



cosa faresti se un giorno tuo fratello maggiore, il tuo idolo, la tua roccia, annunciasse di non chiamarsi piu` jason ma jessica? di essere una ragazza e di essersi sempre sentita tale? e` quello che succede a sam, tredici anni, proprio quando l`adolescenza comincia a bussare alla porta, tra nuove amicizie e possibili amori. il mondo per sam si capovolge di colpo: non solo il fratello non e` piu` lo stesso, quel fratello cosi` popolare con le ragazze e cosi` bravo a calcio, ma neanche i suoi genitori sono le persone aperte e tolleranti che lui ha sempre creduto di conoscere. un romanzo che con empatia ma anche leggerezza e ironia racconta la difficolta` e l`importanza di accettare l`altro, sempre. eta` di lettura: da 10 anni.

nella sua lotta appassionata contro la poesia vuota e accademica, nella sua resistenza contro gli eruditi di corte, foscolo e` stato il primo intellettuale a denunciare quella spaccatura fra teoria e pratica, fra pensiero e azione, che sarebbe diventato il tarlo non solo della letteratura, ma di tutta la societa` italiana. le sue liriche, e i sepolcri innanzitutto, si rifanno ai modelli piu` prestigiosi della tradizione classica, ritrovando l`autorita` che la voce dei poeti aveva nelle comunita` antiche: una voce potente, intrisa di passione e d`immaginazione, di umano dolore e umana pieta`. cosi`, se le prime rime oscillano tra le occasioni mondane e le inquietudini giovanili, l`inno mai finito alle grazie, posto al termine del suo percorso creativo, celebra i fondamenti eterni della politica e della morale. versi impetuosi e cristallini, che il commento di matteo palumbo permette di scoprire attraverso una lettura capillare del testo e della tessitura poetica che lo governa.

la storia degli anni d`oro della casa editrice einaudi attraverso il racconto di uno dei suoi piu` prestigiosi collaboratori. una sequenza di ritratti di figure come natalia ginzburg, cesare pavese, italo calvino, davide lajolo, carlo emilio gadda, leonardo sciascia, primo levi, gianfranco contini, delio cantimori, carlo dionisotti. le speranze, le ambizioni, le passioni di un editore. "i migliori anni della nostra vita" e` a suo modo un libro epico, e come tutti gli epos si porta appresso un valore di esemplarita` cui le nuove generazioni hanno diritto di accedere. ferrero, saggista e scrittore, e` stato direttore editoriale di einaudi e garzanti, e direttore letterario di mondadori. dal 1998 e` direttore della fiera del libro di torino.




ha centosettant`anni, ma non perde un colpo. pubblicato a puntate fra l`agosto 1844 e il gennaio 1846 sul "journal des de`bats", mentre dumas lo stava ancora scrivendo (con l`aiuto di un ghost-writer, auguste maquet), senza sapere nemmeno lui come l`avrebbe concluso, e intanto metteva in cantiere altri due o tre romanzi, "il conte di montecristo" ha lasciato, e lascia tuttora, col fiato sospeso folle di lettori di ogni estrazione sociale e di ogni paese. nessun romanzo, forse, ha avuto tante edizioni (settantasei solo in italia, gia` dal 1846), tanti adattamenti cinematografici (il primo nel 1922) e televisivi; e` diventato un musical, un fumetto con paperino, e` stato immortalato sulle figurine liebig e condensato nelle strisce della magnesia san pellegrino; oggi ispira la serie americana "revenge". tutti quindi possono dire di conoscerne almeno a grandi linee la trama e il protagonista, anche chi non lo ha mai letto. ma non c`e` trasposizione, necessariamente lacunosa, data la mole del romanzo, che valga il godimento di aprirlo e rimanere intrappolati senza scampo nel suo inesorabile ingranaggio narrativo, che funziona sempre anche se si sa gia` come andra` a finire la vicenda. i suoi stessi difetti, le ripetizioni, le digressioni, le zeppe, sono funzionali al piacere della lettura.







