
un denso susseguirsi di capitoli a formare una vera e propria saga della grande montagna. con il ritmo incalzante dell`affabulazione si alternano i vari personaggi: il grande mago alpino, nano autunno, la fata perla azzurra che diventa mughetto perdendo i suoi doni, ser riccardo e la spada fiammeggiante, il bieco imperatore, gran lupo dalle fauci possenti. su tutti volteggia il gran falco d`argento, che tutto vede nelle sue aeree volute, tutto controlla. nel filo della narrazione, tutti i canoni della favolistica classica trovano spazio e lo scontro tra bene e male e` condotto con mano leggera, spirito lieve e qualche divertimento.

all`lnstitut du monde arabe, a parigi, due dei piu` brillanti intellettuali francesi, un sociologo e un filosofo, si confrontano in due conferenze sui temi dell`attualita` mondiale: com`e` cambiato il mondo dopo l`11 settembre? come reagire agli eventi? come immaginare un futuro di pace? l`eleganza e la linearita` della riflessione dei due pensatori coinvolge e stimola. ma capire il presente e immaginare il futuro significa anche riflettere sul passato, cogliere nel passato cio` che ci porta all`oggi. da cosa derivano questi eventi terribili? che possiamo ricavarne per superare tutto questo? le domande che ci angosciano trovano qui, se non una risposta (ma chi potrebbe darla?), quanto meno un`attenta valutazione e molte indicazioni di approfondimento critico.





