

orson welles fece il suo ingresso a hollywood nel 1939, l`anno successivo inizio` a lavorare a "quarto potere". questo libro ne ripercorre le fasi di lavorazione, dalla stesura della sceneggiatura alle riprese, dalla fotografia alla scenografia, dall`uscita in sala alla fortuna critica. dal racconto emergono, accanto a welles, tutti coloro che con lui collaborarono alla riuscita dell`operazione e il cui apporto risulto` fondamentale se non imprescindibile, componendo un imponente affresco di uno dei capitoli piu` interessanti della storia del cinema.

sommo pianista, trascrittore geniale, straordinario didatta, pensatore acutissimo, compositore versatile e fecondo, busoni appare oggi il capofila di quella schiera di inattuali che in vita ottennero un riconoscimento soltanto parziale, ma che pure ebbero un grandissimo peso nella musica e nella cultura del loro tempo. uomo e artista di frontiera, italiano di nascita e tedesco di adozione, esecutore e creatore, cultore appassionato della tradizione e tenace assertore del nuovo, busoni sembro` gia` in vita figura inafferrabile e problematica, senza un`identita` ben definita. e tuttavia la sua presenza storica e` imprescindibile per chi voglia rendersi conto per cosi` dire dall`interno di una carriera esemplare e sotto alcuni aspetti quasi tragica, dei problemi e delle tensioni che hanno caratterizzato la musica occidentale a cavallo tra ottocento e novecento. questo volume vuole anzitutto proporre una riflessione sul problema busoni nella sua totalita`, cercando di mettere a fuoco la sua figura e le sue opere in un quadro organico e il piu` possibile documentato. il lavoro si articola lungo cinque capitoli, ognuno dei quali esaurisce in se` un nodo particolare dell`attivita` di busoni, piu` un epilogo al quale spetta avviare un`interpretazione finale della sua personalita` nella musica del novecento. completano il volume un ampio apparato di appendici. .

il racconto dell`esperienza di pete best, il primo batterista dei beatles che al momento di incidere il primo 45 giri fu scaricato e sostituito da ringo starr. una storia che permette di conoscere le origini di uno dei pu` straordinari fenomeni della cultura e del costume della seconda meta` del nostro secolo, svelando fatti e misfatti che danno un`immagine insolita dei quattro ragazzi di liverpool.

perche` il viaggio agisce come una forza che muta il corso della storia? come puo` una semplice transizione spaziale influenzare gli individui, plasmare i gruppi sociali e modificare profondamente quelle strutture di significato che chiamiamo cultura? leed studia le alterazioni dell`identita` personale e della civilta` indotte dal viaggio - il viaggio reale, ma anche quello metaforico che ci porta a chiamare "trapasso" la morte e "cammino" la vita -, cogliendo nell`esperienza della mobilita` territoriale un modello di trasformazione culturale, temporale, psicologica. thttavia, dai tempi delle perigliose prove di gilgamesh e ulisse al fidente "tutto compreso" del turismo di massa, il significato simbolico del viaggio e` mutato radicalmente. se nell`antichita` e nel medioevo attraverso pericoli e cimenti si attingeva una purificazione interiore, con i grandi viaggi scientifici in epoca moderna viaggiare diventa fonte di liberta` e di svelamento dell`io. infine, nella societa` industriale, transitare da un luogo all`altro permette all`uomo di riconoscersi un`appartenenza nazionale e insieme un`identita` personale.





essere un ragazzo e` un mestiere complicato. nessuno lo sa meglio di greg, che ha iniziato la scuola media e si ritrova in mezzo a compagni ben piu` alti di lui, ragazze improvvisamente grandi, e amici con cui e` cosi` difficile andare d`accordo. "diario di una schiappa" e` la cronaca delle avventure quotidiane di un imprevedibile e simpaticissimo "antieroe". eta` di lettura: da 11 anni.

le basta vederlo una volta sola, quel bambino ricco, ben vestito, dai riccioli bruni, dai grandi occhi splendenti, che abita nella meravigliosa villa sulla collina e di cui dicono sia un suo lontano cugino, per essere certa che lo amera` per sempre, di un amore assoluto e immedicabile. a kiev, la famiglia di ada abita nella citta` bassa, quella degli ebrei poveri, e suo padre appartiene alla congrega dei maklers, gli intermediari, quegli umili e tenaci individui che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il te` come le barbabietole. fra le due citta` sembra non esserci nessun rapporto, se non il disprezzo degli uni e l`invidia degli altri. eppure, quando il ragazzine harry si trovera` di fronte la bambina ada, ne sara` al tempo stesso inorridito e attratto: "come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l`ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi". molti anni dopo il destino li fara` rincontrare a parigi: e harry cedera` a quella misteriosa attrazione del sangue che ada esercita su di lui.

in una sterminata suburra, che burroughs avrebbe poi definito "interzona", e che qui va da citta` del messico, capitale mondiale del delitto ("il cielo di un azzurro che si intona con i cerchi degli avvoltoi"), a panama, lee, alter ego dello scrittore, tesse la sua amorosa tela intorno a allerton, un giovane ambiguo, indifferente come un animale. si aggira in locali sempre piu` sordidi, bazzicati da una fauna putrescente, e cosi` divagando ci regala schegge del suo nerissimo humour. con questo romanzo, che risale agli inizi degli anni cinquanta - e che viene qui presentato in una nuova edizione condotta sul manoscritto originale -, affiora per la prima volta il paesaggio allucinato che oggi ormai porta il nome di burroughs.

jorn klare, figlio di una settantenne colpita da demenza senile, racconta la sua esperienza alternando voci diverse e appartenenti a diversi momenti: i suoi pensieri su una realta`, certamente per lui inedita, faticosa, ma non priva di squarci di luce; i ricordi della madre, registrati prima che si ammalasse; infine, gli approfondimenti con esperti di vari settori, medici, geriatri, assistenti alla cura, filosofi, sociologi, che, con grande ricchezza informativa, affrontano questioni molto concrete. restituisce cosi` una prospettiva molteplice che offre al lettore un valido accompagnamento lungo un percorso difficile da accettare.







pensato per chi si avvicina allo spagnolo per studio, lavoro o turismo, il dizionario contiene tutte le parole, le forme derivate e le locuzioni piu importanti della lingua. l?opera comprende una guida all?alfabeto e alla pronuncia dello spagnolo e una grammatica che tratta gli argomenti principali: articoli, sostantivi, formazione del plurale e del femminile, pronomi e aggettivi, preposizioni, congiunzioni, avverbi, costruzione della frase, verbi. una ricca appendice fraseologica fornisce esempi pratici da usare al lavoro e in contesti informali: le frasi per chiedere l?ora, il linguaggio di internet, che cosa dire in banca, in albergo e nei negozi, i nomi dei cibi e i numeri. * oltre 37.000 lemmi * oltre 49.000 significati * oltre 3700 esempi e locuzioni * introduzione all?alfabeto e alla pronuncia dello spagnolo * trascrizione fonetica di tutte le voci spagnole * varianti latino-americane * breve introduzione alla grammatica spagnola * sezione di fraseologia



13 agosto 1944: il giovane lucien carr, per difendersi dalle avances dell`amico david kammerer, lo ammazza e ne getta il corpo nelle acque dello hudson. due altri suoi amici, william burroughs e jack kerouac, vengono arrestati per non aver denunciato l`omicidio. forse anche per elaborare a modo loro l`accaduto, i due scrittori ne tracciano in seguito un resoconto a quattro mani iperrealistico e visionario, dissepolto solo in anni recenti. raccontando a capitoli alternati, burroughs e kerouac assumono il punto di vista di due personaggi-narratori: burroughs quello di will dennison, barista originario del nevada, sempre preceduto dalla sua "ombra di un metro e novanta", kerouac quello del marinaio mike ryko, "un finlandese diciannovenne dai capelli rossi". attraverso il loro sguardo e intorno ai protagonisti del tragico fatto di cronaca vediamo cosi` delinearsi una folta compagnia anarco-utopista e sgangherata, euforica e malinconica, che trascorre giorni e notti bevendo e fumando in pub luminescenti, leggendo faulkner e sognando di raggiungere parigi. sullo sfondo, una new york caotica, atterrita e aggressiva, una metropoli di fine guerra in cui il caos visivo e` tutt`uno con quello acustico, con le radio che trasmettono le note della prima sinfonia di brahms o il reportage concitato di un giornalista su un circo in fiamme dove "gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche". con una nota di james w. grauerholz

nel 2007 e` stato pubblicato il primo diario di una schiappa, che ha fatto conoscere ai lettori greg e la sua famiglia, il suo migliore amico rowley e la terribile "malattia del formaggio". piu` di 20 milioni di copie dopo, "diario di una schiappa" e` diventato uno dei libri piu` amati da ragazzi e ragazze in tutto il mondo. e ora, per la prima volta, il diario di greg - anzi, il suo giornale di bordo - diventa un film d`animazione targato disney+. che tu stia incontrando greg per la prima volta o che tu sia da sempre un fan della serie, tuffarti nel mondo schiappa sara` un`esperienza indimenticabile. eta` di lettura: da 11 anni.

. questa spiazzante formula di poetica racchiude i due estremi del fuoco e del ghiaccio, al centro della visione di frost come di molti suoi versi - estremi inestricabilmente complementari, di quelli che fanno il tormento e la delizia di critici e lettori. recita un suo verso. cosi`, dietro i grandi monologhi drammatici espressi in un parlato popolare, come dietro i sonetti e le altre composizioni formalmente ineccepibili da lui predilette - del verso libero diceva che era come -, c`e` sempre qualcos`altro. qualcosa che ci turba, che ci mette in discussione, e non si lascia domare. sara` per questo che le sue poesie, anche a leggerle cento volte, manterranno sempre la loro freschezza, continueranno a custodire il loro segreto. in questa vastissima scelta, tratta da tutta la sua produzione, il lettore avra` modo di incontrare il maggiore poeta americano del novecento, diventato paradossalmente, come tutto cio` che lo riguarda, il piu` `moderno`, forse perche` il piu` refrattario, ingannevole, e a modo suo audace, fra i grandi modernisti. quello con cui bisogna ogni volta tornare a fare i conti.