
"da come li immagina, da come ne parla, da come li fa, i vasi di diego chilo` non sono oggetti ma personaggi. prima sognati e desiderati, poi vestiti di vetro e ancora liberati nell`aria o nell`acqua come un animaletto catturato che respira la liberta` dalle mani che lo lasciano andare in un mondo fantastico e non fantastico, materiale e immateriale quale e` il gioco della vita come l`arte del vetro." (m. brusatin)








averroe` (1126-1198), il filosofo e scienziato arabo-spagnolo celebre in occidente soprattutto per i suoi commentari al pensiero di aristotele, fu uno degli intellettuali piu` controversi del suo tempo. rampollo di un`eminente famiglia della sua citta` natale, fu lui stesso per molti anni fedele servitore dei sovrani almohadi, che dal 1147 presero a regnare in africa e nella spagna musulmana. caduto in disgrazia, fu esiliato, le sue dottrine vennero condannate e fu vietato lo studio della sua filosofia. poco prima della morte, venne tuttavia riabilitato e accolto a corte. studioso poliedrico e versatile, ha lasciato contributi in campo non soltanto filosofico, ma anche teologico, giuridico e scientifico. massimo campanini ricostruisce la vicenda di questo importante protagonista della cultura medievale, mettendo in luce i principali aspetti del suo pensiero, analizzando i caratteri specifici di un`eredita` filosofica destinata a esercitare un`influenza decisiva sul sapere dell`occidente latino, e individuando nella natura "militante" del progetto culturale che egli elaboro` il tratto piu` moderno e perspicuo dell`intera sua opera.