
un diario di frammenti e illuminazioni, una raccolta di occasioni registrate dalla mente e trascritte dalla penna sul foglio bianco, una raccolta di impressioni fugaci che diventano ognuna un`epifania, una scoperta o riscoperta della bellezza e della bonta`. attraverso un procedere quasi onirico, simile a quello stato di parziale incoscienza che e` tipico del passaggio dalla veglia al sonno, handke trascrive, quasi medianicamente, i segni del risorgere del bello in una serie di aforismi brucianti e luminosi, che alleggeriscono il mondo del suo "peso" e lo riconducono a una levita` che si direbbe originaria.

una donna reclusa si identifica con giovanna d`arco e ripercorre con la mente alcune tappe essenziali della vita di lei, pensando anche a quel suo mostruoso compagno d`armi che fu gilles de rais, l`aristocratico torturatore e uccisore di bambini da cui viene la leggenda di barbablu`. ma l`identificazione non e` semplice, perche` la protagonista "litiga" anche con la santa, con la sua immagine, soprattutto per la sua eccezionaiita` e per l`implicito suo desiderio di autoaffermazione. se il tema e` squisitamente religioso (la pazzia trasfigurata nella santita` di giovanna d`arco e la santita` trasfigurata nella pazzia di una donna), lo sguardo di maurizio cucchi trascende sempre la dimensione di cio` che racconta.

bracciante, autodidatta, leader di primo piano di un partito, il pci, diretto per lo piu` da intellettuali, uomo del sud, giuseppe di vittorio diresse una confederazione sindacale che aveva nel resto d`italia il suo principale insediamento sociale. passo` attraverso diverse esperienze, dal sindacalismo rivoluzionario al comunismo, mantenendo sempre come stella polare l`esigenza di salvaguardare l`unita` dei lavoratori, cercando di abbattere le barriere territoriali e impegnandosi sempre perche` l`emancipazione politico-sociale dei lavoratori non fosse disgiunta dal superamento dell`estraneita` tra masse e stato. l`asprezza della lotta di classe in puglia e in italia, lo portarono su posizioni rivoluzionarie, ma ispirate da un netto riformismo.









a lungo la rivoluzione francese e` stata interpretata come una lotta della borghesia contro l`aristocrazia. in questo libro sutherland adotta una nuova prospettiva e mette al centro di quei tempestosi decenni di storia francese il conflitto tra rivoluzione e controrivoluzione. l`andamento della rivoluzione fu in gran parte determinato dalla presenza di una forte resistenza alle riforme rivoluzionarie. e in nome dell`ordine del paese furono sacrificati molti di quei valori di liberta` e uguaglianza che avevano originariamente ispirato il movimento rivoluzionario.
