




saporita e generosa, la cucina marocchina propone un connubio di sapori, profumi e colori per la delizia degli occhi e del palato e a ogni regione tributa le sue particolarita` e specialita`: il sud e l`influenza berbera (pure` di ceci, zuppa di semola al carvi), le sfumature agrodolci delle medine di marrakech (insalata verde con pere e noci, harira al cumino) e di fe`s (insalata di carote all`arancia, pastilla ai piccioni), il clima fresco della costa mediterranea e atlantica (pesce ripieno di datteri e mandorle, couscous di pesce), senza dimenticare i fichi al miele e i baklawa... in 210 ricette l`autrice ci guida in un viaggio attraverso le regioni e le stagioni, svelandoci i segreti di una delle maggiori tradizioni gastronomiche del mondo.

la leggenda narra che filottete, nobile principe di tessaglia, alleato degli achei nella guerra contro troia, fu da essi abbandonato nella deserta isola di lemno a causa di una ferita fetida e incurabile. ma poiche` possedeva l`arco sacro di eracle senza il quale la citta`, secondo antica profezia, non sarebbe mai caduta, i compagni che l`avevano tradito tornarono a lemno per riprendere l`arco a qualsiasi costo. sofocle porta la vicenda sulla scena attica ponendo l`eroe al centro di un sofferto dilemma tra il desiderio di vendetta e l`interesse della comunita` achea a cui aveva legato il suo onore di guerriero. ed e` in nome di questo onore e di un dovere che supera le esigenze private e individuali che filottete decide alla fine di riprendere la via di troia per consentire ai greci di portare a termine l`annosa guerra. nel corso dei secoli, l`attenzione degli autori che riprenderanno questo mito sara` ristretta piuttosto al dramma personale. fe`nelon nel settecento e gide agli inizi del novecento approfondiranno, con mezzi diversi, il lato umano, l`io ferito di questo patetico e misterioso eroe che heiner muller, portando agli estremi le conseguenze dell`oltraggio subito e della pena, trasforma addirittura in un essere "inumano": un mostro divorato dall`esasperazione e dall`odio, che finisce per soccombere alla violenza dei suoi stessi sentimenti.

il volume raccoglie saggi, dialoghi, lettere e appunti mai riuniti prima d`ora in un volume e che spaziano dall`architettura, alla poesia, all`arte drammatica, dall`arte greca a quella indiana e cinese. goethe chiarisce cosi` i punti nodali della sua opera e la sua idea di un`arte e di una letteratura che, sole, possono offrire un ritratto onnicomprensivo del mondo.

siamo a chicago, capitale dell`industria della carne in scatola, durante la terribile crisi economica del 1929. il magnate pierpont mauler cerca di salvarsi stritolando nelle sue speculazioni gli altri azionisti, le ditte concorrenti, i fabbricanti di carne, gli allevatori di bestiame, i piccoli risparmiatori. mauler ama atteggiarsi da filantropo, ad anima tormentata da drammi di coscienza, invece e` mosso solo da ragioni di guadagno. di contro a mauler c`e` la classe operaia sulla quale ricade il peso maggiore della crisi: fabbriche che si chiudono, salari decurtati, sanguinose repressioni poliziesche degli scioperi. terzo elemento della scena un`organizzazione religiosa, l`esercito della salvezza che va predicando l`umilta` e la preghiera per i quartieri poveri. giovanna dark, la piu` zelante tra questi missionari, tenta di convertire mauler alla carita` cristiana, quest`ultimo si serve di lei per i suoi giochi demagogici, e per ottenere dei finanziamenti. nell`intrico della vicenda giovanna, involontariamente, cade in un trabocchetto dei padroni e causa indirettamente la sconfitta degli operai. morira` nel rimorso.






















jonathan israel, uno dei maggiori storici mondiali dell`illuminismo, ci spiega come le idee radicali dei fondatori americani come paine, jefferson, franklin, madison e monroe abbiano impostato il modello per le rivoluzioni democratiche, i movimenti e le costituzioni in francia, gran bretagna, irlanda, paesi bassi, belgio, polonia, grecia, canada, haiti, brasile e america spagnola. perche` la rivoluzione americana fu un evento sorprendentemente radicale, che non si concluse con la trasformazione e l`indipendenza degli stati uniti, ma continuo` a riverberare in europa e nelle americhe per i successivi tre quarti di secolo. furono proprio le idee dell`illuminismo radicale - con la distruzione dei tre pilastri della societa` europea di ancien re`gime (monarchia, aristocrazia e autorita` religiosa) e la promozione del repubblicanesimo democratico, dell`autogoverno e della liberta` - a ispirare le rivoluzioni in molte nazioni, dove i vari leader sposarono i valori democratici americani, seguendo esplicitamente l`esempio proposto dal nuovo continente.
quando il dolore morale perde la salutare funzione di avvertimento, di allarme e di spinta ad aiutare il nostro simile, inizia il tempo della cecita` morale. la cultura consumistica trasforma qualsiasi negozio o agenzia di servizi in una farmacia dove rifornirsi di tranquillanti e analgesici per attenuare o placare dolori che in questo caso non sono fisici ma morali. man mano che la negligenza morale si estende e si intensifica, aumenta a dismisura la domanda di antidolorifici e il ricorso a tranquillanti morali diventa assuefazione. il risultato e` che l`insensibilita` morale artificialmente indotta tende a diventare compulsiva, una sorta di `seconda natura`. il dolore morale viene soffocato prima che diventi davvero fastidioso e preoccupante, e la trama dei legami umani, intessuta di morale, si fa sempre piu` fragile e delicata, fino a lacerarsi. i cittadini vengono addestrati a cercare sui mercati, nel consumo, la salvezza dai propri guai, la soluzione ai propri problemi, e la politica si trova (anzi e` pungolata, spinta, in ultima analisi costretta) a interpellare i propri governati come consumatori anziche` come cittadini, facendo del consumo l`adempimento di un primario dovere civico.

il 24 maggio 1915 l`italia entro` nella prima guerra mondiale, dopo mesi di dibattiti, scontri, emozioni. quel giorno chi la guerra l`aveva decisa si senti` sollevato. i vecchi alleati, ora nemici, accusarono l`italia di tradimento; i nuovi alleati sperarono di sfruttare l`apertura di un altro fronte. chi il conflitto l`aveva sognato festeggiava e correva ad arruolarsi; chi l`aveva osteggiato osservava in silenzio. le truppe passarono maldestramente il confine e iniziarono a combattere. ma quel 24 maggio c`era chi gia` combatteva un`altra guerra, in territori oltremare o sotto un`altra bandiera; chi veniva internato in quanto suddito nemico o sospetta spia e chi vedeva la propria citta` sottoposta al potere militare. c`era chi organizzava comitati civici, chi scioperava, o semplicemente si occupava dei fiori. fu un conflitto nuovo, moderno, totale.

mario torelli, fra i maggiori archeologi italiani, analizza e ricostruisce l`insieme delle forme religiose, i culti, le pratiche della devozione dominanti nel mondo greco, quelle che i coloni hanno recato con se` dalla madrepatria. ne esamina le successive trasformazioni, mostrando anche come queste forme religiose - articolandosi secondo specifici rituali - hanno informato edifici, monumenti e materiali artigianali. sulla base di una ricchissima documentazione e un vasto materiale di ricerca sul campo durata due secoli di scavi, si sono potuti ricostruire alcuni comportamenti sociali, come il simposio, o la cerimonialita` di rituali, come il matrimonio, le dediche votive e le tradizioni patrie di religiosita` domestica o funeraria. le citta` e le produzioni della magna grecia e della sicilia durante la colonizzazione greca: il racconto di una `cultura delle colonie` fatta di pratiche, consuetudini e simboli che combinano insieme saperi, tecniche e modelli culturali originati nella madrepatria.
sei storie esemplari di donne del medioevo e del loro rapporto con la maternita`. c`e` l`esperienza di dhuoda (vissuta nel ix secolo), il cui figlio guglielmo fu consegnato come ostaggio a carlo il calvo; c`e` - due secoli dopo - la vicenda di matilde di canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternita`. c`e` l`esempio di caterina da siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da `grande madre` italiana. c`e` christine de pizan, impegnata nell`ultimo scorcio di medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. ancora, c`e` margherita datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c`e` infine alessandra macinghi strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. pagina dopo pagina, si rovescia cio` che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l`effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. insomma, madri e donne che vanno ben al di la` delle nostre (spesso ristrette) concezioni del medioevo.

la storia e l`eredita` del tragico conflitto che divise la cina della dinastia qing e il regno unito, imponendo all`impero celeste una penetrazione commerciale che sconvolse secolari equilibri e innesco` le mire espansionistiche di altre potenze. uno scontro che da quasi due secoli non smette di condizionare le relazioni dell`occidente con il colosso cinese. nell`ottobre 1839 inizio` la prima guerra dell`oppio tra regno unito e cina. nonostante la sua brutalita`, il conflitto fu anche intriso di tragicommedia: tra ipocrisia vittoriana, tentennamenti burocratici, passi falsi militari, opportunismo politico e cooperazione. eppure, negli ultimi 180 anni, questa strana storia costellata di incomprensioni, incompetenza e compromessi e` diventata l`episodio fondante del moderno nazionalismo cinese: e` considerata l`inizio dell`eroica lotta della cina contro una cospirazione occidentale tesa a distruggere il paese attraverso l`oppio e la diplomazia delle cannoniere. a partire da questo primo conflitto, "la guerra dell`oppio" esplora come i miti nazionali della cina sostanzino le sue interazioni con il mondo esterno, come il passato sia diventato propaganda al servizio del presente, e come l`illusione e il pregiudizio abbiano funestato il rapporto dei cinesi con l`occidente moderno e viceversa.

l`avventurosa ricostruzione della biografia intellettuale e soprattutto umana di due giganti del pensiero: ibn sina, noto come avicenna, e biruni. due personalita` poliedriche che hanno segnato le vicende culturali, politiche e non solo di un`era troppo poco ricordata: l`illuminismo perduto del mondo arabo. questa storia inizia agli albori dell`anno mille, in una regione dell`asia centrale oggi sul confine fra il turkmenistan e l`uzbekistan. ed e` la storia di biruni e avicenna, i due piu` luminosi e geniali protagonisti di una stagione intellettuale straordinariamente feconda e affascinante, sempre troppo poco indagata, se non da una ristretta cerchia di esperti. una stagione la cui eredita` ha segnato il dibattito filosofico e scientifico dei secoli successivi fino ai tempi presenti. biruni, per lungo tempo chiamato il da vinci dell`xi secolo, fu un pioniere degli studi trigonometrici, matematici e astronomici, e arrivo` a formulare ipotesi che avrebbero in qualche modo influenzato galileo, newton e persino einstein e la sua concezione della relativita`. avicenna si districo` fra le scienze naturali e quelle filosofiche, riconfiguro` la teoria della conoscenza aristotelica, concependo un posto per il divino al suo interno, ed e` ancora adesso considerato da molti il padre della medicina moderna. starr riporta alla luce, con una scrittura vivida e avvincente, a beneficio di un pubblico piu` ampio, le vite dei padri di quello che e` stato in seguito definito il "rinascimento islamico", e lo fa raccontandoli prima di tutto come esseri umani, immersi nella carne e nel sangue del proprio tempo.

una regione `speciale` in tutti i sensi, con una doppia identita` e una multipla bellezza paesaggistica, un radicato buon vivere e il culto dell`accoglienza. sfilano tra le pagine della nuova guida verde cime maestose - con le dolomiti al posto d`onore - e valli coperte di boschi, citta` eleganti e innumerevoli castelli ripieni di tesori, capolavori d`arte e un ricco patrimonio di tradizioni gelosamente conservate. ecco un assaggio di alcune chicche inattese: l`altra bolzano di daniele rielli: il controcanto d`autore nei percorsi suggeriti dello scrittore e blogger altoatesino futurismo, pop art, nuovi linguaggi sotto la cupola di acciaio e vetro del mart di rovereto. itinerari e degustazioni sulla strada del vino da nalles a salorno, nella culla della viticultura altoatesina. sugli sci o sui pedali in uno dei comprensori piu` belli del mondo: il sellaronda, fra i panorami struggenti di una montagna colonizzata al divertimento. cavoli cappucci, sedani rapa, lattughe e radicchi coltivati in quota tra i frutteti: assaggi biologici negli orti della val di gresta. la nuova frontiera del rifugio alpino, una rassegna di piccoli capolavori di architettura che esaltano il rapporto tra l`edificio e la montagna.