
per ben due volte ha "dovuto sconfiggere e dirottare" il centrosinistra alle primarie. per due volte ha battuto la destra alle elezioni regionali in puglia. da bari a roma, nichi vendola lancia oggi la propria sfida per la guida del centrosinistra e per "tornare a vincere" nella prossima competizione elettorale e, soprattutto, nella cultura e nella coscienza del paese. "se ho vinto - dice - e` perche` la mia vita, la mia lingua, la mia storia, sono espressioni di una dimensione nuova, diversa della politica". estremista, passionale, gay, cattolico, popolare, il presidente della puglia chiama la sinistra e il centrosinistra a una sfida in campo aperto, quello delle primarie. una sfida che gli costa l`accusa di populismo, ma che e` invece inaggirabile proprio per ristabilire una "connessione sentimentale" tra la politica, la societa` e i soggetti che la popolano. perche` i partiti tradizionali "sono crepati", ed e` attraverso le primarie che per vendola si esce dalla paralisi e dalla ripetizione, ricostruendo il perimetro comune di una coalizione e le parole e le pratiche di "un`alternativa vincente". e tornando a mobilitare il desiderio di cambiamento.


per essere democratici oggi e` ancora necessario essere antifascisti? il riferimento alla resistenza e` tuttora determinante? e a quale resistenza ci si deve riferire? sono questi gli interrogativi ai quali l`autore intende rispondere con questo volume che ripercorre alcuni passaggi decisivi che dalla resistenza armata portano alla democrazia del 1945-47. un momento centrale della nostra memoria storica e della nostra identita` collettiva che si riflette inevitabilmente (da allora in poi) sul grado e sulla qualita` della legittimazione della repubblica.












il volume contiene fantasiose indicazioni su come truccarsi, costruire maschere ritagliando il cartone, modellando la gommapiuma e la cartapesta, e come travestirsi utilizzando tela, cartoncino e altro materiale. eta` di lettura: da 7 anni.

in questa quinta tappa del viaggio di louis ginzberg attraverso la tradizione ebraica, in margine alla bibbia, prosegue e si conclude l`epopea di mose`, tormentato e persino ritroso intermediario fra cielo e terra, ma anche audace condottiero in quel deserto fitto di insidie in cui i figli di israele errano (nel duplice senso del termine) per quaranta, lunghi anni. sono pagine ricche di eventi, in vertiginosa oscillazione tra vette e bassure: la montagna in cima alla quale il profeta parla con dio - e da lui riceve la legge - e il fondovalle dove gli ebrei attendono, divisi tra fervorosa attesa e cupo sconforto; la costruzione del tabernacolo e dell`arca santa, suggello del patto tra dio e il suo popolo, e la trasgressione in cui quest`ultimo puntualmente cade, come nell`emblematico episodio dell`adorazione del vitello d`oro. una dinamica fra meriti e colpe, castighi e retribuzioni scandita da un susseguirsi di immagini nitide, ora struggenti ora crudeli, fino al culmine lacerante della morte del protagonista. via via privato dal signore dell`ispirazione profetica e incapace ormai di comprendere le parole della legge, mose` cerca almeno di stornare da se` la tremenda condanna di non poter calpestare la terra promessa. invano: la potra` scorgere soltanto di lontano, dalla cima del monte in cui dio lo porta a morire, ma in quell`istante essa sara` tutta e solo per il suo sguardo.



un quadro nitido ed esauriente delle principali correnti della linguistica moderna e dei problemi fondamentali che ne hanno segnato lo sviluppo. dalle tappe ottocentesche del processo di formazione del metodo alla grande svolta saussuriana, ai linguisti del `900, fino al movimentato panorama della linguistica piu` recente: dalla fonologia allo strutturalismo, dalla tipologia alla semantica



nella messe di testi e corsi miranti a potenziare le abilita` strategiche nel marketing, nell`organizzazione, nella finanza aziendale, eccetera - i "fondamentali" del mestiere di manager sono troppo spesso trascurati. eppure e` li`, nel quotidiano, che si riconosce il manager capace. nel suo saper capire i collaboratori, nel gestire una riunione, nel prendere una decisione o nel diagnosticare le cause di un problema. e non sempre i problemi e le decisioni sono di portata strategica, anzi. quante volte avviene che ci si senta frustrati e impotenti, davanti a un fenomeno in apparenza marginale, ma che per quanto si cerchi di fronteggiarlo - sembra impermeabile a qualsiasi nostro tentativo? probabilmente non c`e` dirigente o quadro d`azienda che non si sia mai chiesto se, per caso, la propria efficacia non dipenda piu` dal proprio agire quotidiano, anziche` dai suoi grandi orientamenti strategici. "si fa presto a dire manager" vuole dare una risposta a un interrogativo che e` tanto diffuso, tra i manager stessi, quanto sottaciuto: come esser manager ogni giorno, tra telefonate, collaboratori che interrompono, problemi anche piccoli che vengono rovesciati sul tavolo del manager?

federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. la scuola e` finita, l`estate gli si apre davanti come la sua citta` abbagliante e misteriosa, palermo. mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a oxford, federico incontra "3p", il prof di religione: lo chiamano cosi` perche` il suo nome e` padre pino puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3p lancia al ragazzo l`invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. quando federico attraversa il passaggio a livello che separa brancaccio dal resto della citta`, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. la sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realta` totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. e l`intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il cacciatore, `u turco, madre natura, per i quali il solo comandamento da rispettare e` quello dettato da cosa nostra. ma sono anche le strade abitate da francesco, maria, dario, serena, toto` e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... con l`emozione del testimone e la potenza dello scrittore, alessandro d`avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e rida` vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.







donna dall`eccentricita` indomabile, leonora carrington fu una delle del surrealismo, dal quale pero` non smise mai di tenersi a debita distanza, anche negli anni in cui viveva con max ernst. i suoi quadri, enigmatici e beffardi, sono oggi celebrati e ricercati, ma non meno rivelatrice e` la sua opera in prosa - e in particolare questi racconti, nei quali gia` breton riconosceva un vertice dello (definizione che a lui risale). qui il lettore potra` incontrare per la prima volta le sue creature predilette, esseri dalla natura sempre mutevole e indecifrabile, oscillanti tra l`aria ingannevole della nursery - deposito di sogni e relitti infantili - e l`orrore puro. come nel racconto da cui prende il titolo la raccolta, dove una giovane debuttante, per evitare di partecipare al ballo organizzato dalla madre in suo onore, chiede a una iena il favore di sostituirla: con conseguenze feroci e esilaranti. tutti , su cui sentiamo aleggiare la risata rauca e affettuosamente crudele della carrington. per lei, cio` che per altri fu la scoperta della surrealta`, era la normalita` stessa - come constato` sin dall`infanzia passata in una magione goticheggiante, che si poteva trasformare facilmente in un`allucinazione.

nel quadro della produzione utopica moderna quest`opera di mercier (1740-1814) introduce una novita`: proietta nel tempo, cioe` nel futuro, quella societa` migliore che la tradizione aveva sempre proiettato nello spazio, in un paese o isola lontani. istituisce cosi` un esplicito rapporto tra il progetto utopico e il futuro come suo tempo di realizzazione. l`anno 2440 e` infatti quel futuro nel quale il processo storico, governato dal principio del progresso, realizzera` quella societa`, descritta attraverso l`espediente narrativo del sogno; o almeno fara` maturare le condizioni per la sua realizzazione.



dice al giovane miron l`amico staszek. e il 1? agosto 1944, e per le strade affollate di varsavia, da cinque anni sotto l`occupazione dell`esercito tedesco, la gente e` in subbuglio: si parla di soldati nazisti ammazzati, di , e le detonazioni dei pezzi d`artiglieria echeggiano ben presto piu` forti e vicine di quelle che gia` da qualche giorno provengono dal fronte, dove avanzano i sovietici. e l`inizio di una delle vicende piu` atroci e controverse della seconda guerra mondiale, che ancora oggi e` come una ferita aperta nella coscienza e nella memoria della polonia. organizzata dal movimento di resistenza nazionalista, l`insurrezione di varsavia, nata con finalita` antitedesche ma anche con un significato apertamente antisovietico, si rivelera` un catastrofico errore politico e militare: 25.000 insorti e 200.000 civili rimarranno uccisi, la citta` sara` letteralmente rasa al suolo, e molti dei reduci, bollati dalla propaganda stalinista come , scompariranno nei gulag. solo a distanza di oltre vent`anni miron bialoszewski riuscira` a scrivere di quella tragedia, che prima non e` stato in grado di raccontare se non . e, anche sulla pagina, il racconto e` un "parlato" concitato, frantumato ed erratico, in un libero flusso di ricordi: l`unica forma capace di testimoniare una verita` lontana da quella delle opposte propagande. e capace, nel percussivo alternarsi di immagini e suoni, odori e sapori, di costringere il lettore a un`immedesimazione assoluta.


platone, hitchcock, l`essere e il nulla, fichte, la fisica quantistica, la realta` delle finzioni, il nirvana, marx, freud, la plebe, la follia, il sesso... e soprattutto hegel e lacan, anzi, piu` precisamente, la riscrittura lacaniana della dialettica di hegel. "meno di niente", l`ultima fatica filosofica di slavoj zizek, e` un libro sterminato, che sembra voler parlare di "tutto quanto si trova sotto il cielo". ma e` anche un`opera destinata a far ricredere quanti considerano hegel come il filosofo del "sapere assoluto" che fagocita ogni cosa e la filosofia post-hegeliana (che spesso e` filosofia anti-hegeliana) come cio` che pone rimedio a questa follia idealista. perche` la nostra situazione e` identica a quella con cui doveva fare i conti hegel e, forse, l`unico modo che abbiamo oggi di prevenire la catastrofe, di fermare l`accelerazione capitalistica, animata da un`implacabile pulsione di morte, e` ripetere hegel. tuttavia, che cosa accadrebbe se per questa via approdassimo a una semplice, quanto sconvolgente, conclusione? "se c`e` qualcosa anziche` il nulla, cio` non avviene perche` la realta` ecceda il mero nulla, ma perche` la realta` e` meno di niente".

in la terapia ipnotica come processo michael d. yapko, terapeuta di fama internazionale, offre un nuovo quadro per l`utilizzo dell`ipnosi con i clienti. insegna infatti ad assumere una prospettiva piu` ampia in cui il focus della terapia e` costituito dai modelli piuttosto che dai sintomi individuali e offre ai terapeuti innumerevoli spunti per approfondire e comprendere il processo attraverso il quale le persone arrivano a soffrire di vari tipi di disagio emotivo.

marachella, la piu giovane tra tutti i membri dell?eccentrica famiglia swift, e diretta a parigi insieme alla sorella fenomena e allo zio maelstrom. tra swift e martinet, il ramo francese della famiglia, non corre buon sangue, marachella pero e stata invitata all?hotel martinet per indagare sulle opere del famoso artista pierrot che, una dopo l?altra, vengono rubate da un gruppo di bizzarri ladri acrobati. il labirintico edificio sembra nascondere moltissime stranezze: scale che portano in nessun posto, finestre che non corrispondono al numero di piani... ma tra giri lungo la senna e inaugurazioni di mostre, la ragazzina si trovera alle prese con molto di piu: il tuttofare dell?albergo che sparisce all?improvviso, messaggi segreti nascosti nei posti piu impensabili e perfino un omicidio! marachella e decisa a incastrare i colpevoli, ma attenzione: forse la realta non e quella che sembra... eta di lettura: da 11 anni.
