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Chiusi per ferie dall' 11 al 30 Agosto

il romanzo di una misteriosa scrittrice marocchina che inneggia senza veli all`erotismo del corpo e dell`anima. badra fugge da un matrimonio imposto e violento ed e` trascinata in un travolgente vortice di avventure libertine da un appassionato amante. nedjma e` uno pseudonimo adottato dall`autrice per evitare di subire ritorsioni, un omaggio alla leggendaria protagonista dell`omonimo romanzo di kateb yacine. di lei si sa solo che vive in un paese del mahgreb (probabilmente in marocco) e che ha una quarantina d`anni.

portogallo, 1947. nascono pedro e paula: sono due gemelli ma non si somigliano affatto, ne` fisicamente ne` per carattere. dopo un`adolescenza trascorsa nel mozambico coloniale al seguito del padre, pedro diventa medico e tornera` a lisbona solo alla morte del genitore. paula, invece, fa la pittrice e partecipa al maggio francese, per poi raggiungere a londra gabriel, il suo padrino, e divenirne l`amante. negli anni ottanta i due gemelli avranno un violento litigio dalle conseguenze dolorosissime. nel romanzo di macedo cinquant`anni di politica portoghese rivivono attraverso la storia dei due gemelli.

sedici racconti sotto forma di lettere, pubblici appelli, memoriali, orazioni funebri, trattatelli di teologia, sbobinature, dichiarazioni rese in tribunale. giulio mozzi sperimenta quasi tutte le variabili di una forma-base: il testo scritto dal personaggio con intento non narrativo (ma piuttosto argomentativo). ambiguo perche` i vari pezzi sono quasi sempre accompagnati da piccole appendici che, offrendo un tutt`altro punto di vista sui fatti, lasciano il lettore non solo incerto su che cosa sia veramente avvenuto, ma anche dubbioso sull`effettiva natura dei personaggi e sulla realta` degli eventi. truccato, infine, perche` l`istanza realistica di fondo viene alla fin fine, radicalmente smentita.

gli animali domestici, raccontati da yael hedaya, si lasciano o s`incontrano girando a vuoto in citta` grandi e desolate, e bussano per farsi aprire, per farsi amare, per farsi posto davanti a un piccolo indizio di calore: il prossimo innamoramento, l`ultima occasione di felicita`, la convivenza definitiva. nei primi due racconti si presenta davanti agli occhi del lettore una processione di piccoli choc mimetici e allora non sara` difficile rivedere se stessi nelle spiazzate trentenni in preda ad affannosi inseguimenti di partner recalcitranti, di genitori che vogliono separarsi a 60 anni e di amici permalosi. nel terzo e ultimo racconto si passano il testimone diverse voci narranti che svelano una situazione drammatica all`interno della famiglia.

prendi due ragazzi di belle speranze, portali in un night della riviera adriatica nell`estate del 1960, sulla pedana delle spogliarelliste: l`ultima cosa che ti aspetteresti e` una pubblica lettura dell`"ulisse" di joyce. non importa se il pubblico li inseguira` con le forchette in mano, quello che conta e` il loro piccolo incantesimo. un sarcastico romanzo di formazione che racconta anche la storia di un`amicizia rissosa e bellissima: quella fra tonino conte e carmelo bene.

tema centrale di questo romanzo e` la musica, o meglio, quel grande circo incentrato su concerti, interviste, talk show televisivi del quale oggi pare che neanche la musica colta possa piu` fare a meno. in questo ingranaggio finisce georg zimmer, un giovane provincialotto tedesco impegnato nella disperata ricerca di un tema per la sua tesi di dottorato e ingaggiato dal piu` famoso musicista contemporaneo: dovra` aiutarlo nella stesura delle memorie e in un secondo momento anche di un inno "assolutamente inattuale, assolutamente anacronistico" per elysian fields, la piu` recente composizione del maestro. sballottato fra la scozia, la sicilia e new york, per georg zimmer il contatto con l`arte si rivelera` ingannevole e molto doloroso.

un giallo nel mondo dell`arte, la storia di un falsario e di una misteriosa confraternita di collezionisti. la sua bravura nell`imitare le opere d`arte del genio scomparso lo getta nell`ignominia e nella disgrazia, gli fa perdere l`amore dell`affascinante rachel fein, ma gli permette anche, alla fine, di scoprire la verita` sul grande falsario che l`ha preceduto, suo padre. esordio italiano per un narratore che ha la virtuosita` e l`erudizione della byatt di possessione.

negli anni felici del regno del compagno tito, un bambino di sarajevo cresce giocando alle spie. negli anni tragici della guerra dei balcani, un giovane e` costretto all`esilio negli stati uniti. non e` piu` jugoslavo, non e` ancora americano. assumere una nuova identita` non e` facile come nei giochi del bambino. ora c`e` la paura di non ricordare le proprie radici e insieme la condanna a ricordare il dolore che si e` lasciato alle spalle.

e` il 1976. josepha schlupfburg vive in una cittadina della turingia, lavora come tipografa e aspetta un bambino. ma non e` sposata. josepha osserva il suo corpo modificarsi, trasferisce i suoi mutamenti fisici in una realta` onirica dove vorrebbe raccontare una storia a suo figlio. con lei abita la nonna therese. insieme decidono di ripercorrere le 11 tappe della spedizione gunnar-lennesfen e sul filo dei ricordi ridanno vita alle storie della loro composita famiglia. riemerge cosi` il racconto di un intero secolo, dalla prussia fino a norimberga, punteggiato di vicende di madri forti, figli nati fuori dal matrimonio e padri inetti.

la memoria piu` linga e` quella di whitechapel, vecchio schiavo nero di una piantagione del profondo sud: sua la voce d`apertura, la stoica e dignitosa rassegnazione di chi ha scelto di accontentarsi del presente senza pensare oltre. suo il dolore piu` profondo, per aver ucciso il proprio figlio nel tentativo di salvarlo dai suoi ideali. le altre memorie sono piu` brevi, ma non meno intense, e a questa si accostano pian piano, a formare una sinfonia di voci e ricordi, di stili, sguardi, dolori.

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