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nominato giudice penale - promozione meritata, nonostante l`evidente convenienza politica di privilegiare un uomo di colore - daniel savage, oriundo brasiliano cresciuto nel milieu della migliore borghesia inglese, decide che e` giunto il momento di mettere la testa a posto, di smetterla con i molti adulteri e di passare al sereno tran tran matrimoniale, di uomo quasi felicemente sposato, con figli ormai adolescenti. ma piu` cerca una vita semplice e convenzionale, e piu` intorno a lui tutto si complica e i comportamenti appaiono caparbiamente incompresibili. "la doppia vita del giudice savage" e` apparso per la prima volta nel 2003.

"il libro che avete tra le mani e` uno dei piu` divertenti degli ultimi cinquecentomila anni. detto cosi` alla buona, e` il racconto comico della scoperta e dell`uso, da parte di una famiglia di uomini estremamente primitivi, di alcune delle cose piu` potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani: il fuoco, la lancia, il matrimonio e cosi` via. e anche un modo di ricordarci che i problemi del progresso non sono cominciati con l`era atomica, ma con l`esigenza di cucinare senza essere cucinati e di mangiare senza essere mangiati." (dalla presentazione di terry pratchett)

storia di un delitto avvenuto a menzago nel 1931, nel quale la vittima e una giovane maestra. il suo destino, in un tardo pomeriggio di maggio, si fa buio e lei vi entra da sola, lungo il tragitto che percorre ogni giorno, dopo aver terminato il lavoro di insegnante elementare nel vicino paese di albizzate. i sospetti cadono su un introvabile ciclista, alla cui ricerca e rivolto l`operato degli inquirenti, col solerte contributo della popolazione. da un certo istante in poi sulla vicenda cala il silenzio e la verita` sembra farsi strada in modo spontaneo, portata dalla voce della gente che pone sull`evento quel sigillo di autenticita` e di giustizia che non sono mai state rese note ufficialmente.

meno di cento chilometri in linea d`aria separavano le colline del kent dalle fiandre, e i corni della caccia alla volpe avevano un suono sinistro, contro il rombo dei bombardamenti a tappeto intorno a ypres, o sulla somme. durante un attacco dell`artiglieria tedesca, il 20 luglio 1916, robert graves fu ferito cosi` gravemente da comparire, in un primo momento, sulla lista dei caduti con onore, beninteso che il "times" pubblicava ogni giorno. in realta` graves torno` su un treno ospedale alla stazione di wimbledon, e qualche tempo dopo si riprese dalle ferite, per quanto atroci: ma la notte sentiva esplodere granate intorno al letto, scambiava i passanti per amici perduti al fronte, e se sentiva partire una macchina, o sbattere una porta, si gettava a terra. e cosi`, a poco a poco, quei cento chilometri scarsi fra il te` del pomeriggio e i cadaveri lasciati a decomporsi nella terra di nessuno diventarono, per graves come per gli altri scampati al massacro, un abisso capace di inghiottire per sempre, in un orrore senza nome, il mondo di ieri. che nel 1929, prima di lasciare un`inghilterra in cui non avrebbe potuto piu` vivere, graves ricostrui` per un`ultima volta in questo libro il piu` nitido, struggente e indimenticabile atto di commiato che le trincee d`europa abbiano costretto un poeta a scrivere. con una nota di ottavio fatica.

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