, "tutta la vita davanti". con una nuova prefazione dell`autrice.
suggestiva e inusuale, l`ambientazione. siamo in una cittadina della francia settentrionale, affacciata sull`oceano, negli ultimi anni del re sole. un piccolo regno dimenticato, corroso dall`umidita` e dalla salsedine, sempre sul punto di essere inghiottito dalle acque. signore del luogo e` gonzagues, ammalato di malinconia, giusto per disinteresse, tollerante per imperizia. il palazzo e` immerso nell`ombra, la corte vegeta nella noia e nell`invidia. nei corridoi 218 pendole segnano le ore piu` strane. su questo scenario immobile irrompono un giorno due personaggi. il primo, giuseppe, arriva da pavia ed e` un giovane "signore del tempo". il secondo, arturo, arriva dalla polonia, riparando orologi alla ricerca di una salvezza altrimenti impossibile.