

secondo groddeck "la donna non conosce limiti al pensiero, non si adatta a nessun sistema, non e` stata ancora scoperta, e` enigmatica, sorprendente. l`uomo perisce, ma la donna e` eterna".

nella seconda meta` del settecento, james hutton, partito su un`agile barchetta scozzese verso le verita` piu` sconcertanti, provo` che la terra e` molto piu` vecchia dei canonici 6000 anni stabiliti dagli studi biblici e che e` continuamente plasmata e riplasmata da una miriade di forze. la rivoluzione temporale inaugurata da hutton e` all`origine non solo della geologia attuale, ma di un modo laico di pensare la collocazione dell`uomo nell`universo. in un momento in cui la nuova sintesi evoluzionistica fonda insieme la teoria della terra di hutton e l`origine delle specie di darwin, questa biografia e` insieme la storia epica di una delle piu` grandi scoperte scientifiche e di una brillante cultura, quella dell`illuminismo scozzese.

dall`aprile 1921 all`agosto 1924 aby warburg, geniale inventore dell`iconologia, fu ricoverato nella casa di cura diretta da ludwig binswanger, lo psichiatra che doveva rinnovare profondamente l`approccio al problema della malattia mentale. questo libro pubblica non soltanto le cartelle cliniche che binswanger redasse giornalmente sullo stato di salute del paziente, ma anche l`epistolario tra i due autori, fra i quali si stabilisce un importante scambio intellettuale sulla malattia mentale all`insegna dell`idea e dell`esperienza di una "guarigione infinita". il volume riporta, inoltre, i testi autobiografici di warburg relativi al soggiorno nella casa di cura.



darwin costruisce l`intelaiatura fondamentale di quello che chiama "il mio castello in aria", un teoria unitaria e tutta evolutiva del vivente nelle sue innumerevoli gradazioni: piante, insetti, crostacei, mammiferi. e ovviamente l`homo sapiens, di cui esplora dapprima il lato meno razionale o patologico per prendere infine d`assalto la cittadella dell`adulto sano, colto, civilizzato, con i suoi tic rivelatori.

un pantalone morigerato e austero e` chiamato in scena a dimostrare "come dee un prudente padre reggersi in quelle cose che nel governo di una famiglia sono di maggiore sostanza". viene a tal fine catapultato "fra quelle congiunture che sono le piu` forti nella vita dell`uomo", dando vita a una "commedia piu` morale assai che ridicola". alle prese con quelli che parrebbero i fisiologici problemi della routine domestica, si ritrova a fronteggiare i torbidi disordini che l`esile superficie della normalita` domestica lascia, in un crescendo inquietante, affiorare. un happy end di cartapesta non varra` a restituire legittimita` e fondamento alla "prudenza" del protagonista e alle sue "massime giudiziose e gravi".

se la guerra del peloponneso e` per tucidide la piu` grande mai vista, l`invio di un ingente corpo di spedizione ateniese in sicilia nel 415 ne e` "l`evento piu` grande". folgorato dalle proporzioni dell`impresa, acremente appassionato ai suoi retroscena politici, sgomento di fronte alla rovina della poderosa armata, tucidide ne affronta il racconto, memore di un epico precedente: l`attacco di serse alla grecia e la grandiosa nerrazione erodotea. la spedizione in sicilia e` l`iliade alla rovescia: la sconfitta della grecia in occidente si contrappone idealmente all`antica, mitica vittoria della grecia in oriente. ancora una volta, a distanza di secoli, una immensa spedizione per mare, una guerra di conquista lontano dalla patria, un terribile assedio.

la bella addormentata nel bosco, cappuccetto rosso, barbablu`, il gatto con gli stivali, cenerentola, pollicino sono state scritte a fine seicento da un raffinato cortigiano di luigi xiv, architetto e uomo di lettere, accanito difensore del primato dei "moderni" sugli "antichi", che vi trasfuse l`ironia, l`acutezza morale e psicologica di cui il secolo disponeva. la prosa trasparente, cartesiana, elegante contribui` in maniera decisiva al successo dell`opera. questa edizione si propone di risalire alla lettera dei racconti, presentando una nuova traduzione che cerca di rispettarne lealmente lo stile. eta` di lettura: da 6 anni.




nel 1506, a urbino, gli intellettuali riuniti alla corte della duchessa elisabetta intavolano una discussione volta a "formar con parole un perfetto cortegiano". da questa cornice narrativa prende le mosse "il libro del cortegiano", la cui prima edizione (1528) fu pubblicata quasi contemporaneamente dai piu` prestigiosi tipografi del tempo, manuzio e giunti, a testimonianza dell`attesa che la circondava. e grande fu la sua fortuna in tutte le corti d`europa. fino alla rivoluzione francese, infatti, essa fu considerata la grammatica della societa` di corte: la sua ricetta fondamentale era il primato della "grazia" e della "sprezzatura", ossia il dissimulare lo sforzo per far apparire naturali anche i gesti e i discorsi piu` ricercati. per il lettore di oggi, "il libro del cortegiano" ha un pregio in piu`: fa rivivere la civilta` colta e raffinata delle corti italiane del cinquecento e ne rivendica l`indiscutibile e inarrivabile supremazia culturale.


una storia di viaggi e di avventure, un romanzo satirico, un`epopea che diventa una costruzione mitologica. nei mari del sud, nelle isole di mardi, una fanciulla misteriosa, che sembra uscita dalla dimensione della favola e del sogno, viene salvata dal protagonista e con lui inizia una lunga e avventurosa peregrinazione fra le isole dell`arcipelago. la vergine yillah accompagna taji nelle tappe di un vagabondare in una natura paradisiaca, godendo con lui dei favori dei luoghi e delle genti, ma anche affrontando traversie, congiure e cospirazioni. un romanzo da riscoprire nella traduzione di emilio tadini, artista e scrittore recentemente scomparso, traduttore per garzanti libri anche di opere di stendhal e james joyce.


marta fa l`attrice e l`estetista per cani; e` piena di grazia, di estro e di paura, ma a volte le sembra di avere il dono speciale di mandare in frantumi qualunque cosa tocchi. suo figlio michele, per contrappasso, e` goffo e saggio come lo si puo` essere solo a tredici anni. clara di anni ne ha solo tre, e negli occhi una meraviglia tanto grande da riuscire ad allargare il mondo. luca, suo padre, e` cosi` abituato a incasellare i sentimenti da non capire piu` niente di cio` che gli accade. e dietro a tutti, due ombre: l`ombra insinuante di certi strani animaletti trasparenti, e l`ombra incombente di un grande scrittore mai esistito, hans floge bauer, l`uomo che corteggiava la stupidita`.

in questo romanzo l`autrice prosegue le avventure del capitano di polizia florindo flores, ormai felicemente in pensione. ma il suo riposo dura poco, perche` viene subito richiamato per collaborare alle indagini su una serie di insoluti delitti avvenuti in sardegna. cosi` il capitano, con il suo consueto spirito indagatore e metodico, e con la curiosita` che lo contraddistingue, si mettera` sulle tracce dell`assassino, penetrando a poco a poco in un caso che piu` sembra intricarsi e piu` lo appassiona e sollecita le doti della sua intelligenza deduttiva. e infatti scopre che...

trasformismi, vizi ideologici, inganni culturali, una vocazione quasi biologica alla doppiezza. dalla chiesa affronta il male oscuro della prima repubblica, sin dal dopoguerra, quando il trasformismo fa le sue prove installandosi nei partiti e nelle istituzioni. alfiere di questo grande inganno, la democrazia cristiana, partito dello stato e insieme partito dell`anti-stato. ma anche doppiezza comunista, tra mito della rivoluzione e costruzione della democrazia, conflitti ideologici e tentazioni consociative. la doppiezza laica ha il volto del craxismo, che tenta invano di conciliare impresa e clientela, mercato e corporazione, individualita` e assistenzialismo. nel`ultimo capitolo l`autore prova a tracciare le regole di una democrazia che sappia rigenerarsi.


tutto comincia con la scomparsa di un anziano professore universitario: si pensa a un suicidio, ma la polizia non riesce a trovare il corpo. mesi dopo, a un ventenne appassionato di enigmistica capita tra le mani una rivista da quattro soldi, con rebus, sciarade e indovinelli. lui li risolve tutti in un attimo, tranne uno. si tratta di una caccia al tesoro che sfida il lettore a decifrare indicazioni misteriose, passando da una tappa all`altra fino alla meta finale. ma qual e` la meta? scrittore, commediografo, sceneggiatore (ha scritto per marco bellocchio, gianni amelio, roberto benigni), vincenzo cerami e` un intellettuale e un artista versatile e poliedrico. le sue opere precedenti sono state pubblicate prevalentemente da einaudi e garzanti.

il volume e` una raccolta di vignette con protagonista l`operaio metalmeccanico cipputi, saggio, disincantato, caustico. un personaggio creato dalla fantasia di francesco tullio altan (treviso, 1942) e divenuto emblematico: il suo nome e` infatti entrato nel linguaggio comune per indicare l`operaio per antonomasia, ma anche un lavoratore dalla coscienza di classe e sindacale perfettamente formata.







scritto nel ii secolo d.c., durante la dominazione romana, il "viaggio in grecia" di pausania e` un`affascinante guida attraverso i monumenti, le opere artistiche e i luoghi del mondo greco classico. in questo ix volume, l`autore ci conduce attraverso la beozia, tra i suoi santuari e le sue citta` che, un tempo prospere e potenti, erano ormai impoverite e del tutto decadute, quasi sopravvissute a se stesse. nel rievocare le antiche imprese eroiche di tebe, terribile antagonista di sparta, e quelle di orcomeno, celebrata dallo stesso omero per ricchezze e prosperita`, pausania cita gli scrittori e i poeti antichi, da eschilo a esiodo. la traduzione rigorosa di salvatore rizzo e` accompagnata da un ricco apparato iconografico e da una presentazione del volume, che chiarisce i metodi adottati dal periegeta e l`ordine degli itinerari percorsi.

primo volume della nuova collana editoriale "archivi e biblioteche in piemonte", che nasce col proposito di potenziare e diffondere la conoscenza del vasto patrimonio archivistico e librario del nostro territorio e si prefigge l`obiettivo di diventare un luogo di riflessione e di aggiornamento sui temi degli archivi e delle biblioteche, oltre che presentare un quadro unitario sia sul piano regionale, sia su quello nazionale riferito ad uno specifico tema. il libro propone i testi suddivisi in due parti: una prima riferita agli archivi delle case editrici in piemonte (einaudi, utet, boringhieri, viglongo, centro studi piemontesi, siae, sei, archivio cesare pavese e altre 48 case editrici fondate in piemonte fino al 1970); e una seconda sezione che contiene testimonianze riguardanti i progetti nazionali, le esperienze di altre regioni (come l`emilia-romagna) e istituti, oltre alla descrizione di taluni archivi particolarmente significativi (quali giunti editore, leo s. olschki e giuseppe laterza & figli all`archivio di stato di bari).

miti, pazienti, pacati e ricchi di quella onesta e profonda umanita` che solo la vera saggezza puo` infondere: tali sono i protagonisti del "novelliere campagnuolo", uno di piu` bei canti di lode della semplice vita contadina del nostro ottocento. basato su un progetto concepito nel 1857 e variamente modificato negli anni, ma mai pubblicato durante la breve vita dell`autore, nel "novelliere" nievo sperimenta instancabilmente un nuovo linguaggio narrativo e letterario, a volte mimetico della parlata contadina, che gia` prelude a correnti letterarie successive. i protagonisti di queste novelle, per parte loro, fanno intravedere in filigrana i "piccoli eroi dall`anima grande" che popoleranno le "confessioni d`un italiano". l`introduzione di giorgio de rienzo ricostruisce la genesi del novelliere, mettendone in luce gli scopi e l`importanza nella produzione dell`autore.

nel 1820 il re d`inghilterra giorgio iv aveva intentato una causa legale contro la moglie carolina di brunswick, la quale da tempo conduceva pubblicamente una vita immorale in italia. il celebre avvocato irlandese charles philips era intervenuto a favore di carolina con una lettera indirizzata al re, nella quale screditava i testimoni italiani giudicandoli ipocriti, falsi e bugiardi per natura, indegni di un tribunale inglese. tali denigrazioni non furono tollerate da lorenzo da ponte, massimo esponente della cultura italiana in america, il quale con forte intento polemico diede alle stampe "sull`italia. discorso apologetico". riproponiamo al lettore questo breve scritto non tanto per la sua eccellenza letteraria, quanto per l`onorata intenzione dell`autore di difendere il proprio paese in terra straniera.










nel romanzo, pubblicato nel 1988, l`autore racconta i suoi vent`anni in uno slancio di affettuosa ironia: tutto cio` che allora poteva sembrare grave e solenne a un giovane appena uscito dall`esperienza partigiana, e immerso in un clima di attese e di promesse, di novita` pubbliche e private, assume oggi caratteri di vivida o tenera comicita`. l`italia, l`immediato dopoguerra, le bizzarre speranze, gli avvenimenti rapidi, gli entusiasmi, le avventure. gli amici, le moto, le ragazze, le idee, la scoperta della cultura europea: un`epoca breve, intensa e irripetibile.













Sigillato.

















il teatro di agota kristof si snoda sul filo di una comicita` che a un certo punto deraglia nell`amarezza o nell`angoscia. in questo puo` ricordare beckett (e senz`altro "john e joe" non e` esente da influenze beckettiane), ma il cuore dei testi della scrittrice e` decisamente piu politico che metafisico. i suoi personaggi, clownesco-laconici o istrionico-verbosi secondo le due diverse pie`ce, sono figure che le permettono di parlare dei temi che le stavano piu a cuore, legati ai due sistemi politico-sociali antitetici in cui aveva vissuto e che, in entrambi i casi, suscitavano in lei profonde riserve. "john e joe" e` una riflessione sulla divisione del mondo fra chi ha e chi vorrebbe avere. i protagonisti sono due poveracci che vediamo sempre seduti al tavolino di un caffe`, col perenne problema di come pagarsi le bevute finche`, nella loro storia, entra un biglietto della lotteria... un ratto che passa affronta invece il gioco di autoinganni e di mascheramenti dell`io all`interno di una societa` totalitaria. roll e` un intellettuale puro e scrive poesie. le due scene che si alternano lo mostrano nel salotto della sua casa borghese, alle prese con la moglie e certi ospiti non troppo graditi, e in una cella assieme al carceriere e ad altri personaggi, fra cui il losco , per il quale e` difficile non provare un`immediata, seppur colpevole, simpatia. sta allo spettatore ricostruire i nessi temporali e le vere identita` dei personaggi. nel finale, agghiacciante, nulla sara` come sembrava.



la prima nave di linea regolare fra i pianeti, l`ares, e` al suo viaggio inaugurale. porta su marte, tra gli altri, lo scrittore di fantascienza martin gibson, che sara` testimone delle dure lotte dei pionieri per colonizzare il pianeta: un mondo quasi privo di vegetazione e poverissimo di ossigeno, sul quale uomini coraggiosi combattono per rendere migliore quella che considerano la loro nuova patria. pubblicato nel 1951, dieci anni prima del volo di gagarin, e gia` l`anno seguente tradotto in italia per inaugurare la gloriosa collana "urania", "le sabbie di marte" e` un romanzo visionario e avvincente che ha saputo anticipare gli sviluppi tecnologici e scientifici dei decenni successivi. clarke dimostra di essere non solo uno straordinario profeta dei viaggi spaziali, ma anche, e soprattutto, un grande scrittore, capace di restituirci con mirabile immediatezza la suspense e l`emozione del viaggio di esplorazione, la piccolezza delle ambizioni umane trapiantate sul nuovo pianeta e la grandezza dell`animo dei pionieri della colonizzazione marziana. regalando al lettore, nel finale, la piu` straordinaria delle sorprese...

le fiabe popolari perpetuano stereotipi ampiamente superati o comunque da superare, sono storie sorpassate che ammanniscono lezioni comportamentali che risentono del tempo in cui sono state scritte. paola zannoner, una delle scrittrici per ragazzi piu note e apprezzate, ha scritto un libro che confuta questo semplicistico e sterile luogo comune.