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il libro e` diviso in tre grandi capitoli: il primo, "l`epistemologia delle passioni", presenta l`insieme degli strumenti dell`analisi semiotica delle passioni elaborati negli ultimi anni a livello di sintassi narrativa di superficie, accanto alla proposta di soluzione per alcuni punti che si erano rivelati critici al riesame metodologico delle possibilita` di confronto e di rapporto con l`ambito filosofico e psicologico. gli altri due, dedicati rispettivamente allo studio dell`avarizia e della gelosia, mettono in scena l`attitudine di rapporto ai testi di una cultura sostenuto da greimas, per il quale e` proprio nei testi che bisogna interrogare, disimplicare e riconfigurare la teoria.

"perche`, signore, hai taciuto? perche` hai potuto tollerare tutto questo? non permettere mai piu` una cosa simile" (dal discorso di benedetto xvi in occasione della visita al campo di sterminio di auschwitz).

storicamente, e` sempre stata l`arte a raccontare l`identita` dell`italia: monumenti, palazzi, piazze, chiese e pale d`altare hanno contribuito a definire l`immagine del bel paese, creando un territorio unico al mondo. nel xx secolo, pero`, il circolo virtuoso si e` spezzato e dal secondo dopoguerra il paese ha smesso di credere nell`arte come veicolo di identita`. puo` l`italia del terzo millennio permettersi questa rinuncia? o e` invece auspicabile che si riattivi quel processo, interrotto ormai da settant`anni? ludovico pratesi, insieme a simone ciglia e chiara pirozzi, tenta di rispondere a queste domande ripercorrendo l`arte italiana dal trecento al novecento per esaminare il valore identitario di alcuni grandi capolavori, dagli affreschi dei lorenzetti nel palazzo pubblico di siena al vittoriano. l`analisi si sposta quindi sull`arte del ventennio fascista, per poi concentrarsi sui due movimenti artistici italiani di maggiore rilevanza internazionale nel secondo novecento, l`arte povera e la transavanguardia. arte come identita` e` un incoraggiamento ad affrontare il futuro con sguardo sereno e lungimirante.

per la stesura di queste pagine il metodo adottato e` stato quello della trascrizione integrale delle testimonianze raccolte col magnetofono dalla viva voce della gente canavesana. pertanto in esse e` racchiuso il pensiero degli intervistati, cosi` come si puo` cogliere nelle pacate chiacchierate condotte nel clima disteso di un incontro amichevole, piuttosto che durante una intervista formale. racconti, fatti, date, nomi e soprannomi, situazioni e condizioni ambientali emergono dalla memoria dei nostri collaboratori, per formare un quadro necessariamente soggettivo, ma non per questo meno vero, della realta` del tempo trascorso. anzi, dato che gli argomenti, forse perche` di "umile origine popolare", non sono quasi mai stati considerati degni di comparire nelle "storie ufficiali" dei vari paesi, queste testimonianze costituiscono l`unico riferimento per risalire all`origine della nostra stessa cultura. ed ecco "becana", esposizione antologica dedicata alla "vita", prima ancora che alla cultura della gente canavesana, che ci ha fatto guadagnare la pole position nella corsa alla scoperta e alla valorizzazione delle nostre radici.

i piu` bei panorami della ville lumie`re in fotografie che si aprono fino a due metri di lunghezza.

"la consolazione della filosofia" e` un`opera in prosa e in versi composta dal filosofo severino boezio durante la prigionia, fra il 523 e il 525. la filosofia appare all`autore e lo invita a riflettere sulla vera felicita`, senza farsi ingannare dai rovesci della fortuna. l`opera e` una sintesi di temi della filosofia antica, riprende platone e aristotele, ma anche il pensiero degli stoici e i neoplatonici, e li armonizza con la riflessione di agostino e con suggestivi richiami biblici. la filosofia dimostra che gli uomini cattivi sono in realta` dei perdenti rispetto a chi segue la virtu`: il male e` assenza di bene e non-essere, e il saggio si assimila alla divinita`, partecipando alla natura del bene. l`eternita` divina e` , in cui tutti gli eventi contingenti, previsti in un`unica , non sono predeterminati da dio. quest`affascinante riflessione di un condannato a morte, capace di trascendere il contingente e di tenere fisso lo sguardo sull`eterno, avra` un grande successo nel medioevo e influenzera` profondamente dante. il presente volume propone una nuova traduzione condotta sull`edizione critica del 2005.

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