




nella roma imperiale corrotta di nerone fioriva il pensiero morale di seneca, qui raccolto e sintetizzato in un`antologia.



3 agosto 2010. tornata a casa dopo il funerale del padre, lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: e` un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall`eta` di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicita`, il corpo dell`io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva, l`odore dell`amata tata violette, il sapore del caffe` di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d`uva. giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata attraverso parigi e denti che fanno male, evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno. con la curiosita` e la tenerezza del suo sguardo attento, con l`amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.


"come viaggiare con un salmone" e` un libro di istruzioni. istruzioni sui generis, date da un maestro d`eccezione come umberto eco per situazioni molto particolari: come imparare a fare vacanze intelligenti, come sopravvivere alla burocrazia, come evitare malattie contagiose, come mangiare in aereo, come viaggiare con un salmone al seguito (se te lo regalano e non vuoi rinunciare alla leccornia), come evitare il carnevale, come non cedere all`ossessione della visibilita`, e molto altro. un libro che ci guida nella selva delle nostre giornate, nella consapevolezza che la vita corre per lo piu` tra piccole cose, incontri fortuiti, piccoli problemi, e non tra dilemmi amletici e interrogativi sull`essere, che occupano solo una piccolissima porzione del nostro tempo, pur essendo l`unica cosa che conta.





il volume, pur essendo il secondo libro con il medesimo titolo prodotto dall`autore, non si deve intendere come un aggiornamento, quanto piuttosto una nuova scrittura che testimonia, come una fotografia contemporanea, l`ingresso di tante nuove biografie della sezione autori e l`aggiornamento modelli, che scaturisce dalla sezione monotematica ad essi dedicata. attento ad una materia artigiana in continua evoluzione e rinnovamento, l`autore ne sottolinea le linee guida piu` avanzate, riferendo pero` anche sulla natura storica della sua realta` tipologica e regionale.

lungo il xix secolo, tra torino, palermo e parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava ippolito nievo, scomparso in mare nei pressi dello stromboli, il falso bordereau di dreyfus per l`ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come i protocolli dei savi anziani di sion, che ispirera` a hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi in una parigi della comune dove si mangiano i topi, colpi di pugnale, orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell`assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, barbe finte, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. ottimo materiale per un romanzo d`appendice di stile ottocentesco, tra l`altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. ecco di che contentare il peggiore tra i lettori. tranne un particolare. eccetto il protagonista, tutti gli altri personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. e anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte che probabilmente hanno avuto autori diversi. ma chi lo sa, quando ci si muove tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, puo` accadere di tutto. anche che l`unico personaggio inventato di questa storia sia il piu` vero di tutti, e assomigli moltissimo ad altri che sono ancora tra noi.

una storia di redenzione e d`amore, intima e civile, dove la denuncia e lo stupore si reggono insieme. mimi` orlando ha quindici anni quando e` costretta ad abbandonare la sua casa e la sua terra. l`anno e` il 1975 e la famiglia di mimi` parte dal salento verso la svizzera, inseguendo un sogno di prosperita` che si trasformera` pero` in incubo. in svizzera ci sono le fabbriche, dove si lavora un materiale adatto a mille utilizzi, le cui minuscole fibre si infilano nei polmoni e col tempo li distruggono. in svizzera mimi` scopre il freddo, che gela le dita e l`anima, ma anche l`amore, tra i capannoni dove i tanti emigrati trovano rifugio. vent`anni piu` tardi torna in puglia, ormai madre sola, determinata e orgogliosa, ingorda di quella gioventu` che la vita le ha negato, a lottare contro i fantasmi del passato, assistita dalle voci degli antenati e dal coraggio di continuare a immaginare un futuro migliore. con una lingua impastata di terra anche quando alza gli occhi al cielo, desiati da` vita a un romanzo in cui le cose semplici brillano di un`intensita` che brucia e riscalda.

trieste, 1909. una ragazza ottiene, per la prima volta, l`accesso all`ottavo anno del ginnasio, passaggio obbligato per accedere agli studi universitari e conquistarsi un futuro di liberta` e indipendenza. sola femmina tra venti allievi maschi, catalizza inevitabilmente le attenzioni e le emozioni di tutti: ognuno, a suo modo, si innamorera` di lei, di quella figurina che vorrebbe essere nulla piu` che una compagna di studi e di scherzi spensierati, una voce nel coro concorde della classe. edda marty, la protagonista di "un anno di scuola", e` l`incarnazione di un ideale femminile che soltanto la citta` di svevo e di saba poteva produrre: insieme fragile e forte, seria e irriverente, dolce e , come la definisce stuparich all`inizio. la storia del suo incontro con antero, il compagno piu` riservato e sensibile, si sviluppa in un vortice drammatico che, tra amore e morte, accompagnera` la classe verso gli esami. ritratto di un`epoca irripetibile della vita, il racconto (pubblicato per la prima volta nel 1929) e` anche una struggente rivisitazione della trieste di inizio secolo, di quella vienna calata sull`adriatico dalla quale sono uscite alcune delle pagine piu` autentiche della nostra letteratura.