

. il significato di questi e di centinaia di altri sogni ci viene illustrato nell`opera di artemidoro, vera enciclopedia teorica e pratica del sogno, scritta nel ii secolo dopo cristo, compendio di tutta l`antica e complessa tradizione greca su questo tema, che nel mondo moderno e` stato posto, dopo freud, al centro di tutta la psicologia e si e` rivelato una fonte inesauribile di conoscenze e di misteri. artemidoro era un interprete di sogni per professione e la sua ambizione era di scrivere un manuale definitivo della sua scienza: con diligenza e minuzia, utilizzando tutta la letteratura precedente, oggi in gran parte perduta, e insieme la sua diretta esperienza, artemidoro classifica tutti i tipi di sogni e i procedimenti che vi operano, elenca le piu` disparate immagini che vi possono comparire e ne svela i vari sensi. il risultato e` sorprendente: dietro le sue interpretazioni, spesso asciutte e prosaiche, si profila tutto un diverso regime dell`immagine, che getta luce preziosa su quella che era la coscienza psicologica greca. naturalmente il lettore moderno non potra` resistere alla tentazione di confrontare le interpretazioni di artemidoro con quelle della psicoanalisi. e anche qui la lettura sara` quanto mai eccitante: proprio nella totale diversita` dei presupposti, certe indicazioni sembrano convergere e integrarsi, a riprova che le immagini oniriche costituiscono una realta` che nessun sistema culturale riesce compiutamente a ridurre al proprio codice. infine, il libro dei sogni potra` essere consultato dire
















alla fine di aprile del 1959 uno studente della contea cinese di xishui viene avvisato delle condizioni disperate in cui versa il padre adottivo: lo raggiunge al piu` presto e lo trova a letto, , la mano scheletrica che abbozza a stento un cenno di saluto. ormai incapace di deglutire anche solo una zuppa di riso, morira` tre giorni dopo. in un primo momento yang jisheng non ha esitazioni: si tratta di una tremenda, inevitabile sventura. la cieca obbedienza che gli e` stata inculcata non lascia spazio a dubbi o critiche, e non lo sfiora neppure l`idea che il governo e il grande balzo in avanti propagandato in quegli anni possano essere la causa della sua perdita. la fedelta` al partito si incrinera` con la rivoluzione culturale, e nei primi anni novanta, ormai consapevole dell`amnesia storica cui il potere condanna i cinesi, yang jisheng comincera` a indagare, a interrogare documenti, a raccogliere testimonianze. scoprira` che la carestia di cui il padre e` rimasto vittima ha ucciso in cina, tra il 1958 e il 1962, 36 milioni di persone, ridotte a cibarsi di paglia di riso, guano di airone, topi ed erbe selvatiche - quando non di cadaveri. un eccidio immane la cui responsabilita` va attribuita non gia` a , bensi` alla scelta deliberata di sacrificare ai ceti protagonisti dell` in corso la popolazione delle aree agricole, sequestrandone la produzione, le case, gli appezzamenti, il bestiame. il libro che yang jisheng va scrivendo diventera` cosi` qualcosa di ben diverso dalla pur accurata ricostruzione di una carneficina: la spietata, minuziosa, memorabile radiografia della criminale irresponsabilita` di un sistema teocratico in cui mao zedong e` l`incarnazione stessa della verita` universale.
Bulzoni Editore, 1980, IT. Raccolta monografica di scritti sul cinema apparsi sulla rivista Filmcritica dal 1950 al 1980.