
le voci dei bambini sopravvissuti al genocidio armeno raccontano storie di una tragedia dimenticata, la prima di un secolo attraversato da una lunga scia di atrocita`. "il variopinto tessuto dei ricordi", scrive antonia arsian nella sua prefazione, e` quello di chi all`epoca era soltanto un bambino. i protagonisti della memoria ritrovata sono i fanciulli le cui straziate verita` riaffiorano nelle faticose, dolenti confessioni dei vecchi che - piu` di sessant`anni dopo - finalmente raccontano la storia della loro sopravvivenza, usando le parole spezzate e la terribile solitudine della loro infanzia martoriata". orrori e violenze si mescolano a sapori, luoghi, culture e tradizioni radicate da secoli e che l`irrompere della tragedia ha cancellato improvvisamente. il ricordo dei sopravvissuti, lucido e spietato, aiuta a ricostruire il volto di una civilta`, lontana e magica, perduta per sempre. le storie dei bambini scampati conducono per mano il lettore in un mondo dove il confine tra giusti e malvagi riserva qualche sorpresa: "se non vi fossero stati dei turchi buoni non sarebbe sopravvissuto nessun armeno". tema oggi essenziale per "riconoscere il bene come si cerca di riconoscere il male, riportando alla luce i giusti, coloro che non guardarono altrove, coloro che salvando almeno una vita, un documento, un`informazione contribuirono a impedire la totale distruzione della civilta` di questo popolo oppresso e dimenticato".

"la memoria, rivale in questo dei sogni, per arricchire luoghi che ci sono cari" scrive in questo libro alberto vigevani. non bisogna credere che sia questa una giustificazione per essersi troppo abbandonato alla fantasia o alla visione in questi itinerari sul filo dei ricordi. al contrario la precisione minuziosa e` la cifra di queste rappresentazioni della milano com`era, subito dopo la prima guerra mondiale, sorprendentemente ancora contigua alla grassa campagna padana, tutta estroversa nelle strade in cui si ricama la rete dei rapporti commerciali e umani, brulicante dell`attivismo di piccoli mestieri artigianali, con i cartelloni pubblicitari capaci ancora di suggestionare fantasie infantili, e soprattutto irrorata dalle vene dei navigli non ancora sotterrati su cui ricadono e pescano le vegetazioni dai muri di cinta delle case patrizie. ma c`e` una seconda cifra: e` la poesia del vissuto personale. sono pellegrinaggi di un bambino, tenuto per mano da suo padre, che passa velocemente come scorrendo davanti a una scena teatrale o a un set cinematografico, e scopre le sorprese, le tentazioni, gli incanti della citta`. sui quali il ritratto del padre, splendente rappresentante di una sicura ed elegante borghesia ebraica degli anni venti del novecento, si sovrappone quasi in un fotomontaggio, un volto in trasparenza sulla cartolina della citta`. un racconto che contrappone la capacita` evocativa di persone e situazioni alla fugacita` di momenti di cui "siamo in pochi a serbare il ricordo".

tra gli argomenti trattati: le forme costituzionali; la produzione del diritto; la repressione criminale; linee di diritto privato; la tradizione romanistica.



anno del signore 1403. tre cavalieri - un nobiluomo fiorentino, un guerriero ghibellino fattosi frate minore e un anziano gentiluomo spagnolo - intrecciano i propri destini tra le incantate isole del mediterraneo e poi in un`estenuante cavalcata lungo le piste carovaniere della via della seta, alla volta della magica samarcanda del signore della paura, il potente e feroce tamerlano, che a sua volta sta ormai cullando il suo sogno piu` folle, la conquista del celeste impero. franco cardini trascina il lettore in un`avventura che procede con il ritmo della fuga nella quale inseguitori e inseguiti si scambiano a vicenda i ruoli e ci regala un romanzo fedele alla storia. al centro di tutto sta per i tre protagonisti la scommessa piu` grande, l`unica che conti: la ricerca di se stessi, la sfida ad affrontare il senso profondo della vita.

al centro di una piccola citta` sorge un manicomio: uno spazio in cui tutto sembra immutabile, separato per sempre dalla societa` e dalla storia. in un punto, pero`, le alte mura che circondano l`edificio si interrompono come per una dimenticanza. da li`, attraverso una rete, fin da piccolo beniamino osserva i matti, irresistibilmente attratto dai loro gesti, dal mondo misterioso che lasciano intravedere. e poco piu` che un ragazzo quando varca la soglia del manicomio in cerca di un impiego. l`italia e` in preda ai deliri imperialistici del fascismo, la tecnica dell`elettroshock fa i primi proseliti, ma nell`ospedale arriva un medico, il dottor rattazzi, che prova altri esperimenti. con coraggio e umilta` cerca di immedesimarsi nei matti, di entrare in contatto con le loro paure e trovare nuove vie per permettere a ciascuno di dare sfogo alla sua disperata ansia di liberta`. la guerra e i bombardamenti fanno irruzione anche nella piccola citta`, ma offrono un`occasione: rattazzi puo` sfollare i pazienti, portarli fuori dal manicomio. nello spazio aperto della cascina del pianoro, lontani da ogni controllo, spiccare il volo e vincere i propri fantasmi sembra finalmente possibile. e quando gli eventi lo richiedono, beniamino trova la forza per fronteggiare ogni difficolta` e farsi guida della piccola corte che rattazzi gli affida. ma presto la follia piu` cupa e radicale, violenta e impietosa - quella della guerra - tornera` a lambire nuovamente l`equilibrio della comunita` del pianoro.


le immortali parole del dialogo fedone, capolavoro del piu` poetico tra i pensatori antichi, capace di raccontare la filosofia con la leggerezza di una favola. l`anima immortale, fulcro del mondo platonico: garante dell`ordine e dell`armonia del cosmo, sede dell`amore e di tutte le passioni che rendono grande l`uomo. un`idea feconda che e` arrivata fino alla psicanalisi novecentesca, uno dei concetti basilari su cui si fonda la nostra coscienza di uomini moderni.


il tema del principio, dell`evoluzione e della fine appartiene da sempre alla storia della scienza. su di esso ciascuno ha contribuito a costruire, fra tentativi ed errori, teorie sempre piu` definite, piu` fondate, piu` verosimili. tullio regge ripercorre le tappe che hanno portato agli attuali modelli cosmologici, fornendone una sintesi brillante e d`impeccabile rigore. ci accompagna cosi` alla scoperta delle nane bianche, delle supernove, dei buchi neri... ma quale sara` la sorte dell`universo? finira` o continuera` ad espandersi all`infinito? tra formulazioni matematiche e aperture improvvise alla bellezza e all`enigma, regge ci guida sulla via avventurosa percorsa dai maggiori scienziati e astrofisici.












siamo, nella narrazione sinuosa di ovidio, alla generazione immediatamente precedente quella della guerra di troia. dominati dal canto di orfeo che ha perso euridice, i libri x-xii raccontano alcune tra le storie piu` belle di tutta l`opera, nella quale si fondono ora epica e storia mitica del mondo. e orfeo stesso che si presenta agli inferi reclamando la sposa uccisa dal morso di un serpente e che poi la perde per essersi voltato a guardarla mentre la conduce fuori dall`averno. fugge allora in luoghi remoti consolandosi col canto e narrando la storia di ganimede. da questa nasce quella di giacinto, e poi quella di pigmalione, che a sua volta fa emergere quella di venere e adone. e quando orfeo viene fatto a pezzi dalle baccanti, subito viene evocato mida, e poi esione, e quindi peleo e teti, i genitori di achille. allora prende il via la fondazione di troia, e il racconto dell`immane guerra. in mezzo, ecco pero` la storia delicata e dolente di ceice e alcione: dell`uomo che, per consultare l`oracolo, s`imbarca, incontra una furibonda tempesta, annega; e della sposa che - avvisata da morfeo nelle vesti del marito - vuole raggiungere il corpo di lui nel mare e si getta saltando dal molo.

un ragazzino di quindici anni, di "un midwest intorno a roma", tutte le mattine compra il giornale e ne conserva ogni copia con cura religiosa. perche` su quel giornale scrive qualcuno, un signore ormai ottantenne, che ammira come il suo personale grande gatsby. il ragazzino ruba la macchina da scrivere del nonno e inizia a mandargli lettere firmandosi una volta alessandro manzoni, un`altra volta karl marx. e quando la penna piu` prestigiosa del "corriere della sera" gli risponde pubblicamente nella sua rubrica, il ragazzino - che si chiama paolo di paolo - non crede ai propri occhi. poi un giorno squilla il telefono di casa, e una voce profonda e imperiosa dice: "sono montanelli". e soltanto uno degli episodi raccontati in questo libro che e` il sentito omaggio a un maestro del novecento. ma cosa ci puo` insegnare, oggi? che le speranze nascono dalle idee, innanzitutto. che la liberta` e` solitudine, perche` l`indipendenza e il successo dipendono sempre dalle proprie scelte. che per guadagnarsi spazio nel mondo serve essere ostinati e, mentre il mondo cambia, cambiare rimanendo se stessi. che si puo` sbagliare idea, accusare il colpo e ripartire da zero. nella scrittura precisa e avvolgente di di paolo, la vita inimitabile di montanelli diventa un film di cui godersi ogni scena: quelle piu` eroiche, quelle che strappano sorrisi, ma anche quelle che fanno discutere. con un`unica certezza: montanelli non ha mai voluto mettere d`accordo nessuno.








"il premio strega ha settant`anni. e nato, nell`immediato dopoguerra, grazie all`amicizia tra il colto imprenditore guido alberti e la grande scrittrice maria bellonci, che credeva fosse importante inventare e realizzare un premio come nessuno mai lo aveva immaginato. un premio affidato, come avrebbe detto lei, a "una giuria vasta e democratica", caratterizzata non tanto dal numero, quanto dalla varieta` e vastita` delle competenze. non solo scrittori, professori e critici letterari, ma un piu` largo pubblico di giornalisti, imprenditori, registi, attori interessati alla letteratura, come un polmone prezioso per il respiro di una societa` democratica quale ci auguravamo di poter cominciare a costruire allora. quanto ha contato il premio nella vita culturale del paese, anche in quella parte piu` profonda e meno visibile? sulla parte piu` visibile non abbiamo dubbi e non e` un gran merito: dipende dai giornali, dai mass media e dalle contingenze se e` il piu` citato tra i moltissimi premi letterari italiani. le critiche intorno al funzionamento dello strega sono anche quelle moltissime. ne abbiamo tenuto conto, abbiamo tentato di migliorarne l`organizzazione. le critiche continuano, nondimeno, e noi speriamo che continuino per altri cento anni. mi viene in mente quello che diceva churchill sulla democrazia, che e` la peggiore forma di governo eccezion fatta per tutte le altre sperimentate finora. credo che questo valga anche per il premio strega." (tullio de mauro)








margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l`inizio del liceo. un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo pero` di poter contare sulle persone che la amano. ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: e` di suo padre, che non tornera` piu` a casa. margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformera` a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell`ostrica per l`attacco di un predatore marino. accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l`irriverente nonna teresa. e poi marta, la compagna di banco sempre sorridente, e giulio, il ragazzo piu` cupo e affascinante della scuola. ma sara` un professore, un giovane uomo alla ricerca di se` eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a margherita il coraggio di telemaco nell`"odissea": cosi` che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.


tre scrittori raccontano da tre diverse prospettive una sola misteriosa protagonista. noela e` una donna indipendente, all`apparenza fredda, figlia di un esiliato cubano e di una spagnola. la sua professione di fotografa la rende testimone di guerre e conflitti in tutto il mondo, e noi veniamo scoprendone poco a poco la personalita` a prima vista dura e difficile, segnata dal rapporto con il padre e con i diversi uomini della sua vita. alla fine del romanzo avremo di fronte una donna esigente, energica e al contempo tenera e allegra, con un grande potere di seduzione che le permettera` di irretire persino un uomo che la segue attraverso l`obiettivo di un fucile.

questa e` la storia di tre vite che si intrecciano indissolubilmente. una storia di clandestinita`, di estenuanti bracci di ferro e di colpi di mano. di tre uomini che, combattendo contro i nazifascisti, il 25 aprile 1945 provano a rifare un paese da capo. raffaele cadorna, ferruccio parri e luigi longo sono nati a pochi chilometri e a pochi anni l`uno dall`altro, con retroterra differenti, biografi`e politiche e culturali diversissime, eppure con un destino comune. pochi ricordano i loro nomi di battaglia: il generale valenti, comandante del corpo volontari della liberta`, e i suoi due vice, maurizio e italo, alias comandante gallo. un militare, un azionista e un comunista che il 26 agosto del 1944 si incontrano per la prima volta, in clandestinita`, e si stringono la mano. senza sapere cosa succedera` nei mesi successivi, senza sapere dove saranno e se ci saranno, alla fine di tutto, otto mesi dopo. e chiedendosi chi di loro sara` ai posti di comando, al momento dell`insurrezione. sono ore che segnano una delle rotture piu` profonde della storia italiana, quelle in cui i vertici della lotta di liberazione si incontrano con i gerarchi di salo` in arcivescovado, a milano. tutto intorno alla trattativa divampa l`insurrezione, mentre alla radio si sente una voce calma e determinata che intima ai fascisti: .

nell`agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di siviglia. erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall`imperatore carlo v. alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della corona spagnola in cerca di riscatto. l`obiettivo del viaggio era dimostrare che le isole molucche, allora famose perche` produttrici di spezie, appartenevano alla spagna e non al portogallo secondo le regole del trattato di tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi. nei tre anni seguenti queste imbarcazioni e questi uomini affronteranno battaglie, ammutinamenti, naufragi, tradimenti. solcheranno mari mai affrontati prima dagli europei, entreranno in contatto con popoli e culture sconosciute, dai patagoni della terra del fuoco agli abitanti della polinesia. insomma, affronteranno una delle piu` grandi imprese della storia dell`uomo. un`avventura che si concludera` con il loro ritorno e con la diffusione del racconto di viaggio del vicentino antonio pigafetta.
"ogni quattro anni" e` il decimo numero di cose spiegate bene, la rivista di carta del post realizzata in collaborazione con iperborea. ogni quattro anni ci sono le elezioni presidenziali statunitensi (anche le olimpiadi, ma di quelle cose spiegate bene si e` gia` occupato): mezzo mondo comincia a parlarne mesi e mesi prima, ripetendo regole e procedure che non si capiscono mai abbastanza, e descrivendo contesti che cambiano di continuo. ci sono quindi molte cose utili da conoscere, perche` si tratta ancora, piaccia o no, dell`elezione del leader piu` potente del mondo nel paese piu` potente del mondo. ma si tratta anche di storie, vite, questioni, che ci sono culturalmente vicinissime anche con un oceano in mezzo: di cui leggiamo sui giornali italiani, ma ormai anche su quelli americani cosi` accessibili, e che vediamo raccontate nei film e nelle serie tv. questo numero di cose spiegate bene si occupa della politica degli stati uniti, e del paese regolato da quella politica: le storie di presidenti ed elezioni notevoli, l`organizzazione delle istituzioni, la questione razziale, le trasformazioni economiche e sociali, la radicalizzazione delle posizioni dei partiti. e anche altri temi di rilevanza significativa nella discussione politica, come la scuola, la religione, l`assistenza sanitaria. insieme a storie ignote, spesso difficili da credere da qui, e sempre utili da conoscere. con testi di lucia annunziata, marco cassini, claudia durastanti e linus e della redazione del post. a cura del post e di nicola sofri. illustrazioni di simon landrein.

"bisogna sventrare napoli!" cosi agostino depretis, presidente del consiglio, reagi alla vista dei quartieri fatiscenti della citta, malsani, sovraffollati e decimati dal colera quando nel settembre 1884 vi si reco insieme al re umberto. l?espressione, con la sua immagine di cruda macelleria, suggeri alla ventottenne matilde serao una serie di articoli usciti sul giornale romano "capitan fracassa" e immediatamente raccolti in volume col titolo il ventre di napoli. un libro che giuseppe montesano ha definito ""politico" fino all?osso, come una sommossa o un proclama". in queste pagine infatti la celebre giornalista esce dagli stereotipi del pittoresco e da modi linguistici abusati per trattare - con un vigore e una prospettiva di impegno civile che va ben oltre l?orizzonte locale - l?orrore che era sotto gli occhi di tutti ma che nessuno affrontava davvero: la miseria del popolo dei quartieri bassi, i bambini soli o abbandonati, la lotta delle donne per l?esistenza, la serpeggiante deprivazione morale, le angustie della piccola borghesia, l?arrivismo dell?elite cittadina, l?ambiguo mito della modernita che spiana la strada a un affarismo feroce e alla speculazione piu avida. "il ventre di napoli", qui proposto secondo l?edizione del 1906, e affiancato da una scelta di prose che offrono una visione ampia e variegata della peculiare scrittura di matilde serao: che narri la disastrosa eruzione del vesuvio del 1906 o il risanamento urbanistico, o ancora rievochi i suoi anni di scuola o si interroghi su quello che le fanciulle non dicono, la scrittrice unisce una non comune capacita di osservazione alla disposizione empatica verso il mondo, con una personale e nitida cifra realista che anticipa il moderno reportage.

in italia, i crimini di guerra commessi all?estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze. l?hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? o furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ?buoni italiani?, che scelsero l?orrore per interesse o perche convinti di operare per il bene della patria? non tutti gli italiani sono stati ?brava gente?. anzi a migliaia - in libia, in etiopia, in grecia, in jugoslavia - furono artefici di atrocita e crimini di guerra orribili. ma chi erano ?i volenterosi carnefici di mussolini?? da dove venivano? e quali erano le loro motivazioni?

con il contributo di noel gallagher. "ogni band ha uno stile diverso. non ho mai pensato che gli oasis avessero un look. altre persone lo credevano, ed e figo, ma io mettero sempre la musica prima delle scarpe. le scarpe durano sei mesi. le melodie vivono per sempre." (noel gallagher) come nasce una band? quali sono le innumerevoli forze che ne plasmano il suono, l?aspetto e l?identita? nel 1993 gli oasis firmavano con la creation records e si apprestavano a registrare il loro primo album. l?anno successivo inizio con un piano ben preciso: la creazione degli oasis. al centro di questo progetto c?era il celebre fotografo kevin cummins, coinvolto per aiutare la band a trovare un?immagine che si adattasse al loro suono. in oasis: the masterplan, seguiamo cummins mentre fotografa la band nel momento in cui i fratelli gallagher definiscono la loro identita. i pensieri di noel gallagher su calcio, moda e musica e i suoi ricordi di quell?anno formativo si affiancano a quelli dello stesso cummins. pagina dopo pagina, vediamo come gli oasis abbiano sperimentato con la moda e imparato a posare e presentarsi al pubblico, avvicinandosi all?estate del lancio del loro primo album, definitely maybe. da quel momento in poi, la storia e ben nota. questo libro svela quanto sia stato efficace il piano per portarli a quel punto.