

diario di viaggio, il libro racconta il passato e il presente del bhutan, l`ultimo regno buddista indipendente. fino a tempi recenti una delle nazioni meno accessibili al mondo, aperta al turismo intrnazionale solo nei primi anni `90, il bhutan viene descritto come un paese consapevole della propria unicita` dopo la sorte toccata alle altre roccaforti del buddismo himalayano inglobate da potenze piu` grandi. paradiso montano fatto di vette ghiacciate, valli color smeraldo, il "regno del drago tonante" e` oggi un eden sotto assedio. l`apertura delle frontiere e i collegamenti aerei hanno portato mali sconosciuti - furti, contrabbando, aids, accattonaggio - e la bellezza e la spiritualita` dei monasteri sono minacciate dalla modernita`.



un bibliofilo segnala presso un antiquario fiorentino il manoscritto autografo del primo libro di mario luzi (la barca, 1935), che l`autore credeva perduto, arricchito di altri inediti. acquisito al centro studi di pienza, il prezioso documento mette in campo anche una trentina di poesie giovanili (anni 1933-35) ora pubblicate a quasi settant`anni dalla loro composizione, senza ritocchi da parte dell`autore, ri-lettore di se` stesso, a cosi` tanta distanza di tempo.




il tema centrale di questo volume intende rendere ragione del fatto che nell`incontro con cristo prende corpo un`umanita` diversa, finalmente vera. il libro, che raccoglie venti conversazioni svoltesi tra l`agosto del 1991 e il maggio 1996, si articola in quattro capitoli: "sottomessi all`esperienza", "attraverso le creature", "il centuplo oggi", "la gloria umana di cristo".







Nel 2525 la giovane Ellen Ripley, combattivo ufficiale, va a schiantarsi con la navetta spaziale ed alcuni compagni (che moriranno tutti) su Fiorina 161, uno sperduto pianeta che un tempo ospitava una colonia penale ed ora ospita, in espiazione, un gruppetto di assassini radiati dal mondo, riuniti in una strana confraternita di mistici. Ripley (rapata a zero essendovi sul posto milioni di pidocchi) deve affrontare i galeotti, ma ha grinta e cinismo e se la cava. Però cova in se un timore: con lei è sbarcato un alieno ed il timore si fa certezza quando la donna si accorge che costui è entrato nel suo stesso corpo, anzi che i mostri sono di fatto due, uno in giro negli immensi e tetri sotterranei della colonia, l'altro in via di proliferazione (addirittura una larva regina), destinato a contagiare l'universo interno. Poichè il feto è ancora nel ventre di Ripley, l'alieno vivente la rispetta, ma in compenso comincia a straziare e a uccidere gli uomini. Nei sotterranei e nei depositi, tutta o quasi l'antica tecnologia è distrutta o inutilizzabile, le batterie sono scariche e gli uomini devono lottare con le mani e le torcie contro il buio e il mostro. Uno dopo l'altro sono fatti a pezzi, compreso Clemens (il medico della comunità, innamoratosi della donna) e così il negro Dillon, Golic, il governatore Andrews. La navicella dei soccorritori arriverà solo dopo una settimana, ma Ripley ha compreso ben presto che la "Compagnia" che tutto sovrasta e domina non pensa affatto di sopprimere i mostri, ma di utilizzarli per scopi scientifici. Nell'orrore della situazione, rinserrando la bestiaccia nel sottosuolo con la chiusura di alcune porte, la donna, aiutata dai superstiti compagni, riesce ad eliminare il mostro con una colata di piombo fuso accompagnata da cascate d'acqua. Per eliminare per sempre la sua prole, che ancora reca nel ventre, Ripley si uccide gettandosi nella fornace.




benvenuti a dublino, giovane capitale di respiro europeo, la citta` dei mille pub amati un tempo da joyce e beckett e dove gli u2 si fecero le ossa, ancora oggi fucina di talenti...

giunto ormai al capitolo decisivo della vita, il barone be`la wenckheim torna nel paese natio in una sperduta provincia ungherese. la sua e` una figura avvolta nel mistero: chi lo incrocia lo descrive come inverosimilmente pallido, magro e alto come un grattacielo, occhi neri, sguardo trasognato. a causa dei debiti di gioco e` fuggito da buenos aires, dove viveva in esilio, e non desidera altro che riunirsi al grande amore di gioventu`, la sua marietta o marika: lui la chiama marietta, ma per tutti gli altri e` marika. il viaggio del barone si intreccia con quello del professore, uno dei massimi esperti mondiali in muschi e licheni, che a sua volta si ritira dagli allori accademici per rinchiudersi in un selvatico eremitaggio e dedicarsi a faticosi esercizi di esenzione dal pensiero nelle immediate vicinanze della citta` di be`la wenckheim. il ritorno del barone, che nella tensione dell`attesa e` foriero di ricchezza per tutti, e` ammantato da un rincorrersi di voci e da un turbine di pettegolezzi; attraverso le pagine graffianti dei giornali scandalistici ci immergiamo nella realta` del mondo ungherese e nella condizione di precarieta` non solo economica in cui versa. ma cosa succede se il messia tanto atteso non porta con se` la salvazione ma anzi il giudizio universale? un romanzo visionario che racconta l`assurdita` del presente al ritmo di una marcia funebre.