
johannes urzidil era il giovane scrittore a cui spetto` il temibile compito di pronunciare alcune parole su kafka alla cerimonia che ebbe luogo a praga due settimane dopo la sua morte. egli disse allora che in kafka "l`altissima singolarita` umana generava la sua fortissima magia poetica". su tale "singolarita`" poche testimonianze ci illuminano come questo libro. anche perche` urzidil sa evocare, con la stessa precisione, la singolarita` dello sfondo su cui trascorre l`ombra di kafka: praga, la citta` nera e magica, che urzidil visse nel suo momento piu` glorioso, quando kafka era uno, e curiosamente non il piu` noto, fra i centoquaranta scrittori di lingua tedesca della citta`.

"guai a un mondo in cui le creature vanno dietro al proprio cuore" dice la madre del protagonista di questo romanzo, ed e` chiaro che il matrimonio cui destina suo figlio non sara` esattamente un gesto di ossequio nei confronti di una passione soverchiante. d`altronde, a szybusz, shetl galiziano votato al commercio e al culto della prosperita` economica, sarebbe stupefacente il contrario. poi pero` non si puo` pretendere che il marito si accenda di passione per la moglie, ne` che nelle sue passeggiate solitarie stia lontano dalla casa della donna di cui da sempre e` innamorato. ne` si puo` evitare che il primogenito nasca come avvolto da una pellicola di indifferenza.

l`autore ha inteso raccontare quell`anno facendone un bilancio. l`attenzione non e` pero` solo centrata sulla crisi comunista; con la crisi di suez infatti, nel 1956 entra in gioco anche la decolonizzazione. e` insomma un generale riassetto degli equilibri internazionali, che sancisce la definitiva perdita di ruolo e di potere dell`europa dinanzi alle due superpotenze. flores poi non manca di ricordare le ripercussioni che la crisi del mondo comunista (xx congresso, autunno polacco, rivoluzione ungherese) ebbe in italia, e di tracciare un quadro del nostro paese, che sentiva le prime avvisaglie del boom economico che di li` a poco l`avrebbe radicalmente trasformato.

"i racconti di tre sentieri per il lago... sono una delle grandi raccolte narrative del nostro secolo. senza saperlo e volerlo, la bachmann si allontano` un poco da se stessa: cancello` o sfumo` l`ossessione in cui aveva vissuto; e l`ultimo racconto, che da` il titolo alla raccolta italiana, e` in qualche modo una riconciliazione con la figura paterna e con l`austria materna, sebbene l`incontro e l`addio siano cosi` dolorosi" (pietro citati).



quando l`unita` linguistica latina si frantuma nella babele delle lingue europee nasce il sogno della lingua perfetta. un sogno che la cultura europea perseguira` tenacemente dal vi secolo dopo cristo a oggi, attraverso i piu` diversi codici e linguaggi: dalla matematica al computer, dalla magia all`astrologia, dall`esperanto ai moderni ibridi tra le diverse lingue. "ho visto pochi mesi fa a bruxelles, conclude eco, la pubblicita` di una pizza che puo` venire rapidamente consegnata a domicilio. il testo diceva: la plus speedy des pizzas. non e` forse un esempio di lingua perfetta, ma si potra` fare di meglio".
egeria la pellegrina, baudonivia la biografa, dhuoda la madre, rosvita la poetessa, trotula il medico, eloisa l`intellettuale, ildegarda la profetessa, caterina la mistica: otto ritratti biografici e letterari tanto piu` avvincenti perche` rappresentativi ciascuno di un diverso itinerario umano e sociale. mai come in questo volume e` stato messo in luce cosi` chiara il molteplice, enigmatico, affascinante volto della donna medievale. il medioevo, contrariamente a quanto si crede, fu la prima eta` storica in cui le donne raggiunsero un notevole grado di emancipazione sociale e culturale e cominciarono a porre le basi di quelle rivendicazioni di parita` e uguaglianza che sono ancora oggi oggetto di battaglie dall`esito tutt`altro che scontato.