

la ricchezza nascosta nel cuore, nella vita e nell`esperienza e` qui, dentro di noi, non in un`esistenza migliore, in un`altra casa, un`altra carriera, un`altra relazione, un altro paese o un altro insegnamento spirituale. forse un tempo lo sapevamo, ma poi lo abbiamo dimenticato. siamo noi stessi il luogo e la fonte di quanto stiamo cercando. ma solo se arriviamo a scoprire la pienezza dell`esperienza immediata, avvertendola e percependola direttamente, quella consapevolezza puo` influire realmente sulla nostra identita` e sulla maniera in cui viviamo. almaas, fondatore della scuola del diamond approach, propone un metodo di auto-osservazione essenziale e pratico per percorrere la strada della consapevolezza di se` tramite un`indagine costante sulla propria presenza e sul momento attuale. solo essere presenti e consapevoli, evitando di manomettere l`esperienza, porta al raggiungimento della vera natura. non alterare e non modificare la propria esperienza non significa adottare un atteggiamento di passiva accettazione, ma piuttosto non interferire con l`esperienza, rispettare tutto cio` che accade ed emerge alla consapevolezza. l`esposizione filosofica del metodo e` accompagnata da una serie di `esercizi di esplorazione`, che possono essere eseguiti individualmente oppure in coppia, e che permettono al lettore di assimilare in modo piu` diretto e personale il viaggio spirituale proposto dall`autore.

l`ultimo viaggio di simone martini, da avignone alla natia siena, ma anche un viaggio alla riscoperta del mondo, un percorso di purificazione, iniziatico e sapienziale. un itinerario della mente che riesce a cogliere insieme il minuscolo seme che genera la vita e l`insondabile maesta` del cosmo, lo scorrere del tempo e la vertigine dell`eternita`.

"sapienza e` una condizione dello spirito, un modo di essere, e non un insieme di contenuti che si ritengano veri e saggi. il sapiente e` radicato nella sorgente delle cose, e dell`esperienza sapienziale possono farsi testimonianza scritta o orale parole, come quelle di eraclito, parmenide, empedocle in occidente, e delle upanishad o dello chuangtzu in oriente, che vibrano della risonanza mistica da cui sorgono. a differenza della filosofia, la sapienza e` un modo di essere, non di pensare, ed e` frutto del se`, mentre la filosofia lo e` dell`ego. i sapienti greci non erano uomini di scrivania, come forse amerebbero dipingerli a propria immagine e somiglianza gli esangui ermeneuti contemporanei, bensi` individui che intraprendevano una via di continua ricerca di se stessi, all`insegna del motto delfico gn?thi sauton, e da questa pratica di ricerca spirituale venivano trasformati fin nelle intime midolla, come i sapienti d`oriente. nel versante orientale, la sapienza e` un immenso commentario intorno alle folgorazioni mistiche e alle formulazioni religiose dei veda, che trovano sistemazione nelle upanishad. diversa e` la sapienza greca, in cui fioriscono personalita` spiccate, con maggiore differenziazione di linguaggio e di pensiero. ma i temi di fondo sono gli stessi, e con ogni evidenza la madre della sapienza d`oriente e d`occidente e` una sola e la medesima, benche` da essa germoglino frutti ben diversi."

"lungi dall`essere poco teatrale, re lear puo` ben dirsi l`opera piu` teatrale di shakespeare, e cio` nel senso che in essa il linguaggio del drammaturgo raggiunge la sua piu` alta, e specifica, intensita` ed espressivita`. ne` poteva essere diversamente. nel dramma, composto intorno al 1605 (poco dopo l`0tello e pressoche` contemporaneamente al macbeth) e dunque nel momento in cui piu` profonda era la sua riflessione sull`uomo e sulla sua condizione, shakespeare crea un linguaggio la cui `teatralita`` e` suprema perche` suprema e` la funzione che ad esso viene affidata; un linguaggio che, volendo esplorare e conoscere il movimento e le ragioni della vita, ha cosi` approfondito e arricchito le proprie specifiche risorse e qualita` da aver bisogno, come mai prima, del proprio elemento naturale, il teatro." (dalla prefazione)







il meglio di david riondino, cantautore intelligente e profondamente poetico, inventore dello "sgurz", quella paroletta insignificante che spiega tutto: "e qualcosa di nuovo, antico e strano: si definisce per approssimazione, ed esclusione: o ce l`hai o non ce l`hai. diro` quel che so: c`era molto "sgurz" in francia fine ottocento: baudelaire, rimbaud erano pieni di "sgurz" ..."

le vitamine e le loro funzioni, il loro corretto uso per la prevenzione delle malattie in generale, la profilassi e la prevenzione della malattia per eccellenza: la vecchiaia. i dosaggi delle vitamine, le precauzioni, le condizioni esterne, come si puo` calcolare il fabbisogno individuale. il fabbisogno vitaminico e quello calorico, le vitamine e l`amore. il lavoro, lo stress, l`ansia. le vitamine e le stagioni, le vitamine e la convalescenza.





muovendo dalla crisi attuale, dalla sua profondita` e acutezza, questo libro sull`italia contemporanea, ripercorre analiticamente l`intera vicenda di un cinquantennio, dalle promesse ideali e politiche della repubblica sino ai nostri giorni.

dieci racconti sulla dimensione privata dell`esistenza, il gioco dei sentimenti e il precario equilibrio dei rapporti.

questa raccolta celebra il settantacinquesimo anniversario di pen, l`associazione di scrittori che ha difeso personaggi come vaclav havel, artur koestler, fedrico garcia lorca e altri che hanno dovuto affrontare il carcere, la tortura e persino la morte, per la semplice colpa di esprimere le proprie idee. un`antologia che esemplifica uno dei piu` notevoli, e per lo piu` trascurati, generi letterari del nostro tempo: le opere di scrittori incarcerati per motivi politici. le loro lettere, i diari, le poesie e i ricordi accompagnano il lettore attraverso l`esperienza della prigionia.

non e` un caso che, quando c`e` pericolo e occorre mettersi in salvo, si dica: "prima le donne e i bambini". perche`? la bambina e poi la donna vanno tutelate anzitutto in quanto riproduttrici di vita. l`autrice rievoca racconti tradizionali esemplificativi di antichi codici di comportamento dai risvolti ancora attuali. da una serie di situazioni e problemi affrontati e sperimentati da tutte (e tutti), si puo` riconoscere l`esistenza di una differenza tra i sessi che finisce per ostacolare la comunicazione paritaria e la relazione autentica.


perche` gli amanti si promettono cose che non possono mantenere e fanno voti d`amore a cui non credono? e come questo determina il senso di colpa di chi non corrisponde all`amore, la tendenza all`idealizzazione dell`amore e del sesso, la sorta di metodologia dell`amore per la volonta` di prevedere il futuro di una relazione, senza stare a indagare il passato degli individui? secondo l`autrice e` nel passato che vanno cercate le condizioni che determinano il presente, nel rapporto dei bambini con i genitori e con il mondo adulto in genere, nella sua scoperta della possibilita` di mentire e di essere ingannati, della non necessaria corrispondenza tra parole, codice linguistico e atti.

luisa e` capocontabile in una fabbrica di giocattoli del nord italia. e` una donna di sessant`anni, energica e dolce, molto stimata nel lavoro. la sua solitudine e` popolata da pensieri semplici e profondi, da ricordi belli e brutti. nel complesso e` convinta di aver avuto una bella vita. all`improvviso accade qualcosa. oscure presenze invadono la sua casa: il telefono squilla di stupide telefonate anonime, i ragazzi del bar di sotto la torturano con il chiasso e il rombo delle motociclette; il suo corpo perde l`abituale efficienza. il suo rifiuto delle cure ha motivazioni profonde. le sembra piu` facile fare tutto da sola. succede allora che lo sprofondare nel buio del destino si trasforma in scrittura.

"altman racconta altman" e` la storia di uno dei grandissimi registi americani, il frutto delle sue conversazioni informali con david thompson. altman, nato a kansas city nel 1925 e scomparso nel 2006 a los angeles poco dopo l`oscar alla carriera, e` stato per lo piu` restio a offrire un resoconto completo della propria lunga carriera, ma in questo libro si abbandona piacevolmente a un dialogo che ne ripercorre l`intero percorso artistico. partendo dagli esordi, come factotum in uno studio cinematografico, narra dei primi documentari, dell`esperienza in televisione, dei film fatti come regista e poi come produttore, racconta con entusiasmo della vita sul set che e` il suo vero elemento, di come nascono i film e della genesi delle loro idee da intuizioni improvvise, della sua liberta` dai copioni nelle riprese, dell`importanza per lui dell`indipendenza nella creazione e nella produzione, della passione per il suo mestiere. un mestiere dove contano l`atto del fare e il divertimento, e che lui stesso sintetizza cosi`: "per me girare un film equivale a fare castelli di sabbia". genio ribelle, provocatorio, trasgressivo, ma che ha goduto del rispetto e dell`ammirazione di tutti, ha legato il suo nome a opere inimitabili e indimenticabili, che hanno il sapore della genuinita` artigianale e insieme il tocco dell`arte, come l`esilarante "m.a.s.h.", il corale "nashville", lo sconcertante "quintet", il dissacrante "america oggi", fino agli ultimi "gosford park" e "radio america".

sabine e` una giovane donna olandese che sta per tornare al suo posto di lavoro ad amsterdam dopo un lungo periodo di assenza dovuta a una crisi depressiva. nove anni prima, quando ancora andava al liceo, ha vissuto un`esperienza traumatica di cui non conserva pero` memoria: e` scomparsa una sua compagna di scuola, isabel, e sabine ha rimosso il ricordo degli eventi di cui forse e` stata diretta testimone. il passato pero` pian piano riaffiora, grazie a una sorta di sdoppiamento tra la sabine matura e la sabine ragazzina. lei cerca intanto di proseguire la sua vita, continua a lavorare e avvia una relazione con olaf, un ex compagno di robin, suo fratello maggiore. ma le ricerche sulla scomparsa di isabel ben presto finiranno per travolgerne l`esistenza, nel momento in cui la polizia fa passi avanti determinanti nelle indagini, e fatti e persone cominciano ad apparire sotto una nuova luce. tra quelli che sveleranno un lato oscuro e nascosto del carattere ci saranno anche olaf e il bidello di allora groesbeek. poi con un ritmo sempre piu` incalzante il puzzle della misteriosa tragedia si ricompone. sino al conturbante finale.

una guida rapida alla mente, un manualetto per imparare a conoscere composizione e meccanismi del cervello umano, una lettura scientifica gradevole e alla portata di tutti. ogni capitoletto delle sette sezioni in cui e` suddiviso presenta dapprima l`argomento, poi da conto delle piu` recenti ricerche e sperimentazioni in proposito, infine raccoglie alcune notizie curiose, strane o divertenti sul tema. si puo` cosi` imparare qualcosa su componenti, funzionamento, specializzazione, analisi del cervello; le sue funzioni in rapporto al corpo (il movimento, il sonno, i sensi ecc.) o quelle piu` complesse (la decisione, l`emozione, la creativita`, il linguaggio ecc.); il suo malfunzionamento e le malattie (dall`ictus all`alzheimer, dalla schizofrenia al coma); la sua cura (passando dalla psicoterapia alla neurochirurgia); i cambiamenti che vi si verificano e le cause di crescita o appassimento; infine le differenze individuali ascrivibili alle funzioni cerebrali (l`intelligenza, la personalita`, l`orientamento sessuale ecc.). con linguaggio semplice e tono spiritoso consente di saperne di piu` su di un organo affascinante, che ci riguarda tutti, che condiziona come nessun altro le nostre vite e che pare tutt`uno con la nostra identita` e individualita`.

e san pietroburgo a ispirare e ospitare questi trentatre` attimi di felicita` sotto forma di altrettanti racconti. sfila un serissimo carnevale di malavitosi, impiegati, prostitute, turisti, miserabili e milionari, maschere che si alternano e incrociano su un palcoscenico sempre mobile che si tinge di giallo, rosa, nero e rosso. un microcosmo dove sesso e violenza sembrano spesso gli unici punti di riferimento. un mondo illuminato da quella felicita` che nessuno sembra trovare ma che si trova ovunque.















priest, cresciuto fin da bambino sulla strada, conosce bene la disperazione. cosi` decide di iniziare una folle guerra con il governatore della california che mettera` a rischio l`intero territorio oltre ai suoi abitanti. tutto cio` per bloccare il progetto di una centrale elettrica che viene considerata distruttiva dell`ambiente. solo un coraggioso agente, judy maddox, sara` in grado di fermare questa forsennata impresa e di combattere con il suo computer e la sua remigton 870 l`ingegno malato di priest.



gilgul, nella qabbalah ebraica, e` il frenetico movimento delle anime vagabonde che ruotano intorno a noi quando la separazione dal corpo e` dovuta a circostanze ingiuste o dolorose. tanto violenti possono essere i conflitti che attendono gli spiriti rimasti sulla terra, che la tradizione parla addirittura di "scintille d`anime" prodotte dalla loro frantumazione. gad lerner si addentra nel suo gilgul familiare, nelle "scintille d`anime" della sua storia personale. suo padre moshe` reca il trauma della galizia yiddish spazzata via dalla furia della guerra. dietro di lui si staglia enigmatica la figura di nonna teta, incompresa e dileggiata perche` estranea alla raffinatezza levantina della beirut in cui e` cresciuta tali, la moglie di moshe`. ma anche la beirut degli anni quaranta si rivela un recinto di beatitudine illusoria. vano e` il tentativo di rimuovere lo sterminio degli ebrei d`europa e la guerra d`indipendenza nella nativa palestina: anche se taciuti, questi eventi si ripercuotono nella vicenda familiare generando malessere e inconsapevolezza. un`indagine sulla memoria e sui conflitti familiari si rivela occasione per un viaggio nel mondo contemporaneo minato dalla crisi dei nazionalismi. una storia sospesa tra biografia e reportage.

ci sono tanti tipi di droga, dall`alcol ai videogiochi, dagli spinelli a facebook. una droga e` "tutto cio` che esercita su di noi il suo incantesimo". come spiegare ai propri ragazzi la pericolosita` delle droghe senza apparire "bacchettoni"? come tenerli lontani dall`alcol senza ricorrere a uno sterile proibizionismo? come rispondere alle loro curiosita` in materia? come interpretare certi comportamenti "strani" e capire se c`e` un problema di dipendenza? prova a spiegarlo un esperto che da decenni lavora nel campo delle tossicodipendenze e della riabilitazione. senza pretendere di giudicare, ma chiarendo bene quanto sia alta la posta in gioco, illustra a genitori, educatori e ai giovani stessi i meccanismi dei diversi tipi di droga, la pericolosita`, gli effetti sulla psiche e sul corpo, e offre a tutti uno strumento prezioso per combattere, conoscendola e prevenendola, una delle piu` infide piaghe sociali di questo tempo. per imparare a trattare - insieme ai nostri figli, non contro di loro - lo spinosissimo tema delle droghe e delle dipendenze, dall`alcol al web.

in questo libro massimo piattelli palmarini, biofisico e scienziato cognitivo, e jerry fodor, filosofo del linguaggio e cognitivista, sostengono che il principio darwiniano di selezione naturale e di progressivo adattamento all`ambiente non e` verificabile. anzi, con grande probabilita`, e` sbagliato. lo dimostrano i dati piu` recenti della ricerca genetica, embriologica e biomolecolare. e lo dimostra l`esame stringente della logica interna della teoria darwiniana. sulla scia di stephen j. gould e richard lewontin, i primi evoluzionisti a mettere in seria discussione il principio di selezione naturale, piattelli e fodor processano darwin e i suoi seguaci piu` ortodossi. oggi, sostengono, possiamo affermare con certezza che i viventi evolvono. quali siano pero` i meccanismi che innescano il cambiamento e` questione controversa e non ancora del tutto chiara. atei, materialisti, non sospetti di derive creazioniste, i due autori credono che non esistano nella scienza discussioni "inopportune". al contrario, proprio nel nome della scienza occorre discutere con chiarezza e onesta` i presupposti, i riscontri e le aporie di tutte le teorie scientifiche. darwin e il darwinismo sono stati a lungo ritenuti fondamentali per comprendere la natura del vivente, ma non sono un feticcio che non possa essere messo sotto osservazione critica.

dove sta andando il professor bordini, carico di valigie e di inquietudini? che cosa lo spinge verso quell`appuntamento importante con una persona che non lo aspetta? il suo non sara` soltanto l`incontro, temuto e desiderato, con un essere umano che ha sempre cercato di rimuovere dalla sua vita, ma sara` anche l`incontro con venezia, la citta` su cui "tutto e` gia` stato detto e ridetto". il professore, un cinquantenne dall`aspetto ingombrante con un passato da scrittore di un unico insuccesso, viene sospinto verso percorsi misteriosi, incontri occasionali con persone che, come la loro citta`, si rivelano sempre diverse da quello che sembrano. la sua dichiarata misantropia e il suo sorridente nichilismo, a contatto con le multiformi visioni della laguna, lo trascinano in fantasie labirintiche e bizzarre, e la sua missione veneziana diventa ancora piu` intricata. in un luogo in cui "l`aqua no ga ossi", la storia di un difficile rapporto tra padre e figlio produrra` un inatteso risultato che il professore non aveva previsto. flussi d`acqua e flussi di vita, il ritmo di una svelata serenita`, come la barca che viaggia leggera e sicura quando, su invisibili e incessanti correnti marine, cattura "il filo dell`acqua".

eureka nacque come materia di una conferenza sulla cosmogonia dell`universo, tenuta da poe nel 1848 presso la society library di new york. una specie di poema in prosa in cui il famoso scrittore americano racchiude, in forma breve, la storia della creazione e della distruzione dell`universo.

una delle piu` belle commedie "leggere" del teatro mondiale: cosi` scrive guido almansi a proposito di "l`importanza di essere fedele". leggera per levita` di stile, e tuttavia graffiante sul piano della critica morale e sociale. ma lo spirito sferzante di oscar wilde attraversa tutte e tre le commedie raccolte in questo volume, capolavori di parodia nei quali, attraverso la porta del riso, entra subdolamente il piu` nero scetticismo. la loro carica anarchica, rivoluzionaria, estremista, si unisce a una capacita` straordinaria di ritrarre la societa` inglese di fine ottocento nella sua palese contraddittorieta`, mostrando come anche il piu` rigido conformismo possa candidamente tradursi nel piu` scandaloso anticonformismo e come l`ubiquita` della menzogna renda implausibile la verita`.

in una innominata cittadina dell`irlanda contemporanea un ragazzo salta in aria nel giardino di casa. la versione ufficiale e` che "stava fabbricando un razzo", il sospetto e` che fosse un bombarolo legato all`ira. la madre viene ricoverata in un ospedale psichiatrico in stato di choc. la famiglia fa quadrato intorno all`amour fou di questa madre per il figlio compianto. la figlia olivia decide di sacrificare gli anni dell`adolescenza, e solo quando vede la situazione migliorare, col ritorno della madre a un`apparente normalita`, lascia l`irlanda per l`inghilterra per fare l`attrice. fara` ritorno sull`isola per assistere alla morte del padre e aiutare la madre in quella circostanza. poco a poco, tutte le ferite aperte dalla morte violenta del ragazzo sembrano rimarginarsi. "la verita` sull`amore" e` il sesto romanzo di josephine hart, il suo romanzo piu` ambizioso, che segna il suo grande ritorno in irlanda. se "il danno" mostrava come un uomo apparentemente stabile ed equilibrato poteva essere letteralmente distrutto da una romantica ossessione, qui si procede in senso contrario, per mostrare come il cuore si puo` rimettere insieme dopo essere stato spezzato. un romanzo psicologico sul dolore e sull`elusivita` della consolazione: sul cuore, le sue ragioni, le sue regole segrete.


otto racconti brevi, intensi, che esprimono con grande forza e coraggio un desiderio di liberta` e riscatto. da "la pancia", sulla maternita` illecita, ad "angeli", dove il sarcasmo pungente di salwa al-neimi mette alla berlina la rispettabilita` presunta del matrimonio. o, uno per tutti, "pisolino", inno alla liberta` di decidere di vivere la propria vita sessuale in maniera libera e senza inibizioni. nel raccontare di un uomo e una donna che si incontrano a un convegno sul ruolo della donna nei paesi arabi, salwa al-neimi e` abilissima, sottile e ironica nell`accostare la sensualita` dell`approccio dei due alle voci dei massimi esperti che si affannano a dimostrare come la donna araba non possa avere un ruolo di responsabilita` nella societa` perche` non e` in grado di gestirlo. otto racconti dove salwa al-neimi critica e sbeffeggia le impalcature che circondano le strutture sociali e le oscurano con una facciata di falsita` e buonismo. otto storie pervase di una femminilita` piacevolissima, di una bellezza primitiva e irriverente. con una scrittura poetica velata da una sottile e malinconica ironia, salwa al-neimi racconta l`illecito: nell`amore, nel matrimonio, nella famiglia, nella vita delle donne arabe. lo sguardo lucido e illuminato di una donna che vive senza inibizioni, ne` proibizioni, la sua sessualita`, la sua femminilita`, la sua vita, scegliendo e prendendo cio` che vuole per se stessa.

dopo bob dylan e gli stones, martin scorsese continua il suo viaggio nella grande musica pop/rock del novecento con un documentario sulla vita di george harrison, il "terzo" beatles, il chitarrista, colui che piu` di tutti gli altri ha saputo defilarsi dalle scene scegliendo un percorso spirituale intimo e irripetibile. george harrison: "living in the material world" e` prima di tutto il racconto di un`esperienza straordinaria e fuggente, gli otto anni che hanno cambiato la storia della musica pop con la rivoluzione culturale dei beatles, un quadrato illuminato da un successo immortale di cui george harrison era un vertice. poi, dopo il 1970, la storia di un uomo in viaggio verso una spiritualita` sempre piu` intensa, una ricerca di se stesso e di nuovi significati costellata da nuovi successi da solista. una storia di musica e vita raccontata sulla scena, oltre che da harrison stesso e dagli altri tre beatles, da personaggi come ravi shankar, eric clapton, jackie stewart, terry gilliam, george martin, jane birkin, yoko ono, klaus voorman, phil spector, tom petty e altri ancora, compresi moglie e figlio di harrison. il libro allegato al dvd, e curato da federico pontiggia, raccoglie un`intervista al regista, un`indagine sul ruolo della musica nel cinema di scorsese e un`analisi critica del film.

cosa sta succedendo nel parcheggio sotto la grande quercia al centro della metropoli? e il territorio del mario, parcheggiatore abusivo che esercita la sua professione seguendo un`etica del tutto particolare. il diritto a sostare nelle linee blu va meritato e per ottenere la possibilita` di lasciare ferma la vettura non basta un gratta e sosta, e` necessario superare una prova. oggi pero` oltre al traffico d`auto di tutti i giorni c`e` anche una concentrazione umana insolita. la giovane olga dalle grandi forme, sarta alla scala, il bancario cialtrone, che tiene per il guinzaglio la vita di molti, la bellezza ordinaria, sempre a dieta anche cerebralmente, e il proprietario del suv, alto un metro e cinquantacinque e accompagnato da un alano-nano. un poliziotto li sta interrogando, ma a qualcuno le regole vanno strette, nella vita come sulla strada... una storia potente e originale, accompagnata dall`adattamento in forma di audiodramma a opera di sergio ferrentino, al cuore di uno spettacolo teatrale di grande successo. perche` le grandi storie sanno vivere piu` di una vita.

"evocando i miei ricordi dovro` necessariamente parlare delle mie opinioni, dei miei gusti, delle mie preferenze e dei miei odi. ma so fin troppo bene quanto tali sentimenti mutino con il trascorrere del tempo. [...] oggi mi accingo a questo lavoro con il proposito di presentare al lettore la mia vera immagine e dissipare tutti i malintesi che sono sorti attorno alla mia opera e alla mia persona [...]. la maggior parte delle persone ama la musica in quanto si propone di trovarvi delle emozioni quali la gioia, il dolore, la tristezza, un`evocazione della natura, lo spunto per sognare o ancora l`oblio della `vita prosaica`. vi cerca una droga, un doping. non ha importanza se questo modo di capirla venga espresso direttamente o attraverso un velo di circonlocuzioni artificiose. sarebbe ben poca cosa la musica, se fosse ridotta a una simile destinazione. quando la gente avra` imparato ad amare la musica in se` e per se`, quando l`ascoltera` con un altro orecchio, il suo godimento sara` di un ordine ben piu` elevato e piu` potente e tale, allora, da permetterle di giudicare la musica su un altro piano e di rivelarle il suo intrinseco valore."

"la vita agra" segno` per luciano bianciardi il momento dell`autentico successo, un successo che non tardo` a fare entrare in sofferenza un intelletto indipendente come il suo. il romanzo, ampiamente autobiografico, vede il protagonista lasciare la provincia e con essa la moglie e il figlioletto per andare a vivere a milano. l`intento iniziale e` far saltare un grattacielo, per vendicare i minatori morti in un incidente causato dalla scarsa sicurezza sul lavoro (il riferimento e` all`incidente alla miniera di ribolla del 1954, in cui persero la vita quarantatre` minatori). ma il protagonista vive in perenne bilico fra voglia di far esplodere il sistema e desiderio di esserne riconosciuto... a cinquant`anni dalla prima pubblicazione nel 1962, "la vita agra" resta uno sguardo sulle conseguenze umane e sociali del boom economico italiano, ricco di una scrittura irrequieta, precisa, impossibile da imbrigliare. al romanzo si ispiro` il celebre film "la vita agra" di carlo lizzani, con ugo tognazzi che interpretava il bianciardi/protagonista.

tornano paul ed elaine, gli "adulti da soli" nevrotici e insicuri che abbiamo conosciuto nella raccolta "la sicurezza degli oggetti". i figli sono cresciuti, ma i genitori sono sempre piu` impantanati nella fatica di essere normali. un po` per scherzo e un po` per non morire, alla ricerca di una via di fuga, credono di trovarla dando fuoco alla loro stessa casa. ma si sa, il fuoco e` difficile da controllare: se pure i danni alla proprieta` sono esigui, il loro atto innesca una serie di conseguenze impreviste e imprevedibili, che spaziano dal ridicolo al grottesco, dalla commedia alla tragedia, e tengono il lettore con il fiato sospeso fino all`ultima riga. con questo intenso e drammatico romanzo, a.m. homes torna a puntare il suo sguardo spietato e la sua scrittura al vetriolo sulla periferia suburbana newyorkese: tra un barbecue con gli amici e una recita scolastica, si celano solitudini e nevrosi che troppo spesso sfociano nella pura follia.

giuseppe culicchia torna a rendere giocoso omaggio alla sua citta`, torino, da sempre presente in un modo o nell`altro nei suoi libri, attraverso il canto del suo monumento simbolo: la mole antonelliana. lo fa dando la parola al genio visionario di chi la concepi` e le dono` il nome, l`architetto alessandro antonelli. un personaggio che attraverso un monologo teatralmente fluviale, intervallato dal coro formato da una coppia di turisti nella torino contemporanea, ci fa toccare con mano l`ambizione che lo spinse a progettare il suo capolavoro e l`ostinazione con cui lo realizzo` malgrado la ristrettezza di vedute di committenti e amministratori. il tono e` freneticamente creativo, postmoderno nel suo urlare "voglio una mole sopraelevata / voglio una mole come in blade runner / voglio una mole esagerata / voglio una mole come daryl hannah", ma allo stesso tempo fedele allo spirito di quello che lo stesso culicchia chiama "un genio del tutto fuori sincrono rispetto ai suoi contemporanei, ma anche un noto caratteraccio".

il mondo di sopra e` abitato dagli orsi e il mondo di sotto dai topi. e risaputo: i due mondi sono incompatibili e i loro popoli sono acerrimi, secolari nemici. eppure nessuno potra` impedire a un orso e a una topina di diventare compagni inseparabili. prima, pero`, dovranno affrontare mille peripezie e pericoli, sfuggire a una miriade di topi furiosi attraversando i cunicoli delle fogne, evadere da un furgone blindato della polizia, scappare su un camioncino di dolci rubato, per rifugiarsi nella loro calda e accogliente casa nel bosco, nascosta sotto una coltre di neve. qui potranno finalmente dedicarsi alle rispettive passioni, la musica e il disegno, anche se il pericolo non tardera` a ripresentarsi, con l`arrivo della primavera. ernest e celestine litigano e fanno pace, scherzano e si prendono cura l`uno dell`altra: dopo essersi incontrati, l`idea di separarsi e` per loro la cosa piu` detestabile del mondo e per evitarlo sono disposti a tutto. dalla stima dell`autore per l`artista gabrielle vincent, dall`amore per i personaggi dei suoi albi illustrati, nasce un romanzo per bambini che conquistera` i lettori di tutte le eta`. eta` di lettura: da 7 anni.

"tutto cio` che sono" e` il romanzo di quattro giovani irriducibili che hanno rischiato la vita per allertare il mondo sul pericolo rappresentato da hitler. ruth, i cui ricordi hanno la potenza del sogno, ernst, il leader-artista, la coscienza di un`epoca, hans, fragile e combattuto, e soprattutto dora, dora fabian, un`affascinantissima eroina della resistenza antinazista, fino a oggi del tutto sconosciuta, una donna moderna, libera e consapevole, cosi` coraggiosa da non riuscire a salvare se stessa. la loro storia e` l`emblema della lotta per la liberta` di amare, di vivere, di immaginarsi un futuro. un romanzo di amore, sacrificio e tradimento, una storia incalzante, tragicamente vera, attenta ai dettagli, profondamente intrisa di paura, tristezza, rabbia e ricordi avvolti dalla nostalgia.

scritto nel 1953, "plexus" e` la seconda parte del trittico "la crocifissione rosea", un`opera scritta da miller negli anni che vanno dal 1949 al 1960. in questa opera autobiografica miller racconta gli anni del suo soggiorno newyorkese e del suo incontro con la sua seconda futura moglie (nel romanzo tratteggiata con il nome di mona). tema costante nel libro e` la vocazione artistica del giovane scrittore, che da mona viene incoraggiato con forza a scrivere, inducendolo a rifiutare ogni impiego fisso. al mantenimento di entrambi avrebbe pensato lei, e non sempre con metodi ortodossi. e un romanzo dove il sesso torna utile per contestualizzare anche riflessioni filosofiche e psicologiche, con cui miller critica con forza il modello di vita americano: una vera e propria pietra dello scandalo messa al bando per quindici anni negli usa.

questo libro e` un vero e proprio viaggio all`interno di se stessi, alla ricerca delle sorgenti della propria creativita`. e` un libro sull`arte nel senso piu` profondo del termine, sul perche` facciamo arte e su che cosa apprendiamo quando la facciamo. "il gioco libero della vita" e` rivolto a tutti coloro che vogliono entrare in contatto con le fonti della propria energia spirituale e accrescere la propria creativita`. per raggiungere questi obiettivi, l`autore integra i piu` svariati materiali provenienti da molteplici campi disciplinari: arti, scienze e tradizioni spirituali dell`intera umanita`. nell`utilizzare aneddoti e storie illuminanti, ci mostra con chiarezza come la creativita` sgorghi effettivamente da noi, ma anche quanto facilmente l`ispirazione possa essere bloccata o deviata dagli inevitabili accadimenti della vita. ma questi blocchi possono essere rimossi - e questo libro ci insegna come - per finalmente creare esprimendo la nostra vera voce.

ispirandosi a una frase fantasiosa di jean cocteau ("un uccello canta meglio sul proprio albero genealogico") jodorowsky, celebre in tutto il mondo come regista cinematografico, ha voluto "cantare" in queste pagine, in bilico tra il romanzo e la favola, la storia vera o presunta dei suoi antenati paterni e materni. spiega lo stesso autore: "tutti i personaggi, luoghi ed eventi sono reali. ma questa realta` e` trasformata ed esaltata fino a trasformarsi in mito. il nostro albero genealogico da un lato e` un recinto che limita i nostri pensieri, emozioni, desideri e vita materiale, ma dall`altro e` il tesoro che racchiude la maggior parte dei nostri valori".

un borgo toscano nelle paludi, vicino al mare. l`epopea di una famiglia di anarchici, ribelli per temperamento e tradizione: storia di tre generazioni di rivoluzionari dai nomi sintomatici di garibaldo, quarto, volturno, personaggi che partono per viaggi avventurosi e guerre in europa, africa, le due americhe trovando la morte nella lotta contro i padroni. donne combattive e coraggiose che si affidano anche agli oroscopi e alle fattucchiere. un mondo contadino, arcaico, ormai scomparso; una fiaba popolare con trovate fantasiose e insieme malinconiche, commosse e profonde, vivaci e gaie, pervasa dal senso della fragilita` della vita.

francesco la licata ricostruisce le vicende salienti della vita di giovanni falcone, palermitano autentico, magistrato protagonista del pool antimafia e del maxiprocesso di palermo, giudice a cui era stata data la delega per sconfiggere la mafia, e che dalla mafia e` stato neutralizzato mediante l`isolamento e la delegittimazione, con accuse di protagonismo, opportunismo e smania di potere, fino all`epilogo della strage di capaci, il 23 maggio 1992. con una nota di gian carlo caselli.

vi siete chiesti anche voi perche` i numeri sono disposti in quella sequenza nella ruota della roulette? giocate al lotto ogni settimana inseguendo i numeri ritardatari... e ancora, avreste mai pensato che la matematica possa svelare quanto e` forte il caffe`, o che esista una formula per determinare se il nostro guardaroba e` davvero fornito? nel suo fare matematica, giovanni filocamo sembra accogliere lo spirito delle lezioni americane di italo calvino: il suo racconto della matematica ha i pregi semplici della leggerezza, della rapidita` nel passare agile e disinvolto da una divagazione all`altra, ma sempre pronto a ritrovare il filo, dell`esattezza (numerica, certo, ma anche nel rendere nitide le sfumature del pensiero), della visibilita` - la capacita` di pensare per immagini e veder scaturire, a occhi chiusi, numeri dalle forme - e, infine, della molteplicita`: ogni oggetto e` visto dal matematico curioso come il centro di una rete di relazioni da seguire, fino ad abbracciare l`intero universo. alla fine filocamo trascina il lettore in una cavalcata sfrenata e divertente nella matematica di tutti i giorni, con un acuto spirito di osservazione e la capacita` di rintracciare strutture, ordine e metodo nella vita quotidiana.

serpeggia nell`aria un`insoddisfazione diffusa. a mancare sono le relazioni con gli altri, sacrificate sull`altare del benessere materiale, che conosce due soli imperativi; lavoro e consumo. siamo piu` ricchi di beni ma sempre piu` poveri di relazioni. ecco perche` siamo sempre piu` infelici. ma davvero per divenire piu` ricchi dobbiamo per forza essere poveri di relazioni interpersonali, di benessere, di tempo, di ambiente naturale? davvero non esiste altra strada? parte da queste domande l`analisi e la proposta di un economista che da anni studia il tema della felicita` nelle societa` avanzate. il cuore del problema e` che lo sviluppo economico si e` accompagnato a un progressivo impoverimento delle nostre relazioni affettive e sociali. ecco dunque perche` il nostro sistema economico e molti aspetti della nostra esperienza sia individuale che collettiva - la famiglia, il lavoro, i media, la vita urbana, la scuola, la sanita` - hanno bisogno di una profonda trasformazione culturale e organizzativa. noi tutti abbiamo la possibilita` e la necessita` di riprogettare il nostro mondo: coniugare prosperita` economica e felicita` e` possibile. cambiare la scuola. cambiare le citta`. cambiare lo spazio urbano. ridurre il traffico. ridurre la pubblicita`. sono alcune delle proposte concrete che compongono questo vero e proprio manifesto per la felicita`.

carey vive nel bosco da quando ha quattro anni. deve prendersi cura della sorellina jenessa lottando contro il gelo, la fame e una madre dipendente dalle droghe. jenessa non parla. ma non e` muta. la notte delle stelle bianche ha fatto calare il silenzio e ha fatto nascere il segreto che il bosco custodisce come uno scrigno. un giorno, all`improvviso, un rumore di passi cambia per sempre la vita delle due sorelle. un uomo e una donna. la donna e` un`assistente sociale e l`uomo e` quell`uomo: il padre di carey. le tessere del puzzle si incastrano, i ricordi riaffiorano. carey e jenessa vengono sbalzate in una nuova realta`, che spaventa e che attrae. una nuova casa, una nuova famiglia. il corpo si abitua in fretta al meglio, ma l`istinto di liberta` preme sullo spirito. un istinto che si fa ancora piu` forte quando carey si ritrova a vagare sola per i corridoi della nuova scuola. ma una voce, calda e profonda, le riporta il sorriso. ryan, il ragazzo piu` carino della scuola, la sta guardando come se la conoscesse da sempre. eta` di lettura: da 13 anni.

qual era la situazione, reale e immaginaria, dell`italia nel 1945? quale paese usciva da vent`anni di fascismo, da una guerra devastante, da una terribile occupazione nazista e da una resistenza che e` stata anche guerra civile? in questo volume guido crainz descrive i momenti principali del passaggio cruciale dal regime fascista alla nascente democrazia italiana. letteratura e giornalismo d`epoca, memorie e documenti d`archivio testimoniano il segno profondo lasciato dalla guerra in un paese oscillante tra speranze e paure, tra desiderio di trasformazione e bisogno di normalita`. ci trasmettono la necessita` di un esame di coscienza collettivo volto a capire le ragioni del dramma alle spalle, che pero` si interrompera` troppo presto. ci ripropongono, infine, le condizioni concrete in cui avviene la costruzione della "democrazia dei partiti", con le sue contraddizioni e i suoi limiti. in questo quadro, anche le violenze successive al 25 aprile trovano una precisa collocazione storica, perche` situano concretamente i drammi vissuti da milioni di donne e di uomini negli anni precedenti. e soprattutto mostrano quanto ancora fosse lunga l`ombra della guerra, in grado di alterare i piu` elementari codici di comportamento e ridisegnare un`antropologia della violenza e dell`illegalita` che ci lascia sconcertati e ci rimanda a un`italia molto lontana da noi.

stagione dopo stagione, il programma s.o.s. tata ha saputo costruirsi una sempre maggiore credibilita`, diventando per tante famiglie un vero e proprio punto di riferimento per la corretta educazione e una relazione ottimale con i bambini. un pubblico che ha seguito i consigli delle tate anche in libreria. i preziosi consigli delle tate contenuti nel primo volume pero` si fermano all`eta` prescolare, incentrando quindi l`attenzione su argomenti quali - solo per citarne i piu` noti - la pappa, il sonno, il pannolino o il bagnetto. ma i bimbi, si sa, crescono e i problemi cambiano. ecco allora la necessita` di un secondo libro che affronti, con l`inconfondibile voce delle tate, il "nuovo che avanza". focalizzandosi sull`eta` compresa dai 6 ai 9 anni, il manuale "s.o.s. tata. nuovi consigli, regole e ricette per crescere ed educare bambini consapevoli e felici. 6-9 anni" analizza i comportamenti e i problemi tipici di quell`eta`: la scuola, il rapporto con i compagni e con i maestri, i compiti, lo sport, gli amici, la separazione dei genitori, quanto tempo si puo` dedicare alla televisione o ai giochi elettronici. una guida indispensabile, utile e pratica per tutta la famiglia e per tutti quelli che si trovano a gestire un momento delicato e bellissimo della crescita di ciascun bambino.

thailandia e cambogia, somalia e repubblica democratica del congo, brasile e colombia, pakistan e italia. sono alcune delle aree in cui medici senza frontiere svolge da piu` di trent`anni la sua opera di soccorso rivolta alle popolazioni povere e alle vittime delle catastrofi e delle guerre. nove scrittori italiani (alessandro baricco, stefano benni, gianrico carofiglio, mauro covacich, sandro dazieri, silvia di natale, paolo giordano, antonio pascale, domenico starnone) le hanno visitate e in questo libro raccontano cio` che hanno visto e le loro reazioni di fronte a realta` fatte di violenza urbana, prostituzione, conflitti, diritti calpestati, fame, malattie. sono storie, ritratti, brevi affreschi dipinti a volte con toni accesi, altre volte con tinte lievi o addirittura "leggere", ciascuno specchio di una diversa sensibilita`. in comune, c`e` la capacita` di far rivivere l`impatto con situazioni estreme, impensabili, in cui e` annichilita ogni dimensione umana e di giustizia. situazioni che ci riguardano pero` in maniera diretta. e di cui non dovremmo piu` dimenticare l`esistenza, se non vogliamo diventare tutti un po` complici dei mali che affliggono il nostro tempo.

nel testo si da` conto della fase "implosiva", quasi un nuovo "richiamo all`ordine", che negli anni `70 e primi `80 segui` all`esplosione dell`extra-artistico. si assiste quindi al ristabilirsi di un clima di avanguardie "dure e pure", mediante riprese del clima pop-op-minimal, poi affidato soprattutto al trinomio foto-video-parole. si registra successivamente l`apparire di una "koine`" dove tutti questi strumenti vengono ricondotti sotto la cappa del postconcettuale. infine si da` atto delle due massime novita` con cui si apre il nostro secolo: l`avvento in forza delle donne artiste e dei rappresentanti dei continenti extra-europei.

cacciato e` un militare americano, un fante del quale, quando sparira`, i suoi compagni scopriranno di non sapere neanche il nome di battesimo. cacciato e` un soldato, e poiche`, come dice il poeta inglese siegfried sassoon nell`epigrafe del romanzo, "i soldati sono sognatori" - e si puo` ben immaginare che cosa sognino, specie quando sono dentro fino al collo in una guerra come quella del vietnam - anche cacciato sogna. sogna di andare a parigi. sogno peregrino per chi sta sulle rive del mekong. ma chissa`, sogno forse anche realizzabile, perche` qualcuno ha detto a cacciato che da li` a parigi ci sono ottomila miglia e rotti. e cosi`, gambe in spalla, uno ce la potrebbe anche fare. cosi` cacciato un bel giorno si stufa, saluta i compagni e se ne va. dove? ma a parigi, naturalmente. hanno gia` fatto tante di quelle scarpinate, nel vietnam, che forse la scarpinata per parigi non sara` neanche la piu` lunga. dopo tutto, basta attraversare il laos, la birmania, l`india, l`afghanistan. e poi - hanno detto a cacciato - una volta ad atene, il piu` e` fatto. e come se fossi arrivato a parigi. ma le regole sono regole, soprattutto nell`esercito. e quando cacciato diserta, ai compagni e al loro comandante, un vecchio tenente tediato che non ha piu` voglia di inseguire cacciato di quanta ne abbia di fare la guerra, non resta altro che mettersi alle sue calcagna. bisogna catturare il disertore e riportarlo alla base.

1881, gheel, anche conosciuto come "il paese dei matti". teresa senzasogni non e` pazza, ma come tale e` stata registrata per poter godere, come e` uso in quel villaggio fiammingo, dell`ospitalita` della famiglia vanheim. un giorno avra` una dote e sposera` il suo icarus, che le racconta le ingiustizie del mondo. ma poi arriva un nuovo ospite, un vagabondo rosso di capelli, schivo, rude, gli occhi accesi da una febbre sconosciuta, e teresa sembra riconoscere in lui un destino incompiuto: diventera` un pittore - lei lo sa, lei lo sente -, trovera` nei colori una strada universale. quando la "profezia" si avvera sono passati una decina d`anni e molto e` accaduto, a teresa e a vincent van gogh. teresa scrive al caro signor van gogh perche` si ricordi, perche` la aiuti a mettere ordine nel disordine, speranza nella disperazione, amore nel disamore e colore nel grigio. lui, in verita`, e` l`unico vero amore di tutta la sua vita. e come tutti gli amori e` pieno di luce e di futuro. il romanzo di giovanni montanaro e` una lunga lettera che si trasforma in una storia di anime in gabbia, di sentimenti che vogliono lasciare il segno e di un bisogno di liberta` grande quanto l`immaginazione che lo contiene.

il 2 luglio 1652 turenne, il comandante delle truppe fedeli al re di francia, intercetta un esercito frondista guidato dal principe di conde` nei pressi del faubourg saint-antoine. durante le fasi concitate dello scontro, un colpo di moschetto raggiunge il duca di la rochefoucauld alla testa: il proiettile penetra sotto un occhio per fuoriuscire dall`altro. secondo una diffusa linea interpretativa, questo episodio rappresenta il momento cruciale nella vita del duca: la rochefoucauld da allora avrebbe deposto le armi per dedicarsi alla vita letteraria. molto letti e consultati, gli aforismi del filosofo francese sono tra i libri preferiti da madame de maintenon, l`ultima amante di luigi xiv, e da cristina di svezia, che ne scrivera` interessanti commenti. nel settecento le "massime" consolidano la loro fama; celebre il giudizio di voltaire: "una tra le opere che piu` contribui` a formare il gusto della nazione e a darle uno spirito di giustezza e di precisione. benche` quel libro ripeta quasi sempre la stessa verita`, e cioe` che `l`amor proprio e` il movente di ogni azione`, pure quel pensiero assume tanti diversi aspetti da risultarne nuovo e imprevisto". questo libro, uscito anonimo nella prima edizione, appare segnato da un profondo pessimismo, per quanto poco sistematico: un testo scandaloso, che ha fatto "scempio delle virtu`" e "strage delle illusioni".

nel secondo dopoguerra, due americani, porter moresby e sua moglie kit, lasciano new york per andare a fare un viaggio in nord africa, assieme all`amico tunner. scoprono un paese per molti aspetti culturalmente distante, dove i popoli locali non si sono amalgamati con gli occidentali: francesi, spagnoli, americani. ciononostante, o forse proprio per questo, sotto quei cieli assolati e tra le dune del sahara la coppia cerca di ritrovare se stessa. e ci provera` attraverso vie tortuose fatte di tradimenti e incomprensioni. port si fara` sedurre e rapinare da una giovane donna del deserto, mentre kit cedera` alla corte di tunner con cui il marito l`ha fatta viaggiare da sola.


in una piccola strada di parigi, percorrendo rue bonaparte fino a scorgere la senna e girando due volte l`angolo, si trova un luogo incantato: il cine`ma paradis. e questo il regno di alain bonnard, l`appassionato e nostalgico proprietario del locale. ed e` qui che ogni mercoledi`, al secondo spettacolo, va in scena "les amours au paradis", una rassegna dei migliori film d`amore del passato. in quelle sere il cine`ma paradis e` avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. la piccola folla di habitue` si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, e` alain a sognare piu` di tutti. cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre nella stessa fila, la numero diciassette. poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. chi e`? e qual e` la sua storia? finalmente alain trova il coraggio di invitarla a cena. e una serata perfetta e in piu`, poco dopo, accade un altro fatto eccezionale: un famoso regista americano annuncia di voler girare il suo prossimo film proprio dentro al paradis, con protagonista la bellissima e inavvicinabile sole`ne avril. alain e` fuori di se` dalla gioia. c`e` solo una cosa che lo preoccupa: la misteriosa ragazza con il cappotto rosso sembra scomparsa dalla faccia della terra. che sia solo una coincidenza?

pompei e` la citta` piu` viva delle citta` morte. dal settecento, quando cominciarono gli scavi, ha continuato a parlare, a svelare segreti, a dire l`ingegno, la bellezza, la florida grandezza della civilta` romana. eva cantarella e luciana jacobelli le hanno gia` dedicato un libro illustrato, una "guida" intelligente che e` anche alla base di questa nuova avventura. qui, senza rinunciare a un corredo essenziale di immagini, pompei diventa soprattutto racconto: racconto delle vestigia, dei costumi (i modelli abitativi, i servizi pubblici, gli svaghi), della vita famigliare, dei culti religiosi. ma non solo: complici le testimonianze e i documenti rinvenuti, le autrici risalgono a storie di vita vissuta, di legami amorosi, di relazioni nell`ambito della politica. se jacobelli indaga sul reperto archeologico e da quello trae, con rigore e sapienza, informazioni che accendono l`attenzione, cantarella esplora il tessuto civile, i miti, le leggende. ne esce un libro decisamente "narrativo" - che attinge anche all`ampia tradizione di storie tramandate dalla "scoperta" della citta` in poi, una sorta di germinazione di racconti che e` un`altra parte della ricchezza culturale di pompei. non manca inoltre il quadro (in verita` drammatico) dello stato di conservazione dei reperti, delle losche vicende legate alla gestione del patrimonio, dei tentativi di trovare una soluzione per confermare l`effettiva vitalita` di pompei.

pubblicato postumo, il gattopardo di giuseppe tomasi di lampedusa suscito` subito perplessita` e polemiche. sciascia, alicata, moravia e altri esponenti della cultura di sinistra lo etichettarono frettolosamente come un libro di "destra". ma dopo l`imprevista vittoria del premio strega, e il contrordine dell`unione sovietica, che aveva deciso di tradurlo in russo, il pci scelse di cambiare strategia, appoggiando con discrezione la candidatura di luchino visconti come regista del film che la titanus stava preparando. questo libro racconta la tormentata trasformazione di un grande libro in una grande pellicola. mantenendo l`impianto di ricostruzione storica, il volume alterna racconto, inchiesta giornalistica, analisi letteraria e cinematografica. alla base del lavoro c`e` una lunga ricerca di materiali inediti, documenti d`archivio, sceneggiature, testimonianze, cronache d`epoca. pur di ottenere la palma d`oro a cannes, il regista fece sparire per sempre una dozzina di minuti, tra i piu` espliciti ideologicamente (uno dei tanti "gialli" che il libro ha dissepolto). malgrado il sostegno di togliatti, la critica di sinistra fu in parte delusa dal risultato. eppure l`operazione centro` uno dei suoi obiettivi, cambiando sottilmente e indelebilmente la percezione del romanzo. prefazione di goffredo fofi.

si avvicina il natale e francesco e` invitato dall`amico giovanni a passare la vigilia a greccio, con la gente del suo villaggio. francesco, reduce da un viaggio nei paesi martoriati dalla guerra (la quinta crociata) e` stanco e perseguitato dagli incubi. ma accetta e intraprende con l`amico il lungo cammino, accompagnato dal suo fido asinello. la temperatura e` stranamente mite e il loro viaggio e` costellato di avvenimenti eccezionali e miracolosi. come l`apparizione di una sorgente nel bosco e la silenziosa compagnia degli animali, che scortano francesco e i suoi compagni lungo il percorso. e il volo delle lucciole d`inverno, che guidano la comitiva verso la grotta dove, davanti alla mangiatoia vuota, bastera` che ci siano il bue e l`asino, in attesa dell`arrivo di gesu`. dopo "san francesco e il lupo", chiara frugoni ci racconta un altro episodio della vita del santo, illustrato dagli acquerelli di felice feltracco. una storia incentrata sull`universale messaggio d`amore e di pace di cui il natale e` portatore. eta` di lettura: da 7 anni.

l`exposition universelle et internationale de bruxelles del 1958 e` il primo evento del genere dopo la seconda guerra mondiale. la tensione politica tra la nato e i paesi del blocco sovietico e` al culmine. in piena guerra fredda, dietro la facciata di una manifestazione che si propone di avvicinare i popoli della terra, fervono operazioni d`intelligence in cui le grandi potenze si spiano a vicenda. incaricato di sovrintendere alla gestione del club britannia nel padiglione inglese e` un giovane copywriter del central office of information di londra, thomas foley, che si trova cosi` catapultato al centro di un intrigo internazionale di cui diventa un`inconsapevole pedina. in un fuoco di fila di esilaranti colpi di scena, il racconto corre su due binari paralleli egualmente coinvolgenti: i turbamenti amorosi del giovane thomas e una spy story pervasa dal proverbiale umorismo di coe.

in questo libro vengono esaminate le radici dell`amore nell`ambito della famiglia, della relazione tra genitori e figli e di quella tra uomo e donna. il testo illustra le leggi che guidano il nostro comportamento all`interno di tali relazioni e individua cosa provoca sofferenza e cosa puo` consentirci di liberarcene; in altri termini, spiega come possiamo trasformare l`amore cieco in una forma di amore piu` consapevole. oltre a una sintesi chiara e di facile lettura dei concetti basilari e degli ultimi sviluppi del lavoro delle costellazioni familiari cosi` come sono stati elaborati dal loro ideatore, bert hellinger, il lavoro include anche un`ampia casistica e una serie di esempi pratici tratti dalla vita quotidiana.




originariamente scritto in latino nel 1516, questo libro rappresenta a buon titolo il prototipo moderno della letteratura utopistica e visionaria. suddiviso in due parti, il libro e` incentrato sul dialogo di more con raffaele itlodeo ("il chiacchierone"). questi, gran viaggiatore, esordisce con la descrizione a tinte vive dell`inghilterra dell`epoca. il fenomeno delle recinzioni, dell`espropriazione delle terre comuni a opera della nobilta` terriera, aveva condotto sul lastrico vaste componenti della societa` inglese, soprattutto i contadini. da li` l`aumento vertiginoso della criminalita`, dei reati e dei furti. ma e` nella seconda parte dell`"utopia" che itlodeo espone la sua ricetta per ovviare al malgoverno appena descritto: la repubblica di utopia, una societa` in cui e` abolita la proprieta` privata e dove l`uso dei beni e` concesso solo in base ai propri bisogni. abolendo la proprieta` privata viene annullata cosi` la ragione prima del furto, dando vita pertanto a una societa` molto meno violenta. e altresi` bandito anche l`uso del danaro, perche` le cose sono soppesate solo in base al loro valore d`uso e non per il loro valore di scambio. in questa isola, amministrata rettamente, ognuno puo` professare la religione che meglio crede, anche se tutti convengono per l`esistenza di un dio, creatore e provvidente, e per l`esistenza altresi` dell`anima, la cui credenza e` essenziale anche per il retto governo della societa`.











questo libro raccoglie una serie di interventi e di riflessioni sul tema dell`ansia di eugenio borgna, responsabile del servizio di psichiatria dell`ospedale maggiore di novara. il libro e` diviso in quattro sezioni. la prima parte definisce e circoscrive l`ansia nei suoi aspetti patologici, differenziandola dalle esperienze comuni. nella seconda parte viene trattata la dimensione clinica e psicopatologica dell`ansia. nella terza e quarta parte vengono discusse rispettivamente la dimensione esistenziale (con particolare riferimento all`adolescenza e ai vissuti di attesa e nostalgia, di solitudine e timidezza che accompagnano questa eta`), e la dimensione creativa (politica, letteraria, cinematografica)

oggetto del libro e` la dimensione della religione e dell`esperienza simbolica, vista tanto sotto il profilo teorico, quanto in rapporto a un numero ampio e variegato di contesti storici. il saggio propone quindi un`analisi teorico-pratica del fenomeno religioso colto nella sua complessita`: un`analisi che mette in luce la fondamentale importanza culturale e che ne riconosce la genesi e la destinazione integralmente umane.






























gli occhi grandi e profondi a forma di mandorla, il volto dai tratti regolari, i folti capelli castani: la bellezza di maria e` di quelle che gettano una mali`a su chi vi posi lo sguardo, proprio come accade a pietro sala - che se ne innamora a prima vista e chiede la sua mano senza curarsi della dote - e, in maniera meno evidente, all`amico giosue`, che e` stato cresciuto dal padre di lei e che maria considera una sorta di fratello maggiore. maria ha solo quindici anni, pietro trentaquattro; lui e` un facoltoso bonvivant che ama i viaggi, il gioco d`azzardo e le donne; lei proviene da una famiglia socialista di grandi ideali ma di mezzi limitati. eppure, il matrimonio con pietro si rivela una scelta felice: fuori dalle mura familiari, maria scopre un senso piu` ampio dell`esistenza, una liberta` di vivere che coincide con una profonda percezione del diritto al piacere e a piacere. attraverso l`eros, a cui pietro la inizia con sapida naturalezza, arriva per lei la conoscenza di se` e dei propri desideri, nonche` l`apertura al bello e a un personalissimo sentimento della giustizia. durante una vacanza a tripoli, complice il deserto, maria scopre anche di cosa e` fatto il rapporto che, fino ad allora oscuramente, l`ha legata a giosue`. comincia una rovente storia d`amore che copre piu` di vent`anni di incontri, di separazioni, di convegni clandestini in attesa di una nuova pace.











esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sara` piu` come prima: quel momento e` adesso. arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano lidia e pietro. sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha gia` tradito entrambi, ma chissa`, forse proprio per questo, finalmente, adesso... e allora lidia che ne fara` della sua ansia di fuga? e di lorenzo, il suo "amoreterno", a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? pietro come potra` accedere allo stupore, se non affrontera` un trauma che, anno dopo anno, si e` abituato a dimenticare? chiara gamberale stavolta raccoglie la scommessa piu` alta: raccontare l`innamoramento dall`interno. cercare parole per l`attrazione, per il sesso, per la battaglia continua tra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu con gli slanci, le resistenze, gli errori di lidia e pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto "sotto le costole, all`altezza della pancia" dove e` possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l`affanno di chi invece, anziche` fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso...





"vicolo del mortaio" e` la descrizione, lievemente ironica e distaccata, della vita quotidiana che si svolge in un vicolo del cairo, durante la seconda guerra mondiale. mahfuz ci offre il vivido ritratto di un`umanita` dolente, spesso molto misera: lo sfruttatore di mendicanti che procura mutilazioni definitive dietro compenso; il proprietario del caffe`, esacerbato da un`inclinazione omosessuale e dall`assuefazione alla droga; il giovane barbiere che vuole santificare il suo amore per il vicolo attraverso quello per una ragazza, hamida; e poi hamida stessa, nella cui volonta` di fuga dallo squallore del suo quartiere natio e` adombrata la ribellione radicale, l`impronta di un eterno e universale "esser-giovani", in opposizione a ogni forma di immobilita`. mahfuz rappresenta tutto cio` con semplicita` e insieme con esotica raffinatezza, dosando i dialoghi e i momenti di riflessione in modo da lasciare sempre un varco tra un episodio e l`altro. in ultimo, e` la vita, nella sua nudita` essenziale e drammatica, a imporsi a tutti come una sorta di riequilibratore deus ex machina.

(jose` saramago). il commentario politico, umano e letterario di jose` saramago scritto sul suo blog tra il 2008 e il 2009: dall`acido commento su berlusconi a jorge amado, da bush a chico buarque de hollanda, da obama ad adolf eichmann.


questo e` rimasto pressoche` l`unico manuale di respiro internazionale esistente in italiano sull`argomento. i contenuti originari non hanno diminuito, bensi` accresciuto la loro centralita` nel dibattito sul sistema dei prodotti industriali della nostra civilta`. per di piu`, la trattazione di tali contenuti e` (contrariamente a quanto avviene di solito) il frutto di una vasta esperienza personale maturata dall`autore.

la musica country puo` nuocere alla salute? a giudicare dalla raffica di efferati omicidi che avvengono al lone star cafe` - celebre locale di new york - si direbbe proprio di si`. e all`occhio esperto di kinky friedman, cantante country per talento e investigatore per diletto, non sfugge che questa sia l`opera di un serial killer, che si crede la reincarnazione di hank williams. lo sherlock holmes newyorchese non puo` esimersi dall`aiutare il locale dove spesso si e` esibito. indaghera` sui delitti facendosi assistere dall`esercito irregolare del greenwich village: un giornalista semialcolizzato, un dottor watson da mercato delle pulci e un altro "occhio privato" ricercato in tutti gli stati che iniziano con la lettera "i".

la storia di un ragazzo di ventidue anni, dave, che nell`arco di cinque settimane si trova a perdere per tumore entrambi i genitori e quindi a dover badare al fratellino toph di soli otto anni. con una decisione coraggiosa e sorprendente, dave vende la casa di famiglia, sale in macchina e, sempre con il fratellino al fianco, si muove alla scoperta di una nuova vita. insieme...

nel 1947, dopo dieci anni di lavoro e rifiuti editoriali, di sbornie furiose e disavventure assortite (compreso un incendio dove il manoscritto rischio` di andare perduto), usciva sul mercato anglosassone il secondo libro di uno scrittore inglese poco noto. l`autore era malcolm lowry e il romanzo s`intitolava "sotto il vulcano". venne subito acclamato come un capolavoro e, nel giro di poco tempo, divento` prima un classico moderno e poi un film di john huston. raccontava la storia maledetta di un ex console britannico di stanza in una citta` immaginaria del messico e delle sue ultime ore di vita - nel giorno dei morti del 1938 - insieme a una moglie, innamorata ma infedele, e a un fratellastro, idealista ma sleale. ma soprattutto, con uno stile epico e modernista insieme, raccontava una vita in compagnia dei demoni dell`alcol e dei fantasmi del passato, all`ombra di un minaccioso vulcano e del fatalismo messicano.

"un`edizione dell``odissea` che, comparsa per la prima volta nel 1964, e piu` volta ristampata, e` diventata ormai un classico per la bellezza della lingua, il coraggio delle interpretazioni, la forza della ricostruzione, in italiano, del tono omerico e dello spirito epico antico. il poeta emilio villa ci ha fornito non una visione di servizio, che necessita del testo greco a fronte per apprezzare la grandezza dei versi omerici, ma una traduzione che e` un`opera letteraria in se`. il volume e` corredato da un utile dizionario storico-religioso." introduzione di aldo tagliaferri.
nell`eta` della controriforma, mentre da una parte maturavano le premesse storiche poste dall`umanesimo e dal rinascimento e dall`altra si stabilizzava la dominazione congiunta dell`impero di spagna e dell`inquisizione, campanella si assunse la missione di "debellare tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia". ispirata dalle utopie politiche di tommaso moro e platone, nella citta` del sole campanella immagina una repubblica "naturale", condotta da un re-sacerdote e da tre magistrati. una repubblica in cui si pratica una religione "naturale" e in cui non si crede all`esistenza dell`inferno o alla concreta possibilita` di qualsivoglia punizione divina. uno stato dove ogni proprieta` (e donna) e` messa in comune e in cui al lavoro sono destinate al massimo quattro ore giornaliere. la nascita dei figli e` guidata da necessita` astrologiche (come in platone) e la loro educazione ispirata da principi basati sulla valorizzazione dell`esperienza e non sui libri, anticipando in questo molte delle valutazioni della moderna pedagogia. un`opera visionaria quindi, che ispirera` in modo importante il pensiero utopistico dei secoli successivi.
un racconto che si muove a spirale intorno alla figura di maria rosalia inzerillo, conosciuta come "la mennulara". ora e` morta e tutto il paese di roccacolomba si chiede chi e` stata davvero. tutti ne parlano, tutti hanno in qualche modo avuto a che fare con lei, tutti sanno e non sanno, c`e` chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine se non con venerazione. ne parlano soprattutto gli alfallipe, del cui patrimonio la mennulara e` stata sempre oculata amministratrice. le voci che rimbalzano dal passi`o serale alle portinerie ingigantiscono e intorbidano le trame di quella donna che rabbia, passione, intelligenza hanno portato cosi` in alto da tenere in pugno una famiglia di proprietari terrieri, un boss mafioso, un intero paese.


pare che l`espressione "piantare in asso" si debba a teseo che, uscito dal labirinto grazie all`aiuto di arianna, anziche` riportarla con se` da creta ad atene, la lascia sull`isola di naxos. in naxos: in asso, appunto. proprio su quell`isola, l`inquieta e misteriosa protagonista di questo romanzo sente l`urgenza di tornare. e li` che, dieci anni prima, e` stata abbandonata da stefano, il suo primo, disperato amore, e sempre li` ha conosciuto di, un uomo capace di metterla a contatto con parti di se` che non conosceva e con la sfida estrema per una persona come lei: rinunciare alla fuga. che cosa e` davvero finito, che cosa e` cominciato su quell`isola? solo adesso lei riesce a chiederselo, perche` e` appena diventata madre e deve fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficolta` a considerarsi una famiglia. dialogando con il mito sull`abbandono piu` famoso della storia dell`umanita` e con i fumetti per bambini con cui la protagonista interpreta la realta`, chiara gamberale ci mette a tu per tu con le nostre fatali trasformazioni, con il miracolo e la violenza della vita, quando irrompe e ci travolge, perche` qualcuno nasce, qualcuno muore, perche` un amore comincia o finisce. un romanzo sulla paura che abbiamo di perdere il filo, il controllo della nostra esistenza: mentre e` proprio in quei momenti - quando ci abbandoniamo a quello che non avevamo previsto - che rischiamo di scoprire davvero chi siamo.

sono gli anni che seguono la morte della figlia paula. isabel allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in california dal 1992 al 2006. i ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. due leitmotiv danno coesione all`insieme: la relazione amorosa con il secondo marito willie e l`ansia di costituire e difendere una grande tribu` familiare. con intelligenza e autoironia isabel ci mostra le difficolta` di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un`innata generosita` puo` facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un`intolleranza viscerale nei confronti dell`ingiustizia. non mancano le acute riflessioni sull`incombere della terza eta`, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.

un`antologia di scritti, interviste e corsi, che si propone come primo accostamento al progetto filosofico di foucault. lo stesso autore descriveva l`intero suo lavoro come caratterizzato da tre "spostamenti teorici" e in questo volume essi sono rappresentati in tre principali sezioni. la prima lo porta a interrogarsi sulle pratiche discorsive in cui si articola il sapere: follia e linguaggio, sistema, discorso. la seconda, che prende corpo negli studi genealogici, lo spinge a porre al centro della propria riflessione le relazioni multiple in cui si articola l`esercizio dei poteri e affronta la societa` disciplinare, il bio-potere, guerra e razzismo, e la medicalizzazione indefinita. l`ultima lo fa approdare all`analisi delle forme e modalita` del rapporto con se stesso attraverso le quali l`individuo si costituisce e si riconosce come soggetto: tecnologie del se` e sessualita`, critica e lotta, liberta` e identita`. si tratta di un lavoro contraddistinto da una mole impressionante di analisi e che non si lascia leggere ne` attraverso le lenti di una rigida separazione cronologica e concettuale tra i temi trattati, ne` attraverso quelle di un`evoluzione lineare tra fasi diverse di uno stesso procedimento dialettico. nei contributi raccolti in queste tre sezioni, come in tutta l`opera di foucault, indagine storica e riflessione filosofica sono strettamente connesse, realizzando cosi` un quadro il piu` possibile completo del suo pensiero.

figura geniale e controversa, werner heisenberg e` stato un protagonista assoluto dell`epopea scientifica del secolo scorso, insieme a bohr e fermi, einstein e planck. fisica e filosofia esplora la complessita` di quello snodo offrendo risposte chiare a domande che non hanno mai perso la loro centralita`. cosa affermano le teorie della fisica contemporanea? in che modo investono la concezione che l`uomo ha di se`? quali sono i limiti etici delle loro applicazioni tecnologiche? e quale sara` l`influenza politica della scienza su scala planetaria? affrontando quesiti di portata universale, heisenberg si dimostra consapevole della necessita` di ristabilire la relazione interrotta tra scienza e filosofia, a partire dal principio di indeterminazione da lui stesso formulato, che pone nuovi problemi epistemologici, ridefinendo in modo radicale il nesso tra l`osservatore e il fenomeno osservato: e` il rapporto tra il soggetto e l`oggetto della conoscenza - vero nodo della filosofia di ogni tempo -qui esaminato in un dialogo serrato con platone e galileo, cartesio e kant. "fisica e filosofia" getta un ponte tra le due discipline per tentare di ridurre il baratro tra esperienza e sapere, tra etica e tecnologia; e documenta l`inesausta riflessione sul legame tra ricerca, tecnica e potere, mai come oggi cosi` indispensabile.

"mi pento delle diete e di tutte le occasioni di fare l`amore che ho lasciato correre..." isabel allende conosce il gusto lieve e giocoso della vita. la troviamo alle prese con il mondo della cucina, tempio del piacere dei sensi e anticamera del "piacere dei piaceri". in un invito alla gioia dietro il grembiule, un gioco per nutrirsi e inebriarsi senza prendersi troppo sul serio. dalla salsa corallina alle pere ubriache, dall`habanera di gamberi all`insalata delle odalische, dalla zuppa scacciapensieri alle ciliegie civettuole: un patrimonio di ricette piccanti e spiritose condite con le spezie dell`ironia. "dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci, scopro che l`unica cosa che davvero mi eccita e` l`amore. e allora dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perche` no?, anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche... non posso separare l`erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. da qui nasce l`idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le regioni della memoria sensuale, la` dove i confini tra l`amore e l`appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente."

la placida cittadina di pau e` sconvolta dalla notizia che colui che appare come papa sarebbe solo un impostore: la massoneria ha imprigionato il vero santo padre nei sotterranei del vaticano. ma si tratta di un inganno per spillar denari ai borghesucci cattolici, ordito dall`abile protos e dalla sua banda di truffatori, maestri del raggiro e del travestimento. ma quando uno di quei borghesi, travolto dal fervore religioso, decide di accorrere a roma dalla quieta provincia francese per liberare il papa, la truffa rischia di sfuggire di mano. una commedia degli inganni che coinvolge scienziati positivisti ferocemente atei, ma di facilissima e altrettanto fanatica conversione alla fede; scrittori che della fede sono i portavoce, mossi dalle peggiori vanita` e sconvolti dai piu` atroci dubbi; e infine lui, lafcadio, il bellissimo figlio illegittimo e ribelle di tanta ipocrita e sfibrata societa` borghese. teoria e pratica dell`"atto gratuito" gli appartengono, nascono con lui, e influenzeranno nel bene e nel male tante rivolte a venire. quest`opera e` satira e farsa, romanzo e pamphlet, sberleffo e manifesto; provocare e inquietare il lettore e` stato per gide quasi una bandiera, certo una parola d`ordine. e i sotterranei del vaticano, pubblicato nel 1914, l`anno stesso in cui prendeva il via l`immane e gratuito massacro di tutta una generazione, resta il piu` provocatorio, il piu` inquietante dei suoi tanti interventi.
undici racconti apparsi su rivista tra il dicembre del 1892 e il dicembre del 1893, che vedono apparire per la prima volta sulla pagina due personaggi chiave dell`universo creato da arthur conan doyle: la perfida controparte criminale di holmes, moriarty, e l`indolente, geniale fratello del nostro detective, mycroft holmes. alla capace penna di watson questa volta holmes decide di affidare anche il suo primo caso, il mistero della gloria scott, affinche` lo trasmetta ai posteri, assieme a un altro caso giovanile, il cerimoniale dei musgrave, in cui un compagno di universita` di holmes cerca il suo aiuto per risolvere una sparizione e un indovinello vecchio due secoli. passando per un contabile che deve inspiegabilmente spendere le proprie giornate a trascrivere la guida telefonica di parigi, la misteriosa sparizione di un cavallo da corsa purosangue, e giovani fanciulle greche sparite nel nulla, si giunge all`apice de il problema finale, il racconto che vede il celebre detective di baker street in una lotta all`ultimo sangue con la sua nemesi, il "napoleone del crimine", moriarty. un grande sollievo per doyle, felice di liberarsi della sua ingombrante creatura, che scateno` pero` nei lettori anglofoni di tutto il mondo una profonda isteria, impensabile fino a quel momento per un personaggio letterario, come ben ricostruisce giancarlo carlotti nella sua postfazione, uccidero` sherlock holmes.

gerusalemme e` una citta` dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all`interno di un mercato di territori e popolazioni. paola caridi ha vissuto per dieci anni a gerusalemme. le sue pagine ci restituiscono una citta` vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanita` dolente. ma ci restituiscono anche una citta` crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. una citta` costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. una citta` densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con se` nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. gerusalemme si e` aperta per un breve periodo alla modernita`, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. sopravvive la speranza: che gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una citta` per gli uomini e le donne che li` vivono.
un`antologia dell`opera poetica di poe - venti liriche che coprono tutto il ventennio o poco piu` della sua attivita` -, dalle prime prove agli ultimi capolavori. liriche apprezzate tra l`altro da baudelaire, vale`ry, mallarme`, e che hanno ispirato artisti come gustave dore`. in appendice "la filosofia della composizione", che ricostruisce il processo creativo del "corvo" e che al contempo delinea i tratti fondamentali dell`estetica di poe.

quando l`uragano katrina si abbatte` su new orleans, abdulrahman zeitoun, un americano di origini siriane, benestante e padre di quattro figli, decise di sfidare la tempesta e di restare in citta`, per proteggere la propria casa e l`attivita` lavorativa di ristrutturazioni immobiliari. nei giorni successivi si mise a girare per le strade allagate su una canoa di seconda mano, portando aiuti e viveri alle persone e agli animali bloccati nelle case dall`inondazione. ma il 6 settembre 2005 zeitoun spari` all`improvviso. la moglie, sfollata con i figli nel texas, disperata cerco` di avere sue notizie, nel timore che gli fosse successo qualcosa di molto brutto. cosa successe ad abdulrahman zeitoun? in questa opera di non-fiction, per la quale ha condotto ricerche e lavorato per tre anni, dave eggers, sulle tracce delle radici siriane del protagonista, racconta il suo matrimonio con kathy - un`americana convertitasi all`islam, la nascita dei figli, e soprattutto dipinge magistralmente l`atmosfera surreale (a new orleans e negli stati uniti) che ha reso possibile quanto e` accaduto a zeitoun.

tornano alcuni personaggi de "la banda dei brocchi" e di "circolo chiuso": benjamin e lois trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alle prese con le grane dell`eta` che avanza. ma l`attenzione del nuovo tragicomico romanzo si concentra sui membri piu` giovani della famiglia trotter, come la figlia di lois, sophie, ricercatrice universitaria idealista, che dopo un matrimonio poco probabile fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si sono fatte sempre piu` distanti. intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l`austerita`, il politicamente corretto e l`identita` politica incendiano il dibattito e gli animi.
"nella vita e nell`arte la cvetaeva aspiro` sempre, impetuosamente, avidamente, quasi rapacemente, alla finezza e alla perfezione: e nell`inseguirle si spinse molto in avanti, sorpasso` tutti. oltre al poco che ci e` noto, essa ha scritto una quantita` di cose che da noi sono ancora sconosciute: opere immense, tempestose... la loro pubblicazione segnera` un grande trionfo e una rivoluzione per la nostra poesia che, inaspettatamente, si arricchira` di un dono tardivo straordinario." cosi` scriveva, nel 1956, boris pasternak, preconizzando per la sua sfortunata amica grandi, e tardivi, riconoscimenti. oggi la cvetaeva e` unanimemente considerata una delle piu` alte voci della poesia del secolo scorso.
"zanna bianca, il protagonista del romanzo, e` l`unico di quattro cuccioli che riesce a sopravvivere in una grotta dello yukon, sopra un torrente, lontano da ovunque. dentro la tana inaccessibile, il piccolo lupo viene al mondo generato da colei che viene semplicemente presentata come `la lupa` e la prima parte del libro lascia in questa sospensione il lettore per condurlo sulla pista dei valori `primordiali`, senza nomi e cognomi. e come se london volesse sfruttare un archetipo e i suoi simboli; solo in seguito scopriamo che `la lupa` e` kiche, figlia di un lupo e di un cane, una femmina agguerrita e astuta, gia` di proprieta` del capotribu` castoro grigio. [...] zanna bianca nasce nel wild e nasce lupo con dentro il codice genetico del cane: quest`altro archetipo alla fine prevarra` dopo una lunga storia formativa fatta di durezza e amore, rinuncia e crudelta`. anche il padre di zanna bianca e` un archetipo, ma il vecchio lupo grigio occhio solo, sopravvissuto a mille battaglie e alla furia della natura selvaggia, diventa il simbolo della vita che sopravvive a se stessa, del wild che scorre dalle generazioni che lo hanno preceduto a quelle future." (dalla postfazione di davide sapienza). con un testo di mario maffi.
nel 1982, michel foucault dedica il suo corso al colle`ge de france alla "cura di se`". in senso stretto per foucault si tratta di passare in rassegna le grandi scuole filosofiche dell`antichita`, mettendo in luce l`importanza che il pensiero greco prima, e latino poi, assegnavano al principio di "avere cura di se stessi", di occuparsi attivamente della propria crescita spirituale e di "allenarsi" ad affrontare gli eventi futuri senza lasciarsi intimorire e senza lasciarsi trascinare dalle emozioni che tali eventi avrebbero potuto suscitare. ma l`intento di foucault non e` circoscritto alla ricostruzione storico filosofica: cio` che gli preme mettere in luce e` la precarieta` dei modi attraverso cui avviene, all`opposto, la formazione dell`uomo moderno.

"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.

oggi in europa viviamo in societa` sempre piu` disomogenee. le tensioni e i conflitti etnici, religiosi e culturali che attraversano centri e periferie impongono la ricerca di nuove forme di convivenza. secondo cinzia sciuto, la strada da percorrere per una societa` capace di tenere insieme disomogeneita` culturale e diritti delle persone e` quella di una visione etica e politica radicalmente laica. ma che cosa significa essere laici? la laicita` e` l`insieme delle condizioni che permettono alle diverse espressioni religiose, e piu` in generale alle diverse visioni del mondo, di coesistere in una societa` pluralistica. condizioni che garantiscono la liberta` di religione ma allo stesso tempo stabiliscono princi`pi ai quali non si puo` derogare in nome di nessun dio. la laicita` dunque non e` il polo di una simmetria, ma la condizione prepolitica della convivenza civile in una societa` disomogenea. un saggio che smaschera le pretese velleitarie del multiculturalismo: nel reclamare riconoscimento e rispetto delle identita` delle diverse componenti etniche, religiose e culturali di una societa`, il rischio e` perdere di vista che il soggetto titolare di diritti e` solo ed esclusivamente il singolo individuo e non i gruppi. sciuto capovolge l`ordine di priorita`: e` l`individuo a essere portatore di identita` e appartenenze, non e` l`appartenenza a definire l`individuo.

tre adolescenti di ritorno da una sessione di surf su un furgoncino tappezzato di sticker, tre big wave rider, esausti, stralunati ma felici, vanno incontro a un destino che sara` fatale per uno di loro. incidente stradale, trauma cranico, coma irreversibile, e simon limbres entra nel limbo macabramente preannunciato nel suo cognome. da quel momento, una macchina inesorabile si mette in moto: bisogna salvare almeno il cuore. la scelta disperata del trapianto, straziante e inevitabile, e` rimessa nelle mani dei genitori. intorno a loro, come in un coro greco, si muovono le vite degli addetti ai lavori che faranno si` che il cuore di simon continui a battere in un altro corpo. tra accelerazioni e pause, ventiquattro ore di suspense, popolate dalle voci e le azioni delle persone che ruotano attorno a simon, genitori, dottori, infermiere, equipe mediche, fidanzata, tutti protagonisti dell`avventura, privatissima e al tempo stesso collettiva, di salvare un cuore, non solo organo, ma sede e simbolo della vita.

l`europa si e` lasciata andare al sonno della ragione. imperversano ovunque caos e dissoluzione. l`invenzione della stampa ha sconvolto le menti e il continente. il veleno della propaganda alimenta il fanatismo religioso. nato in un piccolo villaggio nella germania del seicento, il piccolo tyll scappa, con la fedele amica nele, dopo che suo padre, appassionato di astri ed erbe, viene mandato al rogo con l`accusa di stregoneria. malgrado la guerra dei trent`anni, la fame e il cattivo tempo, prima come saltimbanco che balla in bilico sulla fune e incanta e irride gli astanti, poi come buffone alla corte del tragicomico re d`inverno, tyll non muore, anzi. tyll sopravvive alla storia e ai potenti, e diventa testimone eccellente di un passato europeo denso di parallelismi con i nostri tempi, mostrandoci con comicita` l`immenso orrore e la grande bellezza di cui siamo capaci.

"uscito nel 1971, `una teoria della giustizia` di john rawls puo` essere ormai considerato un classico della filosofia morale e politica contemporanea, da decenni al centro della discussione e della critica. portando a un alto grado di generalizzazione e astrazione la tradizionale teoria del contratto sociale, rawls propone una teoria della giustizia come equita` che ha per oggetto i principi che modellano l`assetto fondamentale delle istituzioni della societa`. i principi di giustizia sono quelli che persone razionali sceglierebbero in una posizione iniziale di eguaglianza. in questa situazione ipotetica, nessuno conosce la propria posizione nella societa`, la propria sorte nella distribuzione, naturale e sociale, di doti e capacita`. deliberando dietro un `velo di ignoranza`, gli individui determinano i loro diritti e doveri, accordandosi sullo schema equo (giustificabile per tutte le parti) di distribuzione dei costi e dei benefici della cooperazione sociale." (salvatore veca)

"e vero, raccontare e` un gioco e io, lo ammetto, amo molto giocare. il gioco mi ha sempre tentato; ma in questo momento il gioco che piu` mi tenta e` quello del rovescio. e gli altri giochi che esso si porta appresso, naturalmente. perche` ci sono svariati giochi in questo libro, tutto sta nel lasciarsi tentare. ma quello che importa e` che tutte le sue variazioni, tutte le sorprese, i rischi e le audacie aprono strade che si dirigono verso un obiettivo finale, verso l`individuazione di un`unita` contraddittoria. inquietano e allarmano. seducono. sono illuminazioni che portano alla scoperta piu` profonda o piu` sottile, e che ci possono lasciare davanti a una bicicletta - personaggio che, carico di passato e di mistero, attraversa i pomeriggi del sabato - oppure condurci sull`orlo di un volto esorcizzato: un buco ritagliato in una fotografia. detto questo, e di fronte a tutto il resto che questo libro mi offre, trovo conferma a una vecchia convinzione: che non c`e` gioco gratuito neppure nei giochi dei bambini, che sono cose fin troppo serie, come gli psicologi insegnano. e tantomeno in letteratura, perche` in essa non esiste maestro o croupier che la comandi. no, nell`avventura della scrittura non c`e` mano che si alzi e che ordini: `rien ne va plus, les jeux sont faits`."





il duca di milano, prospero, spodestato dal fratello antonio, regna su un`isola deserta, un mondo di creature fatate. qui prospero ha sconfitto la strega che vi abitava, ha liberato gli spiriti da lei imprigionati e ha sottomesso il figlio di lei, l`orribile calibano. dopo dodici anni trascorsi sull`isola assieme alla figlia miranda, pospero fa naufragare con la sua magia la nave che trasporta l`usurpatore antonio con il suo alleato, il re di napoli, il figlio di questi ferdinando e il consigliere gonzalo. prospero tiene in pugno i naufraghi che credono distrutta l`imbarcazione e morto ferdinando. il giovane e` salvo, incontra miranda, se ne innamora e i due si fidanzano. intanto antonio si pente e si riconcilia con il fratello.