
susan e jeff sono sposati da venticinque anni. venticinque anni di felicita`, tenerezza e complicita`. perche` allora il ladro scoperto nella loro casa di new york cambiera` cosi` tanto la loro vita? perche` jeff guarda susan con occhi diversi? perche` dubita della sua identita`? nel corso di un`inchiesta, jeff scopre che la donna che ama da sempre, colei che ha sposato nella buona e nella cattiva sorte, nasconde dei segreti inconfessabili...

pubblicati a venezia nel 1570 ma attesi e lavorati per un ingente numero di anni, "i quattro libri dell`architettura" rappresentano la summa architettonica del rinascimento tardo e il purissimo distillato della sapienza di palladio: sapienza empirica, costruttiva, ma cio` nondimeno raffinata; lungamente ricercata e modellata sul fondamentale exemplum di due illustri predecessori: marco vitruvio pollione e leon battista alberti. in nessun modo tuttavia palladio puo` essere considerato semplice imitatore: la materia architettonica trattata - quadripartita in dottrina classica degli ordini, edifici dei privati cittadini, costruzioni di pubblica utilita`, architettura religiosa antica - pur prendendo avvio dall`attenta lettura e dal rilievo del patrimonio monumentale dei romani, si e` trasformata in invenzione originale. il "nuovo" classico di palladio e` lontano da ogni neoclassicismo di maniera: cio` che vive nella sua architettura - e ne fa un organismo unico, "uno intiero e ben finito corpo" - e` un sistema di relazioni necessarie, perfettamente calcolate benche` non manifestate apertamente: proporzionalita` in cui geometria e musica si armonizzano. difficilmente sopravvalutabili nella vastita` della portata, "i quattro libri" di palladio - per quanto spesso semplificati o equivocati - hanno influenzato l`architettura occidentale per i successivi quattro secoli, modificandola in modo irreversibile.

"la natura petrigna, con cui si staglia nell`arte del quattrocento il personaggio di mantegna, coinvolge tanto le opere figurative quanto la leggenda biografica. e proprio il fatto che essa si caratterizzi per ampie lacune consente all`interpretazione di saramago di cercar di colmare gli intervalli della cronaca con l`immaginazione propria del romanziere." (luciana stegagno picchio).


lidia storoni mazzolani ha il dono di far diventare un problema filologico racconto borgesiano. come borges sa giocare col tempo, stabilire ardue rispondenze, creare sottili rapporti tra il passato e il presente, tra la nostra condizione e quella degli antichi. al rigore dello studio, alla precisa e minuziosa ricostruzione di un testo (e di un`epoca), unisce la qualita` che pochi storici e fiologi possiedono: la qualita` dello scrittore, la capacita` visionaria e fantastica di vivere col personaggio, coi personaggi. e cosi` e` in queste pagine, racconto storico-filologico che nasce da un`epigrafe lungamente studiata e discussa, ma solo ora restituita alla sua umana verita`.



carlo rosselli del quale ricorre quest`anno il centenario della nascita, fu uno dei piu` carismatici e influenti intellettuali antifascisti europei. la narrazione di questa vita cosi` intensa e drammatica si accompagna nel libro di pugliese alla esposizione di un pensiero che, come ormai si sottolinea da piu` parti, ritrova oggi una straordinaria attualita`.

e una santita` nascosta e tuttavia luminosissima quella di padre leopoldo, cosi` come ricorda nella presentazione don bruno maggioni. una santita` straordinaria nella sua semplicita`, quella del frate dalmata delle bocche di cattaro, che ha saputo vivere alcuni tratti evangelici a volte dimenticati eppure di grande importanza, come la quotidianita`, la discrezione, l`umilta`, la disponibilita`, e di essersi sempre considerato un "servo inutile". padre leopoldo e` stato un uomo a cui la natura aveva concesso poco, ma nella sua grande fede e dedizione assoluta a dio, e` diventato una icona di conforto e di speranza per quanti lo hanno avvicinato, specialmente nel mistero della confessione.

il racconto in prima persona della vicenda appassionante di un uomo divenuto papa, dagli anni della formazione fino al soglio pontificio. racconti, aneddoti, incontri e riflessioni ricchi di passione e di amore per la causa di dio e dell`uomo, scritti con un singolare senso dell`humour accompagnato da una forte personalita`. "dalla leggenda di corbiniano, fondatore della diocesi di frisinga, ho preso l`immagine dell`orso. un orso - racconta questa storia - aveva sbranato il cavallo del santo, che stava recandosi a roma. corbiniano lo rimprovero` aspramente per questo misfatto e, come punizione, gli carico` sulle spalle il fardello che fino a quel momento era stato portato dal cavallo. l`orso dovette trasportare il fardello fino a roma...cosa potrei raccontare di piu` e di piu` preciso sui miei anni come vescovo? di corbiniano si racconta che a roma restitui` la liberta` all`orso. se questo se ne sia andato in abruzzo o abbia fatto ritorno sulle alpi, alla leggenda non interessa. intanto io ho portato il mio bagaglio a roma e ormai da diversi anni cammino col mio carico per le strade della citta` eterna. quando saro` lasciato libero, non lo so, ma so che anche per me vale: "sono divenuto una bestia da soma, e proprio cosi` io sono vicino a te".cosi`, alla fine degli anni novanta, il cardinale ratzinger concludeva la sua autobiografia. uno scritto semplice, nello stile delle confessioni o dei fioretti, a raccontare la propria vita guidata costantemente da dio. egli non conosceva ancora gli sviluppi futuri: l`ingresso nel nuovo millennio al fianco di giovanni paolo ii, l`elezione a pontefice con il nome di benedetto xvi. i sentimenti del suo cuore, invece, allora come adesso egli li esprime con il salmo 73,23s: "ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. mi guiderai con il tuo consiglio".

proust non nasconde di considerare gli abitanti di sodoma e gomorra non solo piu` umani, ma addirittura piu` normali. hannah arendt accadra` ben presto dunque che l`uomo e la donna vivranno separati, nei regni di sodoma e gomorra, e i due sessi rimarranno ognuno dalla sua parte, gettandosi accigliati sguardi." da questa tremenda affermazione di de vigny parte l`esplorazione proustiana dei mondi di sodoma e gomorra, dove la passione, la sensualita` e il ricordo di essa formano una trama che intreccia l`amore, le convenzioni sociali, la memoria, la disperazione, fino a formare un ritratto completo e assoluto, nel senso di umano, indipendente dalla storia e dai costumi di un luogo e di un`epoca. cosa producono le passioni al di la` della morale, della legge, delle convenzioni? che senso hanno termini come diversita` sessuale, perversione, carattere della relazione, di fronte all`immensa costruzione della psiche umana intorno alla realta`? chi legge questo volume inizia a trovare risposte, che si sono dimostrate negli anni solidamente funzionanti: non e` esagerato dire che proust ha tracciato il destino della nostra cultura.


"l`armata a cavallo" e` un`antologia di brevi storie ispirate alla guerra civile e scritte con uno stile che riesce a intrecciare sangue e romanticismo, lirismo e barbarie. eroi a volte feroci, a volte buffi, i personaggi di babel` sono tutti esuberanti, uomini vivi, con pregi e colpe che danno vita a una fiumana, una valanga, una tempesta in cui tuttavia ciascuno ha il proprio volto, i propri sentimenti, il proprio linguaggio. con uno stile che cerca di smitizzare la violenza, babel` mette in luce il rovescio della crudelta` e la forza bruta dei leggendari cosacchi, restituendo la dimensione umana di coloro che hanno combattuto e sono morti per la rivoluzione.

una fiaba nera e misteriosa che si svolge tutta in una notte, fino all`alba. l`incanto sospeso della fiaba si affianca alla capacita` del romanzo di andare fino al fondo dell`animo di due adolescenti di fronte alla morte della madre. che vorra` dire per loro la perdita di ogni sicurezza, compresa la casa dove trascorrono questa inquieta vigilia del loro destino, che e` la veglia funebre definitiva della fanciullezza. la notte e il bosco sono l`ambiente in cui i due fratelli affrontano le proprie paure, in un`atmosfera misteriosa in cui gli inserti della fiaba modulano su variazioni minime l`attesa e l`angoscia, ma anche le speranze per il futuro.


nel centocinquantenario dell`unita` d`italia, bruno vespa ripercorre quasi due secoli di vita italiana - dai primi vagiti del risorgimento alle ultime convulsioni dello scontro tra berlusconi e fini - componendo un affresco in cui gli uomini e le donne che hanno fatto (e stanno facendo) il nostro paese escono dal pantheon della storia per raccontare le loro vicende politiche e private. rivivono cosi` le gesta e gli amori degli "eroi" dell`epopea risorgimentale: cavour, impegnato a tenere a bada i drammatici pasticci organizzativi di mazzini e lo spirito d`avventura di garibaldi; vittorio emanuele ii e la contessa di castiglione, con le loro imprese erotiche e patriottiche. e poi la geniale spregiudicatezza di giolitti, convinto monogamo, e le follie sessuali e politiche di d`annunzio; la tempestosa vita sentimentale di mussolini e la solitudine di gramsci. e ancora, il drammatico confronto tra de gasperi e togliatti, tanto diversi in politica come in amore, e l`italia del miracolo economico, in un mondo congelato dalla guerra fredda. moro, fanfani e andreotti, protagonisti democristiani della lunga stagione del centrosinistra e del "compromesso storico"; l`irriducibile antagonismo tra craxi e berlinguer, gli anni di tangentopoli e, infine, l`avvio traumatico della seconda repubblica e del lungo protagonismo di berlusconi nella vita politica italiana.








la produzione teatrale di jose` saramago e` animata dallo stesso intreccio di poesia, lucidita` e potenza che ha reso inconfondibile il suo profilo di narratore. il gioco continuo di due piani temporali, quello della storia e quello dell`invenzione, crea un`infrastruttura che permette ai personaggi di spaziare agilmente di secolo in secolo, di paese in paese. e tanti e diversi sono gli ambienti storici che saramago esplora con queste quattro pie`ces. "la notte" segue una redazione di giornale messa in subbuglio, nel portogallo del 1974, da quella rivoluzione dei garofani che fu centrale nella vita stessa dell`autore. "cosa ne faro` di questo libro?" ci fa fare un salto all`indietro di quattro secoli per ritrovarci nel portogallo del cinquecento e seguire le peripezie di luis vaz de cam?es, il piu` grande poeta lusitano, nel tentativo di dare alle stampe il suo capolavoro i lusiadi. "la seconda vita di francesco d`assisi" fa tornare il grande santo fra i vivi (e nel mondo contemporaneo) per mostrarcelo alle prese con grosse incomprensioni con lo stesso ordine da lui fondato. "in nomine dei" vede ancora la religione come protagonista ma si sposta nella munster del xvi secolo, dove protestanti e cattolici lavano nel sangue degli auto da fe` le loro divergenze dottrinali.

il protagonista della storia e` interessato e incuriosito dalla sua vita prenatale. le risposte sincere della mamma gli sembrano quasi piu` incredibili e meravigliose di quelle fantasiose della nonna. quando il ragazzino sa che la mamma aspetta un bambino alterna momenti di apprensione a momenti di meraviglia e di trepida attesa. la poetiche illustrazioni di alessandra cimatoribus dilatano il clima di sospensione e di mistero che tema della nascita. una breve introduzione di mariateresa zattoni sottolinea gli spunti offerti dall`autrice per affrontare il tema della nascita. silvia roncaglia e` una delle piu` qualificate autrici italiane di narrativa per bambini e ragazzi. ha pubblicato per le nuove ed. romane, citta` nuova, giunti, art`e`, fatatrac. alessandra cimatoribus prestigiosa illustratrice italiana ha illustrato il vangelo di luca per il messaggero. ha pubblicato per fatatrac, piemme, c`era una volta. alcuni suoi libri sono stati tradotti all`estero.



la seconda guerra mondiale e` un incubo che tuttora si staglia al centro dell`eta` contemporanea: in quanto confutazione totale di ogni nozione di progresso umano e in quanto conflitto la cui eredita` ancora ci perseguita a settant`anni di distanza. il libro di norman stone, che si propone di narrare la guerra nel modo piu` sintetico possibile, rende incredibilmente nuova una vicenda che nei suoi lineamenti fondamentali e` familiare ai piu`. grazie al ritmo di una scrittura capace di catturare l`attenzione, ci si sente di fronte allo svolgersi incalzante di una storia terribile. quello di stone e` un tentativo di trasmettere quel che risulta molto difficile comunicare: il senso di un conflitto epocale quale emerge dalla ricostruzione dei fatti, degli atti e delle scelte dei protagonisti.






















"in questo libro ci sono due testi semplicemente alternati; potrebbe quasi sembrare che non abbiano niente in comune, eppure sono inestricabilmente intrecciati, come se nessuno dei due potesse esistere da solo, come se soltanto il loro incontro, quella debole luce che gettano l`uno sull`altro, potesse rivelare cio` che non e` mai detto apertamente nell`uno, mai detto apertamente nell`altro, ma solo nella loro fragile intersezione. uno di questi testi e` interamente immaginario: e` un romanzo di avventure, la ricostruzione, arbitraria ma minuziosa, di una fantasia infantile attorno a uno stato retto dall`ideale olimpico. l`altro testo e` un`autobiografia: il racconto frammentario di una vita di bambino durante la guerra, un racconto povero di exploit e di ricordi, fatto di brani sparsi, di assenze, di oblio, di dubbi, di ipotesi, di magri aneddoti. il racconto di avventure, in confronto, ha qualcosa di grandioso, o forse di sospetto. perche` comincia con una storia e, all`improvviso, si lancia in un`altra storia: in questa interruzione, in questa frattura che sospende il racconto sul filo di non si sa quale attesa, si trova il luogo di origine di questo libro, quei punti di sospensione in cui si sono impigliati i fili spezzati dell`infanzia e la trama della scrittura." (g. p.)

la disuguaglianza e` il problema fondamentale del nostro paese e del nostro tempo. il formidabile spostamento di reddito negli ultimi trent`anni dai salari ai profitti e alle rendite, dal lavoro al capitale, e` la causa delle difficolta` politiche, del malessere sociale e del disagio economico attuali. il risultato e` una societa` divisa tra `perdenti` e `vincenti`: da un lato classi medie, operai e impiegati, dall`altro la ristretta schiera di dirigenti, manager e professionisti. la crescita delle disuguaglianze mette a repentaglio la tenuta della nostra societa` e la stessa economia, avvitata ormai da tempo in una fase di stagnazione. invertire la rotta prima del baratro e` ancora possibile. questo libro non solo ci spiega come ma ci invita a unirci alla lotta per un cambiamento reale in nome della democrazia e della giustizia.


il duomo di milano: sei secoli di storia, di arte, di fede. foto di p. merisio, testi di e. brivio, a. majo; carlo f. da passano, v. messori, david m. turoldo. moderno reportage con eccezionale documentazione fotografica. utile per la propria biblioteca o per essere regalato.

si puo` guardare e raccontare l`italia contemporanea con indagini politologiche, con inchieste sociologiche. in questo libro si sceglie un`altra strada. l`autore ha immaginato l`italia di oggi come una scheggia di medioevo sopravvissuta al tempo e l`ha descritta con la lingua di allora, un immaginoso italiano arcaico.



per commemorare l`armistizio in un paese sconosciuto del terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due meta` dello stato fratturato. sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del primo mondo, due contractor mercenari. per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici. numero quattro, quello incaricato di guidare l`avveniristica macchina asfaltatrice rs-90, si attiene a una disciplina monastica: devono fare una strada perfettamente dritta, lunga 260 chilometri, e i tempi sono stretti, il lavoro deve essere completato prima della parata celebrativa. numero nove, che in sella al suo quad si assicura che non ci siano ostacoli davanti e dietro, e` invece in vena di avventure e curioso di cio` che lo circonda. conosce la lingua locale, mangia le cose del posto invece di limitarsi ai frullati di proteine della razione, fa amicizia come puo` sulla strada e, in generale, fa di tutto per non attenersi al rigoroso protocollo previsto. quattro capisce immediatamente che nove e` un "agente del caos", che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende piu` incerto il ritorno a casa. la grande protagonista de "la parata" e` l`attesa. quattro e` a modo suo simile al nostro giovanni drogo del deserto dei tartari di buzzati: la sua fortezza e` la macchina asfaltatrice in cui passa le sue giornate e i suoi tartari sono il collega nove e la popolazione locale. ma il romanzo e` anche la storia di scontro vizioso fra i due protagonisti, fra oriente e occidente, e fra le due anime contrastanti di quattro, quella scientifica e quella umana ed empatica. stranieri in una terra straniera devastata dalla guerra, quattro e nove sono protagonisti di un`allegoria che vuole mostrare l`assurdita` della loro posizione e le conseguenze della loro presenza.


un`esposizione critica del pensiero di wittgenstein puo` difficilmente essere organizzata `per libri`. egli pubblico` un solo libro e la produzione successiva al 1929 e` un unico grande work in progress. ma non e` facile nemmeno organizzarla `per temi`, dato che non abbiamo a che fare con un pensatore sistematico o comunque orientato a disporre i suoi pensieri secondo partizioni tradizionali - logica, metafisica, etica, filosofia di questo e di quello. l`articolazione che si e` scelta ha lo scopo di dare autonomia e unita` ai singoli contributi, illuminando al tempo stesso la maggior parte degli argomenti della riflessione di wittgenstein.


