




questo volume documenta (con foto, brani di diario, disegni) il viaggio di formazione, nel 1969, di bruce chatwin in afghanistan, al limite tra l`archeologia e la scoperta della sua vocazione di scrittore. ha alle spalle una precoce esperienza d`esperto e cacciatore d`oggetti per la casa d`aste londinese sotheby`s. chiusa questa fase della sua vita e passato alla routine degli studi archeologici all`universita` di edimburgo, stringe amicizia con peter levi, gesuita e scrittore, che vuole andare in afghanistan. i due contattano un giovane archeologo italiano, maurizio tosi, che sta per partire per una missione archeologica. il viaggio durera` tre mesi e chatwin riempira` taccuini, fotografera`, disegnera`, riflettera` sulla sua vocazione di scrittore.

nell`antica grecia, i cosiddetti "riti" di passaggio celebravano appunto il passaggio di un individuo da un gruppo sociale a un altro. questo volume si occupa del rito legato ad artemide brauronia, in quanto nell`artemison di brauron, in attica, si svolgeva il cerimoniale delle "giovani orse", durante il quale le fanciulle mimavano le movenze di un`orsa per celebrare il passaggio dallo stato di ferinita`/verginita`, presieduto da artemide, a quello dell`amore/matrimonio, presieduto da afrodite. attraverso un`analisi accurata che esplora il mito, la letteratura e soprattutto i complessi costumi sociali della grecia classica, l`autore apre lo scrigno di uno dei piu` misteriosi, ma affascinanti, riti di passaggio di cui sia giunta notizia.



















in questa quinta tappa del viaggio di louis ginzberg attraverso la tradizione ebraica, in margine alla bibbia, prosegue e si conclude l`epopea di mose`, tormentato e persino ritroso intermediario fra cielo e terra, ma anche audace condottiero in quel deserto fitto di insidie in cui i figli di israele errano (nel duplice senso del termine) per quaranta, lunghi anni. sono pagine ricche di eventi, in vertiginosa oscillazione tra vette e bassure: la montagna in cima alla quale il profeta parla con dio - e da lui riceve la legge - e il fondovalle dove gli ebrei attendono, divisi tra fervorosa attesa e cupo sconforto; la costruzione del tabernacolo e dell`arca santa, suggello del patto tra dio e il suo popolo, e la trasgressione in cui quest`ultimo puntualmente cade, come nell`emblematico episodio dell`adorazione del vitello d`oro. una dinamica fra meriti e colpe, castighi e retribuzioni scandita da un susseguirsi di immagini nitide, ora struggenti ora crudeli, fino al culmine lacerante della morte del protagonista. via via privato dal signore dell`ispirazione profetica e incapace ormai di comprendere le parole della legge, mose` cerca almeno di stornare da se` la tremenda condanna di non poter calpestare la terra promessa. invano: la potra` scorgere soltanto di lontano, dalla cima del monte in cui dio lo porta a morire, ma in quell`istante essa sara` tutta e solo per il suo sguardo.




a partire dal giudizio negativo di friedrich schleiermacher, la maggior parte degli interpreti ha inteso e intende ancora oggi "gli amanti" come l`opera non autentica. giovanni reale dimostra pero` che le idee espresse in questo agile dialogo sono tipicamente quelle che platone nelle opere giovanili attribuisce a socrate, quindi o si tratta di un falsario geniale, oppure lo scritto e` autentico. d`altra parte, l`asse portante degli amanti e` proprio quel concetto di "giusta misura" che qui viene delineato nella sua prima formulazione perspicua, e che in seguito verra` coerentemente ripreso e sviluppato non solo nei dialoghi piu` maturi (protagora, politico, filebo), ma anche nelle dottrine non scritte.





il libro ripercorre la storia della street art, l`arte di strada, una delle forme piu` indefinibili dell`arte contemporanea: dai graffiti rupestri alle grottesche, dai murales messicani alla controcultura anni sessanta e settanta, fino a haring, ai writers, agli stencil murali, a banksy, blu, ericailcane, jr e tutti gli altri. in continua evoluzione, un po` dentro il mercato e un po` fuori, un po` gradita iniezione di creativita` per le nostre periferie e un po` ritenuta ai limiti dell`atto vandalico, certamente e` uno dei fenomeni piu` nuovi e vistosi della scena urbana del nostro tempo. questo libro ci aiuta a capire il fenomeno nelle sue sfaccettature ormai globali, ricostruendone la storia ma anche andando a scavare per trovare i precedenti.



Faber And Faber, 1989, UK. "un dannato capolavoro" è così che Melody Maker definisce il libro di Murray, un divertente e istruttivo saggio che contribuisce alla comprensione di uno dei musicisti più importanti della storia del rock, tracciando le coordinate del suo percorso aristico dalla comprensione delle radici della musica nera fino alla conquista di uno status leggendario come musicista e performer. In Inglese.




c`era una volta... e` l`incipit di tutte le favole e la favola che andiamo a raccontarvi per immagini e` quella della varese che, per l`appunto, c`era una volta. non sono tutte pagine liete ma anche il lato oscuro della vita fa parte, che lo vogliamo o no, della nostra storia e non e` un male che, fra tanti stimoli visivi alla nostalgia, ci sia anche qualche spunto di riflessione. per andare oltre il semplice soddisfacimento di una sana curiosita` abbiamo pensato di organizzare la documentazione visiva per grandi temi: potrete quindi vedere in primo luogo com`erano le strade, le piazze e i palazzi della nostra citta` e verificare di persona come sono cambiati da cent`anni a questa parte; avrete modo di visitare virtualmente i luoghi in cui si manifestava e si manifesta la fede della comunita` cristiana varesina; ammirerete le "cattedrali", oggi in gran parte scomparse, dell`impresa e del lavoro che hanno fatto della nostra citta` una delle piu` intraprendenti e laboriose in italia e in europa; andrete idealmente a prendere un caffe` o a consumare un pasto in locali pubblici che sono entrati nella mitologia dell`accoglienza...







la maggioranza di coloro che analizzano la societa` ha ormai rinunciato ad analizzare il politico nelle relazioni economiche e sociali. rimangono, quindi, senza risposta le diffuse esigenze di conoscenza e di democrazia. l`autore esplora le cause e le forme di questo "tramonto del politico", passando al setaccio le teorie dominanti della sociologia, dell`economia e della filosofia politica. per l`autore "i chierici" delle scienze sociali hanno abdicato alla propria missione, che e` quella di riconoscere la dimensione pluralistica e collettiva dell`azione sociale.





anno settantadue dalla fondazione del sistema. l`ingegneria genetica divide la societa` in due rigide classi: i perfetti, programmati per l`eccellenza, e gli imperfetti, nati da donna e destinati ai lavori piu` umili. e il momento che tutti attendono: sta per cominciare il gst, il grande talent show che decretera` il migliore tra i perfetti di tutto il sistema. tre ragazzi sono fra i concorrenti selezionati: eira p, bella e spavalda, e` abituata a essere la prima in tutto; maat p, ironico e diffidente, deve dimostrarsi all`altezza delle ambizioni del padre; adon p, calmo e determinato, non puo` accettare niente di meno della vittoria. il successo e` un destino scritto nei loro geni. eppure, ciascuno di loro nasconde un segreto inconfessabile. insieme scopriranno qual e` il vero prezzo della perfezione e quanto costa il richiamo della liberta`. eta` di lettura: da 11 anni.

se "il capitale" rimane un testo inaggirabile per ogni rivoluzionario che voglia dare solide basi alla propria passione, lo si deve a un metodo di analisi che, come scrisse lenin, "ha dato un criterio completamente oggettivo, discriminando i rapporti di produzione come struttura della societa` e dando la possibilita` di applicare a questi rapporti quel criterio scientifico generale della reiterabilita`, la cui applicazione alla sociologia era negata dai soggettivisti. [...] marx non si limito` alla sola "teoria economica" nel senso abituale della parola, [...] investigo` cio` nondimeno sempre e dappertutto le sovrastrutture corrispondenti a questi rapporti di produzione, rivesti` lo scheletro di carne e di sangue. se "il capitale" ebbe un successo cosi` gigantesco, e` perche` questo libro di un "economista tedesco" mostro` al lettore tutta la formazione sociale capitalistica come una cosa viva, con i suoi aspetti della vita quotidiana, con le manifestazioni sociali concrete dell`antagonismo delle classi inerenti ai rapporti di produzione". il volume e` introdotto dal primo capitolo di "lotte di classe e partito rivoluzionario" di arrigo cervetto, in cui sono riprese le tesi di lenin sull`opera di marx.

viene pubblicato qui, in una nuova edizione italiana che ne restituisce tutto il suo carattere dirompente, il celebre saggio "noi rifugiati". hannah arendt lo scrisse di getto nel 1943, a due anni dal suo arrivo a new york. testimonianza esistenziale di un`apolide d`eccezione, ma anche primo manifesto politico sulla migrazione, e` una lettura indispensabile per orientarsi nello scenario politico attuale, dove e` andata aumentando la massa di coloro che, presi tra le frontiere nazionali, vengono considerati corpi estranei, rifiuti ingombranti. che ne e` dell`accoglienza? e della partecipazione al mondo comune? ricostruisce la lezione di arendt, e riflette sui diritti umani dei rifugiati, il saggio conclusivo di donatella di cesare. gli stati nazionali continuano a discriminare e respingere, mentre si moltiplicano i campi di internamento e le zone di transito a cui, nelle periferie dell`ordine mondiale, sono consegnati gli esseri umani ritenuti .


attratta da una strana vetrina, una bambina entra nella bottega straripante di specchi, anticaglie e foto in bianco e nero del "magisarto" viktor kopek, ossia un eccentrico ometto che crea abiti e accessori per le occasioni piu` strampalate della vita. cinque intriganti costumi - da curiosa inveterata (un lungo naso per fiutare e indovinare, una sfilza di punti interrogativi e una serratura portatile), da piu` che - perfetta (un abito da camaleonte stirato a puntino, un quaderno di "risposte per tutto" e un sorriso di circostanza taglia unica)... - sono riposti sugli scaffali ma nessuno si addice alla bambina, cosi` lei decide di pescare qualcosa da ognuno e farsi un costume a modo suo. una storia poetica e bizzarra, a meta` fra lewis carroll e tim burton, splendidamente illustrata da nicolas zouliamis. eta` di lettura: da 6 anni.



ogni giorno vengono pubblicate sulle piattaforme piu` di centomila canzoni: arricchiscono un catalogo di oltre cento milioni di brani, accessibili in streaming. non solo su spotify o youtube, le canzoni sono ovunque: su instagram o su tiktok, nella sigla o nella scena di una serie, alla tv o alla radio. e` quasi impossibile passare un giorno senza ascoltarne una, e per questo si tende a darle per scontate. la canzone, invece, e` uno degli oggetti piu` complessi della cultura contemporanea e, con l`avvento delle piattaforme, e` diventata ancora piu` pervasiva ed e` cresciuta esponenzialmente l`industria, dalla discografia ai live, dai media tradizionali a quelli digitali. dalla canzone italiana classica al rap e alla trap, da elvis presley a taylor swift, dai concerti e dai videoclip al festival di sanremo: uno studio sistematico ricostruisce il ruolo narrativo, produttivo e simbolico della canzone e del suo rapporto con l`industria e i media.

secondo yves bonnefoy, l`austero, evanescente, inafferrabile paul vale`ry e` "il vero poeta maledetto del nostro tempo... condannato alle idee, alle parole". come si lega questa sconcertante definizione - poe`te maudit - al genio francese piu` rappresentativo del secolo, a dire di charles de gaulle, al raffinato professore di "poetica" al colle`ge de france, all`elegante intellettuale che ha dato vita a un`opera d`acciaio, sotto il segno di cartesio e leonardo da vinci, e che si premurava di dire, al cospetto dei suoi testi, che "non c`e` un vero senso... e nemmeno un`autorita` dell`autore"? la traduzione di due testi miliari di vale`ry - monsiuer teste e il cimitero marino, poemetto di olimpica e sigillata bellezza - permette a franco rella di sprofondare nel sacrario del poeta francese, rivelandone il sortilegio. non si risorge indenni dopo aver letto vale`ry; d`altronde, avverte monsieur teste, "bisogna entrare in se stessi armati fino ai denti". nascondiamo nel nostro intimo mostri di cui non supponiamo l`esistenza.

copenaghen e forse la citta che piu si avvicina a una visione utopica del futuro. in quale altro luogo e possibile immaginare passeggini incustoditi in ordinate file fuori dai caffe con dentro bambini che dormono tranquilli? nelle acque un tempo nocive del porto gli abitanti fanno il bagno mentre lungo le piste ciclabili sopraelevate sfrecciano le biciclette. dall?alto della copenhill, l?inceneritore che e anche una pista da sci, si vedono pale eoliche a perdita d?occhio. ricchi turisti affollano sofisticati ristoranti che servono prodotti locali e stagionali. la citta, collegata alla svezia in una regione economica transnazionale completamente integrata, e un modello di innovazione urbana, dove la qualita della vita e l?attenzione all?ambiente sembrano essere priorita indiscusse. the passenger va a esplorare questo futuro possibile, con storie che cercano di far toccare con mano l?astratto concetto di vivibilita, guardando la citta con gli occhi di chi ci vive: chi sta cercando casa, chi sta per diventare genitore, chi preferisce starne lontano e chi la conosceva quando non era ancora la versione migliore di se stessa. sono i bambini a farla da padroni, in una citta-parco giochi che sembra aver deciso che lo storico luna park di tivoli non era piu sufficiente: il segreto danese della felicita potrebbe essere l?idea di fare tutto il possibile perche l?infanzia sia felice. come si puo immaginare, tuttavia, non e tutto rose, fiori e vini naturali. l?ambizioso obiettivo di raggiungere il net zero entro il 2025 e stato posticipato e anche a copenaghen l?ambiente a volte viene sacrificato per rispondere a problemi piu immediati come la carenza di nuove case: il piu grosso progetto urbanistico della storia danese, un quartiere in costruzione su un?isola artificiale, e osteggiato dagli ambientalisti, mentre un immenso parco cittadino rischia di essere privatizzato. d?altronde, bisogna far quadrare i conti del tanto invidiato welfare e questo porta a fare dei compromessi: p
