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per vico il fulmine e il susseguente tuono agiscono come catalizzatori del pensiero umano: l`evento terrificante induce i "bestioni" ad alzar gli occhi al cielo, ad ingraziarsi la ignota creatura irata ma, sostanzialmente, a cominciare ad emettere ipotesi sul loro destino, quaggiu`. per walt disney il fulmine e` un delizioso giocattolo igneo lanciato, in un giorno estivo, a sconquassare una festa di centauri azzurri e far correre a gambe levate un bacco perfettamente ebbro. per il composto e compassionevole pittore sablet il fulmine che si articola in segmenti rettilinei dietro la piramide cestia e` un attrezzo scenico razionalizzante e classicamente funebre. per turner quello che si abbatte con fragore abbacinato entro il cerchio magico di stonehenge e` un chiaro segno della tragica instabilita` della storia umana. per hokusai il fulmine che si snoda dietro le spalle indifferenti del signor fuji e` un drago millenario e sostanzialmente benevolo. per paolo uccello e` un fuso di fuoco che si infila dentro un albero incenerendolo assieme al punto di fuga. per, per, per... questo "scherzo fulmineo" altro non e`, e non pretende di essere che uno "scherzo" appunto. una serie di partite a scacchi, non tutte vinte, con questa luce istantanea, elettrica o solforosa, apportatrice di morte o solo di un delizioso senso di protezione se goduto al sicuro, nel proprio letto: in attesa del prossimo scroscio di pioggia contro i vetri della finestra. e del tuono che non si fara` attendere troppo a lungo.

"martin heidegger ha lasciato la terra il 26 maggio 1976. alcuni giorni dopo la sua morte, ho incominciato a scrivere l`oblio dell`aria. volevo, dovevo rendere omaggio al filosofo per la luce che mi ha trasmesso senza nessun obbligo, tranne quello del pensare. salvaguardare un cammino richiede proseguirne l`apertura, non ripeterne l`apertura verso una fine gia` raggiunta. meditando sull`essere, ho scoperto che la sua custodia esige uno sdoppiamento. l`uomo, solo, non puo` essere il guardiano dell`essere, in quanto la sua vigilanza suppone un certo dominio della natura e del linguaggio che paralizza il lasciar-vivere. inoltre l`essere viene allora pensato come memoria e cultura della vita che hanno gia` nientificato la sua linfa, la sua crescita."

"ricevi dunque in un solo libro quattro specie di cose: composizioni allusive, poetiche, allegoriche; emblemi nel venereo rame incisi e di venerata grazia adorni; verita chimiche secretissime che l?intelligenza tua sondera; infine musiche delle piu rare: fa buon uso di cio che t?e qui dato". cosi michael maier, uno dei piu significativi "operatori" ermetici dell?epoca rosicruciana, medico, filosofo e musicista presenta la sua "atalanta fugiens". e l?accorto lettore si rendera conto, col solo sfogliarlo, di come l?atalanta si configuri quale testo di "traduzione" alchemica tutto teso a formulare, nella sua ampiezza, e per il suo invito ad una prima decifrazione estetica, un?opera di estremo equilibrio barocco. questo perche in maier il gusto ed il brivido spirituale della conoscenza ermetica si sposano felicemente ad una volonta ermeneutica che compara, giustapponendo, varie formule espressive. e saranno l?epigramma, l?incisione, la fuga musicale, i vari possibili gradini d?intendimento della "crisopeia". gli epigrammi, ma soprattutto i discorsi che chiosandoli li accompagnano, sono tutti "ambientati", secondo la tendenza propria dell?epoca, a collegare il mito all?alchimia e, con essa, spiegarlo svelandolo, maier disincantato lettore di miti, ne intravede il possibile, per lui certo, velame alchemico e ne propone, aprendo la strada ai futuri pernety, l?ampia qualita e disponibilita analogica; facendo della mitologia greca una "metafora in divenire" che permetta una decifrazione reciproca alle tappe dell?"opera alchemica". le incisioni, gli emblemi, opera di merian, forse il massimo, il piu noto senz?altro tra gli incisori alchemici, portano spessore immaginativo, ottico, al "sogno" della comprensione ermetica, operando con un modello iconologico d?indole, piu che di data, barocca. si tratta d?incisioni che, com?e d?uso nell?epoca, offrono una solida fedelta al dettato dell?epigramma, traducendo obbedientemente in immagini, fotografando per cosi dire, la velata lette

nel profondo sud degli stati uniti, tra i ruggenti anni venti e gli anni desolati della grande depressione, una strana coppia percorre le strade assolate del mississippi e dell`arkansas su una ford a due porte. lui e` il rappresentante di una ditta di amido per il bucato. lei e` sua moglie. si sono conosciuti giovanissimi, si sono sposati, si amano e hanno deciso di viaggiare insieme per non doversi separare. e cosi`, per una ventina d`anni, passeranno da un grossista all`altro, da un albergo all`altro, da un ristorante all`altro (festeggiando ogni tanto con qualche bevuta, alla faccia del proibizionismo), felici di una vita che non potrebbe essere migliore. l`imprevista gravidanza della moglie cambia tutto. l`arrivo di un figlio inatteso separa inevitabilmente quella coppia cosi` unita, costringendo l`uno a un pesante lavoro solitario, l`altra a una vita stanziale in citta`. ma quel figlio, peraltro graditissimo e accolto con immensa gioia da entrambi i genitori, non e` un ragazzo qualunque, e nel corso degli anni si affermera` come importante scrittore americano contemporaneo: l`autore di questo libro, richard ford.

un gatto tigrato incontra una lucertola. "ciao coccodrillo," gli dice. "sono la misteriosa tigre della giungla. ti va di giocare con me?" un libro umoristico giocato sul filo del paradosso, in cui i piccoli si riconosceranno divertendosi. una bella, e buffa, storia che sa catturare l`attenzione e sigillare l`amicizia fra il bambino e il libro. eta` di lettura: da 3 anni.

asinello ritornello e un grande musicista, conosce tutti gli strumenti musicali. ma il suono della sua tromba assomiglia a un clacson, quando batte sul tamburo fa un gran fracasso e se suona la chitarra ogni corda frigge. ma allora cosa sa suonare asinello ritornello? una nuova collana piena di suoni, rumori e onomatopee, per fare le prime esplorazioni fuori dall?ambiente domestico. una storia che si puo leggere a due voci per assecondare la curiosita del bambino nella sua ricerca sonora e favorire il "baby talk", quel linguaggio universale con cui l?adulto si rivolge al neonato, creando un ponte linguistico che stimola il desiderio di comunicare. eta di lettura: da 2 anni.

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