


lione, giugno 2001. nizar sassi e` un ragazzo come tanti altri, di una famiglia tunisina ben inserita nel tessuto sociale francese. la politica e la religione, come del resto la scuola, a nizar non interessano granche` e di al qaeda o bin laden non ha mai sentito parlare. ma una passione vera il ragazzo ce l`ha: sono le armi. cosi`, malauguratamente, si lascia convincere da qualcuno a seguire un corso di addestramento e, mentendo alla famiglia, vola verso il pakistan. l`11 settembre, e quello che nelle settimane successive si scatena, sorprendono nizar nel posto sbagliato al momento sbagliato. il pakistan chiude le frontiere e nizar viene venduto alla cia e spedito a guantanamo...

il maggiore scrittore israeliano di oggi, da anni impegnato a sostenere la pace, ci parla di guerra ma anche di solidarieta`, ritrae da vicino gli uomini ch vivono quotidianamente tra fragili speranze e mai spenti rancori. yehoshua si interroga sulle lacerazioni aperte nella societa` israeliana fra la componente tradizionalista e la componente laica. il libro non e` solo una testimonianza sofferta dell`iter cruento di una "pace fredda", ma anche un impegno politico attivo, progetto concreto di costruzione di una pacificazione, anzitutto interna, fra i diversi gruppi che formano il mondo ebraico.




