

"so che mi meravigliero` ancora ed e` per questo che parto. mi affascina l`idea di intrufolarmi all`interno di un negozio di tappeti, poter condividere le giornate con venditori e clienti, aiutare a servire il te` fumante e assaporarlo in mezzo ad alcatifa, kilim, sofreh, jajim e namakdan... sara` come entrare nella caverna di ali` baba`, quella caverna piena di tesori che tanto ci faceva sognare quando eravamo piccoli. e non avrei potuto essere piu` fortunata, giacche` saro` ospite di una famiglia di commercianti del bazar di isfahan. come samarcanda e timbuctu, isfahan e` una citta` mitica ed e` sufficiente pronunciarne il nome per evocare mondi incantati".

"il teatro, di per se`, consente di vivere nuove identita` e se l`identita` e` anche la forma che il mondo ci da`, il teatro consente di togliere una pelle e indossarne un`altra. consente, anche alla persona disabile, di avere una propria "altra" vita magari piu` semplice da accettare e da manifestare di quella che realmente gli appartiene. permette di prendersi un innocua vacanza, anche se per poco e all`interno del gioco della recita, da quel penoso sentimento del limite personale che, seppure reso un po` piu` consapevole dall`ineludibile lavoro di elaborazione del lutto, e` pur sempre troppo difficile da tollerare ".

nietzsche, kraus, robert walser, adorno, bazlen, ce`line, benjamin, freud, benn, brecht, schreber, wedekind, bloy, reich, le`autaud, heidegger, michelet, stendhal, marx, weininger, simone weil, stirner, flaubert, hofmannsthal: di loro - e di altri (tutti appartenenti a quell`eta` arcaica che fu chiamata ) - si parla in questo libro. sono incontri che hanno lasciato traccia in saggi, indagini, articoli composti nel corso di piu` di vent`anni e qui presentati nell`ordine in cui sono stati scritti. le connessioni sono molto fitte - e dovrebbero affiorare strada facendo. cosi`, se all`inizio incontriamo la tesi di nietzsche su , alla fine le rispondera` un saggio su quel terrore delle favole che sta sul fondo della disputa teologica di platone contro omero e ancora oggi opera fra le quinte della nostra mente. come anche: percorre il libro da capo a fondo, ma gia` e` accennato nel titolo, un simultaneo omaggio ai mani di walter benjamin e di alfred hitchcock.



l`idea dell`esistenza del cannibalismo appena oltre i confini della propria cultura e` antica e universilmente accettata nonostante una documentazione per nulla probante. passando dal mondo preistorico all`impero azteco, alle culture africane e della nuova guinea, arens dimostra come tale credenza in un cannibalismo universale, distinto da pratiche rituali o di sopravvivenza effettivamente osservate, rappresenti un mito di cui si servono i membri di un gruppo per rivendicare il proprio diritto al monopolio della cultura e giustificare l`emarginazione o addirittura l`eliminazione del diverso. un mito che, nelle civilta` occidentali e` stato sostenuto e alimentato con l`avallo dell`antropologia, scienza messa dunque in discussione dall`autore.





hector cross non e` un eroe: e` soltanto un uomo. ma quando un uomo come hector cross perde tutto quello che ha, il suo dolore e la sua furia possono essere devastanti. una mano assassina ha spezzato la vita di hazel bannock, la donna che amava e che stava per dargli una figlia. ora hector e` rimasto solo... e come unica compagna ha un`indomabile sete di vendetta e di giustizia. e il momento di riunire la squadra di un tempo, i membri della cross bow security. e il momento di tornare nella terra del nemico, che sia il deserto dell`africa nordorientale o la city di londra. e il momento di combattere qualcuno che hector credeva di aver sconfitto e che, invece, pare aver rialzato la coda velenosa come uno scorpione. ma bastano pochi passi nella follia e nella violenza perche` cross capisca che il nemico ha molte facce. volti nascosti in torbidi segreti di famiglia, che hazel non ha mai avuto il coraggio di confessargli. segreti che forse sono legati al trust della famiglia bannock, un fondo quasi inesauribile di denaro, un accordo nato a fin di bene ma che rischia di innescare un`incontrollabile spirale di crimine e di ingiustizia. hector cross ha una sola certezza: qualcuno e` tornato dal passato per colpire lui e tutto cio` che gli e` caro. qualcuno affamato di potere e di denaro, ebbro di violenza e di perversioni, assetato di sangue.

tony last, gentleman inglese, vive con la moglie e un figlioletto a hetton, una grande tenuta di campagna vittoriana dove cerca di mantenere in vita le vecchie tradizioni di famiglia. sua moglie brenda si innamora di un giovane di poco valore. la morte del figlio in un incidente scatena la fine dell`universo di tony. brenda lo abbandona e chiede il divorzio a condizioni tali da costringerlo a rinunciare a hetton. tony si unisce allora ad un esploratore che parte per il brasile alla ricerca di una mitica citta` perduta che il gentleman sogna come il doppio di hetton. tutto si conclude disastrosamente, nell`ironica celebrazione dell`arte del racconto, in una sorta di mito di sherazade rivisitato.






dafnis, segretaria devota ed innamorata dell`avvocato di baires joaquin raventos, e` sgomenta spettatrice del divampare della passione del datore di lavoro per una strana cliente, la bella vedova thedenat, una giovane ebrea che aveva contratto un matrimonio di convenienza per sfuggire alla persecuzione antisemita in europa. dafnis sa che i due si preparano ormai alle nozze, ma un giorno, al ritorno in ufficio dopo le vacanze... il colpo di scena con il quale si chiude la prima parte del romanzo viene giustificato nella seconda parte, che narra la stessa vicenda da un`altro punto di vista.


Vincent Downs, tenente sotto copertura della polizia di Las Vegas, si ritrova accidentalmente coinvolto nella sparizione di una partita di droga che attira contro di lui l'ira di due boss criminali. Uno di questi fa rapire il figlio sedicenne di Vincent, promettendo di liberarlo solo dopo la restituzione della cocaina. Inizierà così una corsa contro il tempo per salvarlo.




l`opera fu divulgata nel 1452 e stampata nel 1485 con lettera del poliziano e dedica a lorenzo il magnifico. e` suddivisa in dieci libri: i primi tre trattano della scelta del terreno, dei materiali e delle fondazioni; il quarto e il quinto, dei vari tipi di edifici in rapporto alla loro destinazione pratica; il sesto, della bellezza architettonica; il settimo, l`ottavo e il nono, rispettivamente dei templi, degli edifici pubblici e privati; il decimo dell`idraulica. l`opera non si rivolge tanto ai tecnici, quanto al pubblico di educazione umanistica, ed e` significativo l`uso della lingua dotta, il latino. l`alberti si orienta verso un concetto aristocratico dell`architetto, inteso specialmente come progettista.




muovendo con ritmo incalzante da una tipica storia d`onore ambientata ai tempi dell`unificazione spagnola, "fuente ovejuna" e` un dramma politico-sociale che elegge a propria protagonista l`intera comunita` del villaggio che da` il titolo all`opera. di fronte all`ennesima angheria del tiranno locale - la pretesa di esercitare lo ius primae noctis - i due giovani sposi lorenza e frondoso chiamano il popolo a ribellarsi, in nome di una "limpieza de sangre" piu` forte di qualsiasi presunta nobilta`. l`affronto subito diventa allora solo il pretesto per una rivendicazione corale e collettiva della dignita` umana che esige il proprio diritto al rispetto e alla giustizia contro i soprusi del potere.

roberto pertici in questa fondamentale opera in tre volumi che ha accompagnato per piu` di cinquant`anni il suo itinerario intellettuale e umano, roberto vivarelli rilegge la storia dell`italia postunitaria mostrando come il fascismo sia il frutto, non la causa, delle debolezze dello stato liberale, incapace di gestire la propria trasformazione in stato democratico dopo l`avvento del suffragio universale. orientata da tale ipotesi interpretativa e sorretta da una rigorosa documentazione, questa opera e` molto piu` di una cronaca delle vicende italiane tra il 1918 e il 1922: al di la` della guerra, infatti, il problema delle origini del fascismo trova qui la sua definizione nell`intero contesto della storia politica, istituzionale e sociale dell`italia dopo l`unita`. questo primo volume copre il periodo fra l`ultimo anno di guerra e l`impresa dannunziana di fiume nel settembre 1919.

un libro animato di grande formato e impatto visivo per scoprire il corpo umano attraverso suggestive tavole anatomiche. l`ingegnoso sistema di alette permette di esplorare in profondita` tutte le meraviglie del nostro organismo. le quattro grandi sagome si aprono mostrando i muscoli, i nervi, il flusso sanguigno e lo scheletro, in un viaggio attraverso gli organi, il sistema riproduttivo, il cervello... questo approccio, dettagliato e artistico, introduce i bambini alla bellezza dell`osservazione scientifica. joelle jolivet ha scelto la linoleografia come principale mezzo di espressione. in tutti i suoi lavori ritroviamo il gusto per i particolari e per il disegno dal vero. eta` di lettura: da 8 anni.
l`architettura di milano dal 1945 al xxi secolo rende la citta` unica in italia per il respiro internazionale: attraverso 150 schede critiche, disegni e fotografie originali, si ripercorre la storia di una via italiana alla modernita`. un pool di autorevoli studiosi e progettisti esamina criticamente in questo volume gli edifici piu` significativi (edilizia residenziale, uffici, monumenti, chiese) "firmati" da celebri architetti italiani e stranieri che nel corso degli ultimi 75 anni hanno assegnato a milano un ruolo importante nel panorama internazionale rendendola un "museo a cielo aperto" dell`architettura moderna e contemporanea. l`apparato fotografico di sosthen hennekam, il ridisegno delle piante degli edifici e le mappe della citta` per individuarli conferiscono al volume una qualita` tecnica ed estetica.
