
"la prima fase potremmo chiamarla fede emotiva. la seconda potremmo chiamarla fede metafisica. la terza, disillusione assoluta. la quarta, comprensione estetica". difficile immaginare che queste parole siano state pronunciate nel 1924 sul piccolo palco di un albergo newyorkese, dove ad assistere powys nella sua orazione c`era una celebre attrice di vaudeville. ma con powys l`immaginazione corrente e` sempre destinata a rimanere in difetto.

il libro raccoglie, nella prima traduzione italiana, un ampio fascio di schizzi, glosse, critiche letterarie, cronache, racconti e ritratti. in ognuno di questi scritti polgar, che era giornalista e critico teatrale, sa innalzare il feuilleton a dignita` letteraria e portare a perfezione quella "piccola forma" per la quale, recensendo la quotidiana "commedia della vita" in succosi estratti e profumate essenze, si e` guadagnato l`ammirazione di scrittori come broch, banjamin, musil, roth, kafka, tucholsky e molti altri.


il libro offre un`intrepretazione dell`evoluzione del comportamento amoroso dal cinquecento ad oggi. l`analisi, per il suo impianto storico e per il numero e la qualita` dei testi letterari presi in esame, si distingue nettamente dalle indagini meramente sociologiche e arricchisce la conoscenza di quella "normalissima improbabilita`" che e` l`amore. niklas luhmann (1927-1998) ha insegnato sociologia all`universita` di bielefeld ed e` considerato uno degli studiosi piu` importanti della disciplina.

con i suoi 356 milioni di aderenti, il buddhismo costituisce, dopo il cristianesimo e l`islam, la terza grande religione universale. diffuso in tutto il sud-est asiatico, a partire dalla seconda meta` dell`ottocento si e` progressivamente diffuso anche in occidente, ponendosi come un`alternativa religiosa, oltre che filosofica ed etica, al cristianesimo. nella sua storia millenaria, il messaggio del buddha ha conosciuto continue reinterpretazioni, portando alla formazione di buddhismi diversi come quello tibetano, quello cinese, quello giapponese, uniti pero` dal comune anelito alla fedelta` nei confronti del messaggio originario del buddha. i vari saggi che compongono il volume ripercorrono le tappe principali di questa storia: dalla presentazione dell`ambiente storico-religioso indiano in cui sorse la via di liberazione sperimentata dal buddha all`illuminante capitolo finale sul buddhismo in occidente, che aiuta a comprendere le ragioni profonde del suo attuale successo.



"questo libro racconta di una battaglia che ha cambiato la storia del mondo ma non e` famosa come waterloo o stalingrado: anzi, molti non l`hanno mai sentita nominare. eppure secondo qualcuno segno` addirittura la fine dell`antichita` e l`inizio del medioevo, perche` mise in moto la catena di eventi che piu` di un secolo dopo avrebbe portato alla caduta dell`impero romano d`occidente. parleremo di antichita` e medioevo, di romani e barbari, di un mondo multietnico e di un impero in trasformazione e di molte altre cose ancora. ma il cuore del nostro racconto sara` quel che accadde li`, ad adrianopoli, nei balcani, in un lungo pomeriggio d`estate."


mai come in quest`ultimo ventennio l`archeologia storica ha subito evoluzioni e cambiamenti strutturali tanto profondi. nel corso dell`ottocento e del novecento si e` andata consolidando, soprattutto nell`europa centro-settentrionale, una simmetrica tradizionale che ha allargato al medioevo il raggio di interesse. il volume, che non si presenta come manuale ma con una sua organica e ordinata articolazione, vuole dare un`immagine della complessita` delle tematiche dell`archeologia contemporanea, organizzato per voci e aggiornato che tiene conto dell`evoluzione e dei profondi cambiamenti strutturali che l`archeologia storica ha conosciuto negli ultimi decenni.



jullien insegna all`universita` di paris-viii e si occupa dello studio del pensiero e dell`estetica della cina classica in una prospettiva interculturale. in questo volume analizza l`i ching, il libro-non libro servito da testo fondamentale per tutta una civilta`, come strumento, mettendo a frutto il commento agli stessi ching di uno dei grandi pensatori cinesi del xvii secolo, wang fuzhi.


da archeologo, carlo pavolini fa parlare - anche grazie a un ampio corredo di immagini - le testimonianze tangibili, gli oggetti, che gli scavi di ostia hanno riportato alia luce in quantita` enormi. strumenti della sua ricostruzione sono dunque le vestigia urbane (case, strade, luoghi di culto e di spettacolo, sedi di riunione, officine, depositi, tombe); le epigrafi, per le loro insostituibili notizie sulle istituzioni, l`economia, le associazioni professionali e la vita privata degli abitanti; gli strumenti di lavoro, le suppellettili domestiche, la ceramica, le scene di vita quotidiana riprodotte in mosaici, pitture o rilievi.