

i saggi e gli articoli raccolti in questo volume, composti in larga parte tra il 1890 e il 1909, mettono in luce un tratto importante del cammino che ha condotto marcel proust a diventare scrittore. nelle pagine dedicate a pittori, romanzieri e poeti, ma anche alla moda, ai salotti e alle feste di alcuni tra i piu` noti protagonisti della societa` parigina, si delineano uno stile e un`idea della vita, dell`arte e della letteratura animati dalla passione per il dettaglio in quanto segno e rivelazione di un intero mondo, dall`istintiva negazione di qualsiasi gerarchia del bello, dalla convinzione che la verita` di uno scrittore (e in generale di un artista) affiori nel suo stile. esercizi di apprendistato, questi scritti consentono al lettore di ripercorrere la maturazione di un nuovo sguardo sul mondo, di una nuova forma del mondo, capace di turbare abitudini e certezze.

che cosa vuoi dire comprendere? che cosa vuol dire comprendere se`, che cosa vuoi dire comprendere l`altro? che cosa vuoi dire non comprendere e non essere compresi? la domanda viene discussa in questo libro alla luce dei dibattito tra l`ermeneutica di gadamer e la decostruzione di derrida. ma la tesi di una utopia del comprendere, che donatella di cesare sostiene, si delinea sullo sfondo della tradizione filosofica ebraica, in un dialogo serrato con paul celan, con la sua riflessione sulla poesia e sul linguaggio. la domanda diventa allora: che cosa vuoi dire comprendere dopo auschwitz? e a partire da qui che, attraverso un ripensamento filosofico e politico di concetti come promessa, futuro, avvenire, puo` essere attribuito un nuovo valore all`utopia.

stephen dedalus studia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. quando, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di dublino. ma in un ritiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova spiritualita`. presto pero` si sente insoddisfatto e quando inizia l`universita` avverte nuove esigenze estetiche; capisce cosi` di doversi svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni religiose e politiche. stephen dedalus si dispone, novello dedalo, a lasciare l`irlanda, il suo "labirinto".






anni settanta: il tredicenne anatoly schneidermann lascia la moldavia per emigrare in israele, dove cambia stile di vita, lingua e generalita`. anatoly diventa tal e schneidermann diventa shani. tutto per essere un vero israeliano. vent`anni dopo, tal - ormai trasformatosi nel tipico trentenne in carriera della societa` bene israeliana - fa ritorno nell`ex urss per parlare ai candidati all`emigrazione verso israele. tal parte per promuovere la sua nuova patria e finisce per ritrovare quella vecchia, la sua citta` natale, i propri ricordi e quel tredicenne che, bollato come "giudeo", sedeva in un minuscolo appartamento convinto che i tedeschi sarebbero arrivati da un momento all`altro per portarlo via, proprio come avevano fatto con suo nonno.

nel 1956 dominique e aliette lapierre approfittano di un momento in cui le relazioni diplomatiche tra francia e urss sono particolarmente buone e ottengono il permesso di viaggiare in terra sovietica in qualita` di reporter per "paris match". affiancati da una coppia di giornalisti di un quotidiano della gioventu` comunista, hanno l`opportunita` di muoversi in assoluta liberta` tra mosca, kiev, yalta, fino ad arrivare in georgia lungo la "strada del sud". intervistano i contadini dei kolchoz e le commesse dei grandi magazzini moscoviti, visitano luoghi storici o di culto, entrano nelle case di una popolazione straordinariamente ospitale e incontrano zingari e misteriose tribu` "che neppure la rivoluzione ha osato toccare".

il discorso con cui john f. kennedy inauguro` la propria presidenza e` considerato uno dei momenti memorabili della politica americana e mondiale del novecento. proprio quando gli stati uniti temevano una nuova guerra e dovevano fronteggiare gravi problemi interni, parole come "non chiedete al paese cio` che puo` fare per voi, ma chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese" aprirono un nuovo corso storico e ispirarono un`intera generazione, infondendo nei cittadini speranza e ottimismo. il libro e` il resoconto dei giorni che precedettero il discorso d`insediamento alla casa bianca e degli sforzi del neoeletto presidente per trovare le parole giuste che esprimessero le sue grandi ambizioni.

nessun`area di new york ha subito nel tempo trasformazioni tanto radicali quanto la costa, conseguenza dei processi naturali e dell`intervento dell`uomo. come catturarne dunque nel modo piu` efficace possibile il multiforme e mutevole carattere? grazie a un sapiente mix di storia, folclore, politica, cultura e avventura on the road, phillip lopate guida il lettore in un`appassionata e illuminante escursione attraverso manhattan, descrivendo infrastrutture, spazi pubblici e punti di interesse incontrati durante il suo cammino, risalendo alla loro origine e al loro sviluppo nel corso degli anni. dissotterrando strati di storia e leggenda, lopate porta alla luce gli aspetti economici, ecologici e politici che hanno profondamente influenzato lo sviluppo del tessuto urbano della citta`, dalla costruzione del ponte di brooklyn fino agli ultimi edifici sorti in riva al mare.








la prima biografia completa di rebora, poeta e religioso. clemente rebora e` uno dei maggiori poeti italiani del novecento, ma noti sono anche la sua vicenda religiosa e il suo cammino di santita` . nasce a milano nel 1885, e viene educato secondo i canoni di una rigorosa moralita` laica, senza alcun riferimento religioso. dopo la laurea inizia la sua attivita` di insegnante e collabora alla rivista la voce di giuseppe prezzolini. nel 1913 pubblica la raccolta di poesie frammenti lirici. partecipa poi alla prima guerra mondiale, che lo segna nel corpo e nell`anima. i traumi subiti durante il conflitto lo fanno precipitare in una grave crisi fisica e spirituale, di cui sono testimonianza i canti anonimi, pubblicati nel 1922. il suo tormento interiore trovera` finalmente un approdo nel 1929 con la conversione al cristianesimo e la decisione di farsi sacerdote presso l`istituto della carita`, la congregazione religiosa fondata da antonio rosmini. vive gli anni del suo ministero tra domodossola, rovereto e stresa, come educatore, predicatore itinerante, confessore e guida spirituale. intensa e` anche la sua attivita` di studioso e scrittore, oltre che di poeta: la sua raccolta canti dell`infermita` (1957) e` il frutto di un`ispirazione che dalla fede e` vagliata e purificata. muore a stresa nel 1957 e la sua eredita` letteraria viene rivalutata post mortem dagli studiosi. ancor piu` vivo, pero`, e` il ricordo del servizio ai piu` umili e della totale disponibilita` alla volonta` di dio. il rosminiano padre muratore, che ha potuto attingere ampiamente all`archivio di rebora, conservato a stresa, ricostruisce l`itinerario biografico del confratello sia attraverso la sua opera poetica, sia attraverso le testimonianze di chi ha riconosciuto in lui i germi della santita` .

una nuova edizione della bibbia a caratteri grandi, di grande formato e completezza. con il testo nuovissima versione dai testi originali, il volume offre le introduzioni generali alla bibbia, all`antico testamento, al nuovo testamento e ai singoli blocchi biblici. in piu` un indice tematico, cartine, cronologia biblica, misure, pesi e monete.

un mercante di siracusa perde a taranto uno dei suoi due figli gemelli, menecmo, e ne muore di dolore. menecmo, allevato da un ricco mercante di epidamno di cui ha poi ereditato le ricchezze, vive a epidamno, ha una moglie gelosa e una bella amante, erozio. il fratello, chiamato anch`egli menecmo, va a epidamno e viene scambiato per il gemello, crede pero` che la causa delle strane avventure che gli capitano sia l`interesse da lui suscitano in erozio. intanto menecmo "primo" subisce le ire della moglie gelosa e del suocero. i due fratelli infine si riconoscono e decidono di tornare insieme a siracusa dopo aver venduto all`asta i beni e la moglie (se qualcuno la compra) di menecmo "primo".


le relazioni tra fratelli e sorelle sono il risultato di una grande intimita` imposta, non scelta. si puo` addirittura affermare che i rapporti di fratellanza siano una specie di malattia: una malattia d`amore cronica con i suoi istanti di complicita`, di benessere condiviso, ma anche con momenti di crisi, rivalita` e gelosie. tutto ha inizio con l`arrivo del secondo, vissuto dal primogenito come un vero e proprio cataclisma. come accettare di condividere l`amore dei genitori? avvalendosi di numerosi casi clinici, arricchiti da riferimenti alla tradizione mitologica e culturale, il saggio scandaglia l`universo delle relazioni fraterne, spesso agitate, patologiche, mostrando come esse compongano le corde piu` intime della personalita`.

L'avaro Euclione ha trovato una pentola piena di monete d'oro ed è terrorizzato che gli venga rubata. Il suo vicino di casa, il ricco Megadoro, gli chiede in moglie la figlia Fedria e Euclione acconsente non sapendo che la ragazza, violata durante le feste di Cerere, sta per avere un bambino. Lo sconosciuto padre è Liconice, nipote di Megadoro che confessa a Euclione la sua colpa e chiede in moglie Fedria. Il servo di Liconide, Strobile, ha trovato la pentola piena di monete d'oro, ma è disposto a darla al suo padrone in cambio della libertà.

dopo la raccolta "opera sull`acqua", nella quale si cimentava per la prima volta con l`"azzardo dei versi", con queste nuove poesie, che incrociano alcuni temi di quel fortunato esordio poetico, erri de luca da` vita a una silloge di raggiunta maturita` compositiva. le sue poesie raccontano. raccolgono personaggi, viaggi e dialoghi. parlano di incontri e di volti. sono tracce che indicano una storia possibile o tutta gia` avvenuta in un solo gesto istantaneo ed eterno. l`amicizia, i genitori, l`amore, la napoli della sua prima infanzia, le missioni umanitarie in bosnia o in sudan. in questo libro erri de luca si racconta e si mette in gioco con poesie che trascendono sempre l`autobiografia per diventare messaggi sapienzali per chiunque apprezzi un atteggiamento di fermezza ma mai di arroganza nei confronti della vita degli uomini.

"questa piccola antologia personale di traduzioni in versi, esigua raccolta di frammenti e di schegge, se sara` presa per quel che vuoi dire, dovrebbe essere accolta come aiuto a pensare, la bellezza della parola e dell`immagine invaselinando l`accesso difficile al sepolcrale segreto dei mondi che il verso contiene. e aiuto al pensare vale viatico consolamentale per chi vive e patisce, per l`indicibile sofferenza che tutti ci inzuppa e uguaglia, per chi conscia-o-inconsciamente lancia nell`etere miti e muti e prolungati s.o.s. il titolo che ho trovato e` facile da comprendere: la tenerezza e` rara, moneta fuori corso nell`indistinzione pan-tecnologica, e nello stupore del riceverne in un pugno di versi c`e` qualcosa di specialmente strano, che somiglia a una trafittura. [...] ho pescato nel fiume di quel che ho fatto e dato in mezzo secolo di pubblicazioni, dal latino, greco antico e dimoti`ki, ebraico biblico e lingue moderne, ma dalle carte molti inediti sono emersi, li ho restaurati e una parte e` edita per la prima volta qui." (dall`introduzione dell`autore)

dalla primavera 2001 alla primavera del 2003, dalla vittoria del cavaliere in italia a quella di bush in iraq: questo il periodo che passa sotto gli occhi sgranati di bobo, protagonista delle vignette di sergio staino. ecco quindi un berlusconi sorridente e gaffeur rivolgersi a putin, di spalle: "signor putin, qualunque cosa brutta abbia scritto su di me... si ricordi che in occidente la stampa e` ancora in mano ai comunisti..."

il meglio della produzione poetica di alessandro fo, compresa tra il 1987 e il 2001. filo conduttore dell`intera silloge e` il tono improntato a una garbata levita`, con una propensione narrativa, quasi diaristica. il colto citazionismo, pur attraversando buona parte dei componimenti, non ha mai il sopravvento: le malinconie e le tenerezze della sua poesia sono attente alla "maliosa antologia del vivere quotidiano". sono versi dove conflagrano allegria e tristezza, in cui l`pparente semplicita` dell`incedere non rinuncia a raffinatezze e a far sedimentare minimi apologhi sull`esistenza, prendendo spunto dalle statuine in terracotta del presepe o da umili oggetti della quotidianita`.

il volume riunisce tre raccolte poetiche. la prima, la naiva, e` stata profondamente rivista per questa edizione. la stessa tensione narrativa si riscontra anche in furistir: una raccolta che sceglie i suoi personaggi tra le figure comuni, di cui il poeta riproduce la grammatica della nevrosi quotidiana. e le cose che accadono vengono raccontate nei ritmi e nelle cadenze del dialetto: qui sta la continuita` tra le prime due opere e ciacri.








come la voce racconta il mondo circostante: questo e` il tema del libro. voce come richiamo che attraversa lo spazio e accompagna la caccia dei pigmei, che porta dal "qui", il centro del villaggio, luogo di riconoscimento di una comunita`, al "la`", spazio ignoto, lontano, dove si muovono le prede. voce del vento, come nella cultura mongola, che trasfigura l`orografia dei luoghi in un paesaggio simbolico scosso dalla metamorfosi della materia, dove l`acqua puo` trasformarsi in pietra e il canto in diplofonia. voce di morte e di godimento, quella delle sirene, che allevia e smarrisce, seduce e uccide il viaggiatore. suono che accarezza, quello dell`auleta, o voce che scortica, come nel mito di marsia. la voce e lo spazio: voci disperse nel mondo e voci racchiuse, che proteggono luoghi e corpi, come accade nella cultura eschimese, dove abbraccio e polifonia narrano la nascita del tempo. il rapporto che stringe la voce allo spazio si esprime in una serie di immagini che raccontano il modo in cui ogni cultura, attraverso il suono, s`appropria del mondo. ogni forma di vita elabora la propria visione della materia vocale, della sostanza fonetica con cui narra la propria storia, creando tecniche di emissione del suono dove si annida un`interpretazione simbolica della natura. gli oggetti si trasformano in suono, la loro presenza si espande nello spazio. nel testo codici qr-code per visualizzare sul cellulare contenuti inediti.

in una helsinki flagellata dalla pioggia battente e dalle continue inondazioni, una giornalista sparisce nel nulla. stava indagando su una serie di omicidi rivendicati da un misterioso personaggio che si fa chiamare il guaritore. sulle tracce di johanna, si mettera` tapani, il marito. un uomo che fa il poeta, ma che si trasforma in segugio per ritrovare l`unica cosa che conta, in un mondo sconvolto dal cambiamento climatico.








questo sunto concilia bene l`esigenza di sintesi con la completezza delle informazioni: il volume tratta la storia dell`arte dalle origini all`arte romana compresa.

questo romanzo trasgressivo e ricchissimo ci restituisce il disagio della pace in agonia in francia, nell`europa, nel mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale.















in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa (luglio `44) dell`autore, vengono pubblicate (o ripubblicate) tutte le sue opere. il primo volume contiene alcuni famosi romanzi (corriere del sud, volo di notte, terra degli uomini), oltre a un inedito (l`aviatore) e ad altri testi vari: scritti giovanili, articoli, prefazioni, diari e lettere.

da piu` di un secolo il filo che legava arte e fede sembra spezzato. l`arte contemporanea si sviluppa sempre piu` lontana dal contesto della religione cattolica e, d`altra parte, la chiesa spesso, nelle commissioni delle sue opere d`arte liturgica, dirige le proprie attenzioni verso artisti che guardano al passato e non al dibattito contemporaneo. ma cosa c`e` dietro a questo desiderio di passato? non e` che gli stilemi di ieri ci aiutano a non riconoscere il vero problema, e cioe` che non ci stiamo piu` interrogando sul serio sulla nostra fede?



orano e` colpita da un`epidemia inesorabile e tremenda. isolata, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la citta` diventa il palcoscenico e il vetrino da laboratorio per le passioni di un`umanita` al limite tra disgregazione e solidarieta`. la fede religiosa, l`edonismo di chi non crede alle astrazioni ne` e` capace di "essere felice da solo", il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l`indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l`egoismo gretto gli alleati del morbo. scritto da camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, "la peste" e` un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi.























sembra la declinazione di una personalita` spigolosa, invece e` quella di una voce, una voce : quella di billie holiday, la piu` grande interprete jazz di tutti i tempi. la dea dalle celebri stravaganze e irregolarita` ritmiche; la billie politica di strange fruite della harlem degli anni trenta, anima gemella di lester young e rivale di ella fitzgerald; la billie trasformista che strizza l`occhio al cinema e alla televisione ma viene paragonata a un poeta come john donne. un`icona inesauribile che ancora oggi, a sessantanni dalla scomparsa, chiede di essere decifrata. non solo per le mistificazioni che costellano la sua discussa autobiografia, "lady sings the blues". ma perche` la sua vita e la sua musica sono due giganti che si fronteggiano, difficili da armonizzare in un`immagine unitaria che non limi le asperita` e le bizzarrie della sua persona ma nemmeno lasci in ombra la sua dimensione artistica. john szwed prende in mano l`intricato filo dell`esistenza di billie holiday isolando le vicende biografiche - la miseria durante l`infanzia, poi la piaga del razzismo, l`abuso di droghe, la brutalita` degli uomini - dalla sua ascesa musicale, quando il jazz, il pop e il blues si mescolarono e la voce di billie holiday plasmo` la storia del jazz. tra brevi ritratti, scorci storici e raffronti inediti - come quello fra le "diseuses" del cabaret parigino e i cantanti gospel, soul e rap afroamericani -, szwed si dimostra il maestro delle contaminazioni, dell`emozione e del rigore, capace di dare a billie holiday un volto nuovo, sfaccettato come un ritratto cubista. con "billie holiday" il saggiatore torna sulle tracce di questa artista intramontabile. perche` se , le improvvisazioni di billie holiday risvegliano in noi la meraviglia dell`ascolto.


un viaggio appassionante nel passato dell`uomo per conoscere l`ascesa e il declino delle grandi civilta` del mondo. grande albo illustrato a colori, con testo rigoroso e chiaro. un giusto equilibrio tra i testi e le immagini rendono quanto mai piacevole la lettura e stimolanti lo studio e la ricerca. adatto a ragazzi dagli otto ai dodici anni.

se l`uomo e` fatto della stessa sostanza dei sogni, che cosa succede quando i robot cominciano a sognare? succede che robot inquieti, troppo umani, lottano e fuggono, amano e si ribellano; e tentano di evadere dalla cattivita` meccanica imposta loro da padroni in carne e ossa e governata dalle tre leggi della robotica. le leggi incorporate nei loro circuiti impongono ai robot di non nuocere all`uomo, di obbedire agli ordini, di badare alla propria sopravvivenza solo se, cosi` facendo, non mettono a rischio un essere umano. eppure, elvex - l`androide che sogna i suoi simili ridotti in schiavitu`, costretti a scavare nelle profondita` della terra, a muoversi tra le fiamme e le radiazioni delle fabbriche - sogna anche un mondo diverso, in cui esiste solo la terza legge: "un robot deve proteggere la propria esistenza", senza clausole restrittive. automi orgogliosi del proprio intelletto, enigmatici cervelli positronici: nei racconti che compongono "sogni di robot", scritti fra gli anni cinquanta e gli anni ottanta, la solida impalcatura rappresentata dalle tre leggi inizia a incrinarsi. accade allora che un robot impari a mentire, che un`automatomobile si innamori dell`uomo che si e` sempre preso cura di lei, e che a un onnipotente, mastodontico supercomputer gli umani arrivino a demandare le decisioni piu` importanti della res publica.

vincenzo bellini, una figura complessa, sfuggente. visse solo trentaquattro anni, ma nella sua breve esistenza compose opere destinate a lasciare un segno nella storia della musica e del teatro. i biografi ne descrissero la vita come un susseguirsi di trionfi e disillusioni, abbellendola di particolari sentimentali e romanzeschi e dipingendolo come un genio dall`aspetto angelico, tanto ispirato quanto poco padrone della tecnica musicale; altri enfatizzarono al contrario il lato meno affabile del suo carattere - l`insofferenza riservata ai colleghi, il cinismo nel rapporto con le donne -, finendo per diffonderne un`immagine assai lontana dalla realta` storica. fabrizio della seta racconta oggi la vita di bellini sfrondandola di ogni elemento mitologico e conduce il lettore a conoscere la figura reale del musicista e del drammaturgo, dalla prima formazione ricevuta in famiglia a catania al perfezionamento degli studi nel conservatorio di napoli, dal saggio scolastico di esordio ai primi successi milanesi fino alla consacrazione internazionale dei capolavori: la sonnambula, norma e i puritani. mettendo a frutto la documentazione raccolta in centocinquant`anni di studi e aprendosi alle prospettive critiche piu` aggiornate, questo libro - il primo a esaminare approfonditamente l`intera produzione di bellini - ci porta a fare esperienza diretta del mondo in cui visse e dei suoi rapporti con librettisti, cantanti e impresari, delle sue idee artistiche e dell`ossessiva ricerca della perfezione, testimoniata dalle correzioni e dai ritocchi disseminati nei libretti e nelle partiture. "bellini" ci rivela le molte sfaccettature di un protagonista della cultura dell`ottocento: un compositore dotato di una straordinaria facolta` di immaginare melodie memorabili, sempre al servizio di una visione drammatica perseguita con ferrea coerenza. un`occasione per scoprire o approfondire la personalita` e le opere di un musicista animato dal sacro fuoco del teatro.

un sicario prezzolato e un buffone di corte, vittima di una maledizione, avanzano nella notte, confabulando attorno a un omicidio e a una vendetta che si ritorcera` contro chi l`ha voluta. una principessa tenuta in schiavitu` sceglie di morire sepolta viva pur di non abbandonare il suo amato, condannato a morte da un potere feroce. una cortigiana incontra l`amore, si sacrifica rinunciandovi e muore di tisi, trasfigurandosi in un angelo. vicende, personaggi e luoghi resi immortali dalla musica di un compositore che, ancora bambino, vide un fulmine colpire la chiesa del prete contro cui aveva imprecato per un torto subito e che, anche per quell`episodio, pose il tema della forza del destino al centro del suo teatro. il suo nome era giuseppe verdi. paolo gallarati ci conduce alla scoperta della vita e delle opere di verdi, intrecciando per la prima volta l`una con le altre, indissolubilmente. la sua e` una narrazione assieme biografica e storica, che segue l`evoluzione del compositore da giovane talento a grande maestro, alternandola a letture attente e avvincenti di ogni sua opera, atto per atto, scena per scena. da nabucco a macbeth, da rigoletto alla traviata fino ad aida e agli ultimi lavori di ispirazione shakespeariana, gallarati ricostruisce il percorso profondamente innovativo di un genio che, nel rifiuto di ogni convenzione, nella ricerca stilistica e teatrale ha sempre seguito unicamente la propria ispirazione. verdi e` un libro dalla doppia anima, scritto per chi vuole avvicinarsi all`opera di uno dei piu` grandi musicisti di tutti i tempi come per chi sente il bisogno di approfondire la propria conoscenza insieme a un musicologo quale gallarati. un volume dalle cui pagine emerge luminosa la grandezza di un personaggio unico, ispirato, nell`arte e nella quotidianita`, da un lucido realismo.

un mattino, al risveglio da sogni inquieti, un uomo di nome giuso si trova trascinato da un tutore in una scuola, in mezzo ad altri adulti che si comportano da bambini. qui dovra` rimparare a comportarsi come un infante, visto che nel mondo dei grandi ha fallito. inizia cosi` una regressione infantile durante la quale giuso scopre che ritornare bambini significa liberarsi da ogni responsabilita` e pensiero. "ferdydurke" e` una feroce satira sociale, una caustica rappresentazione di una societa` che infantilizza l`essere umano, rendendolo stupido e inerme. ma e` anche uno sberleffo ai canoni letterari e al mondo intellettuale e artistico, bigotto e conformista: insieme a giuso, e` infatti l`autore stesso a tornare all`ingenuita`, al disprezzo delle consuetudini e a creare, come un bambino, le regole del proprio gioco.

affascinante ossimoro artistico dell`ottocento, la vita e la musica di claude debussy sono sinonimo di anticonvenzionalita` e innovazione. dietro gli occhi penetranti e la fronte pronunciata, il genio cercava soluzioni fantasiose, dagli esercizi suonati con trasporto alle stravaganze armoniche che portavano all`esasperazione i docenti del conservatorio di parigi. lo stile che, secondo loro, sarebbe dovuto essere sur, correct, e`le`gant et colore` tra le sue mani diventava eccentrica finezza, scarto inatteso e atto di cesura di un secolo. profondo conoscitore delle partiture di debussy e grande lettore della sua corrispondenza, enzo restagno scrive una biografia del compositore dal ritmo andante e romanzesco, che ci parla di genitori, amici e amori, di riconoscimenti e incomprensioni, di difficolta` economiche e avidita` di conoscenza. ma soprattutto di quegli incredibili grappoli di note che furono le opere di debussy, della sua capacita` di ascoltare e di farle confluire nella sua musica. la penna affabulatrice di restagno allarga i nostri orizzonti mentre ascoltiamo le images e i pre`ludes o mentre assistiamo al pre`lude a` l`apre`s-midi d`un faune e a pelle`as et me`lisande. ci racconta passo passo le vicende che hanno portato alla loro nascita e costruzione, ne legge le sfumature, rivela quale spaccatura abbiano generato con il passato e quale progresso abbiano offerto al futuro.

nell`immaginaria cittadina americana di midland city si deve svolgere un festival della letteratura e delle arti ed e` qui che si incontrano kilgore trout, sconosciuto, anziano e spiantato scrittore di fantascienza e dwayne hoover, ricco rivenditore di auto pontiac usate, ossessionato dai romanzi dell`altro. dwayne impazzisce per la lettura di un libro che lo porta a credere di essere l`unica creatura dotata di libero arbitrio in un mondo di robot. la storia si svolge nell`attesa dell`incontro tra i due, e li segue nelle vicende che li porteranno a ritrovarsi nel bar dell`holiday inn di midland city. intorno a loro si muovono una nutrita schiera di bizzarri uomini e donne della provincia americana la cui triste esistenza viene raccontata con crudo realismo, dando vita a una feroce satira che prende di mira l`intero "sistema" a stelle e strisce.

quello che avete davanti non e` un libro come gli altri. e un edificio, composto di ingressi, piani, stanze, cortili e uscite. e una mappa per muoversi al suo interno. e un museo, tra le cui sale viene mostrato un nuovo approccio alla costruzione delle storie. leggerlo significa spostarsi come in una visita guidata, immergersi tra visioni e architetture, racconti e progetti, scoprire un punto di vista inedito da cui guardare alle narrazioni che danno forma e respiro alla nostra vita. il grande museo vivente dell`immaginazione esplora i legami inattesi tra letteratura e architettura, fantasia e costruzione. a partire dall`osservazione di forme e strutture del passato - dalle capanne di paglia al partenone, dalle case in pietra al guggenheim di new york -, matteo pericoli ci conduce tra le opere di italo calvino e annie ernaux, beppe fenoglio e william faulkner, elena ferrante e jun`ichir? tanizaki per analizzarle come se fossero anch`esse edifici dotati di soffitto e scantinato, fondamenta e finestre, tetti e rampe di scale: le notti bianche dopotutto non potrebbe essere un grattacielo inclinato? e l`amica geniale due palazzi che si sostengono e respingono a vicenda? grazie all`esperienza fatta in scuole di scrittura e universita` con il suo laboratorio di architettura letteraria, pericoli ci invita a ripensare il nostro ruolo di autori e lettori, ad abitare la scrittura in senso proprio, a permettere alla nostra immaginazione di strutturarsi, crescere e arricchirsi. perche` le storie non sono strade da percorrere: sono case in cui si puo` entrare, sostare, curiosare e da cui si esce sempre cambiati.

"what happened, miss simone?" e` la storia di una bambina nera del sud che insegui` un talento prodigioso e divenne nina simone; di nina simone imprevedibile e tormentata, che attraverso` il proprio tempo e divenne la sacerdotessa del soul; del soul che rincorse le sue dita sul piano, tra le fughe di bach e il cuore del blues; e` la vita e la leggenda di una donna che marcio` con luther king e malcolmx, che canto` orgoglio e segregazione, che fece piangere e ballare. e la storia di una voce profonda e oscura, di una voce brutale e sincera che parlava d`amore e scagliava accuse, di una donna incapace di chiedere scusa, del suo disturbo mentale, di occhi severi e solitudine; della meraviglia di "sinnerman", della rabbia di "mississippi goddam". alan light scrive la biografia piu` completa dedicata a nina simone: dall`esordio a dieci anni - in cui si rifiuto` di suonare finche` i suoi genitori non poterono sedersi con i bianchi - ai trionfi della carnegie hall, dal sogno di diventare una grande pianista classica alla consacrazione pop con il successo planetario di "my baby just cares for me". nato come arricchimento dell`omonimo documentario candidato all`oscar, con documenti nuovi e inediti, "what happened, miss simone?" insegue, tra le cadute e i trionfi, il fantasma di una regina del jazz che visse con la stessa ruvida autenticita` il suo tempo, la sua razza e il suo sesso, amo` molti uomini, fu picchiata dal marito e oppresse sua figlia.

da due anni, ormai, robert schumann vive nell`isolamento della clinica psichiatrica di endenich, non vede piu` l`amata moglie clara e solo le rare visite concesse dai medici al giovane amico johannes brahms allietano pomeriggi tutti identici, trascorsi a compilare elenchi sugli atlanti geografici e affrontare i demoni che insidiano la sua mente malata. a ossessionarlo e` un concerto per violino, che ha composto poco prima del ricovero. che fine ha fatto? perche` non viene pubblicato? perche` joseph joachim, a cui e` dedicato, non lo suona? gli amici lo rassicurano con qualche promessa, con qualche mezza verita`. ma sono solo bugie pietose: non vogliono rovinare la reputazione del compositore con un`opera che non giudicano all`altezza, espressione di una mente gia` inabissata nella follia. e questa la dolorosa verita`? hanno ragione tutti coloro che, improvvisamente, a partire dal 1850, calano una scure d`indifferenza sulle opere del ? non e` di questa opinione piero de martini, che, con l`accuratezza di un investigatore, e` andato sui luoghi estremi del suo passaggio per riempire i vuoti, nella biografia e nella discografia. scoprendo cosi` opere messe troppo frettolosamente da parte da critici ed esecutori, di ieri e di oggi, che rappresentano un patrimonio importante e dimenticato di un autore che cercava di percorrere vie nuove senza essere compreso. "l`ultimo capitolo di schumann" e` una biografia che indaga la vita del compositore tedesco per capire meglio la sua opera. perche` mai come nel caso di schumann la musica e` specchio fedele della complessita` di una natura geniale e poetica: l`urgenza con la quale si gettava nel comporre; il lacerante dualismo, e`le`vation e ennui, che avvelena l`esistenza e arricchisce l`arte; la forza delle emozioni, l`amore sconfinato per clara e la sconfinata malinconia; il sentimento di morte che mai lo ha abbandonato, fanno di questo eccezionale artista la quintessenza del romanticismo in musica.


. maria cristina palma ha una vita all`apparenza perfetta, e` bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. nel suo passato c`e` un segreto con cui non ha fatto i conti. come un moderno alienista niccolo` ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso. niccolo` ammaniti e` ritornato piu` cattivo, divertente e romantico che mai.

francia, 1625. il giovane d`artagnan vuole far parte dei moschettieri del re ma, quando incontra sulla sua strada athos, porthos e aramis, i migliori moschettieri in circolazione, li provoca e viene sfidato a duello da ciascuno di loro. il duello, pero`, e` proibito e quando le guardie del cardinale richelieu li colgono sul fatto e minacciano di arrestarli, d`artagnan decide da che parte stare: aiutare i tre moschettieri. con un approfondimento alla lettura e una mappa concettuale. eta` di lettura: da 10 anni.

punto piu` alto della ricerca filologica e storica di ka`roly kere`nyi sulla genesi e le forme della mitologia, "gli de`i e gli eroi della grecia" narra le vicende degli de`i, dalle origini del mondo alle complesse genealogie dell`olimpo, e quelle degli eroi, figure "quasi storiche" e leggendarie, esseri umani che si incontrano e scontrano con la divinita`. in un continuo rimando alle fonti originali greche, l`ascesa al potere di zeus contro il padre crono, gli amori di afrodite e le lotte di ares, la ribellione di prometeo, le fatiche di eracle e il dramma di edipo prendono vita in una materia narrativa in continua evoluzione. l`autore, tra i piu` cari amici di carl gustav jung - a legarli fu anche una lunga e fruttuosa collaborazione -, racconta gli antichi miti in una forma astratta dal tempo storico, e in cui le intenzioni e i significati dei testi mitologici sono letti in chiave archetipica, offrendo uno strumento di decodifica per la nascita della civilta`. il saggiatore porta in libreria un classico della storia delle religioni e degli studi sull`antichita`. riproposto in un unico volume, come nella prima edizione italiana del 1963, "gli de`i e gli eroi della grecia" e` un testo indipendente e di per se` strumento di conoscenza: kere`nyi esula dai limiti della narrazione storica per offrire al lettore un apparato mitologico organico...

cristallizzato nell`immagine del genio irriverente preso solo dalla sua arte, folle e sregolato nel suo inconsapevole talento, wolfgang amadeus mozart e` rimasto intrappolato per secoli nel mito del puer aetemus. tuttavia mozart non era svagato o ingenuo. d`indole brillante e multiforme, era perfettamente immerso nel suo tempo: sensibile ai fermenti che ispiravano gli ultimi fulgori del secolo dei lumi, aveva una biblioteca ricchissima con testi all`avanguardia e frequentava le personalita` piu` illustri dell`epoca; era in sintonia con i princi`pi riformatori dell`assolutismo illuminato dell`imperatore giuseppe ii e manteneva intensi rapporti con le logge massoniche viennesi e tedesche, nutrendosi dei loro ideali di tolleranza etica, religiosa e politica, di uguaglianza fra i sessi e fra le classi, arrivando persino a progettare di fondare una societa` segreta ispirata agli stessi valori. soprattutto, mozart diede voce a questo afflato con lo strumento che meglio padroneggiava, la musica, attraverso capolavori come le nozze di figaro, don giovanni, cosi` fan tutte e la clemenza di tito. le nozze di figaro, in particolare - con la sua trama di una coppia di servi e una moglie che si oppongono a un padrone e marito dispotico e bugiardo -, grazie all`analisi di lidia bramani si rivela testimonianza massima della cultura europea di fine settecento, vero e proprio manifesto illuminista, nonche` critica serrata e implacabile alle forze piu` ottuse e conservatrici della societa`, di allora come di oggi. leggere le nozze di figaro di lidia bramani significa immergersi nella biografia di una delle menti piu` straordinarie della storia, e poter fruire con nuova consapevolezza di quelle opere con cui mozart sognava di cambiare il mondo - quelle opere con cui mozart il mondo l`ha cambiato.

"le montagne della follia" di howard phillips lovecraft racconta il catastrofico esito di una spedizione nelle profondita` inesplorate del continente antartico. farnsworth wright rifiuto` di pubblicare l`opera su "weird tales" perche`, a detta dell`editore, troppo lunga. l`orrore, per stereotipo, necessita di poche molecole di azoto, di respiri corti, mutili, di un sentimento di morte improvvisa accompagnato da brevi, fulminanti agonie: chi potrebbe sopportare uno spavento protratto oltremisura nel tempo? e invece tra le montagne della follia l`eco della paura si centuplica di grotta in grotta, e la resistenza dei personaggi e del lettore e` spinta al limite della sopportazione. il saggiatore ripropone questo classico in una traduzione finalmente completa, che rifugge la tentazione di ricondurre a una mal compresa lo stile ossessivo, tassonomico, rituale di lovecraft. nella sua prosa l`orrore opera sempre nella stanza accanto, senza fare ostaggio di testimoni oculari; riempie le tubature e si riverbera fonicamente tra le pareti (tekeli-li! tekeli-li!), in un linguaggio nero che esisteva gia` prima del linguaggio umano e della parola, e che l`uomo non puo` decifrare; emana miasmi intollerabili e sconosciuti; lascia tagli ed escoriazioni ovunque. ma non si vede. o almeno, non si vede mai del tutto: si cela nei cunicoli, dietro rocce cadute, al fondo di abissi glaciali. cosi` si compone il paesaggio delle "montagne", dipinto da un pittore alieno: in un simile sacro bosco, sovrumano, dove catene montuose di ardesia precambriana si alzano fino all`orlo inimmaginabile del pianeta, l`uomo diventa cacciagione, preda, o addirittura campione scientifico da sezionare e notomizzare, crudamente, come un esemplare di animale raro appena scoperto. la geografia antartica descritta da lovecraft, pero`, e` anche e soprattutto una geografia interiore, di certe latenze oniriche castrate dal meccanismo di rimozione, in cui una potenza cosmica anteriore al cretaceo o all`e

storia di tre generazioni della potente famiglia catanese degli uzeda di francalanza, di antica origine spagnola, pronta a tutto pur di conservare la supremazia anche nella nuova, contraddittoria italia unita.
antonio vivaldi e` stato forse il compositore piu` oggetto di equivoci di lettura e deliberati fraintendimenti tra quelli del suo tempo. riscoperto relativamente di recente rispetto a bach o handel, la sua musica ha infatti subito per decenni ricostruzioni estremizzate e approcci superficiali. ancora oggi ci si inganna credendo che sia un autore facile o leggero, e le sue partiture poco piu` di tracce stenografiche da integrare con ornamentazioni, improvvisazioni, effetti speciali e ogni tipo di licenza interpretativa. federico maria sardelli, tra i piu` autorevoli studiosi e interpreti del maestro veneziano, con quest`opera restituisce il giusto valore alle intenzioni di vivaldi. grazie a una ricognizione minuziosa sulle sue istruzioni musicali manoscritte, sardelli mette in luce come le partiture siano, in genere, gia` complete di molte indicazioni utili all`esecuzione. al contrario della vulgata - e sebbene vivaldi non abbia lasciato nessuno scritto sulla sua musica, la sua poetica, il suo modo di comporla o eseguirla - queste carte lo rivelano come il compositore italiano barocco piu` prodigo d`informazioni tecniche e musicali. guidati da sardelli, entriamo per la prima volta in intimo contatto con i suoi manoscritti, scrigni di un`impressionante mole di notizie, cruciali per comprendere il suo modo d`intendere e d`interpretare le sue creazioni. a meta` tra saggio speculativo e manuale pratico, questo libro, che si impone anche per la brillante vena scrittoria, ci permette di avere accesso come mai prima a un universo musicale in cui ogni effetto risulta perfettamente calibrato e ponderato per emozionare l`ascoltatore. prefazione di michele dall`ongaro.

ha scritto di se` il grande poeta triestino di origine ebraica: . questo volume, che raccoglie tutta l`opera in versi di umberto saba - come ebbe a dire gianfranco contini -, offre al lettore una ricca annotazione, a cura di arrigo stara, attraverso cui si documentano le varie fasi di composizione del suo canzoniere. l`introduzione e` firmata da mario lavagetto.

. una donna ha ucciso a colpi di pistola l`ex compagno della sorella. legittima difesa o omicidio premeditato? la corte e` riunita in camera di consiglio. in attesa della sentenza l`avvocato guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell`ultimo anno. e si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull`idea stessa di giustizia. il ritorno di guido guerrieri in un romanzo poderoso e commovente. un`avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un`affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicita`.

"di tanto in tanto, per offese reali o presunte, mia madre e mio padre smettono di parlarmi. in inghilterra c`e` una curiosa espressione per indicare la cosa: si dice "essere mandati a coventry"". raccolta di scritti letterari, culturali e in parte memoir, "coventry" affronta temi diversissimi come le dinamiche familiari, le questioni di genere, l`opera di autori quali natalia ginzburg, d. h. lawrence e kazuo ishiguro. ne emerge un libro coraggioso, colto e di esemplare bellezza formale, che offre il meglio del pensiero di rachel cusk. lo sguardo analitico, ma anche pieno di echi e sfumature, di una delle scrittrici piu` importanti dei nostri anni. al centro delle sue riflessioni, il nesso tra la produzione artistica e lo splendido groviglio che sono le nostre esistenze.

e di nuovo inverno, e` di nuovo freddo. il lago averno, dove gli antichi credevano si trovasse la porta dell`aldila`, e` scuro come il cielo sopra le nostre teste. ad aguzzare gli occhi, riusciamo appena a distinguere la migrazione notturna di uno stormo di uccelli. all`alba, le colline brillano di fuoco, ma non e` piu` il sole di agosto: i nostri corpi non sono stati salvati, non sono sicuri. in averno, louise gluck canta la solitudine e il terrore per l`ignoto, lo splendore della notte e l`amore, il desiderio: perche`, sembra dirci, anche quando tutto e` muto e spento, capita a volte di sentire musica da una finestra aperta, in una mattina di neve, e allora il mondo ci richiama a se`, e la sua bellezza e` un invito. premio nobel per la letteratura 2020.

premio goncourt nel 1919, all?ombra delle fanciulle in fiore rappresenta, all?interno di quel "tout vivant" che e la recherche, il momento spirituale e biologico della giovinezza. libro "corale", "estroverso", di un fascino duraturo, e anche un libro "marino", nel quale il paesaggio della costa normanna insolitamente assolata, tratteggiata con tocchi impressionisti, fa da sfondo al doppio amore del narratore per gilberte prima e per la piccola banda delle "fanciulle in fiore" poi, in cui spicca albertine. tra i molti incontri decisivi, quello con lo scrittore bergotte e il pittore elstir, che inizieranno il narratore alla vita e all?arte.