



ebraismo, cristianesimo e islam affermano di avere in abramo lo stesso padre: ma i miliardi di loro seguaci in genere lo ignorano. questo volume si propone di ricordarlo affiancando passi della bibbia ebraica, del nuovo testamento e del corano, alla ricerca di quanto le tre religioni dicono sugli stessi temi nel loro testo di fondazione, cioe` nel loro momento iniziale, prima che teologi e chiese ne trasformassero lo spirito originario. il libro non da` giudizi e non intende rispondere alla domanda che sembra implicita in un confronto di tal genere: quale sia la religione migliore, la piu` giusta, la piu` profonda.

una delle piu` fosche tragede dell`antichita` si consuma nella casa maledetta delle atridi: due fratelli, tieste e ateo - tiranno di micene - si odiano per la sete di potere. tieste torna in citta` lusingato dalle promesse di pace del fratello che invece, istigato dall`ombra di tantalo, liberato dall`ade dalle furie, gli servira` subdolamente come pasto riconciliatore le carni dei figli. una tragedia che ha suscitato al tempo stesso orrore e torbida attrazione in tutte le epoche; una spaventosa metafora dell`abiezione in cui puo` cadere chi vive solo per il potere.



sulle vicende della marina militare italiana durante l`ultimo conflitto molto e` gia` stato scritto. ma in queste pagine l`autore fornisce informazioni di prima mano sullo stato d`animo dei marinai e documenta come la regia marina non rimase inattiva, anzi, cerco` sino all`ultimo di alleviare le sorti della monarchia e del paese. il libro ruota intorno all`episodio dell`affondamento della corazzata roma all`indomani dell`armistizio, a opera degli aviatori tedeschi.

«... guarda da un'ora all'altra / come cambiano i colori: di grigio in verde, di verde / in freschissimo azzurro.» Questi versi di Vittorio Sereni (da «Un posto di vacanza», in «Stella variabile», 1981), racchiudono l'incanto di un luogo speciale: Bocca di Magra, che fu meta della villeggiatura estiva di un gruppo di scrittori, poeti, funzionari editoriali che hanno segnato il nostro secondo Novecento. È in larga parte qui che Silvia Sereni, figlia di Vittorio, sceglie di evocarli, consegnandoci ricordi brevi e intensi, tutti scritti "in levare" eppure pieni di affetto, che restituiscono luoghi e personaggi in una luce vivissima.