
in una edimburgo notturna e piena di voci, un uomo insegue il filo di una musica ascoltata per caso, e mai piu` ritrovata. quella musica porta alla coscienza l`azione che deve compiere, e che lo attrae e atterrisce al tempo stesso. il protagonista deve uccidere, questa e` la sua azione: dovra` individuare il luogo e la vittima, come fossero una necessita`, una chiamata... questa e` la trama dell`"orecchio assoluto", il primo dei sei racconti che compongono questa raccolta, esempio di quel tipo di affabulazione fatta di conoscenza e mistero, passione e intuizione.

a tangeri, tra gli anni `70 e `90, cinque uomini della media borghesia si ritrovano ogni mattina al caffe` per commentare gli avvenimenti del mondo. a dire il vero, parlano piu` dei loro piccoli problemi che di quello che succede nel mondo. hanno in comune il fatto di aver amato la stessa donna, zina, una delle ragazze piu` belle della citta`. ciascuno di loro l`ha ferita, ne ha offeso la dignita`, magari senza saperlo. ed ecco che vent`anni dopo zina torna sulla scena. e` sempre bella, ma nessuno la riconosce perche` si presenta sotto diversi aspetti e in diversi corpi, per sedurre e per distruggere.


guicciardini deve aver messo a punto i suoi ricordi nell`arco di 18 anni (1512-1530), attraverso una laboriosa redazione fatta di ben quattro stesure. gli scritti, destinati al solo uso interno di famiglia, erano indirizzati in specie ai nipoti, in quanto sarebbero serviti ad acquisire norme di comportamento per ottenere successo nella vita politica, dando cosi` indicazioni di condotta politica e morale.