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l`autore ha inteso raccontare quell`anno facendone un bilancio. l`attenzione non e` pero` solo centrata sulla crisi comunista; con la crisi di suez infatti, nel 1956 entra in gioco anche la decolonizzazione. e` insomma un generale riassetto degli equilibri internazionali, che sancisce la definitiva perdita di ruolo e di potere dell`europa dinanzi alle due superpotenze. flores poi non manca di ricordare le ripercussioni che la crisi del mondo comunista (xx congresso, autunno polacco, rivoluzione ungherese) ebbe in italia, e di tracciare un quadro del nostro paese, che sentiva le prime avvisaglie del boom economico che di li` a poco l`avrebbe radicalmente trasformato.

nei tre libri del "de bello civili", cesare racconta la guerra che devasto` lo stato romano tra il 49 e il 48 a.c., dal passaggio del rubicone fino alla tragica morte di pompeo. gia` cicerone pensava che nessuno meglio di cesare potesse scrivere la storia delle sue guerre. in effetti la sua prosa tersa, concisa ed efficace, priva di retorica e pregna di chiarezza di giudizio, ha contribuito non poco alla costruzione del mito di giulio cesare. suo intento principale era quello di dimostrare come fosse stato forzato a ricorrere alle armi dagli avversari che, privandolo del potere nel 49, lo avevano di fatto esposto alle vendette dei nemici.

una stagione di controversie e di realizzazioni segna il periodo che va dai primi anni cinquanta alla fine degli anni sessanta. sono di questi anni il "miracolo economico", la ricollocazione strategica dell`italia nell`alleanza occidentale, la nascita e il consolidamento di quel duraturo sistema politico imperniato sulla democrazia cristiana. sono anche di questi anni, tuttavia, fenomeni di segno diverso e non di rado antagonistico: una lenta, ma forte ripresa dell`attivita` sindacale, la costituzione di un`opposizione che vedra` protagonista il piu` grande partito comunista dell`occidente, uno straordinario fervore di attivita` culturali.

antropologo di fama, marc auge` si e` sempre interessato al problema dell`altro: l`altro individuo, l`altro societa`, l`altro culturale, l`altro geografico. in questo libro porta con se` il lettore dagli stadi delle grandi citta` alle lagune della costa d`avorio; s`interroga sul senso del cannibalismo, sui sogni. degli indiani del venezuela, sul ruolo dell`eroe nelle serie televisive americane. dopo piu` di mezzo secolo di osservazioni, auge` ritorna sulle relazioni fra identita` e alterita` presso alcune popolazioni africane o amerindiane e nel contesto della mondializzazione contemporanea. l`arte, la citta` e la sua rapida espansione, ma anche le nuove mobilita` e la crescita dei proselitismi religiosi acquistano, sottolo sguardo. dell` antropologo, un senso inedito. occorre saper praticare l`"arte del de`calage" e sapersi tenere all`"incrocio delle incertezze" per potersi sottrarre all`uniformita`, a quella fatalita` che vorrebbe che fossimo tutti uguali.

il volume offre un`introduzione al contempo accessibile e rigorosa ai piu` recenti sviluppi di una fondamentale branca della filosofia del tempo: la filosofia del futuro. al centro dell`attenzione sono le domande chiave del dibattito contemporaneo. il futuro e` gia` scritto o esistono cammini alternativi che il tempo e` in grado di imboccare? esistere significa semplicemente essere presenti o ci sono veri e propri oggetti futuri? siamo davvero liberi di scegliere quali azioni compiere e di modificare il corso degli eventi? il dibattito intorno alle risposte di volta in volta offerte dalla filosofia esplora un`intrigante zona d`intersezione tra metafisica, logica ed etica, e interessa discipline diverse come la fisica, la psicologia e l`economia. gli autori offrono gli strumenti necessari per inquadrare concettualmente le domande sul futuro, introducendo tutte le nozioni tecniche in un linguaggio chiaro e intuitivo.

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