



a lungo gli scrittori hanno parlato degli dei perche` la comunita` avrebbe ignorato o avversato quegli stessi dei e il divino da cui promanano. le loro figure si mescolano ora a un rivolgimento delle forme, a una fuga della letteratura dal maestoso edificio della retorica che a lungo l`aveva ospitata, verso una terra che non e` descritta nelle mappe ma dove siamo ormai abituati a ritrovare la letteratura stessa nella sua metamorfosi piu` azzardata ed essenziale.

"la citta` che non c`e`" e` quella che le donne e gli uomini continuano a desiderare e sognare, l`immagine del futuro diverso che la modernita` sembra aver allontanato dalla storia, degenerando nel predominio della razionalita` utilitaristica e della tecno-scienza come uniche forme del vivere e dell`agire contemporaneo. un libro sulla pianificazione urbanistica, destinato non solo agli studenti, ma anche a tutti coloro che, intellettuali e persone comuni, avvertono il disagio crescente di un dominio del sapere specialistico e tecnico sui sentimenti, le passioni, la stessa natura.



