

lo scritto di jakobson e` molto piu` di una necrologia politicamente appassionata o poeticamente elevata: e` un tentativo, il primo, di considerazione letteraria globale di majakovskij. singolare saggio critico, in cui un modo sistematico di lettura, intrinseco a jakobson, si complica e si amplia non solo per la pur umana commozione dell`amico, ma piu` ancora per la ben umana penetrazione del testimone, di chi ha appartenuto, anche se in disparte e a distanza, alla "generazione che ha dissipato i suoi poeti". [...] majakovskij e` nella sua generazione, una generazione che e` storia, e solo dentro la realta` intensa e dilaniata di questa storia i significati simbolici di vita e di poesia di majakovskij si rendono decifrabili.








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prendendo le mosse dalle teorie reichiane, e integrando in esse una forma di massaggio creata dalla fisioterapista norvegese aadel bulow-hansen, gerda boyesen elaboro` il metodo di psicoterapia corporea chiamato `psicologia biodinamica`. questo metodo, che si e` subito diffuso in europa e in america, costituisce, insieme alla tecnica alexander, al rolfing, al metodo feldenkrais, uno dei pilastri di questo vasto e fertile campo di ricerca. nella psicologia biodinamica, il terapeuta suscita, grazie al massaggio, alla parola o al silenzio, uno stimolo interiore; in seguito, egli lascia emergere dalle profondita` del corpo il processo dinamico che provoca l`affiorare delle emozioni, che si evidenziano nelle appropriate reazioni fisiche e vegetative. secondo boyesen, nel corpo vi e` un processo che regola e armonizza le tensioni: la psicoperistalsi ne e` la manifestazione tipica e piu` accessibile, e la terapia si propone di favorirla. recuperando la circolazione bioenergetica e psicoperistaltica, l`individuo si sente felice, in armonia con l`universo e in contatto con la vita e la realta`.

in questo libro jacques-alain miller fa da guida al lettore che si accosta all`ultimo insegnamento di lacan. sicuramente il piu` arduo. il libro xxiii del seminario di lacan, intitolato "le sinthome" - antica grafia del termine sintomo - e infatti, come tutti gli ultimi seminari, completamente diverso dai precedenti. perche`? almeno per due motivi. primo: perche` lacan nell`ultimo periodo del suo insegnamento capovolge letteralmente la sua impostazione teorica sull`inconscio. mentre prima l`accento era posto sull`assioma che l`inconscio e` strutturato come un linguaggio, ora lacan mette l`accento sulla disgiunzione tra il senso e il reale, tra la verita` e il godimento. l`accento non e` quindi posto sul sistema significante, sul grande altro, sul linguaggio, ma sul godimento, che e` quel reale che si presenta clinicamente come impossibile da sopportare e logicamente come senza senso. addirittura il significante stesso non serve piu` alla comunicazione o al senso, ma si rivela essere al servizio del godimento, come prova l`opera di joyce, soprattutto "finnegans wake". inoltre questo seminario presenta in modo del tutto diverso la triade che aveva guidato lacan fin dagli inizi del suo insegnamento l`immaginario, il simbolico e il reale - e con cui aveva riorganizzato la teoria e l`esperienza della psicoanalisi.

la consultazione ha la specificita` di accogliere la sofferenza che costringe una persona a chiedere aiuto. per questo richiede preparazione, esperienza, conoscenze, oltre che un setting adeguato. e uno dei momenti piu` importanti del processo psicoanalitico perche` decide il destino di una domanda e del possibile attivarsi di una fiducia che motivi alla cura. l`ipotesi di ricerca che guida il tipo di consultazione prolungata proposto nel libro si basa sull`idea di permettere al paziente l`accesso a una prima significativa esperienza psicoanalitica che abbia un valore in se`, un suo ritmo aderente ai movimenti interiori, una sua compiutezza. questo modello di consultazione richiede di conseguenza un setting la cui durata, se pure limitata, non sia definita in anticipo, e dove la conclusione dipenda dal prodursi di nuovi collegamenti, punti di vista e significati che diano forma alla domanda portata. l`idea comune a tutti gli autori e` quindi quella di una consultazione che renda possibile una trasformazione iniziale nel paziente. si evidenzia in questo modo la differenza tra la diagnosi psicoanalitica e quella psichiatrica. la prima e` antinosografica, poiche` consiste in una conoscenza costruita attraverso l`incontro con il paziente, con il suo modo di reagire e con le sue risorse; il suo oggetto, a differenza della diagnosi psichiatrica, non e` la malattia ma la persona.

il se` non e` una struttura isolata, ma un sistema dinamico che fonda le proprie basi nelle relazioni interpersonali formate nella primissima infanzia tra il bambino e la sua principale figura di accudimento. insieme al suo volume gemello, "la regolazione degli affetti e la riparazione del se`", questo libro rappresenta la summa dell`ambizioso lavoro interdisciplinare del neuropsichiatra americano sulla neurobiologia dello sviluppo emotivo. partendo dalla teoria dell`attaccamento di bowlby, schore ha formulato una propria `teoria della regolazione`, che da bowlby prende le mosse ma acquista un nuovo spessore scientifico grazie all`incessante confronto empirico con discipline confinanti: neuroscienze, psichiatria, psicologia, biologia comportamentale, studi sociali, studi sul trauma, psicologia clinica. nella prima parte, dedicata alle neuroscienze dello sviluppo affettivo, schore illustra con dovizia di dati l`impatto positivo che hanno le prime comunicazioni affettive sull`organizzazione di un sistema di controllo nell`emisfero destro del cervello in formazione del bambino. nella seconda parte del volume, incentrata sulla neuropsichiatria dello sviluppo, l`autore esamina l`incidenza negativa che i traumi relazionali della prima infanzia possono avere sul percorso di sviluppo del cervello destro, generando predisposizioni a psicopatologie e disturbi di personalita`.


jeanne des anges, superiora delle orsoline di loudun, nel 1644 scrisse la sconcertante e inquietante storia della sua celeberrima possessione. "nell`inquieto corpo di una monaca ventisettenne un sabba di demoni. cinque anni di tentazioni infernali, di strazio spirituale, di autoflagellazioni devastanti, di orribili visioni..." (franco gianola).






in una edimburgo notturna e piena di voci, un uomo insegue il filo di una musica ascoltata per caso, e mai piu` ritrovata. quella musica porta alla coscienza l`azione che deve compiere, e che lo attrae e atterrisce al tempo stesso. il protagonista deve uccidere, questa e` la sua azione: dovra` individuare il luogo e la vittima, come fossero una necessita`, una chiamata... questa e` la trama dell`"orecchio assoluto", il primo dei sei racconti che compongono questa raccolta, esempio di quel tipo di affabulazione fatta di conoscenza e mistero, passione e intuizione.

una serie di racconti brevi, collocati in quell`indefinito territorio che per alcuni altro non e` che il "paese di alice munro". la maggior parte delle storie si svolgono in piccole citta` della regione dell`ontario; protagoniste sono per lo piu` donne: di tutte le eta`, anelanti passioni e bramose di liberta`. ma l`autrice racconta anche le ansie dell`adolescenza, i difficili rapporti fra genitori e figli, i diversi aspetti dell`amore, della malattia e della morte. racconti che in poche pagine condensano un`intera vita. una scrittrice che costruisce, utilizzando una prosa diretta e fintamente semplice, strutture narrative di grande profondita` e complessita`.

un "angelo custode" dagli inquietanti occhi verdi, la mozartiana regina della notte, un generale magnanimo e allegro, un musicista, aron, "salvatore" ingenuo: questi e altri inusuali personaggi fanno da sfondo alla storia di antonia sahler, giovane figlia di contadini della valle del reno che, costretta dalla miseria, emigra nella new york anni venti del proibizionismo e della crisi economica. sulla nave conosce balthasar, un giovane con cui condividera` esperienze distruttive e sentimenti, droga e fame. d`un tratto nella sua vita entra aron, musicista di belle speranze, che la introduce nello scintillante mondo della lirica.

ian gibson, irlandese di nascita, diventato cittadino spagnolo e attualmente residente a granada, e` uno dei massimi studiosi di federico garcia lorca, su cui ha pubblicato innumerevoli saggi e una monumentale biografia. questa monografia e` uno strumento conciso per conoscere l`opera del grande poeta spagnolo. le sue opere di poesia e di teatro sono tra le piu` alte espressioni della volonta` di esprimere fratellanza verso tutti i sofferenti e perseguitati; le radici della sua scrittura affondano in una sofferenza personale, nell`aver vissuto per lunghi anni sulla propria pelle la pena dell`emarginazione.

a tangeri, tra gli anni `70 e `90, cinque uomini della media borghesia si ritrovano ogni mattina al caffe` per commentare gli avvenimenti del mondo. a dire il vero, parlano piu` dei loro piccoli problemi che di quello che succede nel mondo. hanno in comune il fatto di aver amato la stessa donna, zina, una delle ragazze piu` belle della citta`. ciascuno di loro l`ha ferita, ne ha offeso la dignita`, magari senza saperlo. ed ecco che vent`anni dopo zina torna sulla scena. e` sempre bella, ma nessuno la riconosce perche` si presenta sotto diversi aspetti e in diversi corpi, per sedurre e per distruggere.











quando, in quale momento della sua storia, l`essere umano ha cominciato a percepire se stesso come un soggetto libero e capace di autodeterminarsi? quando ha acquisito la consapevolezza di essere l`autore delle proprie azioni? la cognizione della propria autonomia morale non e` un dato innato. per molto tempo gli esseri umani si sono sentiti in balia di forze esterne, superiori, incontrollabili e invincibili, a cominciare dalle forze della natura, spesso divinizzate. la conoscenza della propria liberta` e` infatti il risultato di una faticosa presa di coscienza, una fondamentale, lunga e difficile conquista del pensiero, che sta alla base e costituisce il presupposto di concetti etici e successivamente giuridici come "colpa" e "responsabilita`". ulisse e` uno dei personaggi la cui storia consente di seguire i passaggi di questa straordinaria "invenzione".

in una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. e nuda e coperta di sangue. a stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. quando, poche ore dopo, verra` ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identita` verra` finalmente alla luce: e` clara salvemini, prima figlia della piu` influente famiglia di costruttori locali. per tutti e` un suicidio. ma le cose sono davvero andate cosi? cosa legava clara agli affari di suo padre? e il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con michele, l`ombroso, il diverso, il ribelle - puo` aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell`azione, nicola lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.



stephen lewis, autore di fortunati libri per bambini, padre e marito felice, un giorno si reca al supermercato con sua figlia kate, e mentre e` intento a svuotare il carrello alla cassa si accorge di aver perso la bambina. rapita? uccisa? fuggita? ogni cosa intorno a lui da quel momento sembra precipitare. il vuoto doloroso che lascia la sparizione di kate da` il via a una serie di azioni e reazioni che porteranno stephen a rivedere tutta la sua vita. le sue tante certezze incrollabili si mostreranno deboli; abitudini e atteggiamenti mai messi in discussione riveleranno il loro lato piu` fastidioso. senza mai perdere di vista il suo protagonista, mcewan racconta il viaggio di un uomo messo di fronte all`inaccettabile, facendoci percepire la precarieta` e la fragilita` in cui viviamo, e nello stesso tempo restituendoci la nostra umana e indistruttibile speranza.

mario jime`nez, un giovane pescatore, decide di abbandonare il proprio lavoro per diventare il postino della isla negra, nella quale l`unica persona che riceve e invia corrispondenza e` il grande poeta pablo neruda. mario ammira neruda e vorrebbe che il poeta gli dedicasse un libro e che la loro relazione fosse qualcosa di piu` di un educato scambio di battute con mancia finale. quando il suo desiderio diventa realta`, tra i due nasce un`amicizia che conduce neruda a strane, e apparentemente poco poetiche, avventure. nel frattempo, il clima politico del cile di quegli anni fa precipitare gli eventi...






il progresso scientifico e tecnologico ha apportato molti vantaggi all`umanita`, ma ha prodotto conseguenze indesiderate che rischiano di sopraffarla. l`autore affronta le tre principali proposte (contrattualismo, teoria dei diritti e utilitarismo) che la filosofia morale avanza per impostare responsabilmente il problema per il presente e per il futuro.



la principessa bari e` una sciamana e appartiene al mito. nella leggenda coreana e` la settima figlia femmina che viene ripudiata dal re suo padre e gettata in un fiume: il nome bari significa, appunto, "abbandonata". ma, una volta adulta, sara` proprio la ragazza a salvare la famiglia i cui membri si sono ammalati di un morbo misterioso e, dopo un lungo viaggio, a trovare l`acqua della vita e a guarire i suoi famigliari. ma bari e` anche una giovane donna che fra la fine degli anni novanta e l`inizio del duemila, dalla corea del nord devastata dalla carestia dove i cadaveri scivolano nelle acque del fiume tuman e le strade sono piene di disperati alla ricerca di cibo, fugge prima in cina e poi a londra. anche lei come l`omonima principessa nasce in una famiglia di sole femmine, anche lei viene abbandonata dalla madre e salvata dalla nonna che la protegge e le da` il nome della leggendaria principessa. con la nonna instaura il legame affettivo piu importante e da lei eredita i poteri sciamanici, che l`aiuteranno ad affrontare il mondo. bari possiede infatti un dono: e` in grado di avere visioni del passato delle persone e di entrare in contatto con le anime dei morti. quando e` ormai adolescente, dopo la dispersione della sua famiglia e la morte di molti dei suoi membri, e` costretta a partire su una nave di clandestini alla volta dell`europa.

guicciardini deve aver messo a punto i suoi ricordi nell`arco di 18 anni (1512-1530), attraverso una laboriosa redazione fatta di ben quattro stesure. gli scritti, destinati al solo uso interno di famiglia, erano indirizzati in specie ai nipoti, in quanto sarebbero serviti ad acquisire norme di comportamento per ottenere successo nella vita politica, dando cosi` indicazioni di condotta politica e morale.

nella prefazione alla prima edizione di "kinder-und hausmdrchen" i fratelli grimm definiscono i loro testi "innocenti fiabe per la casa". difficile crederci vista la truculenza che spesso trabocca da questa raccolta: vendette, malefici, avvelenamenti, poteri occulti, boschi fitti in cui sembra impossibile ritrovare il sentiero perso, atmosfere oscure e tenebrose. eppure, in queste fiabe riunite e riviste dai due filologi tedeschi, la purezza e l`innocenza infantili sono sempre presenti in quel magico mondo popolato da streghe, gnomi, draghi, fate e diavoli, e si intrecciano con naturalezza agli episodi sinistri. la grande forza liberatoria delle fiabe dei grimm sta nell`immancabile e crudelissima punizione del "cattivo" e nella rivalsa dei deboli sugli oppressori: una giustizia rigida che non lascia sfumature tra bene e male e che ben rappresenta l`immaginario dissacrante dei grimm. "biancaneve", "cappuccetto rosso", "pollicino", "hansel e gretel", "cenerentola": sono solo alcune delle "fiabe popolari" elevate dai grimm a classici della letteratura.




un manuale per la conservazione dei centri storici aggiornato alle ultime tecniche e metodologie. lo studio, concentrato su un sito specifico, e` esemplare per tutte le aree a rischio sismico.






damian lobo e` disoccupato da mesi. ha un padre intellettuale che guarda solo programmi culturali, e una sorella cinese adottata. le ombre del passato e i fallimenti del presente l`hanno spinto a vivere in un mondo tutto suo: ha talmente bisogno di essere guardato da qualcuno che, invece di parlare con se stesso, immagina di dialogare con il presentatore di un reality di cui lui e` protagonista. un giorno, mentre curiosa in un mercatino dell`antiquariato, commette un furto. ma e` stato visto dalla vigilanza ed e` costretto a nascondersi all`interno di un grande - e misterioso - armadio. non fa in tempo a uscirne che il mobile viene impacchettato e portato a casa di lucia, che l`aveva appena acquistato. inizia cosi` per damian una nuova e fantasmatica vita all`interno dell`armadio che per lui si trasforma non solo in un perfetto nascondiglio, ma anche in un privilegiato punto d`osservazione - dall`ombra, appunto - da cui riuscire a scavare nei segreti piu` intimi di lucia e della sua famiglia. "dall`ombra" e` una satira feroce della societa` dello spettacolo, della televisione spazzatura e della narcisistica ossessione per mettersi in mostra, ma anche un`esplorazione delle zone d`ombra dell`animo umano: l`armadio, nelle pagine di millas, diventa l`archivio dei mostri infantili, ma anche figura dell`utero e dell`inconscio, dove il protagonista trova il proprio posto nel mondo a furia di dialogare con se stesso.




con la propensione all`ascolto, originariamente determinata da un difetto visivo, don marzio e` il prototipo di quei frequentatori di caffe` che sanno di questo e di quello, che raccolgono notizie dalla voce degli altri e dalle gazzette per farsene portavoce, senza la cura di controllarle e di verificarne la fondatezza, mescolando verita` e invenzione. nella bottega del caffe` si nasconde una vena scientifico-filosofica caratteristica del diciottesimo secolo e non manca quel doppio livello di lettura, quell`aspetto metateatrale che piu` volte si ritrova nel goldoni.











la gravidanza di trudy e` quasi a termine, ma l`evento si prospetta tutt`altro che lieto per il suo piccolo ospite. ad attenderlo nella grande casa di famiglia (e nel letto coniugale) non c`e` il legittimo marito di trudy e suo futuro padre, john cairncross, poeta povero e sconosciuto, innamorato della moglie e della civilta` delle parole, ma il fratello di lui, il ricco e becero agente immobiliare claude. dalla sua posizione ribaltata e cieca, il nascituro gode nondimeno di una prospettiva privilegiata sugli eventi in corso, ed e` lui a metterci a parte di una vicenda di lutto e di sospetto dagli echi assai familiari. certo, la scena non e` quella corrotta e claustrofobica del castello di elsinore. certo, i due cognati fedifraghi, trudy e lo zio claude, non hanno regni nordici cui aspirare. piuttosto a far gola ai due vogliosi amanti e` l`edificio georgiano su hamilton terrace, decrepito ma d`inestimabile valore, incautamente ereditato da john, i cui pavimenti luridi e la cui onnipresente immondizia prendono il posto del marcio in danimarca. ma amletico e` il crimine orrendo che il narratore vede (o meglio sente) arrivare, e amletico e` pure il suo inesauribile flusso di pensieri dubitanti, gli stessi che hanno inaugurato al mondo la danza della modernita`. se nel testo shakespeariano l`origliamento, l`atto di spiare e raccogliere informazioni rovistando i recessi e gli anditi del regno, e` spesso motore dell`azione, nel guscio l`udito e` il senso privilegiato per ragioni fisiologiche, e a essere rovistati a pochissima distanza dal capo dell`inorridito narratore sono spesso e volentieri i recessi e gli anditi del corpo materno. mentre all`orecchio non sempre affidabile del nostro eroe non-nato si dipana la tragica detective story, nella manciata di giorni che separano il suo dal suo protetto ancora, con il conforto di qualche buon vino giunto fino a lui dalle superbe degustazioni materne, e costantemente edotto sul mondo dai programmi radiof


tutto e` estremo nel lembo di terra piu` a ovest d`europa. anche le suggestioni e i grandi misteri. nell`isola di lewis, aspra e inospitale come le rocce nere che la intrappolano, su scogliere spazzate dal vento, tre omicidi sembrano affondare le loro radici in vecchie rivalita` e menzogne spietate. l`ispettore fin macleod e` scappato da ragazzo da quell`isola e dai suoi sanguinari, antichissimi rituali. ora, dopo aver perso un figlio, e` costretto a tornare, e a fare i conti con il suo passato.

Pieran Pr. 1990, UK.





uno scrittore vaga nella provincia argentina per scrivere una guida alle passioni argentine. la fuga diventa ricerca di se`, rilettura dei rapporti con i genitori. lungo il viaggio incappa in varie avventure e si imbatte in personaggi spassosi e inquietanti. l`ora senz`ombra del titolo (una citazione dall`aleph di borges) e` l`ora del sole a perpendicolo, dove la luce annulla tutte le ombre e vengono a galla le verita` profonde. in quell`ora qualcuno domanda al protagonista: "e lei lo sa dove sta andando?". la risposta e` oscuramente illuminante: "no. sono gia` stato dappertutto e non ne ho la minima idea".

ci sono ferite enormi, insanabili, e piccole lacerazioni nel tessuto del mondo come dentro di noi. ci sono gesti che curano e gesti che distruggono. ci sono storie che parlano da sole. sette grandi scrittori e sette grandi scrittrici festeggiano con un racconto i cinquant`anni di medici senza frontiere, che da sempre s`impegna a curare le ferite degli altri, ovunque si trovino. con l`acquisto di questo libro il lettore sosterra` la causa di msf: tutti gli autori hanno ceduto gratuitamente i loro racconti, la curatrice caterina bonvicini ha rinunciato al suo compenso e l`editore devolvera` l`utile del progetto. racconti di marco balzano, diego de silva, donatella di pietrantonio, marcello fois, helena janeczek, jhumpa lahiri, antonella lattanzi, melania g. mazzucco, rossella milone, marco missiroli, evelina santangelo, domenico starnone, sandro veronesi e hamid ziarati.
josef k. condannato a morte per una colpa inesistente e` vittima del suo tempo. sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". ma come sempre avviene nella prosa di kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. e allora tribunale e` il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di josef k. e` processo: non resta che attendere l`esecuzione di una condanna da altri pronunciata.


composto probabilmente tra il i e il ii secolo d.c. da un autore di cui non conosciamo altro che il nome, calliroe e` il piu` antico dei romanzi greci giunti integralmente fino a noi. la storia e` quella di una fanciulla di sovrumana bellezza, calliroe, e del suo sposo cherea. i due, perseguitati da una fortuna bizzarra e fantasiosa, rimangono divisi per quasi tutto lo svolgersi del libro, e affrontano peripezie tipiche del genere romanzesco: morti apparenti, guerre, naufragi, esecuzioni capitali mancate, mutamenti di identita` e svelamenti inattesi. tante avventure collocate in una geografia vastissima e mutevole, si chiudono con il ricongiungimento degli amanti.

. annalena tonelli, capelli al vento, sfreccia in bicicletta all`alba per le strade di forli`: corre dai bisognosi, dagli ultimi. lo fara` per tutta la vita. fino a fondare una missione in africa, a rinunciare a tutto, fino a venire uccisa perche` donna, bianca, senza un uomo a fianco, e senza paura. annalena benini la conosce da sempre questa storia, fa parte della sua famiglia. ma adesso qualcosa e` successo e quel nome identico al suo la insegue come una domanda, come un pungolo: puo` arrivare a capire tutto di quella donna cosi` estrema, libera, coraggiosa? c`e` un mistero che resta. un viaggio personalissimo e profondo dentro il cuore della forza femminile, tra dedizione e potere, grandezza e senso del limite, talento e vocazione. due donne con lo stesso nome, due vite lontanissime. annalena tonelli aspira all`assoluto, annalena benini davanti all`assoluto vacilla. come tutti noi. ma con sguardo disincantato, estremamente contemporaneo, si confronta con quella figura magnetica e schiva che incarna la fragilita` e la potenza di tutte le donne, e che di continuo le dice: e tu? da una polmonite anche un po` comica fino alla scelta piu` estrema: in entrambi i casi si tratta di scosse. annalena tonelli e` una ragazza degli anni sessanta col futuro in mano: bella, il pensiero affilato e veloce, la prima fra gli amici a ballare il twist, borse di studio a boston e new york, poi la laurea in giurisprudenza. ma a diciannove anni ha gia` incontrato la sua vocazione, . cosi` allena il suo corpo a dormire quattro ore per notte, a vivere di pochissimo, elimina per sempre la vanita` dalla sua vita. non vuole che nessuno si innamori di lei, perche` lei arde gia` di amore per gli ultimi della terra. e questo sentimento bruciante la spinge lontano da forli`, a colti

david, orfano di padre, vive una infanzia felice con la madre, ma questa poi si risposa con il signor murdstone, un uomo crudele che la porta alla tomba. privo di affetti, david sperimenta la dura scuola del maestro creakle. il patrigno gli impone un lavoro avvilente in un negozio di londra. disperato fugge a piedi a dover, dove una zia, betsey, accetta di occuparsi di lui. lo manda a canterbury, per educarlo, in casa del suo avvocato, padre di agnes, una dolce fanciulla. divenuto cronista parlamentare e conquistata anche fama letteraria, david sposa dora che pochi anni dopo muore. il giovane allora si accorge della dolce agnes che sposa, dopo aver salvato il futuro suocero dalle trame del suo amministratore.

i taccuini illustrati di un premio nobel. . da oltre dieci anni orhan pamuk scrive e disegna quotidianamente sui suoi taccuini. vi registra gli avvenimenti del giorno, annota le sue riflessioni sull`attualita`, si interroga sull`architettura dei suoi libri, dialoga con i personaggi... passano le settimane, i mesi, gli anni, e l`autore continua a riprendere, completare, riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco, dando vita a una straordinaria e lussureggiante composizione nella quale si intrecciano testi e disegni, che rivela qui per la prima volta ai suoi lettori. annota orhan pamuk nel 2019 tra i suoi appunti. e un consiglio per il suo nuovo progetto editoriale di pubblicare una selezione delle pagine dei taccuini su cui, da oltre dieci anni, scrive e disegna quotidianamente. ai fogli di questi piccoli quaderni personali l`autore affida il racconto degli avvenimenti della giornata, consegna le riflessioni piu` sincere su attualita` e politica, restituisce le emozioni e le sensazioni che il mondo offre con i suoi paesaggi, quando agli occhi si mostra . una notte insonne in preda alle preoccupazioni per l`allestimento del museo dell`innocenza, i soggiorni in india, le passeggiate in una istanbul familiare che e` pero` inesauribile fonte di meraviglia, l`insegnamento negli stati uniti, o ancora la fascinazione per l`italia. e poi lo sgomento nel leggere certe notizie che arrivano dalla turchia, le tensioni politiche, le minacce, il desiderio di esprimersi liberamente accompagnato dai timori sul destino della propr

. nel candore dello sguardo di elba il manicomio diventa un luogo buffo e terribile, come la vita, che viola ardone sa narrare nella sua ferocia e bellezza. dopo "il treno dei bambini" e "oliva denaro", "grande meraviglia" completa un`ideale trilogia del novecento. in questo romanzo di formazione, il legame di una ragazzina con l`uomo che decide di liberarla rivela il bisogno tutto umano di essere riconosciuti dall`altro, per sentire di esistere. elba ha il nome di un fiume del nord: e` stata sua madre a sceglierlo. prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realta` e` un manicomio. poi la madre e` scomparsa e a lei non e` rimasto che crescere, compilando il suo "diario dei malanni di mente", e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici colavolpe e lampadina, dell`infermiera gillette e di nana la cana. del suo universo, insomma, il solo che conosce. almeno finche` un giovane psichiatra, fausto meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, e` quel che prevede la legge basaglia, approvata pochi anni prima. il dottor meraviglia porta elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l`unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai e` stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternita`. con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, viola ardone racconta che l`amore degli altri non dipende mai solo da noi. e questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.

Futura Publishing, 1994, IT. Avete ascoltato la loro musica e collezionato i loro dischi, con questa pratica guida in formato Compact Disc che può essere comodamente affiancata ai CD musicali, è possibile scoprire tutti i segreti delle vostre rockstar preferite. Completamente illustrato con 75 fotografie d'archivio a colori e in bianco e nero, il libro curato da Alan Clayson contempla la storia, i personaggi, le leggende e i CD da non perdere del rock analizzando le carriere di oltre 100 artisti tra cui The Beatles, Chuck Berry, The Byrds, The Doors, Bob Dylan, The Eagles, Grateful Dead, Jimi Hendrix, Guns N' Roses, Pink Floyd, Elvis Presley, The Rolling Stones, Roxy Music e Sex Pistols.


e da tutta la vita che matteo lesables accompagna in giro per il mondo statue, sarcofagi, papiri. per il suo ultimo incarico scorta la sfinge - un "blocco di sabbia tenuto insieme dal tempo" - fino a shanghai, la citta che piu di ogni altra abita nel futuro. li, tra grattacieli e profezie, l?incontro con una donna gli fara capire davvero quello che ha perso quando ha scelto di restare fedele a se stesso. "in cina c?e un proverbio per rimproverare chi non conosce il valore di quello che gli passa sotto gli occhi: comprare un cofanetto e dare indietro le perle. io e una vita che compro cofanetti per dare indietro le perle". nel corso della sua lunga carriera, matteo lesables ha trasportato per le mostre e i musei di tutto il mondo sarcofagi, gioielli, statue, papiri, persino intere tombe, bighellonando solitario per camere d?albergo e serate di gala. questo viaggio in cui accompagna in cina l?antichissima sfinge, fiore all?occhiello del museo di torino, e l?ultimo incarico delicato prima di avviarsi verso il congedo. ma una settimana a quelle latitudini e piu rivelatoria e pericolosa di una vita intera: nel formicaio di shanghai, lesables incontra una donna. qualcosa, nello sguardo, nel corpo e nei movimenti di qi - "un?aria di malizia negli occhi che mi fa sospettare una certa dose di mistificazione anche nei discorsi piu sinceri" - lo riporta al passato, a rimpianti e tenerezze che credeva di aver insabbiato per sempre. in particolare la presenza di quella donna gliene ricorda un?altra, sara: l?amore perduto per orgoglio, o per poco coraggio, o perche a volte proprio non si ha la stoffa per essere felici. insieme a qi berra piu di un bicchiere di vino, osservera un uragano abbattersi sulla citta dalla finestra del suo hotel, nuotera tra le antiche rovine della grande muraglia sommersa e - suo malgrado - si trovera al centro di un intrigo eco-terrorista. quest?ultima trasferta, per lesables, sara l?occasione per spingere un po? piu lontano la solitudine a cui si e co

queste lezioni - qui pubblicate in italiano per la prima volta sulla base degli appunti di alice ambrose e margaret macdonald - sono essenziali per comprendere l?evoluzione delle idee di wittgenstein, in particolare la lenta transizione dalla visione logicizzante del linguaggio che permeava il tractatus a quella pragmatico-antropologica che dominera le ricerche filosofiche. la vivida testimonianza del suo pensiero in divenire, tuttavia, non esaurisce i motivi d?interesse di queste pagine, che ci offrono anche un punto di vista privilegiato su temi cruciali - e ancora oggi controversi - della filosofia del linguaggio novecentesca, come la critica dell?identificazione del significato di un?espressione linguistica con il suo riferimento, o il riconoscimento della dimensione intrinsecamente normativa della nozione di significato. perno attorno al quale ruotano tutte le minuziose discussioni di wittgenstein sono le sue convinzioni metafilosofiche: la concezione dell?origine e della natura dei problemi della filosofia, ricondotta alle confusioni che il linguaggio stesso genera; e l?individuazione degli obiettivi appropriati e dei metodi dell?analisi filosofica, radicalmente contrapposti a quelli delle scienze. scopo della "buona" filosofia, ribadisce wittgenstein ancora una volta, e infatti la chiarificazione dei pensieri - condizione necessaria non tanto per risolvere i tormentosi problemi della filosofia, quanto, piu semplicemente, per dissolverli.

"ho sedici anni, sono immortale, ho un amore, e non c?e mare che possa resistere alle mie bracciate, alle mie astuzie". esistono molti modi per guardarsi indietro e raccontare cosa si e stati. ernesto franco ne ha messo a punto uno tutto suo, per lampi, travestimenti, epifanie. il narratore di queste pagine ha mille forme e mille voci, a volte sparisce e a volte occupa l?intera scena: ora e un bambino travestito da corsaro nero, ora il padre che gioca a batman con il figlio; ora e marito, ora amante, ora ragazzo e militante negli anni settanta. e poi ladro, dottore, cecchino, editore, rivoluzionario russo, killer serale di topi... attraverso questa girandola di personaggi, ernesto franco ci racconta tutte le persone che siamo se ci osserviamo da vicino, fondendo vita immaginata e vita vissuta in un bricolage mitico, letterario ed emozionante. questo singolare autoritratto di fantasia e una scommessa narrativa che sfida l?esperienza individuale per farsi letteratura, trascendendo cio che esiste di piu intimo e personale, cioe il racconto della propria vita, per rivolgersi proprio a tutti. alla base di "sono stato" c?e l?intuizione di interrogare e ripercorrere, senza remore ne pudore, i molti volti e le molte fisionomie della persona con cui l?autore ha intrattenuto negli anni la frequentazione piu duratura: se stesso. e cosi i frammenti di un?esistenza riaffiorano e sfilano davanti ai nostri occhi in un elenco toccante di ricordi, di evanescenze sognate e di istanti vagheggiati. su questo palcoscenico dell?immaginazione la memoria gioca a nascondino con la letteratura, tra seminari lacaniani e pomeriggi d?amore, pranzi di natale a base di hashish e scuole di recitazione, componendo un ritratto mobile e intenso di uno scrittore, di un editore, di un uomo, a cui il destino ha consegnato la qualita rara di saper tenere insieme grazia e passione. ernesto franco ha convocato le moltitudini - anche quelle letterarie - che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, tr

da quando jhumpa lahiri si e trasferita a roma per imparare meglio l?italiano, nel 2012, la domanda "perche l?italiano?" le e stata rivolta con insistenza, e ancor di piu dopo che in questa lingua ha cominciato anche a scrivere. "per amore" e la prima risposta, la piu istintiva ma non meno vera. e come ogni amore, questo ha finito per trasformarla. da autrice e diventata anche traduttrice, dei propri testi e di quelli altrui. una metamorfosi personale che infonde grande lucidita e sentimento alle sue riflessioni sulle lingue e su quella preziosa attivita del pensiero che consente di passare dall?una all?altra, creando nuovi innesti e prospettive. fin da bambina, da quando le e venuto il dubbio su quale lingua usare in un biglietto per la festa della mamma - l?inglese imparato a scuola o il materno bengali? -, jhumpa lahiri si e posta problemi di traduzione. cosi, quando ha affrontato il rischio di tradurre le proprie parole e quelle degli altri, ha sperimentato quella particolare forma di riconoscimento di se che spesso chiamiamo destino. ma il destino ha i suoi snodi, e un percorso fatto di incontri fortuiti, scelte e occasioni. in questo caso, e un avvincente percorso intellettuale, una ricerca senza fine il cui racconto conferisce un andamento narrativo a questa intensa raccolta di saggi sulla traduzione e l?autotraduzione. nei tredici testi che compongono il libro, di cui quattro nati in italiano e nove in inglese, gli incontri sono fecondi e numerosi: in primis, quello con la lingua italiana, per amore della quale jhumpa lahiri ha scelto di vivere meta della sua vita a roma, e da cui tutto ha avuto inizio; poi quello con i romanzi di domenico starnone che l?autrice ha tradotto in inglese ("lacci", "scherzetto", "confidenza"), un?esperienza nuova ed emozionante; quello con le lettere dal carcere di antonio gramsci, un potente antidoto al confinamento della pandemia; e infine l?incontro di una vita, in un?altra lingua ancora, quello con il grande poema ovidiano,