
recenti scoperte archeologiche sull`arte preistorica documentano come sin dalle origini l`uomo sia stato religioso e abbia cercato un "ponte" con il mistero dell`infinito, della sua origine e del suo destino. in questo senso le culture dell`africa e dell`australia provocano la realta` odierna a non perdere quel legame simbolico che troppo spesso i fedeli delle cosiddette grandi religioni vivono formalmente o distorcono nei fondamentalismi.insieme al volume dedicato allo scintoismo, il testo conclude una collana per ragazzi che propone un primo incontro con una religione o confessione [dodici uscite di cui sono gia` disponibili: i primi secoli del cristianesimo (1999), i caratteri dell`islam (1999), l`uomo e il divino nell`induismo (2000), la tradizione religiosa dell`ebraismo (2000), i volti del buddhismo (2000), lo sguardo del cattolicesimo (2000), i tratti del protestantesimo (2000), lo spirito religioso degli indiani navajo (2000), il cosmo e la saggezza nel taoismo (2001), la chiesa degli ortodossi (2001)].



dopo alcuni anni di silenzio, patrizia valduga riparte da dove eravamo rimasti, e cioe` dalle poesie pubblicate nella postfazione agli "ultimi versi" di raboni. questa dolente preghiera iniziale da` alla nuova raccolta il senso della continuita` e di un dialogo ininterrotto che si dirama pero`, nelle due sezioni successive, in direzioni diverse e complementari. da un lato una sorprendente autoanalisi tra biografia, psicologia e letteratura, dall`altro lo scontro con alcuni aspetti della societa` contemporanea. dall`interiorita` piu` segreta all`esterno e al collettivo con ritorno all`interiorita` e alla preghiera, a chiudere in un ciclo tutto il libro. apparentemente e` la raccolta piu` varia e diversificata di patrizia valduga, in realta` e` forse la piu` compatta, legata a un unico forte nodo ispirativo.

