






l`autrice intende illustrare quel fenomeno complesso e sfuggente che e` il collezionismo, in un arco di tempo compreso fra il trecento e il settecento. il volume si compone di due parti: un saggio introduttivo e un`ampia antologia di testimonianze letterarie e artistiche divise per temi e argomenti significanti. fra questi: il gusto dei medici nel quattrocento, le botteghe degli artisti, la corrispondenza d`isabella d`este, gli studioli, roma e il recupero dell`antico, gli uffizi e le collezioni fiorentine del cinquecento, musei ideali e gallerie poetiche, gallerie e quadrerie nobiliari, dalla collezione al museo pubblico. un apparato iconografico documenta visivamente i vari temi.


a fronte del serrato confronto tra le religioni che, nel bene e nel male, sta segnando ancora una volta la storia dell`umanita`, molti di noi continuano a fare i conti con la limitatezza delle proprie conoscenze al riguardo. ecco, allora, una guida agile e `tascabile`, uscita dalla penna di un insigne teologo tedesco quale e` stephan schlensog. in poche pagine, l`autore riesce nell`impresa di fornire una classificazione nel dettaglio delle principali fedi nel mondo, delineandone le origini e l`evoluzione storica, individuandone le figure-simbolo e riassumendone il diverso punto di vista su temi di grande attualita`.

centodieci scrittori di generazioni diverse si confrontano con la musica afroamericana: centocinquanta splendide liriche in cui il jazz e` protagonista nelle forme e nei contenuti, nel corpo e nell`anima, nell`azione e nel pensiero. raccolti in unico volume i testi di poesia del jazz in italia, tra rarita` e inediti, offrono un ventaglio di coloriture, sentimenti, ebbrezze, immagini letterarie. il jazz interpretato da grandi artisti contemporanei di varia estrazione: non solo poeti, ma anche jazzmen, romanzieri, drammaturghi, attori, cantanti, giornalisti. il ricavato derivante dai diritti d`autore verra` interamente devoluto a favore di emergency.

l`idea della "misurazione" fa parte della psichiatria contemporanea. il libro ne affronta un aspetto particolare: la valutazione delle famiglie, l`emotivita` espressa, un modo per misurare la "temperatura emotiva" della famiglia. il libro descrive la nascita e l`evoluzione del metodo. l`emotivita` espressa diventa cosi` un pretesto per rivedere quarant`anni di prassi psichiatrica. dall`emotivita` espressa sono nati i trattamenti oggi piu` usati per le famiglie di pazienti psicotici cronici. il libro traccia un quadro dei rapporti tra emotivita` espressa e psicoeducazione, oltre a una panoramica delle critiche opposte a questo concetto e ai modelli terapeutici che ne sono derivati.




costruito in forma di giallo, il romanzo e` ambientato in un quartiere romano. i personaggi sono alcuni abitanti nativi, delle persone immigrate, due "gattare", un veterinario polacco, un carabiniere atipico, un piccolo speculatore, una cricca di criminali prestigiosi e potenti, quattro cani e la colonia felina del quartiere. un vecchio anarchico, erudito ed eccentrico, e` l`alter ego della voce narrante, un`archeologa gattofila. protagonista e` il gatto spelix: e` lui che dipana la trama dell`omicidio, grazie al fiuto straordinario e all`abitudine di raccogliere oggetti da regalare alle sue protettrici. spelix e` un apologo, molto aderente alla realta`, sulle derive intolleranti e autoritarie della citta` e del paese: il declino dell`amore e della protezione dei gatti vanno di pari passo con la crescita del disprezzo e dell`ostilita` verso gli estranei e i diversi. in fondo e` un`operetta morale sulla convivenza e il rispetto fra eguali e differenti. e anche un tentativo sperimentale di restituire le parlate delle persone comuni, soprattutto il romanesco degli immigrati. annamaria rivera e` antropologa, studiosa dei meccanismi e delle strutture del razzismo, attivista antirazzista.

si tratta del catalogo dell`esposizione di milano (momi modamilano, piazza vi febbraio, 27 febbraio - 3 marzo 1998). guida offre: una ricostruzione storica dell`epoca delle esplorazioni che hanno portato alla scoperta dell`arcipelago; numerose cartine e fotografie a colori; approfondimenti dedicati ai vari aspetti della cultura e della societa` capoverdiane con particolare riguardo alle numerose festivita` locali. vengono inoltre forniti percorsi alternativi di trekking e itinerari di mountain bike per scoprire le regioni meno frequentate.

il volume e` il catalogo della mostra di milano (galleria sacerdoti, 15 novembre - 22 dicembre 2001).



un libro che porta la campagna in citta` e insegna davvero il "come fare" anche a chi non ha mai visto un seme, una zappa o un innaffiatoio in vita sua. le giuste ricette per imparare a coltivare fiori ortaggi e frutti nei "fazzoletti" di terra urbani: balconi, davanzali, terrazzi, cortili, giardini condominiali, orti urbani. e inoltre: le forme e il valore, personale e collettivo, educativo e terapeutico, di orto e giardino urbano, gli orti di comunita`, gli orti collettivi, in condivisione e in adozione, il guerrilla gardening, le bombe di semi, gli orti scolastici, gli orti in condotta di slow food, gli orti in carcere... e poi le storie di chi ha trasformato gli orti e il verde in progetti da condividere e imitare, con le testimonianze di alcuni protagonisti.

da quando la biologia e la genetica hanno promesso all`uomo moderno nuovi mezzi per indirizzare il proprio destino - manipolazioni, diagnostica prenatale, clonazione ecc. - si scontrano nell`opinione pubblica due opposti atteggiamenti: da un lato i "comitati etici", tradizionalmente conservatori, tentano di "moralizzare" le scienze della vita; dall`altro, un esercito di stranamore si dichiarano disposti ad avventurarsi in sperimentazioni demenziali. per denunciare la vacuita` di questa contrapposizione, e per interrogarne il comune nucleo metafisico, michel onfray ha scelto di gettare le basi di una vera e propria bioetica libertaria, che non manchera` di affascinare e provocare. dalla transgenesi allo "sperma digitale", dall`elogio della clonazione alla difesa radicale dell`eutanasia all`attacco frontale alle cure palliative, da una riattivazione di alcune tesi classiche sul suicidio alla celebrazione della chirurgia e dei trapianti: attraverso un`ampia difesa dei modi che la scienza ha trovato per modificare la nascita, la vita, l`amore e la morte degli esseri umani, questo libro definisce un "corpo faustiano", decristianizzato o meglio post-cristiano, modellato dall`artificio, libero e strutturato secondo una nuova energetica vitalista. con "il corpo incantato" michel onfray, filosofo risolutamente "tecnofilo", sostiene dunque che la tecnica e la scienza non sono mai negative in se`, neppure quando applicate alla vita: puo` avere risultati negativi solamente il loro utilizzo.



tra il 1978 e il 1990, mentre in unione sovietica il potere si scopriva fragile e una certa visione del mondo si avviava al tramonto, andrej cikatilo, marito e padre di famiglia, comunista convinto e lavoratore, mutilava e uccideva nei modi piu` orrendi almeno cinquantasei persone. le sue vittime bambini e ragazzi di entrambi i sessi, ma anche donne - avevano tutte una caratteristica comune: vivevano ai margini della societa` o non si sapevano adattare alle sue regole. erano insomma simboli del fallimento dell`idea comunista, sintomi dell`imminente crollo del socialismo reale. questo libro, sospeso tra romanzo e biografia, narra la storia di uno dei piu` feroci assassini del novecento attraverso la visionaria, a tratti metafisica ricostruzione della confessione che egli rese in seguito all`arresto. e fa di piu`. osa raccontare l`orrore e il fallimento in prima persona: cikatilo, infatti, in questo libro dice "io". e lui stesso a farci entrare nella propria vita e nella propria testa, a svelarci le sue pulsioni piu` segrete, le sue umiliazioni e ossessioni. "il giardino delle mosche" e` un libro lirico e crudele allo stesso tempo: la storia di un`anima sbagliata, una meditazione sul potere e la sconfitta e, soprattutto, una discesa impietosa fino alle radici del male.














tra la fine dell`ottocento e i primi decenni del novecento si assiste ad un singolare fenomeno: all`ideologia dell`arte "autonoma" e "pura" (che del tradizionale triangolo artista-opera-fruitore considera soltanto il lato del rapporto tra i primi due termini) le correnti nuove e, tra queste il liberty in modo particolare, oppongono una diversa concezione, che esalta piuttosto il nesso tra opera d`arte e fruitori. conseguenze rilevanti di tale cambiamento di prospettiva sono l`individuazione dell`architettura come la piu` comprensiva delle arti e il riconoscimento delle arti applicate come lo spazio sperimentale piu` agibile.

fascinosi e impenitenti seduttori sfilano su un`ideale passerella offrendosi allo sguardo del lettore. i personaggi che hanno intrapreso l`ardua "carriera" del libertino sono un`occasione preziosa per una indagine intorno al fenomeno della seduzione. il leggendario vampiro, il mitico don giovanni e la schiera di hommes fatales che affollano le pagine di questo libro, piu` che riprovazione suscitano un inquietante sentimento in cui ripulsa e attrattiva variamente si intrecciano. ripugna di questo avventuriero il comportamento canagliesco e incostante, ma talvolta dietro la maschera del donnaiolo e` possibile scorgere il volto sofferto di un uomo capace di sfidare "la mediocrita` del quotidiano, la vita senza gloria e senza slanci".



2 LP. Il nuovo disco di Bruce Springsteen, il ritorno con la E Street Band. C'era attesa, molta attesa. Ed il disco è ottimo. C'è il ritorno del suono della E Street Band, con il pianoforte di Roy Bittan in primo piano, con le chitarre di Little Steven e Nils Lofgren, con Max Weinberg, Gary Tallent, Jack Clemons etc.Ci sono alcune canzoni molto belle, da Janey Needs A Shooter a Ghosts, a If I Was The Priest. Burnin' Train, Last Man Standing, per nominarne alcune Ma, sopratutto, c'è quel suono e Bruce se la cava egregiamente. Vinile stampa Usa, 180 grammi, copertina apribile.

platone, hitchcock, l`essere e il nulla, fichte, la fisica quantistica, la realta` delle finzioni, il nirvana, marx, freud, la plebe, la follia, il sesso... e soprattutto hegel e lacan, anzi, piu` precisamente, la riscrittura lacaniana della dialettica di hegel. "meno di niente", l`ultima fatica filosofica di slavoj zizek, e` un libro sterminato, che sembra voler parlare di "tutto quanto si trova sotto il cielo". ma e` anche un`opera destinata a far ricredere quanti considerano hegel come il filosofo del "sapere assoluto" che fagocita ogni cosa e la filosofia post-hegeliana (che spesso e` filosofia anti-hegeliana) come cio` che pone rimedio a questa follia idealista. perche` la nostra situazione e` identica a quella con cui doveva fare i conti hegel e, forse, l`unico modo che abbiamo oggi di prevenire la catastrofe, di fermare l`accelerazione capitalistica, animata da un`implacabile pulsione di morte, e` ripetere hegel. tuttavia, che cosa accadrebbe se per questa via approdassimo a una semplice, quanto sconvolgente, conclusione? "se c`e` qualcosa anziche` il nulla, cio` non avviene perche` la realta` ecceda il mero nulla, ma perche` la realta` e` meno di niente".

