
giorgio montefoschi ritorna al viaggio, una passione che lo accompagna da lungo tempo. e lo fa con lo sguardo che gli e` piu` consono, ossia quello del narratore. l`india, il nepal ma anche israele o l`iran non sono solo mete geografiche ma soprattutto spunti di riflessione, di conoscenza, di comprensione. e il suo approccio ai fatti, alle cose, ai luoghi, agli uomini e` innanzittutto motivato da una tensione morale, da una necessita` spirituale.

un libro articolato, con una compresenza di generi poetici diversi, dal lirismo della quotidianita` (i piccoli segni, le percezioni di una realta` "impoetica") ai poemetti civili, che intendono ritrovare in modi nuovi l`andamento ragionativo e affettivo di pasolini.

per i suoi 13 anni, a nono viene offerto un viaggio in treno da gerusalemme ad haifa. a organizzarlo sono il padre, un celebre detective, e la sua compagna. ma il viaggio si trasforma in una serie di imprevisti e avventure orchestrate da clown, mangiatori di fuoco, e dall`elegantissimo felix, un ladro internazionale che rapisce nono e, su una favolosa bugatti, lo porta a conoscere la grande diva lola. perche` quei due mostrano di sapere tante cose su sua madre? nono ne e` ovviamente affascinato e li seguira` in altre fantastiche avventure prima di scoprire che si tratta dei nonni che non ha mai conosciuto. da loro verra` finalmente a sapere la vera storia dei suoi genitori.




Rimasterizzato, con due tracce aggiunte




andy warhol e` l`artista piu` famoso e riconoscibile del novecento. questo libro, uscito nel 1975, e` un classico istantaneo. vi troviamo, in forma di dialogo, di aforisma, di monologo interiore, di narrazione, tutto il suo pensiero sull`arte, il tempo, la vita, i soldi, il mondo. "certe volte la gente lascia che lo stesso problema la renda infelice per anni, quando basterebbe dire: `e allora?`. `mia madre non mi amava.` e allora? `mio marito non mi vuole scopare.` e allora? `ho successo, ma sono solo.` e allora? non so come ho fatto a cavarmela per tanti anni prima di imparare questo trucco, ma una volta imparato non lo si scorda piu`." "spazio vuoto e` uno spazio non sprecato. spazio sprecato e` ogni spazio che contiene dell`arte. poiche` continuo a fare un po` d`arte, produco ancora rifiuti che la gente mette negli spazi che, a parer mio, dovrebbero rimanere vuoti. io stesso non seguo la mia filosofia, perche` neppure io riesco a svuotare i miei spazi. non e` la mia filosofia che mi tradisce, sono io che tradisco lei."

i sinonimi e i contrari sono distinti in due diverse sezioni e chiaramente raggruppati in base alle differenti accezioni dei vocaboli. di sinonimi e contrari sono sempre indicati il registro espressivo, l`ambito di appartenenza e gli usi figurati. tutte le voci riportano informazioni grammaticali di base.








diviso in tre sezioni d`ineguale lunghezza, il libro testimonia ancora su cio` che il poeta sente come il dono piu` alto dell`esperienza: la magia della luce, l`amore, la meraviglia delle cose cangianti e di quelle che resistono al tempo; ma ci parla anche nuovamente, di male, d`insonnia, di esilio, d`inferno e di morte. mentre nel testo finale, il poeta chiede tristemente e coraggiosamente congedo ai suoi lettori, la poesia d`apertura li richiama a cio` che dura e durera` sempre, attraverso e oltre tutti i dubbi e i dolori: la vita.


un personaggio inconsueto lascia la vita di provincia sulle rive del lago nativo per avventurarsi a parigi. le inquietudini, le aspirazioni, i giochi e gli amori del grande scrittore in una pagina naturale per ritmo e misura.



estate 1946. la guerra e appena finita e la vita, seppur lentamente, riprende il suo corso. il protagonista di questo romanzo, un giovane trentenne, solca le acque del lago maggiore per diporto. un giorno, gettata l?ancora nel porticciolo di oggebbio, conosce l?enigmatico dottor orimbelli, che lo invita a villa cleofe, dove vive con la moglie, acida e molto piu anziana di lui, e la bella cognata matilde, vedova. il giovane si sente nel contempo attratto e respinto dal mistero che si respira nelle stanze di quella casa, ma finisce con l?accettare l?ospitalita di orimbelli, ingolosito soprattutto dalla bellezza di matilde. giorno per giorno, l?amicizia tra i due uomini si consolida sempre piu, ma un tragico avvenimento viene a turbare la quiete della villa. quello che fino a quel momento e stato un fine ritratto della vita di provincia assume all?improvviso i contorni del "giallo", tingendo di suspense e mistero un romanzo sapido e intenso, uno dei capolavori della narrativa del novecento.



un luogo unico al mondo. una terra colma di meraviglia, mistero e pericolo. si dice che per sopravvivere si debba essere matti come un cappellaio... visitate il paese delle meraviglie, seguendo alice e il coniglio bianco.