
gertrude stein condivideva, con gli esponenti delle avanguardie di ogni epoca, l`ammirazione per la narrativa poliziesca, vista come gioco con la morte, imperio di regole severe sulla creazione fantastica, e perche`, grazie al delitto, il personaggio tradizionalmente romanzesco esce subito di scena lasciando il campo all`osservatore. "sangue in sala da pranzo" e` l`unico racconto con delitto che la scrittrice abbia prodotto: con tutti gli elementi del genere presenti, a partire da una morte enigmatica, ma destrutturati, ridotti a nervosi brandelli di storia fissati in alcune visioni, come un quadro surrealista. poiche` la stein, nell`anno del grande e inatteso successo dell`"autobiografia di alice toklas", intendeva, come avrebbero fatto in tanti nella letteratura del novecento, seguendo le orme di una trama gialla e frugando nelle sue convenzioni, combattere la sfida con il mistero della scrittura.








allievo di de saussure, antoine meillet pubblico` nel 1913 questa storia della lingua greca, continuamente riedita e rivista, considerata l`opera principale del grande linguista francese. scritta in una prospettiva ancora comparatistica, nel contesto dello sviluppo dei linguaggi indoeuropei, essa traccia una storia delle lingua non avulsa dalla storia della societa`.