

lo scritto di jakobson e` molto piu` di una necrologia politicamente appassionata o poeticamente elevata: e` un tentativo, il primo, di considerazione letteraria globale di majakovskij. singolare saggio critico, in cui un modo sistematico di lettura, intrinseco a jakobson, si complica e si amplia non solo per la pur umana commozione dell`amico, ma piu` ancora per la ben umana penetrazione del testimone, di chi ha appartenuto, anche se in disparte e a distanza, alla "generazione che ha dissipato i suoi poeti". [...] majakovskij e` nella sua generazione, una generazione che e` storia, e solo dentro la realta` intensa e dilaniata di questa storia i significati simbolici di vita e di poesia di majakovskij si rendono decifrabili.




la consultazione ha la specificita` di accogliere la sofferenza che costringe una persona a chiedere aiuto. per questo richiede preparazione, esperienza, conoscenze, oltre che un setting adeguato. e uno dei momenti piu` importanti del processo psicoanalitico perche` decide il destino di una domanda e del possibile attivarsi di una fiducia che motivi alla cura. l`ipotesi di ricerca che guida il tipo di consultazione prolungata proposto nel libro si basa sull`idea di permettere al paziente l`accesso a una prima significativa esperienza psicoanalitica che abbia un valore in se`, un suo ritmo aderente ai movimenti interiori, una sua compiutezza. questo modello di consultazione richiede di conseguenza un setting la cui durata, se pure limitata, non sia definita in anticipo, e dove la conclusione dipenda dal prodursi di nuovi collegamenti, punti di vista e significati che diano forma alla domanda portata. l`idea comune a tutti gli autori e` quindi quella di una consultazione che renda possibile una trasformazione iniziale nel paziente. si evidenzia in questo modo la differenza tra la diagnosi psicoanalitica e quella psichiatrica. la prima e` antinosografica, poiche` consiste in una conoscenza costruita attraverso l`incontro con il paziente, con il suo modo di reagire e con le sue risorse; il suo oggetto, a differenza della diagnosi psichiatrica, non e` la malattia ma la persona.


in una edimburgo notturna e piena di voci, un uomo insegue il filo di una musica ascoltata per caso, e mai piu` ritrovata. quella musica porta alla coscienza l`azione che deve compiere, e che lo attrae e atterrisce al tempo stesso. il protagonista deve uccidere, questa e` la sua azione: dovra` individuare il luogo e la vittima, come fossero una necessita`, una chiamata... questa e` la trama dell`"orecchio assoluto", il primo dei sei racconti che compongono questa raccolta, esempio di quel tipo di affabulazione fatta di conoscenza e mistero, passione e intuizione.

a tangeri, tra gli anni `70 e `90, cinque uomini della media borghesia si ritrovano ogni mattina al caffe` per commentare gli avvenimenti del mondo. a dire il vero, parlano piu` dei loro piccoli problemi che di quello che succede nel mondo. hanno in comune il fatto di aver amato la stessa donna, zina, una delle ragazze piu` belle della citta`. ciascuno di loro l`ha ferita, ne ha offeso la dignita`, magari senza saperlo. ed ecco che vent`anni dopo zina torna sulla scena. e` sempre bella, ma nessuno la riconosce perche` si presenta sotto diversi aspetti e in diversi corpi, per sedurre e per distruggere.


in una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. e nuda e coperta di sangue. a stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. quando, poche ore dopo, verra` ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identita` verra` finalmente alla luce: e` clara salvemini, prima figlia della piu` influente famiglia di costruttori locali. per tutti e` un suicidio. ma le cose sono davvero andate cosi? cosa legava clara agli affari di suo padre? e il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con michele, l`ombroso, il diverso, il ribelle - puo` aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell`azione, nicola lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.





guicciardini deve aver messo a punto i suoi ricordi nell`arco di 18 anni (1512-1530), attraverso una laboriosa redazione fatta di ben quattro stesure. gli scritti, destinati al solo uso interno di famiglia, erano indirizzati in specie ai nipoti, in quanto sarebbero serviti ad acquisire norme di comportamento per ottenere successo nella vita politica, dando cosi` indicazioni di condotta politica e morale.


con la propensione all`ascolto, originariamente determinata da un difetto visivo, don marzio e` il prototipo di quei frequentatori di caffe` che sanno di questo e di quello, che raccolgono notizie dalla voce degli altri e dalle gazzette per farsene portavoce, senza la cura di controllarle e di verificarne la fondatezza, mescolando verita` e invenzione. nella bottega del caffe` si nasconde una vena scientifico-filosofica caratteristica del diciottesimo secolo e non manca quel doppio livello di lettura, quell`aspetto metateatrale che piu` volte si ritrova nel goldoni.



Pieran Pr. 1990, UK.




uno scrittore vaga nella provincia argentina per scrivere una guida alle passioni argentine. la fuga diventa ricerca di se`, rilettura dei rapporti con i genitori. lungo il viaggio incappa in varie avventure e si imbatte in personaggi spassosi e inquietanti. l`ora senz`ombra del titolo (una citazione dall`aleph di borges) e` l`ora del sole a perpendicolo, dove la luce annulla tutte le ombre e vengono a galla le verita` profonde. in quell`ora qualcuno domanda al protagonista: "e lei lo sa dove sta andando?". la risposta e` oscuramente illuminante: "no. sono gia` stato dappertutto e non ne ho la minima idea".
josef k. condannato a morte per una colpa inesistente e` vittima del suo tempo. sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". ma come sempre avviene nella prosa di kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. e allora tribunale e` il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di josef k. e` processo: non resta che attendere l`esecuzione di una condanna da altri pronunciata.