
in italia la storia del positivismo presenta tuttora aspetti inediti e stupefacenti, se solo si pensa al costante e profondo rapporto intercorso tra filosofia e psicologia. ripercorrere il segmento storico-critico di tale corrente di pensiero, nel contesto della cultura filosofica italiana, determinatasi per tutto l`ottocento sino agli inizi del novecento, significa riscoprire un passato che e` stato rimosso, ma dal quale dipendiamo e del quale siamo eredi. il volume ripropone un dibattito che pure nel nostro paese ha consolidato la coscienza di due linee di tendenza (idealismo e anti-idealismo), presenti in tutte le aree geografiche e culturali nei due secoli che contraddistinguono la contemporaneita`.

bernard mandeville, medico, filosofo e giornalista, deve la sua fama a "la favola delle api, ovvero vizi privati e pubblici benefici". nella tradizione filosofica, il suo nome e` legato al tema delle passioni come debolezze da cui ricavare benefici e a quello dell`utilita` sociale dello sfruttamento dei vizi. la sua figura e` servita a rappresentare il libertino cinico per antonomasia e la scarsita` di informazioni biografiche ha favorito manipolazioni strumentali della sua opera. le ricerche degli ultimi anni hanno restituito dignita` al suo pensiero: per mandeville l`uomo e` un animale egoista dominato dalle passioni, ma e` ad esse che si deve lo sviluppo della societa`, dato che la ricerca dell`approvazione lo spinge verso comportamenti socialmente accettabili.



l`immagine tradizionale dei normanni deriva dalla storiografia romantica ed e` quella di un popolo guerriero, forte, sempre pronto alla battaglia e capace di grandi conquiste militari. eppure i normanni dimostrarono anche di avere uno spiccato senso politico. fu, infatti, questo popolo a introdurre in italia l`esperienza cavalleresca e il potere monarchico, ad avviare il processo di latinizzazione del mezzogiorno e favorire la diffusione di elementi bizantini e musulmani. i normanni erano i discendenti dei vichinghi che, dall`800 al 1100, si espansero in tutta europa portando con loro la fama di feroci guerrieri e di saccheggiatori. essi hanno contribuito in modo indiretto al progresso della civilta` occidentale.

nel contrarre un debito pubblico i governi possono essere spinti dalle migliori intenzioni di favorire lo sviluppo economico, ma la struttura della spesa e dell`entrata possono risultare tali da vanificarle. questo volume, qui presentato in edizione aggiornata, spiega i meccanismi che portano alla formazione del debito e che tendono a farlo espandere continuamente; mostra in quali circostanze e per quali ragioni il debito puo` diventare un danno per l`economia, fino a pregiudicare il destino delle generazioni future; illustra inoltre le politiche che si possono mettere in atto per ridurre quella che viene chiamata l`"insostenibilita`" del debito pubblico.

graham greene ha ambientato in africa due dei suoi romanzi piu` noti, "il nocciolo della questione", del 1948, e "un caso bruciato", del 1961: aveva raccolto il materiale durante alcuni viaggi compiuti nel continente nero a partire dal 1934, e in particolare quelli in africa occidentale nel 1941 e nel congo belga devastato dalla lebbra nel gennaio 1959. in queste occasioni greene era solito tenere dei resoconti dettagliati: quaderni su cui annotava ritratti, fatti, riflessioni su colonie e colonialismo, perdizione e salvezza. quei diari, destinati in origine solo a un uso privato, consentono di scoprire come greene lavorava sulla propria scrittura, come dava forma a un racconto, come trovava gli spunti per la trama e i personaggi. ma gettano anche uno sguardo acuto sul mondo africano, sul suo fascino magico, visto con gli occhi di un autore che, proprio nella forma diaristica - piu` spontanea, meno elaborata, meno preoccupata di questioni formali -, sollecita il lettore a un rapporto complesso e continuamente stimolante.





le proprieta` benefiche dell`argilla, conosciute fin dalla piu` remota antichita`, vengono utilizzate nelle terapie naturali per curare un numero grandissimo di disturbi. l`argilla, la terra che guarisce, e` costituita da minutissimi frammenti di minerali, ed e` un rimedio efficace per depurare, disinfettare e cicatrizzare, per assorbire i gas se ingerita, per rendere piu` bella la pelle. facilmente reperibile in natura, ma anche in vendita nelle farmacie e nelle erboristerie.


"sottovalutazione della mafia, limiti politico-culturali di approccio al problema, ambiguita` e timidezze: dall`attualita` ci vengono tanti motivi in piu` per rileggere quest`opera di gaetano mosca, facendo tesoro di una testimonianza che racconta un mondo lontano nel tempo, ma vicino ai nostri interessi di uomini ancora alle prese con lo stesso fenomeno criminale che affliggeva l`italia agli inizi del novecento." (gian carlo caselli e antonio ingroia)

due verbali, custoditi negli archivi vaticani, testimoniano due eccezionali conversazioni tra personaggi molto diversi. si tratta della testimonianza di un momento particolare della storia della nostra democrazia e dello scontro tra due protagonisti della scena politica e religiosa.





una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. un ambizioso progetto di governo universale contro l`autogoverno di citta` libere. una societa` fortemente gerarchizzata contro comunita` di uomini eguali in grado di autodeterminarsi. e questa la guerra durata oltre vent`anni che vede federico barbarossa, imperatore del sacro romano impero, tentare di piegare sul campo di battaglia i comuni italiani. non solo uno scontro fisico e strategico ma anche ideologico tra due societa` agli antipodi. l`obiettivo dell`imperatore e` di riacquisire il controllo perduto sul regno d`italia per poi assoggettare il mezzogiorno normanno. ma durante l`assenza del potere imperiale dalla penisola, le citta` italiane sono cambiate: sono citta` ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettivita` di uomini liberi. quando cala alla testa dell`esercito teutonico, federico barbarossa si trova di fronte i comuni italiani. paolo grillo ricostruisce la guerra che sconvolse l`italia intera e duro` dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183: dagli scontri campali in lombardia alle battaglie urbane a roma, dagli assedi di alessandria e di ancona alla spedizione bizantina in puglia. i protagonisti sono federico barbarossa, i papi che gli si opposero, i re normanni, l`imperatore di costantinopoli e, soprattutto, le popolazioni dei comuni italiani del nord, del centro e del sud che si batterono per difendere la loro autonomia e la loro idea di liberta`.

la normativa antitrust nasce negli stati uniti nel 1890. in europa, dopo un periodo in cui i rapporti tra stato e mercato vedono pendere la bilancia a favore del primo, le leggi antitrust vengono introdotte nei principali paesi nel corso del secondo dopoguerra e le regole della concorrenza sono diventati uno dei principi costitutivi dell`unione europea. in italia, caratterizzata da una vasta presenza pubblica nell`economia, l`istituzione dell`autorita` garante della concorrenza e del mercato avviene solo nel 1990. il volume racconta la storia di questa vicenda e illustra finalita` e modalita` di applicazione della normativa antitrust, con particolare riferimento alla situazione italiana.

"il problema e` l`euro", "e` tutta colpa delle banche", "bisogna fare le riforme", "le banche centrali pensano solo all`inflazione"... chi non ha letto o ascoltato molte volte queste frasi sui giornali, nei talk show, all`interno delle istituzioni nazionali e internazionali? si tratta di una serie di luoghi comuni che, ripetuti acriticamente, diventano mantra, assiomi indiscutibili, verita` univoche, scientifiche. federico caffe` sosteneva che . fine del libro e` proprio questo: smontare, spiegare e liberarsi da sette luoghi comuni sull`economia contemporanea. scopriremo che ognuno di essi contiene elementi di verita`, ma sottolineare solo questi elementi o nascondere quelli che li contraddicono conduce alla costruzione di un`ideologia insidiosa. un`ideologia che - messa in pratica prima e soprattutto dopo lo scoppio della grande crisi del 2008 -ha fatto molti danni: piu` disoccupazione e per piu` tempo di quanto fosse inevitabile; meno crescita di quanto fosse possibile; piu` poverta` e disuguaglianza di quanto sia moralmente accettabile; meno inflazione di quanto fosse economicamente conveniente. milioni di persone hanno sofferto per tutto questo. non era destino: poteva essere evitato, se solo avessimo agito diversamente da come alcuni luoghi comuni ci spingevano e tuttora ci spingono a fare.


il pensiero di jacques lacan (1901-1981), psicoanalista francese, resta ancor oggi avvolto nell`oscurita`, a causa di uno stile impenetrabile e forse a causa di una letteratura critica che si e` spesso limitata a imitare lo stile impervio del maestro. questa introduzione tenta invece di ricostruire con chiarezza e semplicita` l`evoluzione del pensiero lacaniano passandone in rassegna le principali tappe.