

con questo libro fondativo, da cui ha preso avvio la sua riflessione ventennale intorno all` dell`idea di secolarizzazione, marramao ha anche aperto la saggistica filosofica italiana agli esiti della begriffsgeschichte tedesca: la storia concettuale che indaga sia la genesi e le trasformazioni del grande lemmario teoretico-politico, sia gli elementi figurali e i complessi metaforici che intervengono nella costituzione dell` lungo la linea di confine tra metafisica e politica, scienza e multiverso delle pratiche.


se orazio, a partire dal 23 a.c. e dopo aver pubblicato le odi nel 20 a.c., torna a scrivere - ci dice nella lettera proemiale delle epistole - e` per via del tormento di essere quel che non si vorrebbe e di non essere quel che si vorrebbe. l`esperienza lirica e` conclusa, poiche` non e` piu` l`eta` del canto della gioia e dell`amore, resta la possibilita` di veicolare nel verso meditazioni morali di carattere generale, sul vero, sul bello, sulla condizione umana, rivolte all`uomo comune. con quest`opera di conversazioni in esametri composta di due libri (rispettivamente di venti lettere e di due aggiunte successivamente e centrate sul tema della poesia) orazio creo` un genere letterario del tutto nuovo. in componimenti eterogenei per materia il poeta tratta di diversi aspetti della vita quotidiana con una pratica saggezza del vivere, nutrita di filosofia stoica ed epicurea. tenendosi lontano da ogni dogmatismo si abbandona a riflessioni sulla potenziale grandezza umana, sull`incerto procedere del tempo, sulla necessita` di restare imperturbabili di fronte a tutto riconoscendo tuttavia il piacere del vivere, soprattutto dell`amore, sull`arte del sapersi accontentare.








ambientato a siena, il romanzo narra il tragico epilogo di una catastrofe finanziaria. tre fratelli, proprietari di una bottega antiquaria di libri e oggetti, hanno abdicato ai loro impegni e alla loro responsabilita` ponendosi fatalmente sul piano inclinato di un autodistruttivismo edonistico e regressivo. minacciati dall`incombente bancarotta, vivono alla giornata, in una condizione di continua rimozione. ma il fallimento economico li travolge inesorabilmente. tozzi scrive con una castigatezza espressiva che rende potentemente la pena delle anime; il suo pre-freudismo scolpisce con forza i caratteri e si consolida nell`uso di un linguaggio sintomatico, attraverso il quale si affacciano alla realta` le strutture profonde della psiche dei personaggi.



con pagine di lessico filosofico e testo arabo dal ms. della biblioteca di berlino. "e ogni cosa e ogni essere e` dunque un cerchio: ritorna la` dove e` il suo principio" (muhyyi-d-in ibn arabi). miguel asin palacios scrisse di questo libro "il primo tentativo, compiuto in andalusia, di armonizzare il pensiero greco e la teologia islamica" e da parte sua ibn as-sid rivolge al suo lettore l`augurio di poter penetrare la verita` con "l`occhio del cuore".
