

l`idea di questo volume nasce da un grande editore madrileno, tusquets, che, invece di raccogliere racconti sparsi gia` pubblicati, commissiona a una selezione di scrittori gia` noti o emergenti di lingua spagnola, spagnoli, quindi, ma anche latino-americani, un racconto da inserire nell`antologia, che risulta quindi composta da brani assolutamente inediti in ognuno dei quali la fantasia dello scrittore si arrende liberamente all`ispirazione della stagione piu` erotica dell`anno.



il protagonista del romanzo e` un giovane diplomatico, tutto preso dai suoi amori cupi e torbidi, incapace di dare una svolta netta alla sua vita sentimentale, che sembra essere l`unica vita per lui possibile. il suo "strano viaggio" e` quello che lo vede all`incessante ricerca della donna perfetta; lavora come un`artista alla sua opera, estraendo da ciascuna le qualita` che gli servono, con l`idea di ricomporle nel suo sogno irrealizzabile.

nel 1947 l`editore mermod di losanna propose a colette di mandarle regolarmente un bouquet di fiori ogni volta diverso; colette, da parte sua, avrebbe scritto una sorta di "ritratto" dell`uno o dell`altro di quei fiori. ne risulto` una raccolta che apparve l`anno successivo con il titolo "per un erbario".


di federico chabod (1901-1960), uno dei massimi storici del nostro secolo, tutti ricordano le opere dedicate all`italia rinascimentale e moderna ed alla storia delle idee, da "l`idea di nazione" alla "idea di europa." non tutti sanno invece che il grande storico valdostano rivolse un profondo interesse alla rivoluzione francese, tanto da dedicarle un intero corso di lezioni all`universita` di roma nell`anno accademico 1951-52. in quell`occasione, chabod affronto` in particolare il problema delle origini della rivoluzione, mettendo in evidenza il processo di decadenza dell`aristocrazia francese nel corso del settecento ed il parallelo consolidarsi dello spirito borghese, che doveva poi maturare in una vera e propria coscienza rivoluzionaria. l`unica testimonianza di quelle davvero memorabili trentasette lezioni sono gli appunti che fausto borrelli, allora uno degli studenti di chabod, riuni` scrupolosamente e che qui vengono per la prima volta pubblicati. si tratta, in qualche modo, di un`opera in fieri, e sarebbe vano ricercarvi l`organicita` e la compiutezza stilistica delle altre opere di chabod; tuttavia, come scrive borrelli - e cio` puo` essere non meno importante - questi appunti, mostrando chabod "nel momento in cui metteva a fuoco le sue eccezionali doti di intelligenza storica, finezza psicologica e vastissima cultura", permettono di penetrare nel pieno laboratorio della sua ricerca.