


a partire dalla meta` del trecento i cantari costituirono una sorta di "poesia per tutti", che trionfava, codificata nella forma dell`ottava rima, sulle piazze dei comuni italiani. questa narrativa breve conosce un ampio spettro di possibilita` (epico-cavalleresche storiche, rnitologiche, agiografiche, novellistiche), ma il filone fiabesco e leggendario resta pur sempre il piu` antico e il piu` tipico. i cantari fiabeschi arturiani, per lo piu` irrelati rispetto ai grandi romanzi della "matie`re de bretagne", appaiono saldamente legati ad un luogo (la corte di artu`), alle sue convenzioni (grandi assemblee, richiesta di soccorso,vanti, inchieste..) e alle sue situazioni topiche (impegno di vendetta, duelli per conquistare una dama, fanciulle a rischio di subire violenza, castelli incantati, giganti..). i testi che qui si presentano editi criticamente, sottratti alle occasionali e antiquate edizioni dove erano disperdi - carduino, il falso scudo, astore e morgana, lasancis, galasso dalla scura valle - acquistano forza e significato proprio dal fatto di essere raccolti cosi` da sottolineare alcuni elementi comuni. essi rivelano una sorta di narrativa "sommersa", quella delle piazze, cara agli artigiani piu` o meno alfabetizzati, ma nota e ascoltata anche da meno sprovveduti personaggi, siano l`autore della tavola ritonda o il frate evangelista fossa traduttore di seneca e di` virgilio o il conte matteo maria boiardo.

l`opera da cui questo testo trae i fondamenti, ovvero "l`arte della guerra", e` il maggiore testo di carattere militare della cina antica, nonche` uno dei classici cinesi di maggiore influenza e piu` diffusi nel mondo. il suo pensiero strategico e filosofico, gia` ampiamente utilizzato nei settori politico ed economico, e` ora divenuto anche punto di partenza per una interpretazione della medicina tradizionale applicata sia alla vita militare sia a quella civile.

l`auore svela, con un linguaggio adatto al moderno praticante, gli antichi segreti del taiji quan (la misteriosa arte marziale e disciplina di sviluppo spirituale), custoditi gelosamente per secoli da intere generazioni di maestri e praticanti. gli insegnamenti contenuti in questo libro non sono frutto di traduzione o rielaborazione di testi antichi o moderni, ma d`esperienza diretta con la piu` autentica tradizione marziale dei maestri cinesi. il materiale fotografico e l`apparato di disegni chiariscono le spiegazioni teoriche esposte. e un testo utile al praticante di qualsiasi arte marziale o via di ricerca interiore perche`, come dimostra l`autore, sono piu` le cose che accomunano le differenti "vie" che non quelle che le dividono.

le dieci grandi tragedie: filippo, antigone, agamennone, oreste, ottavia, merope, maria stuarda, saul, mirra, bruto secondo. nel saggio di introduzione il curatore fa la storia della produzione teatrale drammatica prima di alfieri, e come alfieri sia stato portatore di uno stile e di un contenuto nuovi: l`uno inteso come declamazione e l`altro che vede nel tiranno non gia` il dominatore, ma il vinto fra i vinti. secondo dei due tomi.






