



il padre della patria george washington aveva gravi problemi di denti - tant`e` che a mount vernon sono conservate diverse dentiere: di legno, di avorio, di zanna di tricheco o di ippopotamo. a partire da una constatazione apparentemente marginale ed eterodossa, robert darnton, con erudizione e gusto nel narrare, ci porta all`interno di un mondo molto piu` complesso e contraddittorio da come emerge dalle interpretazioni della storiografia dell`illuminismo, in particolare quella marxista. in questo libro egli affronta quattro temi strettamente connessi fra loro: i rapporti franco-americani, la vita nella repubblica delle lettere, le forme di comunicazione e i modi di pensare tipici del settecento francese. e lo fa, come al solito, rivolgendosi non agli storici di professione, bensi` "al comune lettore colto", che guida in luoghi del tutto inaspettati. rispetto poi ai suoi libri precedenti c`e` pero` una novita`, e di un certo rilievo: questa volta darnton intende "fornire una prospettiva storica" a quesiti, come si usa dire, di scottante attualita`: "l`adozione dell`euro mette in crisi il concetto di identita` europea? internet ha creato una nuova societa` dell`informazione?". quesiti ai quali risponde in un modo che e` sempre spiazzante, offrendo ai miti dell`attualita` uno specchio in cui si sveleranno, appunto, come miti.


nell`appartamento del centro di buenos aires, abitato da eveline, donna sola e anziana, piombano improvvisamente una bambina di otto anni, di nome aime`e, e sua madre hanako. madre e figlia sono accompagnate da un messaggio e da un vitalizio per il loro mantenimento, mandati dal fratello di eveline, il nonno della piccola aime`e partito per il mondo decenni prima. hanako e` giapponese; muta, per una meningite infantile, e` cultrice esperta dell`arte di comporre fiori, l`ikebana. nient`altro che questo riesce a sapere delle due donne, eveline, e nessuna notizia verra` piu` del fratello. passano molti anni, eveline e` morta, aime`e ha creato una solida attivita` di fioraia d`ikebana, ma, un giorno, da new orleans riceve una lettera...

quanta ce n`e` e da dove viene? chi la amministra e con quali regole? una risorsa preziosa da non sprecare ma anche un diritto da garantire a tutti. dal problema della siccita` alle guerre dell`acqua, una ricchezza importante per gli ecosistemi naturali e il nostro sviluppo economico, che richiede uomini, infrastrutture, tecnologia.

si pensa che riguardi solo alcune persone fragili, mentre sono le persone dinamiche e con grinta che ne subiscono di piu` gli effetti. ognuno poi reagisce in modo personalizzato alle situazioni stressanti e deve quindi imparare a prestare attenzione ai propri campanelli d`allarme e soprattutto saper individuare delle contromisure che siano adatte a se`.

che cosa sono i fondi pensione? chi puo` aderirvi? a chi conviene? un quadro dei nuovi meccanismi previdenziali che coinvolgeranno milioni di lavoratori. il libro presenta i nuovi meccanismi previdenziali che trovano nei fondi pensione il pilastro centrale; ne chiarisce il funzionamento, la gestione finanziaria e gli obiettivi, spiegandone anche costi e benefici: perche` i fondi pensione sono destinati a diventare parte integrante del nostro benessere domani.



alla fine di aprile del 1959 uno studente della contea cinese di xishui viene avvisato delle condizioni disperate in cui versa il padre adottivo: lo raggiunge al piu` presto e lo trova a letto, , la mano scheletrica che abbozza a stento un cenno di saluto. ormai incapace di deglutire anche solo una zuppa di riso, morira` tre giorni dopo. in un primo momento yang jisheng non ha esitazioni: si tratta di una tremenda, inevitabile sventura. la cieca obbedienza che gli e` stata inculcata non lascia spazio a dubbi o critiche, e non lo sfiora neppure l`idea che il governo e il grande balzo in avanti propagandato in quegli anni possano essere la causa della sua perdita. la fedelta` al partito si incrinera` con la rivoluzione culturale, e nei primi anni novanta, ormai consapevole dell`amnesia storica cui il potere condanna i cinesi, yang jisheng comincera` a indagare, a interrogare documenti, a raccogliere testimonianze. scoprira` che la carestia di cui il padre e` rimasto vittima ha ucciso in cina, tra il 1958 e il 1962, 36 milioni di persone, ridotte a cibarsi di paglia di riso, guano di airone, topi ed erbe selvatiche - quando non di cadaveri. un eccidio immane la cui responsabilita` va attribuita non gia` a , bensi` alla scelta deliberata di sacrificare ai ceti protagonisti dell` in corso la popolazione delle aree agricole, sequestrandone la produzione, le case, gli appezzamenti, il bestiame. il libro che yang jisheng va scrivendo diventera` cosi` qualcosa di ben diverso dalla pur accurata ricostruzione di una carneficina: la spietata, minuziosa, memorabile radiografia della criminale irresponsabilita` di un sistema teocratico in cui mao zedong e` l`incarnazione stessa della verita` universale.